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Progetto per la costituzione di una banca popolare a Caltagirone

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Luigi Sturzo 1 occorrenze

E a noi cattolici, che oggi specialmente, nel continuo e pro¬gressivo sfacelo di ogni risorsa materiale e morale del popolo, abbiamo la missione di riedificare tutto, a noi incombe il dovere di sollevare i corpi per poter sollevare le anime del popolo. Onde è necessario sin dal principio assodare la base dei nostri istituti economici con la così detta confessionalità; anche la Banca che vorremo fondare deve essere cattolica, e portare l’impronta del cattolicesimo puro, perché questo carattere toglie la morale pos¬sibilità della bancarotta, l’agio di esercitare l’usura con i denari affidati alla banca, il commodo [sic] di servirsi della Banca per scopi elettorali e per fini politici e per mene indegne. Quindi necessità somma che gli azionisti sieno cattolici; e poiché tutti, a dritto o a torto si fregiano di questo nome, con¬viene che in linea di massima gli azionisti siano soci dei nostri Comitati; così si rafforza anche la nostra propaganda e aumentano le nostre fila, e lo spirito e l’indirizzo morale della banca sia [sic] al lume dei principii religiosi. Quindi credo proporre che la Banca abbia per l’indirizzo morale il suo assistente Ecclesiastico, e dipenda nell’indirizzo mo¬rale dal Comitato Diocesano, come la nostra Cassa Rurale. Questo non toglie che non possano usufruire della banca facendo con essa operazioni contro pegno di valori o di titoli, scontando cambiali, assegni cambiari ecc., anche coloro che non siano socî dei Comi¬tati ed opere annesse, basta che non siano apertamente contrarii alla Religione Cattolica. Però a costoro, credo che non si pos¬sano accordare prestiti sull’onore, tranne che la cambiale non sia avallata da un azionista. Per questa ragione conviene stabilire delle norme tassative pel passaggio delle azioni per vendita, donazione, testamento da un possessore all’altro in modo che non debba accadere che uno che non appartenga ai Comitati ecc. divenga azionista. A questo punto si solleva la difficoltà del personale.

Progetto per la costituzione di una banca popolare a Caltagirone

402001
Luigi Sturzo 1 occorrenze

E a noi cattolici, che oggi specialmente, nel continuo e pro¬gressivo sfacelo di ogni risorsa materiale e morale del popolo, abbiamo la missione di riedificare tutto, a noi incombe il dovere di sollevare i corpi per poter sollevare le anime del popolo. Onde è necessario sin dal principio assodare la base dei nostri istituti economici con la così detta confessionalità; anche la Banca che vorremo fondare deve essere cattolica, e portare l’impronta del cattolicesimo puro, perché questo carattere toglie la morale pos¬sibilità della bancarotta, l’agio di esercitare l’usura con i denari affidati alla banca, il commodo [sic] di servirsi della Banca per scopi elettorali e per fini politici e per mene indegne. Quindi necessità somma che gli azionisti sieno cattolici; e poiché tutti, a dritto o a torto si fregiano di questo nome, con¬viene che in linea di massima gli azionisti siano soci dei nostri Comitati; così si rafforza anche la nostra propaganda e aumentano le nostre fila, e lo spirito e l’indirizzo morale della banca sia [sic] al lume dei principii religiosi. Quindi credo proporre che la Banca abbia per l’indirizzo morale il suo assistente Ecclesiastico, e dipenda nell’indirizzo mo¬rale dal Comitato Diocesano, come la nostra Cassa Rurale. Questo non toglie che non possano usufruire della banca facendo con essa operazioni contro pegno di valori o di titoli, scontando cambiali, assegni cambiari ecc., anche coloro che non siano socî dei Comi¬tati ed opere annesse, basta che non siano apertamente contrarii alla Religione Cattolica. Però a costoro, credo che non si pos¬sano accordare prestiti sull’onore, tranne che la cambiale non sia avallata da un azionista. Per questa ragione conviene stabilire delle norme tassative pel passaggio delle azioni per vendita, donazione, testamento da un possessore all’altro in modo che non debba accadere che uno che non appartenga ai Comitati ecc. divenga azionista. A questo punto si solleva la difficoltà del personale.

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