Vocabolario dinamico dell'Italiano Moderno

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Galateo morale

196565
Giacinto Gallenga 2 occorrenze
  • 1871
  • Unione Tipografico-Editrice
  • Torino-Napoli
  • paraletteratura-galateo
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Che mèsse abbondante non si raccoglierebbe di questa vergognosa merce in Italia, quando la polizia, secondata dai cittadini onesti, si mettesse per davvero a far guerra a queste turpitudini! e facesse insieme scomparire dai luoghi pubblici quelle certe suonatrici ambulanti che accompagnano le graffiature e gli strappi delle loro stuonate chitarre con certe laide canzoni, eruttate dalle fauci affaticate dall'acquarzente!

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Né i mobili appariscenti, né lo sfarzo degli addobbi, né il lusso di numerosi servi ponno supplire alla mancanza della pulizia e dell'ogni cosa a suo luogo; qualunque più modesta abitazione può diventar leggiadra mediante quelle attenzioni che sono il segreto della grazia femminile: la più meschina soffitta co'suoi pochi mobili convenientemente disposti, ripuliti a dovere, co'suoi modesti arnesi rilucenti di nettezza ti dà miglior profumo d'onestà, e ti rallegra assai più il cuore che non un dorato appartamento in cui il sudiciume e la scompostezza, si riflettano negli ampi specchi che adornano le pareti: «Il più lieve suono della casa — scrive l'impareggiabile Dickens —governata dalla moglie con quella savia ed elegante economia che è più abbondante di ogni scialacquo, è una soave musica per l'onesto marito». Una donna senza ordine, trascurata nelle faccende domestiche è la rovina d'una casa; e non v'e fortuna così solida che possa resistere allo sperpero prodotto dalla incuria. Povere quelle case in cui le donne si alzano da letto e si accingono a far toeletta quando il marito e già di ritorno stanco del mattutino lavoro! «L'amore alla casa - ve lo confermano queste belle parole del dottor Chiavacci - la sua mondezza, la osservanza fra le domestiche mura delle norme d'igiene privata sono l'esatto termometro della salubrità, della civilizzazione d'una città: e quando vi venga fatto di trovare una casa, in ogni riposto cantuccio della quale, né l'occhio, né il naso nulla incontrino di che chiamarne in colpa gli abitanti, voi potete liberamente allargare il cuore ad una dolce compiacenza, perocché siate sicuri di avere scoperto un piccolo mondo di proprietà, di buon ordine, di salute; fattori questi, il prodotto dei quali è sempre, se non l'assoluta felicità troppo rara fra noi, certo almeno la pace, quella tranquilla serenità di spirito che è premio a se stessa, che dà invidiabile saldezza di tempra all'anima e sa trovare un raggio di confortevole luce anche in mezzo allo squallore di non meritate privazioni».

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