Vocabolario dinamico dell'Italiano Moderno

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«Tex Willer» 425 (1 Marzo 1996)

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AA. VV. 10 occorrenze

LI ABBIAMO FREGATI, NO?

ABBIAMO FORSE SCELTA?

NON ABBIAMO MAI ALLENTATO LA SORVEGLIANZA.

DA DOVE ABBIAMO POTUTO SENTIRE QUANTO BASTA PER FARVI FINIRE AL FRESCO TUTT’E DUE.

STAVAMO CERCANDO UN ALBERGO QUANDO ABBIAMO SENTITO GRIDARE E SIAMO ACCORSI...

COSÌ ABBIAMO FINTO DI ANDARCENE, E NON APPENA LUI HA RICHIUSO LA PORTA SIAMO TORNATI INDIETRO PIAZZANDOCI ACCANTO ALLA FINESTRA...

ABBIAMO GIÀ LE NOSTRE GATTE DA PELARE E NON VEDO LA RAGIONE PER ANDARSI CERCARE ALTRE ROGNE!

APPENA TORNATI A BORDO VOLEVAMO AVVERTIRVI, CAPITANO, MA STAVATE PARLANDO CON IL SEÑOR BUTLER E ABBIAMO AVUTO PAURA DI DISTURBARVI...

VOGLIO SPEDIRE UN ALTRO PAIO DI CONFETTI A QUEI PICCIONI, COSÌ SI PERSUADERANNO CHE NON ABBIAMO NESSUNA INTENZIONE DI MUOVERCI DA QUI!

QUESTO BRAV’UOMO SI ERA SFORZATO DI RECITARE LA PARTE DELL’INTEGERRIMO FUNZIONARIO, MA NON POTEVA CERTO SAPERE CHE NOI ABBIAMO UN FIUTO SPECIALE PER RICONOSCERE I MASCALZONI.

«Topolino» 2138 (16 Novembre 1996)

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AA. VV. 15 occorrenze

ABBIAMO TROVATO IL GONZO!

ABBIAMO DUE VECCHIE CONOSCENZE!

ABBIAMO ANCORA UNA POSSIBILITÀ!

ABBIAMO BLOCCATO L’INTERO CENTRO!

NON È CHE ABBIAMO ESAGERATO, CON I CUSCINI?

TE LO ABBIAMO DETTO, ZIO, DI ESSERE PRUDENTE!

ABBIAMO ESAMINATO I MURI CENTIMETRO PER CENTIMETRO!

ABBIAMO INIZIATO E CONCLUSO NEI TEMPI STABILITI!

E, NEL CONTEMPO, ABBIAMO RIDOTTO L’APPARECCHIO ALLE MINIME DIMENSIONI!

ABBIAMO TROVATO ALTRE IMPRONTE E FRAMMENTI DI TERRICCIO SUL DAVANZALE DELLA FINESTRA!

ABBIAMO INFINE UNA SPECIE DI UOMO INVISIBILE CHE FA SPARIRE LE COSE DAVANTI A TUTTI!

ABBIAMO PERQUISITO I PRESENTI E GUARDATO DAPPERTUTTO! NESSUNA TRACCIA NÈ DEL LADRO NÈ DEL QUADRO!

GLI ABBIAMO DATO LE SERATE MIGLIORI DELLA NOSTRA VITA!

Corriere della Sera

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AA. VV. 25 occorrenze

■ Ecco: ci abbiamo pensato noi.

• Fini: «Siccome siamo il Polo delle libertà e non una caserma su singoli episodi abbiamo valutazioni diverse, per esempio sulla sentenza Contrada e Mancini».

L'imprenditore semplifica e qui ne abbiamo un esempio straodinario (indica Berlusconi). Ma chi semplifica spacca il Paese».

Certo abbiamo investito più risorse nella ricerca per un carburante migliore con meno benzene, ma non abbiamo tralasciato di occuparci del miglioramento dei servizi offerti nelle stazioni di servizio perché è qui che si gioca la vera concorrenza».

Così abbiamo corretto il tiro».

Ma a livello di associazioni di categoria i punti di vista non sempre coincidono: così abbiamo deciso di andare avanti noi. Non è escluso, però, che l'iniziativa possa ampliarsi ad altri istituti».

Non dimentichiamo che abbiamo aspettato 17 anni una vittoria alla Sanremo. Adesso nelle corse d'un giorno siamo i più forti. Quello che è capitato a Pantani non ci aiuta molto per quanto riguarda le corse a tappe, anche se ho fiducia in Casagrande e Piepoli, che dobbiamo lasciare maturare».

«Su questo tema ci sono stati contatti con l'autorità giudiziaria, in particolare con la Procura di Milano, e abbiamo pensato di far scattare l'intervento del fondo anche in questi casi. Ma soltanto dopo la denuncia. Forse, sapere di poter contare su uno strumento come il nostro può servire a ritrovare coraggio. A non sentirsi soli».

Poi ci siamo acquartierati a Chantilly, vicino a un allevamento di cavalli da corsa, e lì abbiamo preparato i piani di battaglia».

Comunque, in questa vicenda abbiamo bisogno di respirare aria di legittimità .

E così, finalmente, dopo il Tax Day abbiamo avuto il nostro «Culture Day». La questione culturale — il brutto anatroccolo della politica italiana, come l'ha definita Walter Veltroni — è riuscita a tirar fuori il capino dal bailamme della campagna elettorale. Merito dell'Ulivo che l'ha collocata al centro della sua piattaforma, mentre il Polo non è stato ugualmente generoso, a parte i proclami dei pochi «professori» migrati sotto le sue bandiere.

«Noi abbiamo ribadito l'irrinunciabilità all'azzeramento immediato, vedremo quali saranno le risposte di Palazzo Chigi in merito al decreto-legge che vogliono proporre Leghe e Federcalcio. Dopodiché, lunedì 22 aprile convocheremo il Direttivo dell'Associazione per decidere eventualmente una nuova giornata di astensione».

Le persone del circo sono dei grandi artisti e noi tutti abbiamo il dovere di aiutarli. Ho telefonato a Umberto Smalla e mi ha promesso che stasera ci sarà anche lui, forse anche domani. Lo stesso credo farà Sandra Mondaini. E voglio proprio lanciare un appello alle persone di spettacolo: andiamo tutti là, attiriamo la gente, aiutiamoli a sopravvivere. Anche Radio Deejay e Rete 105 faranno una campagna per Nando Orfei».

Abbiamo incontri con tutti i leader nazionali, parliamo solo di programmi».

Le abbiamo dato un bel nome. Serena».

Nella seconda parte tutta dedicata a Chopin (sei Notturni) abbiamo assistito ad un processo inverso. Ciascun brano, infatti, è stato sistematicamente enunciato da evanescenti cantabili (al limite fisico dell'emissione sonora), comprimendo il potente afflato melico che li percorre, forse in nome di una partenogenesi fieldiana la quale, se ha senso in alcuni (l'opera postuma in Mi minore), in altri evapora alla luce del genio chopiniano (come nell'op. 48 n. 1). Sokolov tuttavia non ha mostrato la volontà di condurre sino all'estreme conseguenze queste premesse, affidando ben presto ciascun Notturno alla tradizione pianistica più consolidata, anche se talora in modo un po' troppo lambiccato. Lunghi applausi da un pubblico numeroso. Bis.

Alla domanda se ci sia differenza tra la conduzione di una impresa e del paese, Prodi ha risposto che lo è in modo «totale» dal momento che l'imprenditore è «un semplificatore e qui ne abbiamo un esempio chiaro. In politica semplificare diventa una tragedia perché fa prevalere gli uni contro gli altri e non gli interessi generali». Di tutt'altro avviso Berlusconi: «È diverso fare il manager e sedersi sulla sedia che ha trovato in una azienda già creata rispetto a chi partendo da zero ha creato aziende e posti di lavoro con tante capacità e con tanto talento».

Noi abbiamo giurato a Pontida per la libertà e l'indipendenza, per il federalismo. Chi giura a Roma, giura per uccidere l'economia. Noi non molleremo la presa. Ne vedremo di belle. Di sicuro non mi blinderanno e non mi mureranno vivo».

Abbiamo sei punti di vantaggio sugli avversari. Visto a Cagliari, questo Milan fa ben sperare».

Non sono dalla pane di questa destra perché rappresenta una commistione tra diritto pubblico e diritto privato, ed è noto che quando questi s'intrecciano il primo viene regolarmente sgretolato dal secondo: e ciò che ne scaturisce lo abbiamo toccato con mano. Non sono neppure dalla parte di questa sinistra: il consumismo e finito, nondimeno nella sinistra c’è ancora chi propone agli elettori quelle formule che non sono pensiero e scienza ma finzioni di pensiero e di scienza. Per tali ragioni mi hanno un po' stupito le parole che lei ha pronunciato in occasione di un recentissimo dibattito tenutosi a Milano: e soprattutto mi ha stupito la sua dichiarazione di volo: «Sono incerto fra Prodi e Dini». Perché non ha detto invece: -«Turandosi il naso, sono incerto fra Prodi e Dini»? Non posso credere che un uomo della sua coerenza possa dire di volare questa sinistra (o questa destra) senza turarsi il naso. Mi sbaglio?

E teniamo ben presente che abbiamo già raschiato il fondo del barile». La manovra rimarca il ministro delle Finanze, Augusto Fantozzi, «sicuramente non si farà entro il 21 aprile. Dopo quella data il futuro governo sarà chiamato a decidere».

Per il pilota i motivi del ritardo tecnico sono chiari: «Abbiamo approntato la macchina soltanto due settimane prima dell'inizio del Mondiale e ne risentiamo ancora» spiega Schumacher. Il tedesco pensa già al Gran Premio d'Europa al Nuerburgring davanti ai suoi tifosi il prossimo 28 aprile. «Il tracciato del Nuerburgring dovrebbe essere favorevole alle nostre vetture: è simile a quelli di Australia e Argentina. In queste prove di Monza ho sperimentato anche diverse prese d'aria, ma non ho trovato differenze sostanziali perché quello che conta è tutto l'insieme. Lavoro sempre assieme alla squadra per raggiungere il risultato».

Altre volte abbiamo firmato in bianco assegni di fiducia preventiva. Questa volta no, mi sono detto, facciamo l'inverso, aspettiamo che uno straccio di fiducia se io meritino. Preferisco ricredermi anziché pentirmi. Dunque mi stavo affrettando a chiederti la tessera di socio della «Congregazione degli Apoti», di coloro che non le bevono ma osservano attenti ed estranei il piccolo regno della politica. Quando apprendo che tu. il presidente onorario ed effettivo di quella Congregazione — fondata negli anni Venti da Prezzolini — ti dimetti, decidi di bere un «Prodini» (ti sei dichiarato incerto fra Prodi e Dini). Non farlo. Ripensaci, Indro.

Abbiamo saputo che Silvio Berlusconi, partito da zero, ha fatto tutto da solo: Fininvest, Standa, Mondadori, assicurazioni, mentre Prodi ha risanato l’iri, che però c'era già. Si è detto che non è bello attentare al prestigio della magistratura, e che nel futuro degli italiani, probabilmente, ci sarà tanto benessere. La nostra brava collega Lucia Annunziata, per la fausta circostanza, secondo le anticipazioni, indossava un tailleur blu, mentre Berlusconi si è presentato in divisa regolamentare: completo grigio ferro e cravatta a pallini. Trucco consueto. Anche il Professore sfoggiava un doppiopetto intonato alla cerimonia. La moderatrice non aveva anticipato alla numerosa comitiva le domande: lo spettatore però poteva agevolmente prevedere le risposte. Sordi, che interpreta un diffuso sentimento nazionale, aveva immaginato il copione: «'Sti politici nun li vedo proprio», e un sondaggio di giornata spiegava che solo quattro cittadini su cento si sentono rappresentati. Tutti erano proiettati sul passato, impossibile capire quello che l'avvenire ci riserva. Dotte, si fa per dire, disquisizioni su Stato sociale e Stato assistenziale: nessuno si preoccupa dello stato d'animo. Depresso. Ci era stato presentato come «il big match»: ma non è sembrato uno scontro di titani, ma il bis di altre duecento o trecento trasmissioni.

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