Vocabolario dinamico dell'Italiano Moderno

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La scienza in cucina e l'arte di mangiar bene

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Artusi, Pellegrino 7 occorrenze

Quando saranno ben cotti passatene il sugo, che potrà servire per quattro o cinque persone, e col medesimo unito a parmigiano grattato, condite gli spaghetti, ossia i vermicelli, asciutti, ma abbiate l’avvertenza di cuocerli poco in molta acqua e di mandarli subito in tavola onde, non avendo tempo di succhiar l’umido, restino succosi.

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Per ultimo mescolate nel composto grammi 20 di presciutto grasso e magro, e grammi 20 di lingua salata, tagliati l’uno e l’altra a piccoli dadi; riempito che abbiate il pollo cucitelo, involtatelo stretto in un pannolino e legatelo. Mettetelo a cuocere nell’acqua per un paio d’ore a fuoco lento, poi toglietegli l’involucro e fatelo prender colore prima col burro, poi in un sugo tirato nella seguente maniera:

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Salatelo a mezza cottura tenendovi un po’ scarsi perchè questa qualità di carne, come già dissi, è per sè saporita, e abbiate sempre presente che il benefico sale è il più fiero nemico di una buona cucina. Mettetelo al fuoco mezz’ora prima di mandare la minestra in tavola, il che è sufficiente se il pezzo non è molto grosso, e per conoscerne la cottura pungetelo nella parte più grossa con un sottile lardatoio ma non bucatelo spesso perchè non dissughi. Il sugo che n’esce non dev’essere nè di color del sangue, nè cupo. Le patate per contorno rosolatele a parte nell’olio, da crude e sbucciate, intere se sono piccole e a quarti se sono grosse.

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Stiacciateli così all’ingrosso e metteteli al fuoco di legna in una caldaia di rame non stagnata e non abbiate paura perchè l’acido non attacca il rame se non quando è fuori del fuoco e perde il calore dell’ebollizione. Se non fosse così io avrei sentito i sintomi del veleno almeno un centinaio di volte. Quando saranno cotti disfatti versateli in un sacco a spina ben fitto tenuto sospeso e gettata che abbiano l’acqua passateli per istaccio onde nettarli dai semi e dalle buccie strizzandoli bene.

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Quando il caffè comincia a crepitare e far fumo scuotete spesso il tostino e abbiate cura di levarlo appena ha preso il color castagno-bruno ed avanti che emetta l’olio; quindi non disapprovo l’uso di Firenze, nella qual città, per arrestarne subito la combustione, lo si distende all’aria; e pessima giudico l’usanza di chiuderlo tosto fra due piatti perchè in codesto modo butta l’olio essenziale e l’aroma si sperde. Il caffè perde nella tostatura il 20 per cento del suo peso, cosicchè grammi 500 devono tornare circa grammi 400. Come diverse qualità di carne fanno il brodo migliore, così da diverse qualità di caffè, tostate separatamente, si ottiene un’aroma più grato. A me sembra di ottenere una bibita gratissima con 250 grammi di Portorico, 100 di S. Domingo e 150 di Moka; con 15 grammi di questa polvere si può fare una tazza di caffè abbondante; ma quando si è in parecchi, possono bastare grammi 10 a testa per una piccola tazza usuale. Tostatene poco per volta e conservatelo in vaso di metallo ben chiuso, macinando via via quel tanto che solo abbisogna perchè perde facilmente il profumo.

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