Vocabolario dinamico dell'Italiano Moderno

UNICT

Risultati per: abbietto

Numero di risultati: 5 in 1 pagine

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Dei doveri di civiltà ad uso delle fanciulle

188409
Pietro Touhar 3 occorrenze
  • 1880
  • Felice Paggi Libraio-Editore
  • Firenze
  • paraletteratura-galateo
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Sarebbe azione biasimevole d'animo abbietto e da gente maleducata, l'ostentare la propria ricchezza e tutto l'orgoglio del fasto con chicchessia, massime con persone di scarsi averi, le quali ne potrebbero rimanere umiliate; chè non è conforme alle regole della buona società insuperbirsi del proprio stato e dei privilegi che ne possono derivare, in specie a confronto di coloro che la fortuna ha favorito meno degli altri; e il trattarli con alterigia ed inclusive con aria di protezione, vuol dire essere immeritevoli del grado e della opulenza. Chi vuol essere giudicato di buona società non deve usar modi assoluti ed insolenti, poichè siffattamente operando si alienerebbe l'animo delle persone modeste e tranquille. La social convivenza non è già una lizza Lizza, riparo, trincea; comunemente dicesi quel tavolato, muro o tela, rasente la quale corrono i cavalieri nelle giostre. Qui intendesi sfida. di combattenti avidi di vittoria; la donna bene educata manifesta all'occorrenza il suo parere, procura di fare conoscere la verità, ma sfugge le lunghe discussioni, e facilmente cede all'altrui puntiglio. Molto le gioverà il non discostarsi mai da questo modesto contegno; mentre è giusto soggiungere che l'uomo darebbe prova di massima scortesia se la mettesse a punto di fare il contrario. Spesso avviene che nel conversare sia messa fuori qualche proposizione senza animo deliberato di sostenerla sul serio; e male opererebbe chi si accingesse a discuterla ancorchè spintovi dal solo desiderio di ravvivare la conversazione. Talor anco sfuggono per distrazione certi propositi ai quali è da annettere poca importanza; talchè parrebbe mosso da intenzione malevola chi si studiasse di farli rilevare; chè anzi può conciliarsi la stima di tutti, colui che saprà richiamare l'attenzione sopra un altro argomento. L'arte della buona società consiste nel dominare le proprie passioni di qualsiasi natura; i sentimenti, gli affetti si devono spogliare d'ogni sorta d'egoismo; niuno deve mettere a rischio la propria reputazione nè quella degli altri; l'amor proprio deve cedere al desiderio d'acquistarsi grazia appo le persone stimabili; ogni ambizione deve sparire in specie quando potesse cagionare umiliazione anche a persone di minore o di niun conto. Infine ciascuno nella società ha diritto ai nostri riguardi e alle nostre attenzioni; chè se all'esercizio di questo dovere possiamo unire ben fondata istruzione, cognizioni variate, sentimenti generosi, esperienza delle convenienze, allora soltanto potremo dire d'appartenere alla buona società. Dobbiamo: Addimostrare benevolenza verso di tutti nella social convivenza; sfuggire le discussioni ostinate e non provocare il puntiglio; dominare le proprie passioni. Non dobbiamo: Fare sfoggio di fasto; far risaltare la propria superiorità; darsi aria di protezione; difendere con tenacità ostinata il proprio parere; far rilevare la sconvenienza di propositi sfuggiti per distrazione.

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Sventuratamente l'ingratitudine è un vizio molto comune all'umanità, e si annida nell'animo, generatavi da vano orgoglio o da un sentimento anche più abbietto; ed allora lo inaridisce, lo deprava, e gl'impedisce di sentire alcuna rinoscenza dei benefizi di cui una mano amica si dà premura di ricolmarlo. Per l'esercizio della beneficenza vi avverrà certamente d'incontrare spesso degl'ingrati; ma non vi pentite mai di ciò che fatto avrete per essi; chè anzi farete ciò che a voi s'appartiene alleviando i patimenti dei vostri simili, e la memoria delle vostre buone azioni lascerà sempre al cuor vostro una bastevole e soave ricompensa. Osservate il precetto del Vangelo: soccorrere il povero senza che l'una mano sappia quello che l'altra avrà dato; e dovete massimamente usare molta delicatezza verso i poveri vergognosi, le donne timide e i novizi nel crudele tirocinio Nel crudele tirocinio, nel crudele esperimento. della povertà. Questi sventurati, rattenuti da un sentimento superiore a quello della fame, morirebbero sul loro meschino giaciglio piuttostochè andare a stendere la timida mano per implorare una carità incerta; ma voi sappiate prontamente far verso di loro quei passi ai quali non sareste obbligate se non fossero in così deplorabile stato, e studiatevi di confortari, con riguardi e premure sollecite: e recando sollievo al loro infortunio, badate che per cagion vostra il rossore non abbia a coprire la loro fronte. Vi sono peraltro molte miserie, a cui non è possibile recar soccorso segretamente; ed allora unitevi con spontaneo e modesto zelo a quelle pie associazioni, che hanno per oggetto di soccorrere il prossimo; siate prodighe dei vostri consigli e degli averi che a tale oggetto potete destinare, e non vi lasciate mai scoraggiare dalle difficoltà dell'impresa o dai sarcasmi dell'avarizia. Dobbiamo: Mostrarci benevoli verso gli sventurati; soccorrere la miseria senza umiliarla; tenere occulti i benefizi, e farli con accorta delicatezza quando si tratta di poveri vergognosi; far parte volentieri ed efficacemente delle associazioni caritalive. Non dobbiamo: Contentarci di fare sterili elemosine; offendere la sventura con insolente e stolta arroganza; nè rinunziare all'esercizio della beneficenza ancorchè talora avvenga che sia corrisposta da ingratitudine.

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Nuovo galateo

190344
Melchiorre Gioja 1 occorrenze
  • 1802
  • Francesco Rossi
  • Napoli
  • paraletteratura-galateo
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.° Lo spirito servile e abbietto; 2.° Lo spregio e la rivolta.

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Eva Regina

203544
Jolanda (Marchesa Plattis Maiocchi) 1 occorrenze
  • 1912
  • Milano
  • Luigi Perrella
  • paraletteratura-galateo
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Avesse egli i maggiori torti, fosse anche l'uomo più abbietto, non un' accusa, non un giudizio dovrà uscire dalle sue labbra. Tenti anzi di scusarlo, di giustificarlo, se può, anche con qualche pietosa menzogna: esiga dai bimbi il massimo riguardo per lui, coltivi il loro affetto figliale, ne promuova anche qualche piccola manifestazione. Ella non deve dimenticare che l'influenza d'un' anima innocente è grande e può essere efficace anche sulle anime più traviate nell' errore. Per coscienza, per un'estrema pietà, apra questa via di salvezza allo smarrito...

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