Vocabolario dinamico dell'Italiano Moderno

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Risultati per: abbiate

Numero di risultati: 13 in 1 pagine

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Galateo per tutte le occasioni

187947
Sabrina Carollo 12 occorrenze
  • 2012
  • Giunti Editore
  • Firenze-Milano
  • paraletteratura-galateo
  • UNICT
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Siate puntuali: non è una festa in cui apparire sul più bello, quindi abbiate rispetto anche dell'ora. Così come non è carino allontanarsi prima della fine delle esequie, sgattaiolando via furtivamente. Affrontare simili momenti è faticoso per tutti, ma abbiate il coraggio di andare fino in fondo. Non trattandosi di un momento di gioia, è meglio evitare gli abbigliamenti chiassosi e i colori sgargianti. Da quando il nero è stato sdoganato dalla moda siete facilitati nel compito. Comunque anche le altre tonalità più scure andranno bene. Se siete facili alle lacrime cercate di piangere il più sommessamente possibile; ma se siete soliti nascondere le vostre emozioni, non giudicate chi secondo tradizione usa il fazzoletto. Il momento delle condoglianze è quello più difficile: si tratta di trovare validi argomenti in poche frasi, capaci di esprimere quanto vorreste. La cosa migliore è riportare alla memoria un ricordo piacevole della persona scomparsa, per aiutarvi a trasmettere ai suoi cari la sua vicinanza attraverso ciò che ha fatto e detto. Più facile è redigere un biglietto di condoglianze per scritto. Farete piacere a chi lo leggerà se ricorderete con stima e affetto chi non c'è più e aiuterete a mantenere viva la sua persona nel cuore di chi è stato vicino al defunto. Cercate dunque di evitare le solite formule che sanno di abitudine e di poca sincerità, e sforzatevi di trovare in voi un sentimento autentico. Se i familiari vogliono pubblicare un necrologio, scelgano per tempo il quotidiano cittadino più diffuso e adoperino una formula asciutta, in cui annunciare il giorno del decesso e quello del funerale, con l'orario e il luogo. Gli amici e i conoscenti che vorranno pubblicare il proprio cordoglio, potranno scegliere la formula che preferiscono, sempre nell'ambito della sintesi. Lasciate la fantasia correre in altri ambiti. Una gaffe in simili occasioni è più difficile da tollerare. Sempre necessario, da parte dei familiari, ringraziare per scritto le persone che hanno partecipato al dolore della famiglia. Che disponiate di biglietti personalizzati o vi affidiate alla fornitura delle società che si occupano delle esequie, rispondete ai messaggi di cordoglio anche solo con un saluto, ma sempre necessariamente a penna.

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Insomma, abbiate comprensione, non addobbateli quotidianamente come piccoli adulti graziosi. Possono essere in ordine anche senza apparire ciò che non sono: voi in miniatura.

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Non costringete i genitori a una costante rincorsa ansiosa; - se avete a cena tutta la famiglia, abbiate l'accortezza di pensare a un menù non troppo ricercato: difficile che i bambini apprezzino lo sformato di pescatrice, mentre andranno sicuramente pazzi per le patatine. Se si intrattengono per poco tempo, un bicchiere di latte e dei biscottini li faranno probabilmente felici. Evitate di offrire caramelle e cioccolata, per non incorrere nelle occhiatacce dei genitori.

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Sia che abbiate bisogno solo occasionalmente di una tata per i bambini, per esempio qualche sera al mese per concedervi un'uscita rilassante, sia che, in tempi di affollamento scolastico, decidiate di affidarvi quotidianamente a una persona per la cura del vostro tesoro mentre siete al lavoro, le regole sono le stesse. un cucchiaino con la scritta "Basta un poco di zucchero..." ✓ Massimo rispetto reciproco. ✓ Una volta indagato a fondo sulle referenze e le qualità della persona a cui lasciate il piccino, fiducia. ✓ Costanza. Non cambiate baby sitter di frequente, i bambini hanno bisogno di riferimenti fissi. ✓ Spiegazioni chiare su orari (la puntualità deve essere non solo sua nell'arrivare, ma anche vostra nel permetterle di andare via quando concordato), gestione degli spuntini (suoi e dei bambini), compiti (vanno anche accompagnati a nuoto-musica- judo-ceramica-festediamichetti- biblioteca?). ✓ Lasciate sempre più di un numero - se possibile, ovviamente - da chiamare in caso di necessità. ✓ Fate in modo di stabilire alcune ore di "inserimento", ovvero di conoscenza reciproca in cui siete in casa ma senza intervenire nel loro gioco (ore che vanno naturalmente pagate). Non tormentate la tata con telefonate continue per sapere ogni movimento del vostro bambino. ✓ Lasciate un po' di libertà sui metodi. Chiariti i principi fondamentali e i no assoluti nel momento in cui fate la vostra scelta, non pretendete poi che la baby sitter si comporti proprio come fareste voi. Ognuno ha il suo stile, ognuno le sue caratteristiche. Il bambino risulterà solo arricchito da tale diversità. ✓ Non siate gelose della tata, finireste per creare tensioni. Anche se passa più tempo di voi con il bambino, la mamma è insostituibile. Abbiate fiducia nella natura. ✓ Ovviamente anche in questo caso puntualità e precisione nei pagamenti e possibilmente un piccolo regalo o una ricompensa aggiuntiva a fine trattamento. ✓ Se la baby sitter rimane con voi a lungo, un regalo a Natale è doveroso. ✓ Naturalmente, da parte sua è necessaria una notevole discrezione nei vostri confronti; inoltre, niente estranei, nè telefonate a raffica. I badanti non sono tate. Sono persone chiamate a prendersi cura dei nostri cari infermi o troppo anziani per stare da soli. Un compito importante e ancor più faticoso del precedente, visto che gli anziani sono - non sempre ma spesso - più pesanti e dunque più impegnativi da accudire dei piccoli. Oltre a quanto detto in precedenza per le tate dei bimbi, va aggiunta particolare attenzione all'attrezzatura che può alleviare la vita dell'anziano e anche quella di chi lo soccorre: bastoni, carrozzine e "comode", strumenti infermieristici, letti e biancheria speciali in caso di infermi.

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. ✓ Se volete mangiare, abbiate pietà e rimanete nella carrozza ristorazione. Nemmeno l'acqua sarebbe ammessa, a meno che non vogliate tenervi la bottiglia rigorosamente in mano fino alla fine del viaggio. Non sono infatti previsti spazi dove appoggiarla. ✓ Se volete ascoltare della musica, ricordatevi di tenere il volume basso anche con cuffie o auricolari, perché si sente praticamente tutto lo stesso. ✓ Se volete leggere un libro, sceglietevi uno di taglia piccola. ✓ Se volete leggere un quotidiano, scordatevelo. ✓ Quando si scende, si saluta e si augura buon viaggio a chi prosegue.

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Abbiate rispetto. Fermarsi poi per lasciare attraversare le persone in attesa sulle strisce è una cortesia che fa tanto british da non osare sperarci. Corollario alla precedente: la mancata attenzione al pedone ha scatenato ultimamente alcuni comportamenti tendenzialmente eccessivi. Il primo è quello che vuole fare il controcorrente e inchioda a tutti i costi appena vede qualcuno anche solo avvicinarsi vagamente alle strisce, ancora indeciso se attraversare o no. Il secondo è quello del pedone che si lancia sulle strisce con la boria attaccabrighe di chi si appropria di un diritto troppo spesso negato, procedendo a una lentezza esasperante con occhio di sfida pronto a reagire in modo bellicoso a una qualunque rimostranza. In entrambi i casi, fate meno. È più utile alla causa. ✓ La velocità di crociera. Tra il superare i limiti imposti dalla legge e l'eccesso di zelo nel rispettarli, rimanendo una quarantina di chilometri l'ora sotto ogni possibilità, esiste una via di mezzo che si chiama normalità. Se amate andare particolarmente piano, se non siete sicuri della vostra guida, cercate di stare il più possibile a destra (non in Inghilterra) e non meravigliatevi se ogni tanto qualcuno vi strombazza. Detto questo, se siete in ritardissimo tutti andranno troppo piano ai vostri occhi, dunque calma e sangue freddo. Impiegate semmai il tempo a inventarvi qualche scusa decente. ✓ Anche i ciclisti occupano un volume. Minore rispetto a quello di un'auto, vero, ma pur sempre uno spessore di rispetto. Questo vale per gli automobilisti che tendono a dimenticarsi della loro esistenza, spalancando portiere all'improvviso o stringendoli contro il muro mentre procedono con loro accanto, ma anche per i ciclisti stessi, che spesso e volentieri bucano stop e precedenze pensando di essere sottili come fogli di carta, regalando invece scompensi cardiaci e brusche frenate a chi sta in macchina, oppure si muovono amabilmente affiancati a due o addirittura a tre, gustandosi il paesaggio e commentandolo con i compagni di giro mentre dietro di loro si creano chilometri di coda peggio che al casello di Milano sud il primo di agosto. ✓ Il parcheggio. È in questa occasione che emerge maggiormente l'inciviltà recondita (neanche troppo) e il menefreghismo dell'uomo urbano. L'atrofizzazione dei muscoli delle gambe del nostro genere è ormai a uno stadio tale che al confronto i polli volano come falchi. Dunque è necessario per ogni essere umano dotato di automobile arrivare a parcheggiare la medesima esattamente di fronte al luogo in cui si devono recare, per una distanza massima di passi due. Ciò causa inevitabilmente dei disagi notevoli per gli altri automobilisti che devono solo passare, senza contare i più penalizzati in assoluto: le persone in carrozzella e le mamme con i bimbi piccoli. Cercando di smuovere il proprio egoismo pensando almeno a loro, ricordiamo che: ✓ non si parcheggia sulle strisce pedonali; ✓ non si parcheggia sui marciapiedi; ✓ non si parcheggia davanti alle discese dei marciapiedi; ✓ non si parcheggia in curva; ✓ non si parcheggia in doppia o tripla fila (e ci fermiamo qui per decenza); ✓ non si parcheggia sopra o troppo vicino ai binari del tram. Le città sono sempre più piccole per la quantità di auto in movimento, il traffico in costante aumento, eppure le dimensioni delle automobili sono sempre maggiori. Sembra che l'invidia del pene freudiana si sia trasferita sull'automezzo di casa. In particolare, tanto inferiore è il numero di bambini da caricare su un'auto, tanto maggiori saranno le dimensioni della stessa. Il massimo viene raggiunto dalle donne giovani senza figli né cani, perennemente fuori a cena, orgogliose proprietarie di sovradimensionate station wagon/fuoristrada. Tali furgoni sono particolarmente difficili da parcheggiare, e dunque o vengono abbandonati dove capita con quattro frecce, o vengono parcheggiati "a orecchio" (sulla base cioè del rumore di lamiera). Se si lascia l'auto con quattro frecce in posizione irregolare - occasione che dovrebbe verificarsi raramente in un anno - ricordarsi di prestare attenzione ed essere pronti allo scatto per spostarla. Ricordate sempre che gli altri possono avere urgenza di muoversi. ✓ I principianti. Si sa, le macchine dell'autoscuola fanno al massimo i quindici all'ora. Ognuno di noi ne è consapevole, ognuno è rassegnato quando se ne trova una davanti. Del resto ci siamo passati tutti, forse anche Schumacher. Ma esiste una forma di principiante non dichiarato che è capace di infastidire anche il più pacato degli automobilisti. È legittimo non saper guidare ancora tanto bene, prudente e consigliabile andare piano. Ma almeno che si metta una bella P dietro, così tutti gli altri si possono regolare. ✓ Gli abbaglianti. Si usano in montagna, nelle stradine buie di campagna, nelle notti senza luna e in mancanza di illuminazione sufficiente. NON sono uno strumento per intimorire il prossimo mentre gli si piomba alle spalle in autostrada con un bolide da sbruffoni a un centinaio di chilometri circa oltre il limite. ✓ Il telefono. O vi comprate l'auricolare, oppure subite gli auguri peggiori che vi rifila quello dietro perché state cambiando più lenti di un'era geologica. Comunque non si sta al telefono a chiacchierare, mentre si guida, perché la disattenzione è assicurata. ✓ Ultimo caso di vistosa maleducazione al volante, il finestrino. Se abbassato, serve per far entrare aria fresca, per asciugare i capelli lavati di corsa o per annusare il profumo di primavera quando si attraversa la campagna in maggio. Entrare. Tendenzialmente non dovrebbe fuoriuscirne nulla. Tantomeno cartacce e spazzatura varia. In ordine di maleducazione, i fumatori vincono di gran lunga la competizione: con la precisione metodica con cui un ecologista ricicla ogni cosa, essi sono in grado di gettare dall'auto in corsa ogni parte inutile che riguardi la propria passione, dalla plastica trasparente che avvolge il pacchetto alla cenere accumulata nel posacenere (che fosse solo quella... ), dal filtro all'intero pacchetto vuoto e accartocciato. Professionisti della zozzura, non hanno ben capito che il resto del mondo che sta fuori dall'abitacolo non è esattamente un enorme cassonetto. Anche gli habitué della gomma da masticare salgono sul podio, con lanci articolati onde evitare il ritorno in cabina della pallina disgustosa, seguiti da presso dai parenti stretti, gli scartatori di caramelle, che naturalmente non immaginano che si possa buttare la carta che avvolge il confetto nel posacenere dell'auto. A tutti costoro ricordiamo che usare le strade come immondezzaio comune è pratica medievale e altamente cafona.

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Abbiate accortezza di non fare molto rumore specialmente se nel palazzo abitano persone anziane o malate, bambini piccoli o persone che fanno turni di notte. Comunque almeno nelle prime ore del pomeriggio dovrebbe essere rispettato un periodo di silenzio, così come dopo le 9.00 di sera fino alla stessa ora la mattina. Capita poi l'occasione in cui, per ristrutturazioni o lavori di manutenzione, è inevitabile infastidire i vicini con rumori, a volte anche forti. Fate in modo che i lavori durino il meno possibile - mai nel fine settimana - scusatevi con le persone che abitano accanto e fate loro sapere con esattezza la durata dell'incomodo.

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Buon per voi se non temete gli intrusi, ma abbiate rispetto per chi invece è più diffidente. -Non chiudetelo però sulla faccia del vicino che sta entrando dopo di voi. Tenere aperta la porta anche a lui è un gesto di cortesia che non costa nulla ma che mantiene in buono stato i rapporti. -Non immischiarsi nelle faccende altrui, ma nemmeno ignorare gli eventi più felici o evidenti come una nascita, un matrimonio, un incidente. -Presenziare alle riunioni di condominio. Sono noiosissime, è vero, ma non si può mancare sempre. Sono tra le poche occasioni di confronto specifico con i vicini che si hanno. -Se si apre inawertitamente la posta altrui, perché finita per errore nella nostra cassetta delle lettere, portarla immediatamente al proprietario scusandosi o, in caso di rapporti formali, inserirla nella corretta cassetta avendo cura di scrivere sulla busta una piccola nota: "aperta per errore".

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. ✓ Abbiate un po' di senso di responsabilità. Non infilatevi in situazioni pericolose per il gusto dell'avventura o per dimostrare qualcosa. ✓ Se viaggiate all'estero, abbiate rispetto di usi e costumi dei popoli che vi ospitano. Andare in un altro paese è come entrare in casa d'altri. ✓ Non fotografate ogni cosa come giapponesi impazziti. Ricordare attraverso le foto è piacevole, ma non dimenticate di godervi la vacanza nel tentativo di schedarla per immagini. E soprattutto non mettetevi in posa accanto a ogni edificio o monumento-simbolo del luogo in cui vi trovate, come per assicurare chi vedrà la foto (o voi stessi?) che ci siete stati davvero. Se proprio vi viene un'idea simpatica, mettetela in atto, ma con intelligenza e rara continenza - la torre di Pisa l'hanno sostenuta praticamente tutti, nell'illusione ottica delle fotografie, quindi lasciate perdere. ✓ Non fotografate persone che non conoscete, come se fosse scontato che a loro faccia piacere. Considerare qualcuno "pittoresco" tanto da finire nel vostro rullino non è necessariamente fargli un complimento. Fate attenzione alla sensibilità altrui: se potete, chiedete il permesso, se negato, non insistete. ✓ Non ordinate spaghetti invece del piatto locale per lamentarvi poi che sono scotti e con un sugo improponibile. ✓ Se visitate una città, abbiate rispetto per chi sta lavorando e non è come voi rilassato e con parecchio tempo a disposizione, dunque cercate di non essere d'intralcio. ✓ È cortese imparare quelle due o tre parole nella lingua del posto, sicuramente buongiorno, buonasera e grazie.

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. ✓ Abbiate rispetto di chi soffre, se voi invece avete problemi meno dolorosi, e offrite per quanto vi è possibile la vostra compagnia per fare quattro chiacchiere, in modo da distrarvi entrambi, pur senza diventare invadenti. Cercate di non parlare solo di malattie e cure, anche se l'ambiente vi sollecita in tal senso, e rifornitevi di libri e riviste. ✓ Se la televisione in camera è ammessa, tenetela a un volume basso, ma se possibile offrite di condividere la visione con i vicini di letto. ✓ La musica va sempre ascoltata in cuffia. ✓ Fate in modo di indossare camicie da notte o pigiami dignitosi, portatevi delle calzine leggere e numerosi cambi in modo da essere sempre in ordine. ✓ Non intrattenete inutilmente il medico al capezzale, ma esigete risposte chiare e precise, soprattutto in occasione di cambiamenti che non vi spiegate. il tipico simbolo della medicina ✓ Quando finalmente potrete tornare a casa, salutate tutti cordialmente e se possibile lasciate un piccolo omaggio per il personale (una pianta, dei cioccolatini, dei fiori).

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Non se ne può fare una colpa a nessuno, pertanto abbiate la pazienza di aspettare. È consentito interrompere solo nel caso in cui la persona che vi parla stia cominciando a raccontare un episodio o un concetto che vi aveva già esposto in precedenza. Con atteggiamento di chi è concentrato ad ascoltare, annuite aggiungendo un generico "certo, come mi dicevi l'altra volta". In questo modo darete a intendere di aver colto nella ripetizione l'intenzione di sottolineare il concetto e non l'arteriosclerosi di chi parla. Eviterete di dover scegliere tra lo sgradevole imbarazzo del vostro interlocutore e una noiosa ripetizione dettagliata a voi stessi. Quasi banale ricordarlo, in qualunque caso non bisogna mai e poi mai sbadigliare in faccia al prossimo che parla, a nessuna ora del giorno e della notte. Attenzione alle domande: sono un'arma a doppio taglio. Se dimostrano interesse e possono aiutare ad aumentare il grado di confidenza, approfondendo la conoscenza interpersonale, è anche vero che possono essere sgradevolmente indiscrete. Usate sempre molto tatto, procedete per piccoli passi e cercate di capire il limite. In generale se domandate per sincero interesse verso l'altro - e non per gratuita curiosità o peggio per cercare difetti e frustrazioni - il limite da non superare vi apparirà naturale. Evitate comunque di immischiarvi nelle conversazioni altrui, se non vi vengono fatti palesi inviti a intervenire. Un'ultima fondamentale attenzione, spesso e volentieri sgradevolmente disattesa: guardate chi vi parla. Sono decisamente detestabili e cafoni quelli che si guardano in giro come a cercare qualcun altro mentre si sta conversando con loro.

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Se volete esibirvi in discese spericolate, zigzagando a una velocità di crociera che rasenta i 100 all'ora tra ignari e tranquilli sciatori della domenica, cercatevi piste nerissime e solitarie, oppure abbiate il coraggio di infilarvi in un fuoripista. Se volete rischiare di sbattere, assicuratevi almeno di andare contro un abete e non un'altra persona. I genitori ammoniscano le proprie schegge impazzite che meglio note con il nome di piccoli sciatori al rispetto degli altri durante le discese. Lo snowboard è divertente, ma la neve è fredda. Non potete sostituirvi ai cannoni sparando tormente di neve sugli altri ogni volta che frenate. Fate in modo di imparare bene la tecnica prima di lanciarvi per le piste. Se state facendo una passeggiata su un sentiero di montagna, in estate, ricordatevi di salutare le persone che incrociate lungo il cammino, come buona abitudine sulle cime. Se trovate qualcuno in difficoltà, mettetegli a disposizione i vostri mezzi (telefonino, eventuali appoggi, medicazioni, acqua). I rifugi suono luoghi di ospitalità, non di invasione. Abbiatene rispetto e attenetevi alle regole. Non attraversate campi coltivati. Non usate moto e fuoristrada sui sentieri di montagna.

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Saper vivere. Norme di buona creanza

193513
Matilde Serao 1 occorrenze
  • 2012
  • Mursis
  • Milano
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Se avete un gaio ritrovo di amici, andateci subito e passate, così, il fatidico momento della mezzanotte, e abbiate una emozione di allegria, non una emozione di ricordi: se avete un elegantissimo ritrovo mondano, dove sapete di trovare della gente molto simpatica, un vostro amabile flirt, un amico spiritoso, andateci subitissimo a flirtare e bevete dello champagne e abbracciate lietamente l'amico: evitate la solitudine: evitate i ricordi: non guardate gli antichi ritratti non guardate nei cassetti che da tempo non avete aperti: la tentazione è grande, ma vincetela, se no, voi rimpiangerete troppo il passato e finirete per piangere. Ciò è di pessimo augurio! E nel giorno di Capo d'Anno, abbiate la ferma volontà di esser sereno: di non trovare troppo meschino il dono che vi si fa e di non badare al dono che manca: di accogliere bene ogni più umile voto: di contentarvi di quanto la vita vi dà: di non aver nervi: di compatire ai nervi altrui: di aver della bonomia nel cuore e dell'equilibrio nella mente: di perdonare ogni capriccio e di non aver capricci: di lasciarvi andare quietamente alla corrente dell'esistenza, senza trovarla né troppo buona né troppo cattiva. Fate le visite che più vi piacciono: abbiate una filosofia ottimista o, almeno, uno scetticismo giocondo. E rammentatevi che chi sa vivere un giorno, sa vivere un anno, e che un anno può governare tutta la vostra vita.

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