Nel 1623 lavora un pennacchio della cupola del Tesoro di San Gennaro28 - solo apparentemente, crediamo, su disegno di Santafede ch'è l'impresario dell'opera -; comunque, l'affresco, morto l'autore, è buttato a terra per far posto alle abbiezioni maggiori in cui sia caduto Domenico Zampieri. Pazienza. Qualcos'altro resta a consolarci del danno: non già gli affreschi compiuti verso quell'anno o poco dopo29 nella prima cappella di destra in Santa Maria la Nuova: ché le Storie degli arcangeli negli spicchi della cupoletta son quasi andate a male: e solo nel sottarco verso destra una gloria d'angeli dipinta in chiaro ci mostra qual pratica favolosa avesse raggiunto Caracciolo nell'aggruppare e sciogliere a suo piacere questi nodi umanizzati.
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