Vocabolario dinamico dell'Italiano Moderno

UNIPIEMONTE

Risultati per: abbondante

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Le Stelle. Saggio di astronomia siderale

476173
Angelo Secchi 2 occorrenze
  • 1877
  • Fratelli Dumolard
  • Milano
  • astronomia
  • UNIPIEMONTE
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Non deve poi sorprendere che si trovi questo elemento assai copioso nelle stelle, dopo che esso si è trovato abbondante in certi aeroliti e dopo che le comete ci hanno mostrato lo spettro diretto di questa sostanza combinata coll’ossigeno e coll’idrogeno. Si è rilevato che i meteoriti carbonosi non contengono realmente che una dose molto scarsa di carbonio, e che nel resto non differiscono molto dagli altri. V. Americ. Journal of science. May 1876,p. 391. Così potrebbe essere in queste stelle. Una piccola addizione di carbonio agli elementi chimici comuni, produr potrebbe immense varietà stante la natura proteiforme di questo elemento. Il carbonio dà uno spettro così diverso per ogni minima sostanza che vi sia mista che è difficile a stabilire in che condizioni ivi si trovi, e da ciò nascono probabilmente tutte le divergenze trovate. Così per esempio l’ossido di carbonio e l’idrogeno carburato hanno le stesse zone, ma in uno la zona media è la più viva, nell’altro all’incontro è la più debole.

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Il numero più o meno abbondante delle macchie dipende dalla copia delle eruzioni solari, e quindi dalla attività interna dell’astro che produce tali esplosioni. Sulla causa di queste variazioni periodiche noi siamo perfettamente all’oscuro.

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Storia sentimentale dell'astronomia

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Piero Bianucci 4 occorrenze

La posizione di Arturo, la stella più luminosa della costellazione del Bifolco, differiva di un grado abbondante. Le misure di Flamsteed erano precise entro 10 secondi di arco, quelle di Ipparco entro una decina di primi. La conclusione poteva essere una sola: anche le stelle si muovono di moto proprio. Fu Halley a dare l’ultimo colpo alla cosmologia antica. Dopo di lui non esistettero più “stelle fisse”.

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Si narra che per smentire chi additava la sua miseria come prova dell’inutilità della filosofia abbia guadagnato una fortuna affittando tutti i frantoi di Mileto e di Chio dopo aver previsto con calcoli astronomici un raccolto di olive eccezionalmente abbondante. Affermava che la morte è uguale alla vita, e a chi gli domandava perché dunque non si uccidesse rispondeva: “appunto perché non c’è differenza”. Avrebbe misurato l’altezza della piramide di Cheope confrontando la lunghezza dell’ombra che proiettava con quella del suo corpo, avrebbe coniato il motto “Conosci te stesso”, sarebbe morto assistendo a una gara di atletica, e così via. Ma non possiamo fidarci di questi aneddoti, visto che il famoso teorema di Talete in realtà lo dobbiamo a Euclide (“un fascio di rette parallele intersecanti due trasversali determina su di esse classi di segmenti direttamente proporzionali”).

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Facendo i calcoli sulla sintesi del carbonio, Hoyle si accorse che era difficile ottenere nelle fornaci stellari questo elemento, che pure nell’universo è abbondante e costituisce il cardine degli organismi viventi.

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Basterebbe una differenza del 6 per cento nell’energia di queste risonanze a rendere impossibile l’esistenza delle molecole biologiche per mancanza di materia prima: tutta la vita è costruita intorno ad atomi di carbonio, con una forte compartecipazione dell’ossigeno, l’elemento più abbondante nelle forme viventi. Senza queste due risonanze nascoste nei nuclei atomici non saremmo qui.

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