Vocabolario dinamico dell'Italiano Moderno

UNIPIEMONTE

Risultati per: abbondante

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Carlo Darwin

411513
Michele Lessona 4 occorrenze

Da ciò probabilmente segue che proviamo pochissima sorpresa, vedendo due specie, strettamente affini nei costumi, essere una rara e l’altra abbondante nello stesso distretto, ovvero anche, che una si trovi numerosa in un distretto, ed un'altra, che compie lo stesso ufficio nell’economia della natura, abbondi in una regione vicina che differisce pochissimo nelle sue condizioni. Se ci viene domandato come questo segua, si risponde immediatamente che deriva da qualche lieve differenza 104 nel clima, nel cibo, o nel numero dei nemici; tuttavia quanto raramente, se pur mai, possiamo segnare la causa precisa e il modo di azione dell'ostacolo! Perciò siamo indotti a concludere, che certe cause, quasi sempre al tutto inapprezzabili da noi, determinano se una data specie sarà in numero abbondante o scarsa.

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Se dunque, come appare probabile, le specie cominciano a divenir rare e poi si estinguono; se il troppo rapido accrescimento d'ogni specie, anche fra le più favorite, è certamente arrestato, come dobbiamo riconoscere, sebbene sia difficile dire come e quando, e se noi vediamo senza la più piccola sorpresa, sebbene non possiamo conoscerne la vera ragione, una specie abbondante ed un'altra strettamente affine rara nello stesso distretto, perché proveremo noi tanta meraviglia di ciò, che lo scarseggiare faccia ancora un passo e giunga all'estinzione? Un'azione che procedesse intorno a noi, fosse anche appena apprezzabile, potrebbe certamente essere spinta un po' più avanti senza eccitare la nostra osservazione. Chi proverebbe molta sorpresa udendo che il megalonyx era anticamente raro a petto di una delle scimmie viventi? E tuttavia in questa comparativa scarsità noi abbiamo la più chiara prova delle condizioni meno favorevoli alla loro esistenza. Ammettere che le specie divengano generalmente rare prima di estinguersi; non sentir sorpresa della comparativa scarsità di una specie rispetto ad un'altra, e tuttavia attribuire a qualche agente straordinario l’estinzione di una specie e maravigliarsene grandemente, mi sembra quasi lo stesso come ammettere che la malattia nell'individuo è il preludio della morte; non sorprendersi della malattia, ma quando l'ammalato muore meravigliarsi, e credere che sia morto violentemente."

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"II coniglio è un altro animale che è stato introdotto, ed è riuscito benissimo, cosicché è molto abbondante in varie parti dell'isola. Tuttavia, come i cavalli, i conigli stanno entro certi limiti; perché non hanno varcato la catena centrale di colline, e neppure si sarebbero estesi alla base di queste se, come mi hanno detto i gauchos, non ne fossero state colà portate alcune piccole colonie# Non avrei mai supposto che questi animali, originari dell’ Africa settentrionale, avrebbero potuto vivere in un clima tanto umido come questo, e che gode di così poco sole che anche il frumento matura solo qualche volta. Si asserisce che in Svezia, dove ognuno crederebbe essere un clima più favorevole, il coniglio non può vivere all'aria aperta. Inoltre, le prime poche paia hanno dovuto contendere contro i nemici indigeni, cioè la volpe ed alcuni grossi avoltoi. I naturalisti francesi hanno considerato la varietà nera come una specie distinta, e l'hanno chiamata Lepus magellanicus. Essi credono che Magellano, quando parlava di un animale chiamato Conegos, nello stretto di Magellano, si riferisse a questa specie; ma egli alludeva ad una piccola cavia, che anche oggi vien così chiamata dagli spagnuoli. I gauchos ridevano all'idea che la specie nera fosse differente dalla grigia, e dicevano che in ogni caso non aveva estesa la sua cerchia più in là di quello che avesse fatto la specie grigia, che le due non erano mai state trovate separate, e che si riproducono insieme facendo prole pezzata. Di quest'ultima posseggo ora un esemplare, ed è macchiato verso il capo differentemente dalla descrizione specifica francese. Questa circostanza dimostra quanto cauti debbono essere i naturalisti nel fare nuove specie, perché anche Cuvier, guardando il cranio di uno di questi conigli, credette che fosse probabilmente distinto."

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Contro la tubercolosi. Saggio popolare

412795
Giulio Bizzozero 11 occorrenze
  • 1899
  • Fratelli Treves
  • Milano
  • scienze
  • UNIPIEMONTE
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In breve, i cardini su cui posa l'efficacia dei sanatorii nella cura della tisi sono: l'aria pura, l'alimentazione abbondante e un relativo riposo della mente e del corpo, sotto la guida e la sorveglianza di un medico diligente, dotto e di sano criterio.

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A ciò si aggiunge un'alimentazione variata, sostanziosa e così abbondante, che a prima giunta non sembrerebbe tollerabile. Inoltre si eccita l'attività della pelle con frizioni secche con flanella, o con frizioni umide stimolanti, o con qualche bagno. Ai malati s'insegna a non tossire che quando è necessario per l'espettorazione, e si danno norme rigorose riguardo allo sputo, comminando a chi non le osservasse l'espulsione dallo stabilimento.

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Le spese di viaggio saranno sempre poca cosa rispetto al costo della cura, e la lontananza della famiglia, piuttosto che dannosa, è da considerare come giovevole all'esito della cura stessa, sia perché le visite dei parenti sono spesso causa di alterazioni nella regolarità di vita del malato, e non di rado anche di disobbedienza alle prescrizioni mediche a cagione dei pregiudizii popolari contro l'alimentazione abbondante, la vita all'aria libera, ecc., sia perché il malato nel sanatorio non deve essere disturbato dalle noie grandi o piccine della vita familiare. Ogni suo pensiero, come ogni sua azione, devono essere diretti a favorire la guarigione.

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Nel nord d'Europa si raccomandano specialmente le altezze fra i 400 e i 500 metri, perché nell'inverno il freddo non vi è così intenso, la neve così abbondante e le vie così difficili come ad altezze superiori; nell'Europa meridionale si consiglia di andare più in alto.

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E indispensabile che lo stabilimento sia fornito di acqua pura ed abbondante (almeno 150 litri al giorno per persona); perciò nella scelta del terreno si abbia cura che esso contenga delle sorgenti, o possa fornire buona acqua del sottosuolo.

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A questi però va aggiunto l'altro elemento indispensabile, l'alimentazione abbondante.

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In secondo luogo, l'aumento continuo che si verifica nella popolazione industriale tende, per sua natura, a peggiorare le condizioni sanitarie del paese, e a fornire esca sempre nuova e più abbondante al divampare del contagio. Quanto maggiore pertanto è il progresso industriale di un paese, tanto più sollecite devono essere le cure per evitare i danni che ne derivano dal lato sanitario.

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La miglior cura della tubercolosi è la igienico-dietetica: vita giorno e notte in aria libera, pura e tranquilla; alimentazione sostanziosa, variata, abbondante; riposo del corpo e dello spirito. Questa cura, assai meglio che a casa propria, si può fare nei così detti Sanatorii, i quali è da augurare sorgano presto anche in Italia.

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L'origine dell'uomo e la scelta in rapporto col sesso

451167
Carlo Darwin 3 occorrenze
  • 1871
  • Unione Tipografico-Editrice
  • Torino
  • Scienze
  • UNIPIEMONTE
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Nel nostro terzo capitolo abbiamo veduto che le condizioni della vita, come il cibo abbondante e le comodità generali hanno un’azione diretta sullo sviluppo della forma del corpo, e che ne vengono trasmessi gli effetti. In conseguenza dell’azione combinata del clima e del mutamento nelle abitudini della vita, i residenti Europei negli Stati Uniti hanno sopportato, come si ammette generalmente, un lieve ma straordinariamente rapido mutamento di aspetto. Sonovi pure moltissime prove che dimostrano che negli Stati meridionali gli schiavi casalinghi della terza generazione presentano un aspetto molto diverso dagli schiavi dei campiHarlan (Medical Researches,pag. 532). Quatrefages (Unité de l’espèce humaine, 1861,pag. 128) ha raccolto molte prove intorno a questo argomento..

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Siccome gli uccelli si propagano quando il cibo è abbondante, è probabile che i maschi non soffrono molto disturbo nella ricerca del cibo per questo impaccio nella facoltà di muoversi; ma non vi può essere guari dubbio che debbano essere molto più in pericolo di venir presi dagli uccelli di rapina. Come pure non possiamo dubitare che il lungo strascico del pavone e la lunga coda e le lunghe penne delle ali del fagiano Argo debbano renderli una preda molto più facile per ogni belva, come il gatto tigre, di quello che sarebbe il caso. Anche i colori brillanti di molti uccelli maschi non possono a meno di metterli più in vista di ogni sorta di nemico. Quindi è probabile, come ha notato il signor Gould, che cosifatti uccelli sono in generale timidi, come se fossero consapevoli che la loro bellezza è per essi sorgente di pericolo, e sono più difficili da scoprire e da avvicinare che non le femmine colorite di scuro e meno diffidenti al paragone, o che non i maschi giovani ancora disadorniIntorno al Cosmetornis, vedi Livingstone, Expedition to the Zambesi, 1865, p. 66. Intorno al fagiano Argo, Jardine, Nat. Hist. Lib.: Birds, vol. XIV, p. 167. Intorno agli Uccelli di paradiso, Lesson, citato da Brehm, Vita degli Animali, vol. III, p. 347. Intorno alla Vedova, Travels in Africa di Barrow, vol. I, p. 243, e Ibis, vol. III, 1861, p. 133. Il sig. Gould, intorno alla timidezza degli uccelli maschi, Handbook to Birds of Australia, vol. I, 1865, p. 210, 457..

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Nei Figiani del Pacifico, la barba è abbondante ed ispida, ed è il loro maggior orgoglio; mentre gli abitanti degli arcipelaghi adiacenti di Tonga e di Samoa sono «senza barba, e detestano un mento ruvido». In una sola isola del gruppo delle Ellici «gli uomini hanno molta barba, e non ne vanno poco alteri»Il dott. Barnard Davis cita il sig. Prichard ed altri per questi fatti che riguardano i Polinesi, nell’Anthropological Review, aprile 1870, p. 185, 191..

Pagina 541

L'uomo delinquente

466805
Cesare Lombroso 6 occorrenze
  • 1897
  • Fratelli Bocca Editori, Librai di S. M. Il Re D'Italia
  • Torino
  • scienze
  • UNIPIEMONTE
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La statura è un po' al disopra della media, ha forti muscoli, le mascelle larghe e robuste; naso dritto e gli archi sopraccigliari accentuati; il sistema pilifero è abbondante e molto pigmentato, ciò che li distingue subito da un'altra razza dai capelli biondi giallastri che occupa molti vicini villaggi, a cui non si associa che raramente.

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In generale, questi uomini hanno una fronte larga, una barba abbondante, un occhio dolce e grande: qualche volta si trova fra loro la mascella molto sviluppata, mai però ipertrofica; qualche volta anche il pallore del viso (Mazzini, Bruto, Cassio): ma quasi mai questi caratteri si trovano insieme nello stesso soggetto tanto da formare quello che io chiamo un tipo criminale (Atlante, Tav. LXII).

Pagina 600

.; capelli e barba abbondante; capacità cranica c. c. 1576; indice cranico 84; nessuna anomalia della faccia, salvo la mascella un po' più voluminosa. Tatto finissimo, 1,1 a destra; 1,0 a sinistra; 0,5 alla lingua; sensibilità elettrica generale 50 e 51 e dolorifica 30 a destra e 35 a sinistra; normale; ignora il gergo; non è religioso nè cinico: non si occupa di politica, ma è in quello stato di indifferenza in cui si trova la maggior parte degli uomini del ceto medio.

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Il succedersi di sempre nuove scoperte nei vari rami dell'antropologia criminale è così rapido e fortunato che mentre si stampavano i due primi volumi di quest'opera, se ne veniva accumulando un materiale nuovo ed abbondante che non poteva esser lasciato in non cale da una pubblicazione che aspira a darci l'ultime linee della nuova scienza.

Pagina 627

., negli anni di abbondante vendemmia. Ma le rivoluzioni politiche non si fanno sentire su loro che poco e solo negli anni seguenti alle crisi rivoluzionarie, mentre nei cittadini subito ed intensamente (Lacassagne).

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Nel mentre si riconosce evidente quest'azione dell'alimento nell'accrescere i delitti di furto quando è troppo scarso, e qualche volta gli omicidii, i reati di libidine e di ferimento quando è troppo abbondante, si comprende perchè la criminalità in genere non ne possa variar molto perchè se un gruppo di reati cresce in una data condizione alimentare, cala l'altro sotto la condizione opposta, e viceversa.

Pagina 92

Le macchine invisibili: scienza e tecnica in tre camere e cucina

508458
Piero Bianucci 2 occorrenze

Dopo l’anidride carbonica, il metano dà il maggior contributo all’effetto serra in quanto, benché assai meno abbondante dell’anidride carbonica, la sua molecola è 23 volte più efficace nel produrre il riscaldamento globale.

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Se l’alcol è abbastanza abbondante, i gomitoli si svolgono e i loro lunghi filamenti si intrecciano tra loro. Cioè le proteine si denaturano. È dunque possibile preparare un uovo strapazzato a freddo mescolandolo con alcol etilico a 95°. Un lavaggio in acqua porterà poi via il sapore dell’alcol. In modo analogo la denaturazione del latte si ottiene con gli enzimi del caglio e quella delle carni cospargendole con aceto o succo di limone cosparsi sulle carni.

Pagina 86

Scritti

531764
Guglielmo Marconi 1 occorrenze
  • 1941
  • Reale Accademia d'Italia
  • Roma
  • scienze
  • UNIPIEMONTE
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Nella pratica attuale si è potuto ottenere solo di sopraffare questi falsi segnali con una energia trasmettente abbondante e di utilizzare al ricevitore, per quanto è possibile, le proprietà selettive, sintoniche, elettriche, e fisiologiche, rendendo così regolare il funzionamento della radiotelegrafia attraverso molte migliaia di chilometri. Ma ho piena fiducia che nuovi sistemi, atti ad eliminare gli effetti disturbatori delle onde naturali, saranno rapidamente studiati e perfezionati, rendendo così l'applicazione di questo mezzo di comunicazione ancora più pratico ed assai più economico.

Pagina 326

Sulla origine della specie per elezione naturale

538365
Carlo Darwin 7 occorrenze
  • 1875
  • Unione Tipografico-Editrice
  • Torino
  • Scienze
  • UNIPIEMONTE
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La medesima varietà di cavolo non dà un fogliame abbondante e nutritivo con un copioso supplemento di semi oleiferi. Quando i semi rimangono atrofizzati nei nostri frutti, il frutto stesso acquista molto in grandezza e qualità. Nei nostri polli un ciuffo grande di penne sul capo generalmente è accompagnato da una cresta più piccola, e un largo collare dalla diminuzione del barbiglione carnoso. Invece nelle specie allo stato di natura non può sostenersi che la legge abbia un'applicazione generale; ma molti buoni osservatori e più specialmente botanici, credono nella sua verità. Pertanto io non darò qui alcun esempio, perchè non vedo come si possano distinguere, da una parte, gli effetti dello sviluppo di un organo per mezzo dell'elezione naturale e della simultanea riduzione di un altro organo vicino per un processo identico o pel non-uso, e dall'altra parte l'attuale sottrazione di nutrimento da un punto, in seguito alla sovrabbondanza di sviluppo in un altro punto prossimo.

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Ora, nelle orchidee, è secreta una simile sostanza viscida, ma in quantità molto maggiore e solamente da uno dei tre stimmi, il quale, forse in seguito a tale abbondante secrezione, diventa infecondo. Se un insetto visita un fiore di questa specie, egli deterge una piccola parte della sostanza viscida, ed in pari tempo trasporta seco alcuni grani di polline. Da questo semplice stato, non molto diverso da quello dei fiori ordinari, numerose gradazioni conducono a quelle specie, nelle quali la massa pollinica finisce in un breve caudicolo libero, poi ad altre, in cui il caudicolo è fissato alla massa viscida, mentre lo stimma infecondo stesso è notevolmente modificato. In quest'ultimo caso noi avremo un pollinario nel più elevato suo sviluppo e nello stato più perfetto. Chi esamini da sè i fiori delle orchidee, non potrà negare che la precitata serie di gradazioni esista realmente, una serie che conduce da una massa di grani pollinici, i quali sono connessi insieme da filamenti, mentre lo stimma assai poco differisce da quello dei fiori ordinari; fino al pollinario assai complicato, che è maravigliosamente adattato ad essere trasportato dagli insetti; nè potrà negare che tutte le gradazioni nei fiori diversi ed in riguardo alla generale struttura di ciascun fiore, siano molto adatte ad agevolare la fecondazione col mezzo degli insetti. In questo, come quasi in ogni altro caso, le ricerche possono essere spinte più oltre, può cioè domandarsi, come sia avvenuto che lo stimma di un fiore comune, diventasse viscido. Ma siccome noi non conosciamo la storia completa nemmeno di un solo gruppo di esseri organici, la domanda è tanto inutile, quanto è vano il tentativo di rispondere a siffatte domande.

Pagina 203

È quindi per avventura molto improbabile che l'elezione naturale di quelle salangane, che avevano una secrezione salivale sempre più abbondante, abbia infine prodotto una specie con istinti tali da trascurare gli altri materiali e da fare il proprio nido con saliva solidificata? Così dicasi in altri casi. Ma deve ammettersi che in molti esempi non possiamo congetturare se l'istinto o la struttura cominciò dapprima a variare.

Pagina 235

Ho esposto le ragioni che m'inducono a pensare che la maggior parte delle nostre più grandi formazioni, ricche di fossili, dovette depositarsi nei periodi di abbassamento; e che gli intervalli di lunga durata, in cui non avveniva alcun deposito, dovettero verificarsi in quei periodi, nei quali il letto del mare fu stazionario, oppure si elevò, od anche quando il sedimento non era abbastanza abbondante e pronto, da rivestire e conservare gli avanzi organizzati. In queste lunghe lacune suppongo che gli abitanti di ogni regione soggiacessero ad una considerevole quantità di modificazioni e avvenissero molte estinzioni e che vi fossero anche molte migrazioni dalle altre parti del mondo. Siccome abbiamo ragione di credere che vaste superfici del globo subiscano contemporaneamente il medesimo movimento, gli è probabile che delle formazioni esattamente simultanee siano state spesso accumulate sopra estesi spazi nella medesima parte del mondo; ma non possiamo rettamente conchiudere che ciò abbia dovuto accadere invariabilmente, e che le grandi aree siano state costantemente affette da movimenti conformi.

Pagina 307

Quantunque io non abbia constatato il fatto, pure l'analogia mi fa credere che un airone, volando da una palude all'altra e prendendo un pasto abbondante di pesci, probabilmente rigetterà dal suo stomaco una pallottola contenente dei semi di Nelumbium non digeriti; oppure che i semi possano cadere, mentre quest'uccello alimenta i suoi piccoli, nello stesso modo con cui talvolta cadono i pesci.

Pagina 352

Questo non toglie però che qualche genere abbondante non sia presentemente molto variabile e in grado d'accrescere il numero delle sue specie, oppure che qualche genere piccolo si trovi in uno stadio di variazioni e di aumento. Se fosse altrimenti, ciò sarebbe assai fatale alla mia teoria; tanto più che la geologia c'insegna chiaramente che alcuni generi piccoli sono cresciuti assai nel corso dei tempi e che altri generi grandi sono giunti al massimo loro sviluppo, indi declinarono e scomparvero. A noi interessa stabilire che nei luoghi in cui si formarono molte specie d'un genere, generalmente ne sorgono anche oggi molte altre: e questo è un fatto.

Pagina 59

In una località nella quale questo trifoglio sia molto abbondante, può esser quindi molto utile all'ape domestica l'avere una proboscide un po' più lunga o costrutta in altro modo. D'altra parte la fertilità del trifoglio dipende, come abbiamo veduto, dalla visita delle api; e quindi, se i pecchioni diventassero scarsi in un paese, potrebbe essere molto vantaggioso al trifoglio rosso l'avere un tubo più corto o più profondamente diviso nella corolla, per modo che l'ape domestica potesse visitarne i fiori. Così noi possiamo intendere come un fiore e un insetto possano modificarsi e adattarsi scambievolmente, nella maniera più perfetta e nel medesimo tempo, ovvero uno dopo l'altro, per mezzo della continua preservazione degli individui che offrono deviazioni di struttura leggermente favorevoli e di utile reciproco (Nota XIV).

Pagina 89

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