Vocabolario dinamico dell'Italiano Moderno

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Risultati per: abbisogniamo

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L'ANNO 3000

677891
Mantegazza, Paolo 1 occorrenze

Abbisogniamo per tutta la notte luce intensa azzurra, che si alterni con luce rossa. - E noi manderemo domani ciò che si domanda dalla China. Passò poi a un altro uffizio, quello che distribuiva la forza meccanica. - Venite qui. Ecco un dispaccio, che arriva in questo momento dal Davalagiri nell'Imalaia: Nel tunnel, che si sta scavando attraverso l'Imalaia, trovata una roccia quarzosa durissima, abbisogniamo di una forza triplicata di perforazione. - E noi ubbidiremo subito alla domanda di forza richiesta. Dopo essersi fermato a diversi uffizi distributori, l'ingegnere condusse i nostri due viaggiatori nel centro della sala, dove sopra un tavolo rotondo si vedeva una gigantesca carta geografica, dove eran segnate in rosso tutte le regioni, colle quali corrispondeva l'isola di Dinamo. - Vedete, - diceva l'ingegnere, - su questa carta ogni sera noi segniamo le richieste delle forze, che ci si fanno dai diversi punti della nostra regione e l'intensità loro; così come le sospensioni di invio, che occorrono. Ogni giorno la carta è rinnovata e a capo dell'anno si riuniscono in un volume tutte quante le carte, che ci danno così il modo di segnare il nostro bilancio. Gli altri tre centri planetarii compiono lo stesso lavoro e così, riunendosi ogni anno in Andropoli i quattro volumi, abbiamo segnato con esattezza matematica il bilancio complessivo della civiltà planetaria. Maria si azzardò a dire: - Della civiltà meccanica, però ... non della morale. L'ingegnere sorrise, poi: - Signora gentilissima, io come ingegnere non posso occuparmi che del progresso meccanico; ma creda pure che questo va quasi sempre parallelo al progresso morale. Ad Andropoli però, se ella vi andrà, potrà vedere come ogni anno si raccolgono anche le cifre, che segnano il progresso morale dell'umanità. *** I nostri viaggiatori, passando di meraviglia in meraviglia, visitarono l'un dopo l'altro tutti i laboratorii di Dinamo, e dopo aver ringraziato il gentile ingegnere, che li aveva accompagnati, lasciarono l'isola più superbi di prima di essere uomini.

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