Vocabolario dinamico dell'Italiano Moderno

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Risultati per: abbiate

Numero di risultati: 192 in 4 pagine

  • Pagina 1 di 4

Il successo nella vita. Galateo moderno.

174947
Brelich dall'Asta, Mario 1 occorrenze
  • 1931
  • Palladis
  • Milano
  • Paraletteratura - Galatei
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Il penitente va ad inginocchiarsi davanti ad una signora e con un dito le batte leggermente sul ginocchio, esclamando: - Abbiate pietà di me! - Volete un po' di pane? avete sete? Poveretto! Me ne duole; ma non ho pane, non ho vino. Il penitente continua a domandare pietà, e la signora a ripetere che non ha nulla da dargli. Se però, durante il colloquio col penitente la signora nomina un oggetto o una cosa, che il penitente ha confidato, come un segreto, agli altri della comitiva, la signora è obbligata a fare una penitenza, eseguendo quella qualsiasi che le venisse assegnata dai compagni.

Pagina 298

Le belle maniere

179935
Francesca Fiorentina 1 occorrenze
  • 1918
  • Libreria editrice internazionale
  • Torino
  • paraletteratura-galateo
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Nel caso poi che riceveste voi stesse, con vostra madre, qualche visita, invece di farla, abbiate tutta la cortesia modesta che riveli in voi la padroncina di casa e, nello stesso tempo, la fanciulla; non arie, non pedanterie, non sfoggi inutili d'abiti e di parole. In casa vostra, della vostra mamma, la ritenutezza può sembrare superbia. Siate sempre pronte al gesto umile, all'offerta semplice; correte incontro alla signora che entra, chinatevi per metterle sotto i piedi un panchettino, aiutatela a indossare la pelliccia che s'era tolta, apritele l'uscio del salotto e accompagnatela fino a quello di casa; mostratevi, insomma, fanciulle che sanno d'esser donne domani e dell'adolescenza conservano le piccole mossette graziose, ma della femminilità vera hanno già il buon senso e l'accortezza. Norme per le visite ad amiche e compagne vostre sono inutili:vero? Basterà che sappiate tener conto dei consigli sparpagliati qua e là ne' diversi capitoli, dove si tratta di discrezione, di curiosità, di maldicenza, di arie, e d'altro e d'altro ancora.

Pagina 96

Il Galateo

181316
Brunella Gasperini 1 occorrenze
  • 1912
  • Baldini e Castoldi s.r.l.
  • Milano
  • paraletteratura-galateo
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Non abbiate paura di mostrarvi impreparati o di usare un linguaggio troppo semplice e casereccio: sarete molto più simpatici di quelle piovre dei dibattiti che si incontrano un po' dovunque, ansiosi di essere ascoltati e di ascoltarsi, esibendo un linguaggio che suppongono tecnico o dotto, zeppo di espressioni sindacal-politiche o pseudo intellettuali, («la poiesi», «l'analisi strutturalistica», «nella misura in cui», «a livello di», e così via). Questo non è un linguaggio dotto, è un linguaggio prefabbricato. Rendetevi conto che la maggioranza delle assemblee è fatta di gente come noi e preferisce sentire un linguaggio più familiare e spontaneo. Badate solo a non ripetervi, a non uscire di tema, e soprattutto a essere brevi. Le assemblee hanno un sistema nervoso molto labile: sono congenitamente portate alla distrazione, al chiacchiericcio, al baccanale, al sonno.

Pagina 129

Galateo per tutte le occasioni

187947
Sabrina Carollo 5 occorrenze
  • 2012
  • Giunti Editore
  • Firenze-Milano
  • paraletteratura-galateo
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Non costringete i genitori a una costante rincorsa ansiosa; - se avete a cena tutta la famiglia, abbiate l'accortezza di pensare a un menù non troppo ricercato: difficile che i bambini apprezzino lo sformato di pescatrice, mentre andranno sicuramente pazzi per le patatine. Se si intrattengono per poco tempo, un bicchiere di latte e dei biscottini li faranno probabilmente felici. Evitate di offrire caramelle e cioccolata, per non incorrere nelle occhiatacce dei genitori.

Pagina 159

Sia che abbiate bisogno solo occasionalmente di una tata per i bambini, per esempio qualche sera al mese per concedervi un'uscita rilassante, sia che, in tempi di affollamento scolastico, decidiate di affidarvi quotidianamente a una persona per la cura del vostro tesoro mentre siete al lavoro, le regole sono le stesse. un cucchiaino con la scritta "Basta un poco di zucchero..." ✓ Massimo rispetto reciproco. ✓ Una volta indagato a fondo sulle referenze e le qualità della persona a cui lasciate il piccino, fiducia. ✓ Costanza. Non cambiate baby sitter di frequente, i bambini hanno bisogno di riferimenti fissi. ✓ Spiegazioni chiare su orari (la puntualità deve essere non solo sua nell'arrivare, ma anche vostra nel permetterle di andare via quando concordato), gestione degli spuntini (suoi e dei bambini), compiti (vanno anche accompagnati a nuoto-musica- judo-ceramica-festediamichetti- biblioteca?). ✓ Lasciate sempre più di un numero - se possibile, ovviamente - da chiamare in caso di necessità. ✓ Fate in modo di stabilire alcune ore di "inserimento", ovvero di conoscenza reciproca in cui siete in casa ma senza intervenire nel loro gioco (ore che vanno naturalmente pagate). Non tormentate la tata con telefonate continue per sapere ogni movimento del vostro bambino. ✓ Lasciate un po' di libertà sui metodi. Chiariti i principi fondamentali e i no assoluti nel momento in cui fate la vostra scelta, non pretendete poi che la baby sitter si comporti proprio come fareste voi. Ognuno ha il suo stile, ognuno le sue caratteristiche. Il bambino risulterà solo arricchito da tale diversità. ✓ Non siate gelose della tata, finireste per creare tensioni. Anche se passa più tempo di voi con il bambino, la mamma è insostituibile. Abbiate fiducia nella natura. ✓ Ovviamente anche in questo caso puntualità e precisione nei pagamenti e possibilmente un piccolo regalo o una ricompensa aggiuntiva a fine trattamento. ✓ Se la baby sitter rimane con voi a lungo, un regalo a Natale è doveroso. ✓ Naturalmente, da parte sua è necessaria una notevole discrezione nei vostri confronti; inoltre, niente estranei, nè telefonate a raffica. I badanti non sono tate. Sono persone chiamate a prendersi cura dei nostri cari infermi o troppo anziani per stare da soli. Un compito importante e ancor più faticoso del precedente, visto che gli anziani sono - non sempre ma spesso - più pesanti e dunque più impegnativi da accudire dei piccoli. Oltre a quanto detto in precedenza per le tate dei bimbi, va aggiunta particolare attenzione all'attrezzatura che può alleviare la vita dell'anziano e anche quella di chi lo soccorre: bastoni, carrozzine e "comode", strumenti infermieristici, letti e biancheria speciali in caso di infermi.

Pagina 168

Buon per voi se non temete gli intrusi, ma abbiate rispetto per chi invece è più diffidente. -Non chiudetelo però sulla faccia del vicino che sta entrando dopo di voi. Tenere aperta la porta anche a lui è un gesto di cortesia che non costa nulla ma che mantiene in buono stato i rapporti. -Non immischiarsi nelle faccende altrui, ma nemmeno ignorare gli eventi più felici o evidenti come una nascita, un matrimonio, un incidente. -Presenziare alle riunioni di condominio. Sono noiosissime, è vero, ma non si può mancare sempre. Sono tra le poche occasioni di confronto specifico con i vicini che si hanno. -Se si apre inawertitamente la posta altrui, perché finita per errore nella nostra cassetta delle lettere, portarla immediatamente al proprietario scusandosi o, in caso di rapporti formali, inserirla nella corretta cassetta avendo cura di scrivere sulla busta una piccola nota: "aperta per errore".

Pagina 193

. ✓ Abbiate un po' di senso di responsabilità. Non infilatevi in situazioni pericolose per il gusto dell'avventura o per dimostrare qualcosa. ✓ Se viaggiate all'estero, abbiate rispetto di usi e costumi dei popoli che vi ospitano. Andare in un altro paese è come entrare in casa d'altri. ✓ Non fotografate ogni cosa come giapponesi impazziti. Ricordare attraverso le foto è piacevole, ma non dimenticate di godervi la vacanza nel tentativo di schedarla per immagini. E soprattutto non mettetevi in posa accanto a ogni edificio o monumento-simbolo del luogo in cui vi trovate, come per assicurare chi vedrà la foto (o voi stessi?) che ci siete stati davvero. Se proprio vi viene un'idea simpatica, mettetela in atto, ma con intelligenza e rara continenza - la torre di Pisa l'hanno sostenuta praticamente tutti, nell'illusione ottica delle fotografie, quindi lasciate perdere. ✓ Non fotografate persone che non conoscete, come se fosse scontato che a loro faccia piacere. Considerare qualcuno "pittoresco" tanto da finire nel vostro rullino non è necessariamente fargli un complimento. Fate attenzione alla sensibilità altrui: se potete, chiedete il permesso, se negato, non insistete. ✓ Non ordinate spaghetti invece del piatto locale per lamentarvi poi che sono scotti e con un sugo improponibile. ✓ Se visitate una città, abbiate rispetto per chi sta lavorando e non è come voi rilassato e con parecchio tempo a disposizione, dunque cercate di non essere d'intralcio. ✓ È cortese imparare quelle due o tre parole nella lingua del posto, sicuramente buongiorno, buonasera e grazie.

Pagina 198

Se volete esibirvi in discese spericolate, zigzagando a una velocità di crociera che rasenta i 100 all'ora tra ignari e tranquilli sciatori della domenica, cercatevi piste nerissime e solitarie, oppure abbiate il coraggio di infilarvi in un fuoripista. Se volete rischiare di sbattere, assicuratevi almeno di andare contro un abete e non un'altra persona. I genitori ammoniscano le proprie schegge impazzite che meglio note con il nome di piccoli sciatori al rispetto degli altri durante le discese. Lo snowboard è divertente, ma la neve è fredda. Non potete sostituirvi ai cannoni sparando tormente di neve sugli altri ogni volta che frenate. Fate in modo di imparare bene la tecnica prima di lanciarvi per le piste. Se state facendo una passeggiata su un sentiero di montagna, in estate, ricordatevi di salutare le persone che incrociate lungo il cammino, come buona abitudine sulle cime. Se trovate qualcuno in difficoltà, mettetegli a disposizione i vostri mezzi (telefonino, eventuali appoggi, medicazioni, acqua). I rifugi suono luoghi di ospitalità, non di invasione. Abbiatene rispetto e attenetevi alle regole. Non attraversate campi coltivati. Non usate moto e fuoristrada sui sentieri di montagna.

Pagina 60

Il pollo non si mangia con le mani. Galateo moderno

188675
Pitigrilli (Dino Segre) 1 occorrenze
  • 1957
  • Milano
  • Casa Editrice Sonzogno
  • paraletteratura-galateo
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. - Non ve ne abbiate a male, signore - gli disse il presidente: - io ho l'abitudine di disprezzare ciò che ho intenzione di comperare. Infatti pochi minuti dopo fu apposto al quadro il cartellino «comperato dal signor Presidente della Repubblica».

Pagina 78

IL nuovo bon ton a tavola e l'arte di conoscere gli altri

190822
Schira Roberta 1 occorrenze
  • 2013
  • Salani
  • Milano
  • paraletteratura-galateo
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. - Se volete andare al ristorante con i figli, abbiate l'accortezza di sceglierne uno adatto sia per gli spazi che per il menu, ma soprattutto per l'atmosfera generale. Mettetevi nei panni della coppietta al tavolo vicino e pensate se vi farebbe piacere avere gli occhi e le orecchie di un ragazzino appiccicati addosso. - Se organizzate una cena con gli amici, prevedete una portata e un angolo dedicato ai bambini o ai ragazzi: si divertiranno di più. - Se optate per uscire in un locale adatto a loro, portatevi comunque un foglio e delle matite. In molti paesi del Nord Europa, per esempio, è normale che la tovaglietta sia un foglio bianco e che le mamme vengano dotate di una bella scatola di pastelli colorati. - Se vostro figlio è maleducato a tavola chiedetevi: da chi ha preso esempio? - Non sgridateli davanti a tutti mettendo a disagio l'intero ristorante; fatelo a casa con calma con un semplice trucco: sedetevi a tavola e mimate, esagerando un po', il loro comportamento. Vedersi «dall'esterno» sarà molto utile.

Pagina 100

La giovinetta educata alla morale ed istruita nei lavori femminili, nella economia domestica e nelle cose più convenienti al suo stato

192039
Tonar, Gozzi, Taterna, Carrer, Lambruschini, ecc. ecc. 1 occorrenze
  • 1888
  • Libreria G. B. Petrini
  • Torino
  • paraletteratura-galateo
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Abbiate, figlie, grande stima della vita, e finché ve ne resta un momento, adoperatela ai nobili destini per cui Iddio ce l'ha data. Gran che ! nascendo verme della terra, può l'uomo, dice il poeta,

Pagina 52

Saper vivere. Norme di buona creanza

193513
Matilde Serao 1 occorrenze
  • 2012
  • Mursis
  • Milano
  • paraletteratura-galateo
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Se avete un gaio ritrovo di amici, andateci subito e passate, così, il fatidico momento della mezzanotte, e abbiate una emozione di allegria, non una emozione di ricordi: se avete un elegantissimo ritrovo mondano, dove sapete di trovare della gente molto simpatica, un vostro amabile flirt, un amico spiritoso, andateci subitissimo a flirtare e bevete dello champagne e abbracciate lietamente l'amico: evitate la solitudine: evitate i ricordi: non guardate gli antichi ritratti non guardate nei cassetti che da tempo non avete aperti: la tentazione è grande, ma vincetela, se no, voi rimpiangerete troppo il passato e finirete per piangere. Ciò è di pessimo augurio! E nel giorno di Capo d'Anno, abbiate la ferma volontà di esser sereno: di non trovare troppo meschino il dono che vi si fa e di non badare al dono che manca: di accogliere bene ogni più umile voto: di contentarvi di quanto la vita vi dà: di non aver nervi: di compatire ai nervi altrui: di aver della bonomia nel cuore e dell'equilibrio nella mente: di perdonare ogni capriccio e di non aver capricci: di lasciarvi andare quietamente alla corrente dell'esistenza, senza trovarla né troppo buona né troppo cattiva. Fate le visite che più vi piacciono: abbiate una filosofia ottimista o, almeno, uno scetticismo giocondo. E rammentatevi che chi sa vivere un giorno, sa vivere un anno, e che un anno può governare tutta la vostra vita.

Pagina 149

Nuovo galateo. Tomo II

194690
Melchiorre Gioia 1 occorrenze
  • 1802
  • Francesco Rossi
  • Napoli
  • paraletteratura-galateo
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Il notissimo Dacier, entusiasta della scienza degli antichi, ascoltando un giorno una dama che non ne parlava con troppo rispetto, e principalmente del divino Platone, le disse con tutta la gentilezza degli eroi d'Omero: Certamente madama non degnasi di leggere altro scrittore antico che Petronio (ciascun sa che Petronio é l'autore diletto de'dissoluti): Perdonate, replicò ella, io aspetto per leggerlo, che voi ne abbiate fatto un santo. Chi vorrebbe dare al frizzo di quella dama la taccia di impulito?

Pagina 147

Galateo morale

197645
Giacinto Gallenga 5 occorrenze
  • 1871
  • Unione Tipografico-Editrice
  • Torino-Napoli
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Abbiate l'occhio ai ragazzi che conducete in compagnia vostra affinché non commettano guasti e non siano obbligati coloro a che intendete di far cortesia, a guardarsi la persona, gli abiti, i mobili dalle loro imprese di qualsivoglia natura.

Pagina 431

Abbiate sempre una buona parola per tutti, fuorché pel curioso e pell'indiscreto che vanno a trovarvi col solo scopo di schiacciare la noia, o che intervengono senza essere stati da voi invitati, a rimorchio di una vostra conoscenza che si prende la libertà incivile di introdurveli, motu-proprio, in casa e di farli partecipare al vostri divertimenti. E neanche si devono risparmiare - senza per altro adoperar soverchia sgarbatezza, onde non inimicarsele — quelle certe persone che s'immettono arditamente nel vostro domicilio per ispiare le vostre azioni e notar le persone che si recano da voi. Questi audaci importuni sono per l'ordinario ciarlieri eziandio; e voi non ignorate che le chiacchere degli imbecilli e dei maligni trovano sempre degli orecchi pronti ad accogliere le loro goffaggini e le loro calunnie.

Pagina 450

Non precipitatevi, appena verranno i servitori a dare il serviti in tavola, verso la sala da pranzo, né, là giunti, abbiate l'imprudenza di scegliervi da voi stessi il posto; questo vi verrà assegnato dai padroni. Non mostrate dispiacere del sito che vi hanno destinato, né di avere al fianco questa o quell'altra persona; né commettete lo sgarbo di cambiare il posto con altri. Per questo approvo assai l'usanza di scrivere su appositi cartellini i nomi dei convitati, giacché così si vien ad evitare la seccatura delle discussioni sulla precedenza e il perditempo delle cerimonie. Ma con tal sistema fa d'uopo di molto tatto, di molta pratica delle convenienze, molta conoscenza dei caratteri dei convitati per parte dei padroni di casa; onde non offendere la suscettibilità delle persone. Lasciate prima sedere a tavola le signore e le persone a voi soprastanti di età, e di condizione. Appena seduti, salutate con un cenno cortese di capo, con qualche graziosa parola i vostri vicini. Se avete ai lati delle signore, siate loro gentili di ogni possibile attenzione, servendo loro da bere, porgendo loro i piatti, ecc.

Pagina 487

La seconda, abbiate riguardo ai servitori; qualche monetuccia, un pezzettino di carta al personale di servizio varrà ad ingraziarvelo (e ciò non è sempre inutile a chi frequenta la società) e varrà, eziandio a dimostrare che i pranzi, se avete l'abitudine di accettarli, non formano per voi un ramo di speculazione. Anche un'avvertenza e finisco. Ogniqualvolta siete intervenuti a un pranzo, a una serata da un parente, da un amico, da qualunque persona, dovete, sotto pena di grave mancanza al galateo, far loro una visita entro la quindicina dal giorno della serata o del pranzo. Quando non accettate invito, dovete immediatamente scusarvene con una lettera di ringraziamento per dimostrargli la vostra gratitudine, il vostro dispiacere di doverlo rifiutare, e non lasciare chi vi ha usato gentilezza incerto della vostra venuta.

Pagina 492

Proprietari che avete un cuore pensate che anche i portinai sono di carne ed ossa, e non abbiate quindi la crudeltà di lasciarli ammuffire ed abbrutirsi in quei sozzi, ed angusti bugigattoli dove stentano a muoversi e a respirare in un ambiente ammorbato dal soverchio ammucchiarsi delle persone, e dove l'aria già troppo scarsa e, per così dire, stagnante trovasi per di più viziata dai mortiferi efflussi dello stufe e dei bracieri. I portinai hanno il dovere di servirvi, di esporsi anche, se occorre, ai più gravi rischi per assicurare voi e i pigionanti vostri; ma non avete voi il diritto di attentare alla loro salute, alla loro moralità, negando ad essi l'aria, lo spazio ed il sole. Proibite loro assolutamente di ubbriacarsi: il portinaio deve essere, nella modesta sfera delle sue attribuzioni, circondato di quel prestigio che è indispensabile per mantener l'ordine nella casa affidata alla sua custodia. Devon essere i suoi pregi essenziali la buona condotta e l'urbanità, con tutti e particolarmente con gl'inquilini dello stabile a lui affidato.

Pagina 96

Signorilità

199498
Contessa Elena Morozzo Della Rocca nata Muzzati 1 occorrenze
  • 1933
  • Lanciano
  • Giuseppe Carabba Editore
  • paraletteratura-galateo
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E non abbiate paura di suggerire, di affermare queste cose, perchè, ciò facendo, produrrete un ideale che si rivestirà di forma materiale. In questo modo utilizzerete agenti fra i più sottili e potenti dell'universo».

Pagina 440

Come si fa e come non si fa. Manuale moderno di galateo

200795
Simonetta Malaspina 8 occorrenze
  • 1970
  • Milano
  • Giovanni de Vecchio Editore
  • paraletteratura-galateo
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Abbiate rispetto del morto e dei suoi parenti, e condividete il loro dolore, tenendo un atteggiamento di circostanza. Dopo la cerimonia potete fare le condoglianze ai parenti del defunto, ma se.vi accorgete che non è il momento opportuno rimandate questa formalità ad altra circostanza: ancora una volta il galateo s'identifica con la comprensione e l'adattamento alla particolare occasione. Se non vi riesce di dire due parole per esprimere le vostre condoglianze, limitatevi a stringere sentitamente la mano delle persone in lutto. Gli amici del defunto non sono obbligati ad accompagnarlo fino al cimitero, a meno che non siano espressamente pregati da qualcuno della famiglia: in questo caso non possono esimersi. Al funerale di una persona amica non è necessario che le donne vestano di nero: ma comunque devono escludere categoricamente le tinte vivaci e avere sul capo un velo nero. Gli uomini avranno una cravatta scura, possibilmente nera. Soltanto i bambini possono indossare abiti comuni.

Quando togliete la tenda, abbiate cura di controllare che il luogo sia nelle stesse condizioni in cui lo avete trovato. Eliminate le cartacce, i barattoli vuoti, le bottiglie inservibili: non nascondendo il tutto dietro un cespuglio o buttandolo in un ruscello; se proprio non c'è una pattumiera nelle vicinanze, rassegnatevi a portare via tutto con voi o almeno a sotterrarlo. Se siete in un campeggio già organizzato, attenetevi alle regole, tenendo conto delle persone che si trovano nelle tende accanto, e rispettando turni per il bagno, per l'acqua, ecc. La maggiore libertà non deve certo consentirvi di mostrarvi in abbigliamento intimo o trasandato, giacché anche per un campeggiatore valgono le solite regole della decenza e del rispetto per il prossimo. Se andate al campeggio con altre persone, state al gioco sino in fondo, e non fatevi venire nostalgie per le comodità di casa vostra o dell'albergo: fareste la figura del guastafeste, incapace di apprezzare i vantaggi di una vacanza insolita, all'aria aperta. Per evitare sorprese, comunque, partite bene organizzati, con le idee chiare su quello che vi aspetta, con spirito di adattamento e con un po' di spensieratezza.

Può anche darsi che abbiate ragione e che subito troviate altri disposti a darvela, ma non è il caso di esporre le vostre rimostranze con tanto chiassoso sdegno. Una volta giunti all'agognato primo posto, sbrigate sollecitamente ciò che dovete fare tenendo conto degli altri che attendono.

Pagina 105

È quindi necessario che abbiate i denti in ordine, puliti, sani. Se nel mangiare vi si infila nei denti un frammento di carne o una briciola di pane, evitate di fare smorfie con la bocca al solo scopo di togliere con la lingua la causa di tanto fastidio. E soprattutto guardatevi bene dall'usare lo stuzzicadenti. Non servirà coprire il gesto con la mano o goffamente con il tovagliolo. Non fareste che rendere più evidente la vostra ineducata manovra. I denti - si dice - diventano più bianchi e più belli se ogni sera si prende una mela a morsi. Seguite pure questo consiglio, ma non dimenticate che a tavola queste esibizioni sono categoricamente escluse. Rimandate l'operazione di pulizia a quando sarete soli nella stanza da bagno.

Pagina 143

Abbiate riguardo per gli altri e non siate egoisti. Non fate i furbi, per il solo gusto di imbrogliare: rispettate i turni, non trattenete il resto che vi è stato dato in più, cedete il posto a sedere o il passo a chi di dovere, scusate chi vi urta senza volerlo, non imprecate contro chi vi sorpassa con l'automobile... Guardate il mondo con simpatia e discrezione, e siate sempre ben disposti verso tutte le persone.

Pagina 172

Lo ritroverete, non abbiate paura. Se però vi trovate in un paese straniero, rivolgetevi soltanto ai facchini autorizzati. Se al momento del pagamento vi chiede una cifra esorbitante (diversa da quella regolamentare, di solito precisata in cartelli all'ingresso della stazione) non fate il pitocco, sia pure per una questione di principio. Il facchino troverebbe centomila e una ragione per giustificare la sua richiesta: se volete evitare scene e discussioni spiacevoli, rassegnatevi. Altrimenti preparatevi a sostenere un colloquio non precisamente pacato!

Pagina 173

Non potete rifiutare, a meno che non abbiate una ragione validissima. In fondo la richiesta dei neo-genitori presuppose molta stima e simpatia nei vostri confronti dal momento che loro desiderano intrecciare con voi un rapporto di quasi parentela. Ma se questa prospettiva vi sembra troppo impegnativa, rassicuratevi, poiché oggi non si fa più troppo caso a certi obblighi. Ma supponiamo che abbiate accettato l'invito con entusiasmo. Quali saranno i vostri doveri nei riguardi del neonato? Il giorno del battesimo provvederete a inviare un elegante panierino di confetti rosa o celesti ai genitori. Li manderete insieme con un bel cesto di fiori bianchi per la mamma e con un regalino per il neonato: regalino che di solito consiste in un oggetto d'argento (medagliette, portatovaglioli, ecc.), secondo i gusti e le possibilità. Il padrino, poi, regalerà alla comare-madrina una coppa d'argento piena di confetti: quest'ultimo regalo non è obbligatorio, ma è ormai entrato nell'uso di molte località italiane. Perciò ognuno si regolerà come crede e come le circostanze gli impongono. Al sacerdote che avrà celebrato il battesimo, il padrino consegnerà dopo la funzione un'offerta in busta chiusa per la chiesa. Una mancia ai chierichetti. La Chiesa vuole che almeno uno dei due (padrino o madrina) sia di religione cattolica ed esclude i divorziati che si siano risposati, i minorati psichici e gli scomunicati. Se per il battesimo occorrono padrino e madrina, in quanto simbolicamente e in caso di necessità essi avrebbero il compito di sostituirsi ai veri genitori, per la cresima è diverso. Per la bambina ci vorrà solamente la madrina, e per il bambino solamente il padrino. Costoro non hanno compiti particolari e la loro responsabilità futura, nei confronti del cresimando o della cresimanda, è molto più limitata. Durante la cerimonia essi hanno l'obbligo di cingere la fronte del ragazzo (o della ragazza) con la consueta fascia bianca e oro. Non bisogna mai insistere perché una persona faccia da padrino o da madrina. I genitori faranno cosa gradita ai nonni o agli zii se proporranno loro questo incarico. (V. anche le voci Battesimo e Cresima.)

Pagina 263

Quanto ai balli moderni, abbiate il buon senso di rinunciarvi se avete superato i venticinque anni, o per lo meno se non sapete ballarli benissimo. Ma non per questo dovete ostinarvi su una posizione di nostalgia, chiedendo all'orchestra vecchi tanghi o valzer di Strauss oppure insistendo presso la persona che ha l'incarico di cambiare i dischi perché metta in audizione tutti i successi di vent'anni fa. Entrando in un night-club, gli uomini devono precedere la loro dama: e questo non per fare eccezione alla regola che impone di dare sempre la precedenza al gentil sesso, ma per non dare la sensazione alla donna di essere senza accompagnatore. Questo conduce anche a una seconda regola: una donna non deve mai entrare da sola in un locale da ballo. Anche due o più amiche non frequenteranno per nessun motivo un night-club o qualsiasi altro locale da ballo se non c'è almeno un uomo che le accompagni. A che età le ragazze possono andare a ballare? Stando alle regole classiche i diciott'anni sono quelli del debutto in società e del grande ballo in loro onore. In pratica le ragazze d'oggi cominciano a ballare molto prima, magari riunendosi in casa di questa o di quella compagna di scuola o frequentando determinati locali per giovani. Niente di male se tutto si svolge secondo le regole del lecito. Il ballo invece non deve servire da giustificazione e da pretesto per amicizie e riunioni poco consigliabili.

Pagina 42

Cipí

206568
Lodi, Mario 1 occorrenze
  • 1995
  • Edizioni E. Elle
  • Trieste
  • paraletteratura-ragazzi
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Non abbiate paura delle ombre... fissate la nostra luce e venite... fissate la nostra luce e venite... venite... Cipí, che sino a quel momento era rimasto senza fiato, sussurrò a Passeri: — Vieni a vedere, Passerì... due stelle del cielo sono calate sul tetto e parlano... La passeretta, incuriosita, si fece accanto a Cipí. Le luci delle due stelle intanto non si stancavano di invitare: — Ogni sera, appena Palla di fuoco è scomparso, noi verremo a conversare con voi, gentili passeretti... Fissate la nostra luce e venite senza paura... fissate la luce e venite... Passerì fu percorsa da un brivido, si strinse a Cipí e sussurrò: — Ho paura, Cipí, tanta paura... — Paura di due stelline discese dal cielo? — No, Cipí, — esclamò la passeretta tremando tutta, — quelle non sono due stelline... quelli sono occhi parlanti... non vedi che dietro a loro c'è un'ombra nera? È lui! A quelle parole Cipí fece un salto indietro: — È lui! si, è vero... quella è la testa... quello è il becco uncinato... uh, che unghioni ha! Allora in silenzio si ritirarono sotto la tegola e da una fessura dalla quale potevano vedere senza essere visti, osservarono la scena. — Fissate la nostra luce e venite senza paura... noi vi porteremo dove c'è la felicità — ripetevano gli occhi parlanti senza stancarsi mai. A quel punto si senti sui tetti uno zampettío leggero: due uccellini si avvicinavano incantati alle luci che continuavano a ripetere: — Avanti, cari uccellini, non abbiate timore, noi vi portiamo nel regno della felicità senza fine... — Li conosci? — chiese Cipí alla compagna. Le due luci mandavano ora bagliori vivissimi ed era facile riconoscere tutt'intorno le cose. — Uno è figlio di Cippicippi e l'altro mi pare il figlio di Chiccolaggiú. — Avvertiamoli! — disse Cipí. Ma non fece a tempo ad aprir becco perché i due uccellini in quell'istante spiccarono il volo verso le luci e quando arrivarono là, il signore della notte li afferrò con gli unghioni, spense le luci e la notte tornò buia e silenziosa come prima. Dove c'erano le stelline restò, vuoto e nero come una tomba, il buco del signore della notte: degli uccellini nessuna traccia. — Mascalzone! — esclamò Cipí. — Altro che nutrirsi di ombre di comignoli! — È incredibile... è una cosa incredibile... - ripeteva sbalordita Passerì. — Ora che il mistero è svelato ho paura, tanta paura che lui ci faccia del male. Ucciderà i nostri figli? — Per i nostri figli e per tutti dobbiamo fare qualcosa, — concluse Cipí. E tutta la notte pensarono che cosa avrebbero potuto fare.

Pagina 88

Il libro della terza classe elementare

211120
Deledda, Grazia 1 occorrenze
  • 1930
  • La Libreria dello Stato
  • Roma
  • paraletteratura-ragazzi
  • UNICT
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È naturale quindi che non tutti abbiate viaggiato. Ma è un peccato, perchè non potete immaginare quanto sia grande il mondo e guaiti a gente vi sia anche molto diversa da noi che veste diversamente, che mangia diversamente, che parla le lingue più diverse. Potete formarvi un'idea della grandezza della terra guardando la carta topografica anche della vostra provincia, dove il vostro paese ed la vostra città sono indicate con un punto. Ebbene la vostra provincia che è tanto grande rispetto al vostro paese, non è che una delle 92 provincie che formano l'Italia, e che sono grandi, su per giù come la vostra. L'Italia quindi vi apparisce come immensa... Eppure anch'essa è molto, ma molto piccola, rispetto alla terra. Al di là della gran catena di monti che la cingono a Nord e che si chiamano «Alpi» vi sono altri paesi, e poi altri ancora, dove si parlano altre lingue, vi sono altri monti, altri fiumi, altri laghi, altre campagne; e grandi boschi, e molte grandi città, e piccoli paesi, tanti che non si possono contare.

Pagina 357

le straordinarie avventure di Caterina

215733
Elsa Morante 1 occorrenze
  • 2007
  • Einaudi
  • Torino
  • paraletteratura-ragazzi
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Vi racconto anche questo, perché non abbiate a meravigliarvi se incontrerete Tit con un soldo bucato appeso al collo. — Andamo via, — disse la bellissima Principessa. Ma prima molto gentilmente volle fare una suonatina sulla chitarretta che aveva al collo. La canzone diceva:

Pagina 70

C'era una volta...

218748
Luigi Capuana 1 occorrenze
  • 1910
  • R. Bemporad e figli
  • Firenze
  • paraletteratura-ragazzi
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non abbiate paura. - Il Re gli diede un pugno sulla gobba e questa sparì. — Maestà, datemi una tiratina alle gambe! non abbiate paura! - Il Re gli diè una tirata alle gambine, e queste, di bòtto, gli si raddrizzarono. — Maestà, afferratemi bene, la Regina per le braccia e voi pei piedi, e tiratemi forte. - Il Re e la Regina lo afferrarono l'uno pei piedi, l' altra per le braccia, e tira, tira, tira, il Nano, da nano che era, diventò un bel giovine di alta statura. Il Reuccio del Portogallo si persuase ch'era di troppo e disse: — Datemi almeno quel cavallo: farò la strada più presto. — Montò sul cavallo di bronzo, e dette le parole fatate, in un colpo sparì. La Reginotta e il Nano (lo chiamarono sempre così) furono moglie e marito. E noi restiamo a leccarci le dita.

Pagina 184

I mariti

224608
Torelli, Achille 5 occorrenze
  • 1926
  • Francesco Giannini e Figli
  • Napoli
  • teatro - commedia
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Intendo che per l'avvenire non abbiate da darvi più alcun pensiero per mia figlia!

Pagina 46

- lnfatti: è la sola cosa che abbiate voi ed i vostri pari: la forma!

Pagina 47

Abbiate compassione di me! Che volete che faccia? Sento il bisogno di amare e di essere amata; ci ho messa tutta la mia volontà col Barone; ma che posso fare di più? Saranno giuste, sante queste leggi che legano due esseri per tutta la vita; ma il supplizio di un vivo, incatenato per tutta la vita ad un cadavere, pesa, anche esso, nella bilancia!

Pagina 48

- Che abbiate dato ragione alla Duchessa, mezz'ora prima ch'ella avesse parlato.

Pagina 57

- Essa è di là; e mi meraviglio di voi che abbiate perduta la vista e conserviate poi così bene i vostri nervi!

Pagina 63

Un eroe del mondo galante

227835
Alberti, Luigi 3 occorrenze
  • 1876
  • Successori Le Monnier
  • Firenze
  • teatro - commedia
  • UNICT
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E appena abbiate potuto conoscere qualche cosa....

Pagina 70

(Non abbiate paura.)

Pagina 78

Parmi abbiate accennato di avere un segreto da comunicarmi.

Pagina 79

Parassiti. Commedia in tre atti

230473
Antona-Traversi, Camillo 1 occorrenze
  • 1900
  • Remo Sandron editore
  • Milano, Napoli, Palermo
  • teatro - commedia
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- Perchè non mi piace che voi abbiate preso così pubblicamente la mia difesa... Questo poteva farlo solo un parente....

Pagina 199

Manon

232821
Adami, Giuseppe 1 occorrenze
  • 1922
  • Edizioni Alpes
  • Milano
  • teatro - commedia
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Non abbiate paura... Non c'è dubbio. Lasciatevi guidare da me: li abbiamo in mano. Facciamo dunque come il gatto coi topi: con calma e con prudenza. Senza scene violente, e senza rivelare i nostri scopi. Quando a il momento, zàffete! Son presi!

Pagina 41

Casa di bambola

235529
Ibsen, Eric 1 occorrenze
  • 1894
  • Maz Kantorowicz
  • Milano
  • teatro - commedia
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Abbiate pazienza di entrare nello studio.

Pagina 31

Un letto di rose

237342
Adami, Giuseppe 2 occorrenze
  • 1924
  • Arnoldo Mondadori editore
  • Milano
  • teatro - commedia
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Dato ciò che è avvenuto, non mi sembra che abbiate altro da dirvi... per ora...

Pagina 140

E dire così: Signori, abbiate compassione di un povero amante deluso !... Guardatevi dalle donne, signori...

Pagina 32

Malia. Commedia in tre atti in prosa

241935
Luigi Capuana 4 occorrenze
  • 1891
  • Stabilimento tipografico di E. Sinimberghi
  • Roma
  • verismo
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Abbiate pietà di me! Scioglietemi!.... Scioglietemi dalla malia!

Pagina 29

Abbiate pietà di me! Scioglietemi, Cola!

Pagina 30

Abbiate fiducia in lui... Lo chiamo?

Pagina 39

Stiva solida: non abbiate paura.

Pagina 8

Saper vivere. Norme di buona creanza

248815
Matilde Serao 1 occorrenze
  • 1923
  • Fratelli Treves Editore
  • Milano
  • Verismo
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Se avete un gaio ritrovo di amici. andateci subito e passate, così, il fatidico momento della mezzanotte, e abbiate una emozione di allegria, non una emozione di ricordi: se avete un elegantissimo ritrovo mondano, dove sapete di trovare della gente molto simpatica, un vostro amabile flirt, un amico spiritoso, andateci subitissimo a flirtare e bevete dello champagne e abbracciate lietamente l'amico: evitate la solitudine: evitate i ricordi: non guardate gli antichi ritratti: non guardate nei cassetti che da tempo non avete aperti: la tentazione è grande, ma vincetela, se no, voi rimangerete troppo il passato e finirete per piangere. Ciò è di pessimo augurio! E nel giorno di Capo d'Anno, abbiate la ferma volontà di esser sereno: di non trovare troppo meschino il dono che vi si fa e di non badare al dono che manca: di accogliere bene ogni più umile voto: di contentarvi di quanto la vita vi dà: di non aver nervi: di compatire ai nervi altrui: di aver della bonomia nel cuore e dell'equilibrio nella mente: di perdonare ogni capriccio e di non aver capricci: di lasciarvi andare quietamente alla corrente dell'esistenza, senza trovarla nè troppo buona nè troppo cattiva. Fate le visite che più vi piacciono: abbiate una filosofia ottimista o, almeno, uno scetticismo giocondeo. E rammentatevi che chi sa vivere un giorno, sa vivere un anno, e che un anno può governare tutta la vostra vita.

Pagina 204

La caccia al lupo. La caccia alla volpe

250747
Giovanni Verga 1 occorrenze
  • 1902
  • Fratelli Treves Editori
  • MIlano
  • verismo
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Bisogna, a maggior gloria vostra.... e mia, che mi abbiate desiderata e insidiata dagli altri, e io sappia che ciò non vi fa nulla....

Pagina 98