Vocabolario dinamico dell'Italiano Moderno

UNICT

Risultati per: abbondano

Numero di risultati: 2 in 1 pagine

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Il saper vivere

186940
Donna Letizia 2 occorrenze
  • 1960
  • Arnoldo Mondadori Editore
  • Milano
  • paraletteratura-galateo
  • UNICT
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Fiori no, ché in campagna abbondano e sarebbero superflui. Il regalo non sarà offerto immediatamente all'arrivo, ma appena aperte le valigie. Quando gli viene chiesto cosa prende la mattina per colazione, l'ospite non dichiara: « Spremuta di pompelmo e yoghurt», ma assicura che gli vanno egualmente bene caffelatte o tè. La padrona di casa risponderà che anche per lei l'uno o l'altro non fanno differenza, e a questo punto l'ospite, che forse non ama il tè, per lo meno a quell'ora, dichiarerà la sua preferenza per il caffelatte. Non è ammesso uscir di camera, passata l'ora del bagno, in bigudini e veste da camera. Il signore non si presenta in maniche di camicia in sala da pranzo. Adeguerà il suo abbigliamento a quello del padrone di casa. Se la cameriera chiede quale abito debba essere stirato non se ne indicano tre o quattro, ma solo quello che si desidera indossare. Non si trasforma il bagno in una stanza da bucato stendendo ovunqui i nylons lavati. Meglio portare qualche capo di biancheria supplementare e metter via, man mano che ci si cambia, gli indumenti usati. Un paio di calze o di guanti potrà tuttavia essere lavato dall'ospite e steso sul porta-asciugamani. Se il soggiorno è prolungato e la cameriera chiede se si ha qualcosa da lavare, si può consegnarle camicia da notte, sottovesti, ecc. Ma sempre con moderazione.

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Pare impossibile che queste cose abbiano a esser dette, eppure in nessun Paese quanto in questo nostro (che si vanta di esser depositario delle più antiche tradizioni di civiltà) abbondano i segni, piccoli e grandi, di un sistematico, gratuito vandalismo. Chi prende possesso di un appartamento non è tenuto a presentarsi ai vicini, e tanto meno ad aspettarsi che sian loro a presentarsi. I migliori "condomini" son quelli dove ogni inquilino ignora, normalmente, il proprio vicino. Ho scritto "normalmente" perché può darsi che la signora della porta accanto abbia il telefono guasto e venga a chiedere il permesso di usare quello nostro: sarà subito accontentata e si spera che abbia il buon gusto di esser breve e di non allungare il collo, mentre telefona, verso una porta semiaperta, né di sfogliare il libretto dei numeri telefonici, sul tavolino. Se accade che annaffiando il terrazzo si inondi l'inquilino del piano di sotto, non ci si ritira precipitosamente, ma ci si profonda, invece, in scuse mortificatissime che smonteranno subito il suo malumore. Una mancia mensile al portiere, anche modesta, è sempre consigliabile e, passando davanti alla guardiòla, non si dimenticherà un cortese saluto: i portieri sono delle Divinità potenti e vendicative di cui conviene garantirsi la benevolenza, anche se vi consegnano un telegramma con due giorni di ritardo e alle vostre obiezioni rispondono (come è accaduto a chi scrive): "Non vedo proprio perché se la prende tanto... Dopo tutto era solo un telegramma di auguri!"

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