Vocabolario dinamico dell'Italiano Moderno

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Risultati per: abbiezione

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Enrichetto. Ossia il galateo del fanciullo

179200
Costantino Rodella 1 occorrenze
  • 1871
  • G.B. PARAVIA E COMP.
  • Roma, Firenze, Torino, Milano
  • paraletteratura-galateo
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Conseguenza di ciò tu e la tua famiglia siete costretti a vivere di lagrime, mal calzati e mal vestiti, con deperimento della salute, senza parlare del mal morale, la tua abbiezione, la prostrazione dello spirito e il cattivo esempio a' tuoi figliuoli. Se per contra smetti le orgie domenicali, quello, che sciupavi in esse, lo puoi ripartire in tutti i giorni della settimana, e così migliorerai di molto la tua mensa quotidiana, e tosto se n' avvantaggieranno le forze del tuo corpo, sarai più atto al lavoro, meno soggetto a malattie, ed anche la tua intelligenza si farà più acuta e più vigorosa, e meglio ti potrà giovare nell'arte che pratichi, e crescerti il salario. Veniamo ora al lunedì, in cui si continua la baldoria e lo sciupìo della domenica. Ragioniamola un po' insieme. Ora la tua settimana si riduce a cinque dì di lavoro soltanto; se tu v'aggiungesti anche l'opera del lunedì, tu accresceresti il tuo guadagno settimanale di un giorno di lavoro, vale a dire d'un sesto, e leveresti dall'altra parte un dì di consumo senza produzione. Per la qual cosa se fin qui il guadagno di cinque giorni di lavoro bastava 'a' tuoi bisogni, (e meglio ti deve bastare, perchè ora vivi moderato anche la domenica) il vantaggio del lunedì ti sarà un soprappiù, un danaro che potrai mettere in disparte, un capitale insomma. Spieghiamoci in cifre. Qual è il tuo salario giornaliero? Due lire? Bene; porta queste due lire alla cassa di risparmio ogni settimana, e co'suoi interessi alla fine dell' anno riesciranno più di cento. Segui quest'abitudine, e in pochi anni diverrai possessore di un buon capitaletto, che potrai investire in fondi, in merci, insomma in che ti tornerà più giovevole. Ed ecco che da povero operaio, meschino e vizioso; sei divenuto capitalista, proprietario onesto e intraprendente. Io ti potrei nominare di molti capi-fabbrica, ricchi negozianti, che vent'anni fa non erano che semplici operai, come te; e che lasciando stare le bettole e il giuoco, risparmiando sui guadagni, ora li vedi nella città onorati e rispettati da tutti. Ecco quindi il segreto per far scomparire la miseria dalle case, per togliere di mezzo il proletariato: lavoro e temperanza. Questi ed altri ammonimenti Enrichetto li faceva sempre che si presentasse il destro, ed era tanta la virtù persuasiva del suo dire, che molti s'appigliavano a' suoi consigli, e divenivano sobrii, operosi ed anche più costumati. Perchè il lavoro avviva la coscienza de' proprii doveri; e così viene a dare dignità all' operaio, onde sente più rispetto verso i capi, più riguardi agli uomini autorevoli, più devozione alle leggi, più amorevolezza verso la famiglia, e dirò anche più religione, la quale da volere o no, è l' ambiente, in cui ogni uomo respira, è il condimento di tutta la vita, è il freno e il conforto della plebe; il petulante, che cerca di accasciare in sè la presenza di Dio, non ha più rispetto di nessuno, nè de'suoi capi, nè di sua moglie, né de' suoi figli, vive come fuori della società.

Pagina 87

Galateo morale

197561
Giacinto Gallenga 2 occorrenze
  • 1871
  • Unione Tipografico-Editrice
  • Torino-Napoli
  • paraletteratura-galateo
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Non sentono, per un lungo abuso di corruzione, lo scrupolo di tradire la propria opinione, il rimorso di tradire i proprii fratelli; e incapaci di sentire la propria abbiezione di null'altro si addolorano, fuorché del basso prezzo a cui per soverchia abbondanza di offerte si mette dai compratori la penna di colui che si vende.

Pagina 348

Non assoggettateli a fatiche inutili, al solo fine di far atto di padronanza e di autortà, la quale anzi verrebbe a scapitare da questa ridicola mostra di superiorità che è propria dei pervenuti, i quali credono in questo modo di far dimenticare la loro passata umiltà quando non la loro abbiezione. Gli uomini saggi ed onesti non credono quand'anche arricchiti, di danneggiare la propria posizione, mostrandosi gentili coi loro subordinati d'ogni specie. Non sgridateli acerbamente in pubblico o in casa alla presenza di estranee persone, poiché verreste a commettere atto inurbano e indiscreto verso queste ultime facendole assistere alle vostre dispute o peggio costringondole, coll'invocare in loro approvazione nelle vostre non sempre giuste querele coi servitori, ad aggravarne la posizione; vi mostrereste poi crudeli verso costoro obbligandoli ad arrossire e ad umiliarsi davanti a forestieri; fate, anche coi servitori, il vostro bucato in famiglia.

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