I telegrammi dicono che Giolitti e Rudinì si abboccarono e il loro colloquio fu cortesissimo. Lo crediamo bene, possiamo anche supporre che il Rudinì, eccitato forse a trovare nel Giolitti un avversario, si sia compiaciuto di riscontrare invece l'antico collega e amico disposto sempre ad aiutarlo nell'esecuzione del programma con cui è salito il presente Ministero. Ora tutto ciò è perfettamente logico ed è bene.