Scelte ed abbigliate a modo queste scialbe modelle, Orazio le «copia»; e nessun interesse per i movimenti della forma vivente, soltanto per i transiti di luce e per i valori sotto i quali anzi la forma è eccezionalmente in ferma, può avviarlo verso un significato volontario di stile che prelude null'altro che i grandi placidi olandesi a mezzo il '600.
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