Vocabolario dinamico dell'Italiano Moderno

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L'azione di riduzione: natura, effeti e presupposti - abstract in versione elettronica

121787
Tullio, Antonio 1 occorrenze
  • 2011
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L'azione di riduzione comporta l'inefficacia relativa e sopravvenuta delle disposizioni testamentarie e delle donazioni, inefficacia che opera a vantaggio dei soli legittimari che abbiano esperito l'azione. c) Legittimazione attiva. Legittimati a proporre l'azione di riduzione, secondo il disposto dell'art. 557 c.c., sono i legittimarii, i loro eredi ed aventi causa. d) Presupposti. L'esercizio dell'azione di riduzione presuppone la lesione della quota di legittima, nonché, secondo il disposto dell'art. 564 c.c., l'accettazione dell'eredità con beneficio di inventario e l'imputazione delle liberalità ricevute dal legittimario. e) Estinzione dell'azione di riduzione. L'azione di riduzione si estingue in seguito a rinuncia del titolare, ovvero a decorrenza dell'ordinario termine prescrizionale. f) Azione di riduzione ed eccezione di usucapione. Si ritiene che il termine per l'usucapione non decorra durante la vita del beneficiario della liberalità, ma soltanto a far data dall'apertura della successione.

Riconoscimento delle sentenze ecclesiastiche in Italia: può essere dichiarata la nullità del matrimonio nel nostro ordinamento giuridico, se i coniugi hanno convissuto? - abstract in versione elettronica

121913
Zauli, Federica 1 occorrenze
  • 2011
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Non può essere delibata, in quanto contraria all'ordine pubblico italiano, una sentenza ecclesiastica di nullità del matrimonio, fondata sull'esclusione del bonum prolis (cioè il rifiuto di aver figli da parte di uno dei coniugi), ma ottenuta dopo che i coniugi abbiano convissuto successivamente alla celebrazione del matrimonio.

Cessazione di attività e termini per il rimborso IVA - abstract in versione elettronica

122095
Basilavecchia, Massimo 1 occorrenze
  • 2011
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Dalla giurisprudenza della Suprema Corte continuano a provenire segnali chiari e inequivoci sulla prevalenza dell'effettività del diritto alla detrazione IVA, rispetto alle regole formali che non abbiano carattere essenziale. In sostanza, una volta assicurata la possibilità di controllo da parte del Fisco, la detrazione deve essere riconosciuta anche se il contribuente non sia stato ineccepibile nel rispetto degli obblighi formali di dichiarazione e di richiesta del rimborso. L'orientamento risulta corretto nelle conclusioni, mentre il percorso interpretativo non appare ancora del tutto lineare.

Osservazioni sulla rettifica degli atti "certificata" dal notaio (Studio n. 618 2010/C) - abstract in versione elettronica

122235
Leo, Mauro 1 occorrenze
  • 2011
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La rettifica non sarà utilizzabile, invece, per rimuovere vizi che abbiano determinato nullità formale o sostanziale del negozio o per interpretarne il contenuto. Con riferimento all'ambito di applicazione del nuovo istituto, si è ritenuto che lo stesso possa essere impiegato dal notaio per rettificare non solo gli atti da lui ricevuti o autenticati, ma anche quelli ricevuti o autenticati da altro notaio, nonché quelli in forma pubblica amministrativa provenienti dai pubblici ufficiali autorizzati alla stipulazione ed aventi contenuto negoziale. Si è escluso che la rettifica in esame possa essere utilizzata per la rettifica dei provvedimenti giudiziari e per gli atti amministrativi. La rettifica ex art. 59 bis l.n. è un atto senza parti, ma la stessa non si libera dalla volontà di quelle interessate o legittimate alla rettifica. Anche per questa ragione, ma più in generale tutte le volte che il caso concreto lo richiederà, il notaio resterà sempre libero di scegliere di adottare la rettifica in senso tradizionale stipulata con la presenza delle parti. Quanto ai profili pubblicitari sono risultati prevalenti gli argomenti che consigliano di trascrivere e non annotare la rettifica, sottolineandosi che in ogni caso non si avrà mai una soccombenza dei terzi che abbiano medio tempore, prima della trascrizione dell'atto di rettifica, trascritto o iscritto una formalità confidando sulle risultanze delle note già trascritte. Quanto alla necessità che il notaio proceda a rettifica solo in base ad apposito incarico, si è evidenziato che la rettifica degli atti mediante "certificazione" non vede mai un intervento notarile che si svolge in modo distaccato dalla volontà delle parti. La matrice volontaristica permane sempre, infatti, sia che si consideri la rettifica ricollegata al mandato originario a ricevere l'atto da rettificare, sia che la si rapporti ad un nuovo mandato a porre in essere una rettifica "fine a se stessa" ovvero a stipulare un atto del quale quello da rettificare costituisca titolo di provenienza.

Abuso d'ufficio e concorso pubblico: la formulazione di un bando di concorso in modo tale da assicurare l'aggiudicazione del posto ad un candidato non comporta necessariamente la commissione di reato - abstract in versione elettronica

122269
De Bellis, Mario 1 occorrenze
  • 2011
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L'A. esamina la sentenza con cui la Cassazione ha escluso il reato di abuso d'ufficio in un caso di predeterminazione dei requisiti necessari per vincere un concorso pubblico (operazione finalizzata a far vincere un determinato candidato) per difetto dell'elemento soggettivo, sul presupposto che era stato perseguito un interesse pubblico e, dopo aver ripercorso gli arresti giurisprudenziali in tema di abuso d'ufficio in caso di concorso pubblico e le tematiche del dolo intenzionale nel reato di cui all'art. 323 c.p. e degli indici sintomatici dai quali è desumibile la prova della sussistenza del predetto tipo di dolo, sottolinea la sussistenza di un contrasto di opinioni in dottrina e giurisprudenza in relazione alla possibile coesistenza del perseguimento di finalità pubbliche e private nella condotta dell'autore di un ipotizzato abuso di ufficio e dunque la necessità di non limitarsi a verificare che gli imputati abbiano perseguito un interesse pubblico, ma di accertare anche se tale fine pubblico fosse esclusivo o se si sia perseguito anche un concorrente interesse privato.

Ritardi e responsabilità disciplinare dei magistrati: l'onda della riforma giunge in Cassazione - abstract in versione elettronica

122769
Di Amato, Sergio 1 occorrenze
  • 2011
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II ritardo può ritenersi giustificato da circostanze che abbiano una incidenza specifica sui tempi di stesura dei provvedimenti, sempreché vi sia una proporzione tra tali tempi e l'efficacia giustificante delle circostanze.

Recenti tendenze in materia di cittadinanza europea: oltre il limite delle "situazioni puramente interne" all'ordinamento degli Stati membri - abstract in versione elettronica

123057
Dinelli, Federico 1 occorrenze
  • 2011
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Ne costituiscono dimostrazione i recenti orientamenti della Corte di Giustizia, che, in due sentenze pronunciate a distanza di appena due mesi l'una dall'altra, in un caso ha affermato che i genitori di cittadini europei in tenera età, ancorché questi ultimi non abbiano mai varcato le frontiere dello Stato di appartenenza, devono poter restare al fianco dei figli per assisterli nel loro percorso di crescita; nell'altro, che un analogo principio non trova applicazione nel caso di una cittadina che pretenda di far valere nei confronti dello Stato di appartenenza, nel quale ha sempre risieduto, il diritto, connesso al proprio status di cittadina europea, che venga riconosciuto un permesso di soggiorno al proprio marito cittadino di Paesi terzi.

I "meccanismi" di adeguamento alle sentenze della Corte europea dei diritti dell'uomo nella giurisprudenza penale di legittimità - abstract in versione elettronica

123127
Aprile, Ercole 1 occorrenze
  • 2011
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Nell'affrontare il tema delle modalità con le quali sia possibile dare attuazione nel nostro ordinamento alle sentenze della Corte europea dei diritti dell'uomo che abbiano riconosciuto la violazione, verificatasi nell'ambito di un processo penale oramai definito, di un diritto tutelato dalla Convenzione e.d.u., l'A. mette in risalto l'evoluzione che ha caratterizzato l'approccio che al problema ha avuto la Cassazione, rilevando come le soluzioni proposte abbiano finito, di fatto, per mettere in discussione il (già) consolidato principio della intangibilità del giudicato penale.

I trattamenti pensionistici delle coppie dello stesso sesso nell'Unione europea: il caso Römer - abstract in versione elettronica

123215
Winkler, Matteo M. 1 occorrenze
  • 2011
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La fattispecie, che ha dato modo alla Corte di analizzare diversi aspetti della Direttiva 2000/78 in materia di parità di trattamento nel settore del lavoro, traeva origine da una normativa in vigore in Germania, che riconosceva alle coppie sposate una pensione di importo maggiore rispetto a quella attribuita alle coppie dello stesso sesso che abbiano contratto un'unione solidale. Con questa pronuncia, la Corte ha confermato la sussistenza, nella specie, di una discriminazione diretta e la necessità, pertanto, di parificare le condizioni delle due coppie. Essa ha inoltre chiarito che i singoli possono far valere un diritto alla parità di trattamento solo quando sia scaduto invano il termine di recepimento della Direttiva.

La riforma della disciplina delle società fiduciarie - abstract in versione elettronica

123511
Ruggiero, Eugenio 1 occorrenze
  • 2011
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Inoltre le società fiduciarie, qualora abbiano certe caratteristiche, divengono soggette alla vigilanza della Banca d'Italia. Tale controllo si aggiunge a quello del Ministero per lo Sviluppo Economico. Infine, viene previsto un regime transitorio volto a regolare il passaggio al nuovo regime.

Sanzioni e rimedi per azioni collettive illegittime negli Stati membri del Nord Europa. Il diritto dell'Unione Europea in context - abstract in versione elettronica

123563
Bruun, Niklas 1 occorrenze
  • 2011
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Il saggio prende le mosse dalla questione, di centrale importanza quando si tratta di determinare la possibile responsabilità economica dei sindacati che abbiano intrapreso un'azione collettiva in violazione del diritto dell'Unione, concernente il grado di effettività dei rimedi previsti dalle legislazioni nazionali, qualora casi come questi si verifichino a livello interno. Il saggio si propone di esaminare le tipologie di sanzioni comminabili nei diversi tipi di azioni collettive illegittime allo scopo di determinare se esse possano essere applicate anche nei casi in cui l'illegittimità dell'azione è determinata unicamente dalla violazione del diritto dell'Unione, come nei casi Viking e Laval. L'Autore descrive il background comune ai Paesi del Nord Europa, per prendere poi specificamente in esame la situazione in Danimarca, Finlandia e Svezia. Egli conclude sostenendo che, nelle situazioni in cui viene violato il diritto dell'Unione, sembra che a livello nazionale siano previsti rimedi effettivi.

La responsabilità da rottura ingiustificata della promessa di matrimonio - abstract in versione elettronica

123673
Di Cristo, Rosalia 1 occorrenze
  • 2011
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Si discute, invece, se sia ammissibile una legittimazione attiva allargata anche a quei soggetti terzi che abbiano, concretamente, affrontato le spese e contratto le obbligazioni in vista del matrimonio, poi non celebrato. d) Segue. I presupposti dell'azione. Affinchè sia integrata la fattispecie di cui all'art. 81 c.c., occorre che la promessa provenga da soggetti capaci di contrarre matrimonio, che sia vicendevole e dotata di determinati requisiti formali. Deve, infatti, risultare da atto pubblico o scrittura privata, ovvero dalla richiesta di pubblicazioni.

Un modello per la valutazione delle performance dei tribunali: un'analisi empirica - abstract in versione elettronica

123727
Lepore, Luigi; Agrifoglio, Rocco; Metallo, Concetta; Alvino, Federico 1 occorrenze
  • 2011
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Allo stesso tempo, si è anche proceduto a valutare il successo dei sistemi informativi per verificare, a distanza di nove anni dall'avvio del Processo Civile Telematico, in che modo abbiano contribuito al miglioramento delle performance. Si ritiene che lo strumento elaborato possa essere di supporto ai processi decisionali della dirigenza, favorendo conseguentemente il recupero dei margini di efficienza, efficacia ed economicità auspicati.

L'insegnamento della religione concorre nell'attribuzione del credito scolastico. Con buona pace della libertà di coscienza - abstract in versione elettronica

124133
Pacillo, Vincenzo 1 occorrenze
  • 2011
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Secondo i giudici di Palazzo Spada sussiste il diritto/dovere - per gli alunni che abbiano scelto di frequentare l'insegnamento di religione cattolica o la materia alternativa - di essere valutati in relazione alla propria carriera scolastica complessiva, ivi compresa quella relativa al profitto, all'assiduità della frequenza ed all'interesse e l'impegno nella partecipazione all'insegnamento opzionale prescelto. Da ciò non scaturirebbe alcuna discriminazione a carico dei non avvalentisi che non optano per insegnamenti alternativi, in quanto questi hanno le medesime possibilità di raggiungere il massimo punteggio in sede di attribuzione del credito scolastico rispetto agli studenti che seguono l'ora di religione o gli insegnamenti alternativi. Tale decisione non convince appieno, sia per il fatto che essa appare difficilmente compatibile con la piena garanzia della libertà di coscienza degli alunni, sia perché chi - in ossequio ad un diritto costituzionalmente garantito - decide di non seguire alcun insegnamento alternativo potrà disporre di una materia in meno (e dunque di una chance in meno) per alzare il proprio credito scolastico ed avere una valutazione più elevata all'esame di maturità.

Elevati compensi professionali ai fini IRAP non provano l'autonoma organizzazione - abstract in versione elettronica

124285
Bodrito, Andrea 1 occorrenze
  • 2011
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Si condivide il pensiero della Corte che ha escluso che "apprezzabili compensi", tutt'altro che insignificanti e modesti, abbiano forza probante nella presunzione volta ad affermare la configurabilità di una struttura dotata di autonomia organizzativa, come tale integrante il presupposto dell'IRAP. Qualora, quindi, vi siano elevati compensi non vi è ragione di escludere che essi siano generati da una fonte produttiva dotata di una struttura snella.

Perdita del capitale sociale, responsabilità degli amministratori e quantificazione del danno risarcibile - abstract in versione elettronica

124501
Ciervo, Gianpaolo 1 occorrenze
  • 2011
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Si intendono esaminare in questa sede le più recenti tendenze dottrinali e giurisprudenziali in tema di quantificazione del danno addebitabile agli amministratori che abbiano illegittimamente proseguito nella ordinaria gestione della società, pur in presenza di una riduzione del capitale sociale tale da imporre una gestione meramente conservativa del patrimonio dai medesimi amministrato.

Sisifo, Zeus e la rotatività del pegno: riflessioni su Corte di Cassazione, III sezione civile, 26 gennaio 2010, n. 1526 - abstract in versione elettronica

124747
Merlino, Pasquale Edoardo 1 occorrenze
  • 2011
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Nella stipulazione originaria del pegno rotativo l'espressa previsione che la sostituzione dei beni oggetto di garanzia sia accompagnata dalla consegna, e che i beni in sostituzione non abbiano valore superiore ai precedenti, non costituiscono elementi essenziali del patto richiesti a pena di nullità, ma solo il requisito che quanto dato in sostituzione deve possedere perché la prelazione del creditore su quanto ricevuto in pegno sia opponibile ai terzi..

Le pratiche commerciali scorrette: disciplina dell'atto o dell'attività? - abstract in versione elettronica

124757
Scognamiglio, Giuliana 1 occorrenze
  • 2011
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L'A. propende per questa seconda soluzione, pur senza escludere che un intervento repressivo dell'AGCM possa legittimamente verificarsi nei confronti di singoli atti, quanto questi abbiano carattere prodromico o preparatorio rispetto ad un comportamento che potrebbe ripetersi in una serie indefinita di casi, ovvero quando siano espressione e risultato di disfunzioni o anomalie dell'organizzazione del professionista, come tali suscettibili di ripetersi fino a quando l'organizzazione non venga modificata (o adeguata ad un diverso standard).

Mediazione e "class action" - abstract in versione elettronica

125087
Bruzzone, Maria Grazia 1 occorrenze
  • 2011
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Interpretando la disciplina sull'efficacia soggettiva della conciliazione nell'azione di classe, può ritenersi che la conciliazione intervenuta dopo la scadenza del termine per l'adesione al procedimento di mediazione non sia automaticamente opponibile a tutti gli appartenenti alla classe che hanno aderito al procedimento di mediazione, ma sia efficace nei soli confronti degli aderenti che abbiano "espressamente consentito" alla conciliazione stessa.

L'esercizio della libertà economica non può essere limitato per ragioni fiscali - abstract in versione elettronica

125257
Fantetti, Francesca Romana 1 occorrenze
  • 2011
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La giurisprudenza della Corte di Cassazione ha sinora affermato che incombe all'amministrazione finanziaria l'onere di spiegare, anche nell'atto impositivo, perché la forma giuridica od il complesso di forme giuridiche impiegate abbiano carattere anomalo o inadeguato rispetto all'operazione economica intrapresa, mentre è onere del contribuente provare l'esistenza di un contenuto economico dell'operazione diverso dal mero risparmio fiscale. C) La necessaria verifica del se l'operazione rientri in una normale logica di mercato, di natura meramente organizzativa, di miglioramento strutturale e funzionale dell'impresa. La Suprema Corte afferma che l'applicazione del principio, qualunque sia la sua matrice, deve essere massima quando non si tratti di operazioni finanziarie - come avviene nei casi di dividendi washing e di dividendi stripping -, di artificioso frazionamento di contratti o di anomala interposizione di stretti congiunti, ma di ristrutturazioni societarie, soprattutto quando le stesse avvengono nell'ambito di grandi gruppi d'imprese.

Il risarcimento dei danni nella proprietà intellettuale e nel diritto antitrust - abstract in versione elettronica

125277
Floridia, Giorgio 1 occorrenze
  • 2011
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Molto è accaduto da allora, ma senza che i riferimenti fondamentali fra le due discipline abbiano subito profonde modificazioni concettuali. Ci si limiterà pertanto ad illustrare il tema con i necessari aggiornamenti.

Danno non patrimoniale contrattuale: tentativi di embargo da autonomia privata? - abstract in versione elettronica

125553
Caputi, Luca 1 occorrenze
  • 2011
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Si ritiene, infatti, che in ambito contrattuale siano risarcibili pregiudizi di natura non patrimoniale solo qualora le parti abbiano inserito nel contratto (o la causa astrattamente includa la protezione di) valori extrapatrimoniali afferenti diritti inviolabili della persona, che, se lesi, implicano la riparazione integrale del pregiudizio sofferto. Sarebbe, invece, preferibile un approccio che accerti in concreto, talora anche contro la volontà dei contraenti, la lesione di un "interesse" costituzionalmente rilevante, scontando poi i requisiti della gravità dell'offesa e della serietà del pregiudizio leso.

Il colpevole è il cervello: imputabilità, neuroscienze, libero arbitrio: dalla teorizzazione alla realtà - abstract in versione elettronica

125723
Merzagora Betsos, Isabella 1 occorrenze
  • 2011
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Peraltro, se pure le disfunzioni del lobo frontale sono quelle maggiormente riconducibili a patologie che incidono sulle capacità di intendere o di volere, non abbiamo ancora evidenze scientifiche che ci assicurino che soggetti con tali disfunzioni non abbiano poi capacità adeguate. Dire che chi è incapace di intendere o di volere ha disfunzioni del lobo frontale, non è la stessa cosa di dire che chi presenta disfunzioni del lobo frontale è incapace di intendere o di volere. Alcuni casi peritali illustrano la discussione, rammentando che la perizia sulla capacità di intendere e di volere, che deve considerare anche il nesso eziologico fra infermità e reato, non può limitarsi ad una disamina neurologica ma deve prendere in esame criminogenesi e criminodinamica.

L'udienza preliminare quale vaglio di transito dell'accusa: "tanto rumore per nulla" - abstract in versione elettronica

126203
Sola, Guido 1 occorrenze
  • 2011
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Per quanto le novelle del 1993 e del 1999 abbiano connotato detta udienza di aspetti maggiormente attinenti al merito dell'azione penale, infatti, lo scopo cui essa è preordinata - evitare i dibattimenti inutili, non già accertare la colpevolezza o l'innocenza dell'imputato - è immutato. Parimenti immutata, di conseguenza, è la natura processuale della sentenza di non luogo a procedere, che deve essere pronunciata, non solo laddove appaia indiscussa la prova dell'innocenza del prevenuto, ovvero laddove inconferenti si appalesino gli elementi di accusa, ma anche qualora, in chiave prognostica, non esista una prevedibile possibilità che il dibattimento possa condurre a diverse soluzioni. Ne consegue che il G.U.P. non potrà prosciogliere l'imputato - dovendo, al contrario, pronunciare il decreto che dispone il giudizio - ogni qual volta l'insufficienza o la contraddittorietà degli elementi acquisiti appaia superabile in dibattimento.

Le disposizioni attuative in materia di credito al consumo - abstract in versione elettronica

126521
Pellegrino, Stefano 1 occorrenze
  • 2011
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Rientrano nella nozione di credito al consumo i finanziamenti concessi ai consumatori (sotto forma di prestito, rateizzazione di pagamento, o altra facilitazione finanziaria) che abbiano un importo inferiore ai 75.000 euro e che non siano diretti all'acquisto di immobili. La disciplina italiana sui contratti di credito ai consumatori - già contenuta nel Testo Unico bancario (Titolo VI, Capo II) è stata profondamente modificata dal d.lg. 13.8.2010, n. 141, che ha dato attuazione alla dir. 2008/48/CE. b) L'intervento della Banca d'Italia. La Banca d'Italia ha ora emanato le disposizioni attuative della nuova normativa in materia di credito al consumo. Il provv. 9.2.2011, "trasparenza delle operazioni e dei servizi bancari e finanziari. Correttezza delle relazioni tra intermediari e clienti. Recepimento della direttiva sul credito ai consumatori", porta così a compimento la complessiva riforma del settore avviata nel 2010. c) Le novità più rilevanti. Le norme in commento specificano sia i contenuti delle informazioni precontrattuali (foglio informativo europeo) sia quelli da inserire nel testo del contratto di finanziamento. Esse attribuiscono una rilevanza centrale al Taeg (tasso annuo effettivo globale), al fine di rendere più agevole per i consumatori il confronto tra i vari prodotti di credito offerti sul mercato. Ulteriori disposizioni attuative riguardano infine i meccanismi di valutazione del merito creditizio, le comunicazioni alla clientela, le ipotesi di sconfinamento di conto corrente.

Il debitore dell'IVA nelle operazioni effettuate da soggetti esteri stabiliti in Italia - abstract in versione elettronica

126595
Maspes, Pierpaolo; Mammone, Amélie 1 occorrenze
  • 2011
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Tali disposizioni si riferiscono anche all'art. 192-bis della direttiva 2006/112/CE, relativo all'individuazione del debitore dell'imposta per le operazioni rese, in un dato Stato membro, da soggetti passivi che non abbiano la sede principale in detto Stato, ma che ivi dispongono di una stabile organizzazione che, peraltro, non "partecipa" all'effettuazione dell'operazione; le disposizioni contribuiscono a chiarire sia il concetto di stabile organizzazione, sia il concetto di "partecipazione" di detta stabile organizzazione all'operazione. Di particolare interesse si presenta anche l'espressa esclusione dell'operatività dell'art. 192-bis per le operazioni effettuate in un dato Stato membro da soggetti che ivi abbiano la sede principale, ma che sono effettuate per il tramite di una stabile organizzazione degli stessi all'estero, senza la "partecipazione" della sede principale.

Esiste ancora l'azione di responsabilità sociale dei creditori sociali di una s.r.l.! - abstract in versione elettronica

126787
Civerra, Enrico 1 occorrenze
  • 2011
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I creditori sociali potranno agire verso gli amministratori che non abbiano adempiuto agli obblighi loro imposti dalla legge per la conservazione del patrimonio sociale. La dottrina, a sua volta, presenta differenti impostazioni. Un'analisi sistematica dei vari interessi coinvolti e degli strumenti che l'ordinamento offre per la loro tutela e protezione dimostra la correttezza dell'impostazione giurisprudenziale.

Cancellazione d'ufficio dal Registro delle imprese per mancato deposito dei bilanci in fase di liquidazione - abstract in versione elettronica

126789
Afferni, Giovanni 1 occorrenze
  • 2011
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., mira alla cosiddetta "eutanasia societaria" ossia a procurare l'estinzione di tutte quelle società che non abbiano depositato per un triennio i bilanci in fase di liquidazione e nei confronti delle quali non siano (ancora) state proposte istanze di fallimento e in relazione alle quali si è raggiunta la ragionevole certezza che le stesse di fatto non operano più e che non vi sono soggetti interessati alla permanenza in vita di tali società.

Chiusura delle partite IVA inattive per potenziare il controllo sui contribuenti "effettivi" - abstract in versione elettronica

127075
Fanelli, Roberto 1 occorrenze
  • 2011
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Il D.L. n. 98/2011 (Manovra 2011) ha stabilito che gli Uffici dell'Amministrazione finanziaria potranno revocare il numero di partita IVA di coloro che per tre annualità consecutive non abbiano esercitato attività d'impresa o di arti o professioni ovvero di chi, se obbligato alla presentazione della dichiarazione annuale, non abbia adempiuto a tale obbligo. La legge, inoltre, consente ai soggetti interessati di chiudere le partite IVA inattive versando una sanzione ridotta.

L'aggravio d'imposta sui "dossier" titoli penalizza i risparmiatori - abstract in versione elettronica

127077
Molinaro, Giuseppe 1 occorrenze
  • 2011
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Nulla cambia per i risparmiatori che abbiano nel proprio dossier dei titoli di valore fino a 50 mila euro. Per tutti gli altri il prelievo è stato sensibilmente incrementato e, attesa la innovata struttura a scaglioni, risulta parzialmente regressivo. I menzionati aumenti potrebbero orientare le future scelte di impiego del risparmio verso strumenti che non necessitino dell'apertura di un rapporto di deposito titoli e potrebbero altresì determinare una "razionalizzazione" dei conti titoli esistenti, con conseguenti effetti sul gettito erariale che potrebbe non risultare in linea con le attese delle stime ministeriali. Ulteriori consistenti aumenti sono previsti a decorrere dal 2013. "Pro futuro" si potrebbe rimodulare la struttura del prelievo per evitare la parziale regressività che, stante l'attuale formulazione, lo caratterizza.

Ritenute sugli interessi corrisposti a società comunitarie - abstract in versione elettronica

127081
Piazza, Marco; Barbagelata, Giovanni 1 occorrenze
  • 2011
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Il D.L. n. 98/2011 (Manovra 2011) ha modificato la tassazione degli interessi pagati tra società consociate di Stati membri diversi, qualora i soggetti non residenti che ricevono il pagamento degli interessi non abbiano fornito al sostituto d'imposta tutti gli elementi idonei ad attestare la sussistenza del requisito di "beneficiario effettivo". La norma si applica agli interessi corrisposti a decorrere dal 6 luglio 2011, anche se relativi a prestiti in corso a tale data. L'atto di garanzia dei prestiti obbligazionari è in ogni caso soggetto a imposta di registro con aliquota dello 0,25%, in quanto opera una presunzione assoluta di territorialità dell'atto. Il sostituto d'imposta può applicare la norma anche agli interessi già corrisposti, sempre che il prestito sia ancora in corso; a tal fine dovrà provvedere al versamento della ritenuta nella misura del 6% entro il termine del 30 novembre 2011.

Il procedimento di ripartizione dell'attivo fallimentare - abstract in versione elettronica

127169
Tedioli, Francesco 1 occorrenze
  • 2011
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La legittimazione spetta a tutti i creditori, compresi quelli ammessi con riserva, esclusi ed opponenti, tardivi contestati, nonché a coloro che abbiano versato somme al fallimento in esecuzione di provvedimenti provvisoriamente esecutivi, ma non ancora passati in giudicato.

Prorogati accertamenti e riscossione per le rate non versate dei condoni: un efficace strumento per il gettito? - abstract in versione elettronica

127329
Lovecchio, Luigi 1 occorrenze
  • 2011
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Con due disposizioni "a sorpresa" la legge di conversione del D.L. n. 138/2011 (Manovra-bis 2011) ha previsto apposite modalità di riscossione coattiva, da attuare entro il 31 dicembre 2011, nei confronti dei contribuenti che si siano avvalsi dei condoni 2002, ma che non abbiano provveduto al versamento di tutte le rate, e il differimento di un anno di tutti i termini di accertamento, ai fini IVA, pendenti al 31 dicembre 2011 nei riguardi dei soggetti che hanno aderito ai condoni 2002. La prima novità è astrattamente condivisibile, pur se di dubbia efficacia concreta; nella seconda, invece, sembra che il legislatore, preso atto dell'invalidità, per incompatibilità comunitaria, delle sanatorie IVA, intenda dare all'Agenzia delle entrate più tempo per effettuare i controlli a carico dei contribuenti che si sono inutilmente avvalsi dei condoni, con una scelta che lascia a desiderare, in termini di rispetto del principio della buona fede e dell'affidamento del contribuente.

Dubbi di costituzionalità sul raddoppio dei termini per l'accertamento - abstract in versione elettronica

127481
Fontana, Filippo 1 occorrenze
  • 2011
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Secondo l'ordinanza di rimessione alla Corte costituzionale del 29 aprile 2010 della Commissione tributaria provinciale di Napoli, non è giuridicamente ragionevole "affidare" la durata della procedura dell'accertamento fiscale alla condizione che gli Organi accertatori abbiano ravvisato un'ipotesi di reato. Tale condizione, infatti, da una parte, è rimessa aduna discrezionalità incontrollabile degli Organi dell'Amministrazione finanziaria, dall'altra, consistendo in una mera denuncia di reato, costituisce un elemento mutevole, privo dei necessari requisiti di oggettività e certezza, che solo una pronuncia giurisdizionale potrebbe validamente vantare.

L'indeducibilità degli oneri a titolo di sanzione "impropria" rispetta la capacità contributiva - abstract in versione elettronica

127633
Molinaro, Giuseppe 1 occorrenze
  • 2011
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L'interrogazione parlamentare n. 5-03814 del 2010 ha riproposto il tema delle "sanzioni improprie", in applicazione delle quali il contribuente che abbia violato un determinato obbligo non è passibile di una sanzione formale ma è soggetto ad una situazione di svantaggio sostanziale rispetto a coloro che invece abbiano osservato tempestivamente l'obbligo stesso. Tali sanzioni comportano un'artificiosa dilatazione della base imponibile anche in assenza di un presupposto economico colpito dal tributo, generando una incongrua sovrapposizione tra profilo sostanziale ed il profilo sanzionato rio del prelievo tributario, con possibile elusione del principio di capacità contributiva e conseguenti dubbi di illegittimità costituzionale delle sanzioni stesse.

Ancora in tema di prelievo sui rifiuti: una storia infinita - abstract in versione elettronica

127815
Lovisetti, Maurizio 1 occorrenze
  • 2011
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In particolare in ordine alla TIA di cui resta tutt'ora controversa la natura giuridica, nonostante la Corte Costituzionale e la cassazione abbiano stabilito trattarsi di un tributo. Ad arruffare nuovamente la matassa è intervenuto da un lato il d.l. 78/2010 "chiarendo" che la Tia2 (ex art. 238 d.lgs. 152/2006) non è tributo. Dall'altro, il MEF, estendendo la norma anche alla TIA 1 "Ronchi", con buona pace degli enti che avevano già adeguato l'entrata alle indicazioni della giurisprudenza e di chi confidava nei rimborsi dell'Iva già versata.

La manipolazione di mercato di cui all'art. 187 - ter, comma 1, del testo unico finanziario alla luce di una recente sentenza - abstract in versione elettronica

128067
Fabbroni, Chiara 1 occorrenze
  • 2011
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Invero, la Corte d'Appello di Perugia esclude la configurabilità dell'illecito di cui all'art. 187 - ter, I comma del d.lgs. 24 febbraio 1998 n. 58 in quanto essendo il problema rappresentato obbiettivamente vero, non si può sostenere che le dichiarazioni rese abbiano fornito elementi di valutazione ai fini della autodeterminazione degli utenti del mercato finanziario "falsi" o "fuorvianti": sia perché è stata richiamata l'attenzione degli eventuali interessi su un problema grave e reale sì da consentire loro di effettuare scelte con maggiore consapevolezza; sia perché è evidente che non era l'espressione numerica del fenomeno (4 o 5 miliardi o anche 1 miliardo come indicato del direttore di Unicredit Banca Impresa) ma la sua esistenza ad assumere rilevanza per gli utenti del mercato.

Focus sulla giurisprudenza pisana - abstract in versione elettronica

128133
Amram, Denise; Ceccarelli, Valentina; D'Angelo, Angela; Gerbi, Martina; Nocco, Luca 1 occorrenze
  • 2011
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Sulla base dei dati ricavati dall'analisi della giurisprudenza pisana in materia di danno alla persona a due anni dalle SS.UU. 2008, gli Autori ripercorrono i focus tematici descritti nella prima parte che abbiano avuto una significativa rilevanza applicativa nella realtà locale presa come termine di paragone, onde fornire all'operatore un esempio concreto dell'evoluzione del diritto vivente in un singolo foro.

Il nuovo regolamento europeo sulle restrizioni verticali - abstract in versione elettronica

128355
Barucci, Piero; Barone, Andrea 1 occorrenze
  • 2011
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In primo luogo, la soglia del 30% della quota di mercato al di sotto della quale si presume che gli accordi verticali non abbiano un impatto anticompetitivo deve ora essere sempre applicata anche al lato dell'acquirente. In secondo luogo, la cosiddetta efficiency defence è ora consentita anche in relazione alle restrizioni fondamentali. Infine, sono previste nuove disposizioni, seppur contenute soltanto nelle Linee Guida, che rendono più difficile per le imprese attuare restrizioni verticali nel commercio elettronico. Secondo gli autori questi sono cambiamenti positivi, che riflettono anche alcuni importanti sviluppi di mercato degli ultimi dieci anni, vale a dire la maggior concentrazione del settore della vendita al dettaglio e la crescente importanza del commercio elettronico. Tuttavia, probabilmente il trattamento delle restrizioni fondamentali avrebbe potuto essere ulteriormente migliorato prevedendo una disciplina "de minimis" che avrebbe automaticamente esentato gli accordi tra imprese di piccole dimensioni contenenti tali previsioni contrattuali.

Brevi note sulla Circolare della Congregazione per la Dottrina della Fede con riferimento alle linee guida per i casi di abuso sui minori da parte dei chierici - abstract in versione elettronica

128569
Cito, Davide 1 occorrenze
  • 2011
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Si ravvisa infatti la necessità di adattare la normativa universale alle esigenze proprie di ogni singolo Paese, tenuto conto delle priorità indicate da Benedetto XVI in molteplici occasioni ossia: la tutela delle vittime, le misure adeguate perché i colpevoli non abbiano la possibilità di accesso ai giovani, la collaborazione con l'autorità civile tenuta a perseguire questo delitto.

Computo del periodo di formazione e lavoro nell'anzianità di servizio - abstract in versione elettronica

128613
Loffredo, Francesca 1 occorrenze
  • 2011
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Con la articolata sentenza in commento, inoltre, chiarita la ratio sottesa all'art. 3 d.l. n. 726/1984, convertito in l. n. 863/1984, è affermato il più ampio principio di equiparazione tra periodo di formazione ed anzianità di servizio, inderogabile ad opera della contrattazione collettiva, a cui è inibito introdurre un trattamento discriminatorio in danno dei lavoratori che abbiano avuto un pregresso periodo di formazione. Tale principio, che ha portata generale, trova applicazione non solo nella specifica materia degli scatti di anzianità, ma con riferimento a tutti gli emolumenti che hanno fondamento nella contrattazione collettiva.

Open licensing e banche dati - abstract in versione elettronica

128873
Aliprandi, Simone 1 occorrenze
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In Unione Europea infatti i database (intesi come sistemi organizzati di dati) rispondono ad un trattamento giuridico particolare che prevede un duplice livello di tutela: il diritto d'autore in senso classico (quando il database può essere considerato opera dell'ingegno con carattere creativo) e un nuovo tipo di privativa chiamato diritto sui generis (quando si tratta di mere raccolte di dati senza carattere creativo ma che abbiano comunque richiesto un investimento rilevante). Ciò crea una non trascurabile discrasia fra la situazione dei paesi europei e il resto del mondo: una discrasia che necessariamente si ripercuote anche quando si tratta di licenziare in modalità "open" i database. Non tutte le licenze di libera distribuzione attualmente in circolazione tengono conto di questa discrasia e quindi è necessario fare alcune fondamentali riflessioni. L'articolo si occupa dapprima di riassumere e chiarire la normativa europea in materia di tutela dei database e le principali problematiche di natura giuridica da essa derivanti; successivamente si occupa di mettere a fuoco le soluzioni finora sperimentate per implementare un corretto licenziamento dei database (con introduzione delle licenze proposte da Creative Commons e dal progetto Open Data Commons). Infine si proporranno alcuni fra i più noti casi di licenziamento aperto di dati, con alcune considerazioni sul modus operandi dei vari enti promotori dei progetti.

Esecuzione in forma specifica ed offerta di adempimento della contro-prestazione - abstract in versione elettronica

128951
Mastrandrea, Monica 1 occorrenze
  • 2011
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L'orientamento consolidato della giurisprudenza e della dottrina maggioritaria interpreta la norma citata nel senso che l'offerta di adempimento debba essere formale solo qualora le parti abbiano fissato il termine di adempimento della controprestazione in un momento antecedente alla stipula del contratto definitivo e lo stesso sia scaduto alla data della proposizione della domanda giudiziale; mentre, sarebbe sufficiente una offerta non formale di adempimento nell'ipotesi in cui i contraenti abbiano convenuto che la prestazione debba essere eseguita al momento della stipula del contratto definitivo.

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