Vocabolario dinamico dell'Italiano Moderno

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Risultati per: abboccarla

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GIACINTA

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Capuana, Luigi 1 occorrenze

E intanto che la pasta veniva giú, le si piantava sotto, con le gambe larghe, con la bocca aperta e le braccia dietro la schiena, per abboccarla; e non falliva il colpo neppure una volta. - Perché mi guardi a questo modo? - gli domandò la bimba una mattina. Beppe era sorpreso di vederla grande, sviluppata, quasi una donnina; come se la vedesse allora per la prima volta, con quel grembiulino bianco, ricamato negli orli, che le copriva anche il seno, con quelle gambine diritte, tornite, dove le calze fin sopra il ginocchio non facevano una grinza. - Cribbio! E le aprì incontro le braccia, invitandola con lo sguardo. La bambina slanciossi a corsa; e Beppe, presala ai fianchi, la sollevò in alto e se la mise in collo. - Larà! Laràlliero! Zun! Zun! La portava attorno, trionfalmente; e, dopo la suonata, imitava con le labbra i rulli del tamburo, battendole il tempo con le dita sui polpacci delle gambine. Giacinta, passatogli un braccio dietro il collo, gli suonava intanto, col pugno dell'altra mano, la grancassa sulle spalle. - Via! Via! E ad aizzarlo, gli ficcava un ditino fra collo e camicia, sotto la nuca, appena Beppe arrestavasi per spingerla in su tra le braccia. Cosí, fatto due o tre volte il giro dei viali, erano entrati nella galleria; e giunto dove questa faceva gomito e arrivavano appena i barlumi delle due bocche, Beppe si era buttato per terra con lei, su un mucchio di fronde e di erbe ripostovi il giorno innanzi. Giacinta tentò di scappare. Egli la trattenne pel braccio. - Vieni qui! sta' ferma! L'accarezzava, le passava la mano tra i capelli, la baciava forte, con le labbra calde. - Sta' ferma! - ripeteva, con una specie di rantolo. - Che hai? ... Lasciami andare! - Baciami anche te! - insisteva Beppe, tenendola piú stretta. Sentendosi quasi soffocare dal caldo insoffribile: - Lasciami ... Mi fai morire! - gridò ripetutamente, smaniando. Beppe aperse le braccia. - Brutto! E, datogli sulla guancia col rovescio della manina, scappò pel giardino. - Cucurucú, Cucurucú! Saltellava allegramente sull'entrata della galleria battendo le mani: cucurucú! mentre Beppe avanzasi carponi, col fare lento di un gatto che stia per slanciarsi sul topolino. Ma lei, via, di corsa. Allora la inseguí rotolandosi pel viale, grugnendo, miagolando, abbaiando. La bambina, fermavasi un istante per lasciarlo accostare, e prendeva la rincorsa ... - Oh, bravo! Oh, bravo! Beppe, poggiate le palme sul terreno e levate in alto le gambe per una bella capriola, si era alzato lestamente, a piedi giunti, con le braccia in croce e una smorfiaccia sul viso. Da quel momento non l'aveva lasciata piú in pace, minacciandola: - Se non voleva far il chiasso a quel modo! ... Talché la bambina, impaurita, ora lo invitava, prevenendolo; attratta anche da un inconsapevole compiacimento di cosa vietata, dopo che gli sentiva ripetere: - Zitta! ... Per la Madonna! O non piú chiasso, né nulla! Ma un giorno Camilla, spolmonatasi invano a chiamar: Beppe! Beppe! dalla finestra di cucina, discese, arrancando con la gamba storta, in giardino: - Dove s'era ficcato quell'animale? Beppe e la bambina uscivano in quel punto dalla galleria, e la bambina piangeva e si asciugava gli occhi col grembiule. - Finiscila! - brontolò Beppe, scuotendola brutalmente pel braccio. La bambina, vista la Camilla, diede in un nuovo scoppio di pianto. - Che cosa è stato? - Nulla! - rispose Beppe, con le ciglia aggrottate, coi pugni stretti. Camilla asciugava il viso alla bambina, tempestandola di domande: - Che cosa è stato? ... Smetti di piangere! ... Non si capisce niente ... Che ti ha fatto quel forca? - Non dir ... nulla ... alla mamma! - balbettava la bambina, tra i singhiozzi ... - Non dir ... nulla ... alla maa ... mma! - Sí, sí, non le dirò nulla! ... - Mi ha fatto male ... qui ... - Ah! maiale! - urlò Camilla, sputando dietro a Beppe che fuggiva. - Non dir nulla ... alla mamma! - ripeteva la bambina, strascicata per le scale come un fagotto, riluttante. - La mamma! ... La mamma! ... Accidenti! - digrignava Camilla.

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