Che cosa non abbiamo fatto, tu ed io, tu per sposare il tuo Marchese, ed io il mio Barone?
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- Colpa di noi altri genitori, che abbiamo conservato e accresciuto il patrimonio ai nostri figliuoli: novanta su cento riescono asini e villani.
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L'abbiamo ammogliato sperando che mettesse giudizio, ed abbiamo fatto l'ultima corbelleria!
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- Tanto, che abbiamo fatto questo bel fuoco.
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Quest'anno abbiamo un maiale cosí bello, che ce lo invidiano tutti. Ma adesso mi lasci fare i lavori. Mi tiene qui a discorrere, e io poi mi trovo indietro.
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Abbiamo provato a levar le macchie col latte, ma è stato inutile. Com'era arrabbiata questa signora e com'erano arrabbiati tutti! Mi hanno licenziata. Per un poco sono stata senza lavoro, poi mi ha presa uno che aveva un negozio di dischi, uno che si chiamava Paoluccio. Era molto innamorato di me.
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Non abbiamo mica fatto l'amore quella volta. Mi ha fatto il tè. E poi è rimasto là col gatto in braccio, a carezzarlo, a guardarmi con quel suo viso cosí triste... E io ero seduta sul tappeto, e lo amavo, e mi struggevo dalla malinconia. E lui mi ha detto che non poteva piú amare. Perché pensava sempre a sua moglie, che l'aveva lasciato. Sua moglie si chiamava Topazia.
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Cosí sono andata a stare con lui, e allora, finalmente, abbiamo fatto l'amore. E la mattina mi diceva di non alzarmi, che era inutile alzarsi, e cosí ho smesso di andare al negozio, e ho perso il posto.
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Non abbiamo nessuna ragione seria di vivere insieme? Lo pensi?
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E invece non abbiamo riflettuto affatto, e ci siamo sposati come due stupidi, io anche per i soldi, e tu anche perché ti facevo pietà. E perciò il nostro matrimonio è marcio, marcio nelle radici! Forse abbiamo fatto uno sbaglio spaventoso! Forse insieme saremo disperatamente infelici, ancora peggio di come pensa tua madre!
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Però non abbiamo il mollettone da metterci sotto.
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Abbiamo anche una Elena per uno?
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Non abbiamo detto che era andata da un altro dottore?
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Abbiamo sapone.
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Non abbiamo nemmeno una cipolla in casa.
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Abbiamo delle madri molto diverse. Con delle madri cosí diverse, e tutto cosí diverso, potremo vivere insieme?
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Sono tre giorni che son qui, e abbiamo sempre fatto melanzane alla parmigiana. Lei non si alza?
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L'ho veduto, abbiamo parlato insieme lungamente; e ora é presso la Contessa.... A proposito, e Arturo come mai si trova qui?
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Abbiamo una stagione magnifica, e m'immagino che vi sarà gente. Mi pare anzi che poco distante di qui, sia la villa del conte Rinaldi.
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Noi siamo una famigliuola modesta...abbiamo delle abitudini semplici...
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Con quello che abbiamo da fare!...Oggi, si va dal Notajo: domani, al Municipio...e, quando si esce, è mezza giornata perduta!
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Eppure, sono tutte spese che abbiamo fatto!
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- Cacciáti noi...dal Comitato che abbiamo creato?!
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Il male si è che adesso non abbiamo in vista nessuna grande sciagura da soccorrere...e che siamo in troppi ad apprezzare il valore di questa trovata!
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Abbiamo tempo! Ascolta: si stabilisce il giorno... no, la sera... sì, sì, meglio la sera... Tu, durante il giorno, cercherai di fissare un nuovo alloggio in un posto lontano, sconosciuto. lo vado, là, dov'egli mi propone... Ma appena avrò il denaro, gli espongo un desiderio, di recarmi in quella stessa sera alla Commedia... Tu prendi una carrozza... ti nascondi in qualche via vicina... non saprei... per esempio... in Sant' Andrea degli Archi... c'è scuro ed è deserta... Raggiungerti è affar mio!... Saremo liberi!...
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Ma quando abbiamo visto te, com'eri bella, non si rideva piu!
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Abbiamo vinto! Abbiamo vinto! A noi!... Le sue donne, i suoi servi, la musica, la cena, i doni... tutto nostro!... E continui la festa! Manon sarà regina!...
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Noi l' inferno, abbiamo! Uno sconosciuto che ci è padrone e ci batte!
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Che lo abbiamo ingannato - allora - per non essere divisi... che non siamo sposi, e che vogliamo esserlo...
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Un bisogno di essere ossequienti alla legge divina e a quella umana, dopo che mai le abbiamo rispettate... È qui, lontano, in mezzo a questa gente primitiva, ch'è rifiorita in noi tanta dolcezza... Qui, dove tutti cercano dell'oro, noi abbiamo scoperto un tesoro più grande... la più grande ricchezza: una felicità senza paura!
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Che cosa abbiamo fatto, Manon! Che cosa abbiamo fatto!
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Abbiamo fame!
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Lasciatevi guidare da me: li abbiamo in mano. Facciamo dunque come il gatto coi topi: con calma e con prudenza. Senza scene violente, e senza rivelare i nostri scopi. Quando a il momento, zàffete! Son presi!
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Statemi dunque attento: noi abbiamo a che fare con due ragazzi, deboli, inesperti. E l'inganno è più facile. Tutto sta nel seguire la via giusta...
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Non abbiamo più un soldo... Come possiamo fare?... Come posso salvarti?...
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Abbiamo molte cose da dirci.
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Intendo dire che mai, in nessuna occasione, noi non abbiamo cercato la ragione delle cose.
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Son già otto anni, anche più, contando dal giorno del nostro primo incontro, e non abbiamo mai scambiato una parola seria sopra un grave soggetto.
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Abbiamo resistito fino al presente, dobbiamo resistere ancora per questi pochi mesi di prova che ci rimangono da superare.
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Abbiamo dovuto lavorare tutti e due.
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Abbiamo qualche po' d'influenza, come vede. Quantunque donna, a volte.... E poi, signor Krogstad, quando uno si trova in un posto di subalterno, conviene che si guardi dall'urtare qualcuno, che.... ha....
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Ma di questo genere di affari che abbiamo per le mani credo d'intendermene: ne conviene? Ora faccia quel che le pare... e dirò soltanto che, se sarò cacciato via una seconda volta, lei verrà a tenermi compagnia.
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Le abbiamo tutti, da prima. Le ho avute anch'io, come gli altri. Mi è mancato il coraggio, lo confesso.
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Che altro abbiamo da dirci?
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Se sapessero, là... in provincia quanta ammirazione noi abbiamo per loro, signorine!... E quanta invidia anche!... Eh! Sì!... che vogliono?... se ne sente tanto parlare... se ne legge - di nascosto - sui libri... E allora la fantasia si monta... spazia... guarda lontano... Vede il gran lusso, e sul loro cammino la strage... la strage degli uomini... dei cosidetti merli in frak...
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Abbiamo parlato dei fatti tuoi ora col papà. Mi ha detto che ti secchi a non far nulla.
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Quando il papà ha ripreso moglie, te ne ricordi, non abbiamo detto una parola.... mai.... nè di lui, nè di lei. Solo mi conducevi a passeggio tutte le mattine. C'intendevamo tanto! Eri buono.
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Non bisogna mettere il senso della vita che abbiamo noi, venuti su fra cose delicate, e nella contemplazione della bellezza, con quello di un uomo che per quarant'anni ha sempre lavorato dalla mattina alla sera. I nostri sentimenti hanno l'elevazione delle cose inutili. Noi rappresentiamo una umanità superiore. La realtà non la facciamo nè tu nè io.
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