Vocabolario dinamico dell'Italiano Moderno

UNIOR

Risultati per: abbiano

Numero di risultati: 13 in 1 pagine

  • Pagina 1 di 1

Trattato di economia sociale: introduzione all’economia sociale

391794
Toniolo, Giuseppe 7 occorrenze
  • 1906
  • Opera omnia di Giuseppe Toniolo, serie II. Economia e statistica, Città del Vaticano, Comitato Opera omnia di G. Toniolo, voll. I-II 1949
  • Economia
  • UNIOR
  • w
  • Scarica XML

Per l'economia sociale, scienza per molta parte di osservazione eminentemente complessa, fu ed è inutile parlare di storia dei suoi metodi: — finché i grandi avvenimenti sociali economici non abbiano educato nelle popolazioni e negli studiosi lo spirito di osservazione; — finche non sieno pervenute a maturità le discipline positive (storiche, statistiche, naturali) a cui essa si appoggia e che richiedono mezzi e processi di osservazione estesi, continuati, coordinati fra gli studiosi di ogni paese; — e finché nella formulazione di propri criteri- di metodo, l'economia non si trovi preceduta da altri rami di scienza di più semplice processo osservativo, — ed informato infine da analoghi indirizzi della filosofia e quindi della logica.

Pagina 1.118

Di qui la convinzione che i popoli possessori di maggior copia di ricchezza non si trovino perciò solo alla testa dell'incivilimento, ma abbiano tuttavia maggiore agevolezza di pervenirvi.

Pagina 1.32

Si abbiano p. e. cinque unità di pane,e veggasi come si potrebbe formulare, in modo molto elementare ma evidente, questa legge.

Pagina 1.361

Nella dottrina dei metodi,non si discute più dagli scienziati degni veramente di questo nome, della preferenza da darsi ai processi deduttivi o induttivi, considerati ormai come due funzioni logiche integranti e necessarie nella ricerca e dimostrazione del vero; e ciò deve campeggiare pertanto in ogni parte della stessa economia, fin dalla sua introduzione,ove occorre abbiano loro posto così i principi speculativi di ragione,come le premesse positive di osservazione.

Pagina 1.4

Tanto è vero, che questa è «vincolo di anime in ordine ad uno speciale fine civile», che vi hanno popoli in cui è indistruttibile il sentimento di nazione, sebbene non abbiano un territorio definito nei suoi confini come la Polonia, o vi imperassero governi molteplici per più secoli come l'Italia, o contengano nel proprio seno elementi di razze differenti come celti, gallici e normanni nella Francia.

Pagina 2.104

In tale quesito riceve una solenne smentita il materialismo storico,quando pretende che sempre ed esclusivamente le differenze di classe abbiano origine dalla ricchezza ossia da cause economico-materiali (C. Marx, Loria, Sombart).

Pagina 2.112

Non è ora il caso di dire quali vicende abbiano trapassato queste idee, incluse nel concetto complesso di proprietà. Bensì va nettamente confermata, contro persistenti equivoci, la nozione che la proprietà particolare include tre specie di essa: — la proprietà privata-individuale appartenente ad una persona fisica (un uomo), ad una famiglia (complemento di essa), ad una società volontaria di individui, p. e. una società commerciale, sempre per fini privati; — la proprietà collettiva-sociale,spettante a persone etico-giuridiche del consorzio civile, distinte dagli individui e per fini generali e duraturi di esso, p. e. le università rurali (delle famiglie di un villaggio per l'uso dei pascoli), le corporazioni di classe (per il loro miglioramento professionale), le fondazioni di beneficenza o pie, di utilità pubblica; — la proprietà collettiva-pubblica,attribuita ai fini della persona giuridico-politica dello Stato, beni demaniali e patrimoniali, o alla personalità della Chiesa, beni ecclesiastici. — In tutti questi casi la proprietà è inerente a singoli enti con fini distinti da quelli altrui; vera proprietà particolare,che esclude dalla partecipazione ad essa altri enti singoli e la università degli uomini. All'uopo valga qui il richiamo ad una legge storica dominante.

Pagina 2.206

Trattato di economia sociale: La produzione della ricchezza

395794
Toniolo, Giuseppe 6 occorrenze
  • 1909
  • Opera omnia di Giuseppe Toniolo, serie II. Economia e statistica, Città del Vaticano, Comitato Opera omnia di G. Toniolo, vol. III 1951
  • Economia
  • UNIOR
  • w
  • Scarica XML

Dicemmo già (nella «Introduzione») come i mezzi e procedimenti tecnici, fin da quando l'uomo si munì di un'ascia, che era ad un tempo arma di offesa e strumento di lavoro, e sempre poi nella loro evoluzione storica, abbiano esercitato una influenza notevole sull'atteggiamento della società nell'incivilimento e a più ragione dei rapporti economici. Ed illustrammo testé come per questi ultimi fu momento decisivo quello del trapasso dalla tecnica empirica imperante da millenni, alla tecnica scientifica, signoreggiante l'industria soltanto dalla fine del sec. XVIII. Ora qui basta soggiungere che è dai progressi tecnici, per sé stessi e per la loro ripercussione sui rapporti personali e sociali giuridici delle imprese, che massimamente si misura il progresso della produzione,in quanto danno al successivo assetto di questa un'altra virtù di plasticità,cioè di adattamenti sempre nuovi, ed alle sue leggi un'impronta sempre più rigorosamente scientifica.

Pagina 173

Questi correttivi e freni alleveranno gli inconvenienti del progresso meccanico, senza illudersi Però che abbiano a scomparire appieno giammai. Rimarrà di essi sempre un minimo irriducibile,a rammentare all'umanità laboriosa la condanna divina «di procurarsi il pane col sudore della fronte» (C. Périn).

Pagina 196

La pietra sul fianco montano servì di materiale alle case, come altrove il legno per le capanne; — terre argillose per rinsaldare e coprirle; — né sempre i trogloditi o abitatori delle caverne attestano un degradamento di uomini che abbiano comune la tana colle belve; ma in terreni di tufo e pozzolana, naturalmente cavernosi e facilmente lavorabili, attestano opportunità di abitazioni in luoghi riparati e asciutti, come oggi le vaste cantine della enologia francese. — E quella escavazione sotterra di abitazioni, caratteristica p. e. nelle antiche popolazioni di Frigia (Asia Minore), ebbe generale impulso dovunque dal culto dei morti, donde le necropoli in forma di ipogei (sotterranei), estesissime in Egitto, Etruria, in tutte le genti pelasgiche e più tardi continuate dalle catacombe cristiane aperte dai fossores. E come il sasso del torrente o del fianco montano servì per difesa balistica (la fionda), e poi ripulito nell'età neolitica alle arti belliche (freccia) e pacifiche (utensili di pietra in Germania fino al sec. VII d. C.), così più tardi in località favorite da natura, frugando il sottosuolo, il ferro diventò arma di guerra o stromento d'industria. Tubalcain è ricordato nella bibbia come malleator di metalli; l'arte del ferro sembra sviluppata fra gli accadi e sumeri (tartaro-mongoli) dell'alto Eufrate; e il ferro fu sempre noto agli egizi (Schmoller). E come una terra colorante serve tuttora a dipingersi il corpo del selvaggio, così l'oro e l'argento remotamente divennero oggetto ambito di ornamento e di moneta; e la loro più intensa ricerca nei momenti critici della civiltà precorse le altre esplorazioni minerarie (Roscher, Schmoller).

Pagina 251

XIX, abbiano avuto seguaci e perfezionatori (Bunsen, Bessemer, Siemens, ecc.) delle loro invenzioni in tutti gli esercizi manifatturieri, quasi senza discontinuità fino ai giorni nostri, spesso con inattese e meravigliose risultanze, come quelle della elettrotecnica a servigio della industria. Ciò bensì non senza differenti gradi di difficoltà nelle applicazioni a singole industrie od operazioni, cosicché p. e. la filatura automatica a vapore, che per il cotone si compiè (dal primo telaio a navetta volante di J. Kay nel 1730) in Inghilterra nel 1825, per la lana invece ritardò e non trionfò nell'Europa che dal 1870 in poi, e di

Pagina 440

Ridettasi su questa cifra di 4 persone simile a quella del Belgio e distante di 2 da quella di Francia (6 per impresa, ché qui si tenne conto a parte degli «ouvriers isolés»), e veggasi quanto poco le trasformazioni moderne della industria moderna abbiano scosso e sconvolto le radici storiche di essa. Non arrestate lo sguardo, dirò col Brants, alle muraglie immense della fabbrica coi suoi fumaioli; essa sorse e grandeggiò in gran parte sopra un terreno nuovo,aperto dai progressi tecnici recenti; in parte sopra la disparizione di artigiani solitari (questi massimamente) e di organismi rattrappiti, compensati da altri più vitali da essa stessa suscitati; ma al di là brulicano numerosissime ancora le medie e piccole industrie. Cresce il vertice e il volume della piramide industriale, ma essa non accenna definitivamente a restringere in modo sensibile la sua base di antiche e rinnovellate imprese di manifatture e mestieri.

Pagina 491

E così scientificamente e storicamente si distingue una economia del cambio in natura,del cambio monetario,del cambio fiduciario (o a credito). — Ciò tuttavia non ci sembra giustificare il proposito di collocare il tema della circolazione alla fine di un trattato di economia e nemmeno al principio (Pierson). Sembra invece giovevole rispettare l'ordine logico-successivo del procedimento o ciclo economico: produzione, circolazione, distribuzione, consumo.Poiché la distribuzione e l'uso della ricchezza disponibile in una economia progredita non si effettuano immediatamente in ragione dei prodotti in natura, ma bensì del loro prezzo attraverso lo scambio monetario, così molta parte dei problemi del riparto e del consumo del reddito sociale rimarrebbero inesplicati qualora lo studio della circolazione si rimandasse alla fine di un trattato di economia. Chi ignora quanta parte abbiano i prezzi dei prodotti sui salari (effettivi) delle classi operaie, oppure sull'ampliarsi e contrarsi dei consumi generali? E come si potrebbe senza dire anticipatamente delle leggi del prezzo e delle loro cause, fra cui le vicende storiche dei metalli preziosi?

Pagina 8

Cerca

Modifica ricerca