Vocabolario dinamico dell'Italiano Moderno

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Doveri dell'uomo

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Mazzini, Giuseppe 1 occorrenze

Abbiatela come condizione inseparabile della vita, e respingete ogni assalto che potesse venirle mosso da uomini imbevuti di false e brutali filosofie o da incauti che irritati in vederla sovente nido d'egoismo e di spirito di casta, credono, come il barbaro, che il rimedio al male sia nel sopprimerla. La Famiglia è concetto di Dio, non vostro. Potenza umana non può sopprimerla. Come la Patria, più assai che la Patria, la Famiglia è un elemento della vita. Ho detto più assai che la Patria. La Patria sacra in oggi, sparirà forse un giorno quando ogni uomo rifletterà nella propria coscienza la legge morale dell'umanità; la Famiglia durerà quanto l'uomo. Essa è la culla dell'umanità. Come ogni elemento della vita umana, essa deve essere aperta al Progresso, migliorare d'epoca in epoca le sue tendenze, le sue aspirazioni; ma nessuno potrà cancellarla. Far la famiglia più sempre santa e inanellata più sempre alla Patria, è questa la vostra missione. Ciò che la Patria è per l'umanità, la Famiglia deve esserlo per la Patria. Come io v'ho detto che la parte della Patria è quella d'educare gli uomini , cosìla parte della Famiglia è quella di educare i cittadini: Famiglia e Patria sono i due punti estremi d'una sola linea. E dove non è così, la Famiglia diventa Egoismo, tanto più schifoso e brutale quanto più prostituisce, sviandola dal vero scopo, la cosa più santa: gli affetti. Oggi, l'egoismo regna spesso pur troppo e forzatamente nella Famiglia. Le tristi istituzioni sociali lo generano. In una società fondata su spie, birri, prigioni e patiboli, la povera madre, tremante ad ogni nobile aspirazione del figlio, è sospinta ad insegnargli la diffidenza, a dirgli: bada! l'uomo che ti parla di Patria di Libertà d'Avvenire, e che tu vorresti stringerti al petto non è forse che un traditore! In una società nella quale il merito è pericoloso, e la ricchezza è la sola base della potenza, della sicurezza, della difesa contro la persecuzione e il sopruso, il padre è trascinato dall'affetto a dire al giovane anelante la Verità: bada! la ricchezza è la tua tutela: la Verità sola non può esserti scudo contro l'altrui forza, contro l'altrui corruttela. Ma io vi parlo d'un tempo in cui, col vostro sudore e col vostro sangue, avrete fondato ai figli una Patria di liberi, costituita sul merito, sul bene che ciascuno di voi avrà fatto ai suoi fratelli. Fino a quel tempo, voi pur troppo non avete innanzi che una sola via di miglioramento, un solo supremo dovere da compiere: ordinarvi, prepararvi, scegliere l'ora opportuna e combattere a conquistarvi coll'insurrezione la vostra Italia. Allora soltanto potrete soddisfare senza gravi e continui ostacoli agli altri vostri doveri. E allora, mentr'io sarò probabilmente sotterra, rileggete queste mie pagine: i pochi consigli fraterni ch'esse contengono vengono da un core che v'ama e sono scritti colla coscienza del vero. Amate, rispettate la donna. Non cercate in essa solamente un conforto, ma una forza, una ispirazione, un raddoppiamento delle vostre facoltà intellettuali e morali. Cancellate dalla vostra mente ogni idea di superiorità: non ne avete alcuna. Un lungo pregiudizio ha creato, con una educazione disuguale e una perenne oppressione di leggi, quell'apparente inferiorità intellettuale, dalla quale oggi argomentano per mantenere l'oppressione. Ma la storia delle oppressioni non v'insegna che chi opprime si appoggia sempre sopra un fatto creato da lui? Le caste feudali contesero a voi, figli del popolo, fin quasi ai nostri giorni, l' educazione; poi, dalla mancanza d'educazione, argomentarono e argomentano anche oggi per escludervi dal santuario della città, dal recinto dove si fanno le leggi, dal diritto di voto che inizia la vostra missione sociale. I padroni dei Neri in America dichiarano radicalmente inferiore e incapace d'educazione la razza e perseguitano intanto qualunque s'adoperi a educarla. Da mezzo secolo i fautori delle famiglie affermano noi italiani mal atti alla libertà, e intanto con le leggi e con la forza brutale d'eserciti assoldati mantengono chiusa ogni via, perché possa da noi vincersi, se pure esistesse l'ostacolo, come se la tirannide potesse mai essere educazione alla libertà. Or noi tutti fummo e siamo tuttavia rei d'una colpa simile verso la donna. Allontanate da voi fin l'ombra di quella colpa; però che non è colpa più grave davanti a Dio, di quella che divide in due classi l'umana famiglia e impone o accetta che l'una soggiaccia all'altra. Davanti a Dio Uno e Padre non v'è uomo né donna ma l'essere umano, l'essere nel quale, sotto l'aspetto d'uomo o di donna, s'incontrano tutti i caratteri che distinguono l' Umanità dall'ordine degli animali: tendenza sociale, capacità d'educazione, facoltà di progresso. Dovunque si rivelano questi caratteri, ivi esiste l'umana natura, uguaglianza quindi di diritti e doveri. Come due rami che muovono distinti da uno stesso tronco, l'uomo e la donna muovono varii da una base comune, che è l'umanità. Non esiste disuguaglianza fra l'uno e l'altra; ma come spesso accade fra due uomini, diversità di tendenze, di vocazioni speciali. Son due note d' un accordo musicale, disuguali o di natura diversa! La donna e l'uomo sono due note senza le quali l'accordo umano non è possibile; hanno doveri e diritti generali diversi due popoli chiamati dalle loro tendenze speciali o dalle condizioni in cui vivono, l'uno a diffondere il pensiero dell'associazione umana per via di colonie, l'altro a predicarlo colla produzione di capolavori d'arte o di letteratura universalmente ammirati! Ambi quei Popoli sono apostoli, consapevoli o no, dello stesso concetto divino, eguali e fratelli in esso. L'uomo e la donna hanno, come quei due Popoli, funzioni distinte nell'Umanità; ma quelle funzioni sono sacre egualmente, necessarie allo sviluppo comune; ambe rappresentanze del Pensiero che Dio poneva, come anima, nell'universo. Abbiate dunque la Donna siccome compagna e partecipe, non solamente delle vostre gioie e dei vostri dolori, ma delle vostre aspirazioni, dei vostri pensieri, dei vostri studi e dei vostri tentativi di miglioramento sociale. Abbiatela eguale nella vostra vita civile e politica. Siate le due ali dell'anima umana verso l'ideale che dobbiamo raggiungere. La Bibbia Mosaica ha detto: Dio creò l'uomo e dall'uomo la donna, ma la vostra Bibbia, la Bibbia dell'avvenire dirà: Dio creò l'Umanità, manifestata nella donna e nell'uomo. Amate i figli che la Provvidenza vi manda; ma amateli di vero, profondo, severo amore; non dell'amore snervato, irragionevole, cieco, ch'è egoismo per voi, rovina per essi. In nome di ciò che v'è di più sacro, non dimenticate mai che voi avete in cura le generazioni future, che avete verso quell'anime che vi sono affidate, verso l'umanità, verso Dio, la più tremenda responsabilità che l'essere umano possa conoscere: voi dovete iniziarle, non alle gioie o alle cupidigie della vita, ma alla vita stessa, ai suoi doveri, alla Legge morale che la governa. Poche madri, pochi padri, in questo secolo irreligioso, intendono, segnatamente nelle classi agiate, la gravità, la santità della missione educatrice: poche madri, pochi padri pensano che le molte vittime, le lotte incessanti e il lungo martirio dei nostri tempi son frutto in gran parte dell'egoismo innestato trenta anni addietro nell'animo da madri deboli o da padri incauti, i quali lasciarono che i loro figli s'avvezzassero a considerare la vita non come dovere e missione, ma come ricerca di piacere e studio del proprio benessere. Per voi, uomini del lavoro, i pericoli sono minori; i più fra i nati da voi imparano pur troppo la vita dalle privazioni. E minori sono d'altra parte in voi, costretti dalla povera condizione sociale a continue fatiche, le possibilità d'educare come importerebbe. Pur nondimeno potete anche voi compiere in parte l'ardua missione. Lo potete coll'esempio e colla parola. Lo potete com'esempio. "I vostri figli sono simili a voi, corrotti o virtuosi, secondo che sarete voi stessi virtuosi o corrotti. Come mai sarebbero essi onesti, pietosi, umani, se voi mancate di probità, se siete senza viscere pei vostri fratelli? come reprimerebbero i loro grossolani appetiti, se vi vedono abbandonati all'intemperanza? come serberebbero intatta l'innocenza nativa, se voi non temete d'oltraggiare davanti ad essi il pudore con atti indecenti o con oscene parole? Voi siete il vivente modello sul quale si formerà la pieghevole loro natura. Dipende da voi che i vostri figli riescano uomini o bruti(9)"

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