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«Diabolik» 11, Anno XXVI (1 Novembre 1987)

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IL NARCOTICO CHE ABBIAMO IMMESSO NELLA CASA FARÀ DORMIRE ANCHE LA SERVITÙ PER ALMENO CINQUE ORE.

ABBIAMO TUTTO IL TEMPO DI PORTARE MIRIAM SAILEN AL RIFUGIO, FARE LA SUA MASCHERA E POI TORNARE INDIETRO.

La Stampa

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«In Comune mancava il personale, abbiamo fatto un consorzio di segreteria con il paese di Rosignano per poter assumere un'applicata, un messo, un cantoniere e una bidella, che non esistevano. Poi con pochissimi messi finanziari abbiamo cominciato a lavorare».

Dogliani e Bonvicino, che si trovano a valle, temono inquinamenti - Il sindaco Martino: «Abbiamo chiesto la temporanea sospensione dell'attività»

«E di lavorare bene abbiamo proprio bisogno» commenta Carbone.

«Abbiamo chiesto un allacciamento volante al Comune di Omegna — dice l'assessore Pietro Poti — per rifornire la parte bassa del paese. Siamo inoltre molto preoccupati perché un enorme smottamento da qualche tempo si sta avvicinando ai bacini dell'acquedotto minacciando di travolgerli. Abbiamo chiesto l'intervento del Genio civile e della Regione, ma per mancanza di finanziamenti non sono in grado di dare inizio alle opere che possono scongiurare il grave pericolo».

Ha detto il presidente, Orazio Cacace: «È un'avversaria da non sottovalutare, ma abbiamo l'obbligo del successo. Stasera, infatti, è in programma anche lo scontro diretto fra la capolista Mortara e il Derthona».

«Inoltre», dice sempre Avella, «abbiamo interessato il comune di Novara e l'amministrazione provinciale per il reperimento di un'area attrezzata visto che adesso i nomadi sono sistemati in due campi non autorizzati, privi del minimo indispensabile».

Spiega l'avvocato Tenaglia, presidente dell'Usl: «Abbiamo tentato con ogni mezzo di trovargli una sistemazione. Sembrerà assurdo, ma non è stato possibile. I parenti non intendono occuparsi di lui: abbiamo interessato i carabinieri, la magistratura, ma senza successo, i parenti, anzi, ci hanno addirittura diffidati». Anno dopo anno, Di Nella ha vissuto le sue giornate solitarie dentro l'ospedale. Una storia triste, «un fatto sociologico che fa riflettere — dice il presidente dell'Usl —, alle soglie del Duemila ci troviamo di fronte a questa realtà sconcertante, disumana: il rifiuto di ricevere, anche solo in affidamento, un parente bisognoso di aiuto».

E la mostra che gli abbiamo dedicato è testimone della vivacità editoriale di un classico».

Abbiamo studiato una serie di provvedimenti. Dapprima proveremo a snellire il traffico in direzione di Genova. Successivamente, se l'esperimento darà risultati soddisfacenti, affronteremo anche il problema di quello diretto verso Sanremo, benché sia forse più ostico» .

«Invece il piano regolatore è arrivato tardi, e noi abbiamo dovuto rispettare gli accordi sulla gestione temporanea di San Giorgio, restando soltanto per alcuni mesi quassù, e spendendo centinaia di milioni per i lavori di restauro a San Sebastiano, che avremmo potuto evitare» conclude Gazzolo.

Il Centro universitario di neonatologia del Sant'Anna non ha riscontrato particolari anomalie sul bambini nati in questi ultimi mesi: «Negli ultimi due anni, su circa 9400 neonati, abbiamo rilevato 330 malformazioni», spiega il prof. Claudio Fabris, direttore del centro.

Prosegue il dirigente: «Il campo era interamente coperto di neve ed all'invito dell'arbitro di provvedere alla risegnatura delle linee, abbiamo risposto di attendere qualche minuto in quanto l'addetto al terreno di gara, che il Comune ci ha dato in gestione, si era recato a prendere le chiavi dello sgabuzzino dove si trovavano gli attrezzi necessari».

Spiega Gramondo: «Abbiamo scelto un periodo di scarso movimento turistico, per non creare ulteriori disagi agli utenti della strada. Può darsi che qualche automobilista sia disorientato, e non gradisca la novità. Ma sin d'ora preghiamo i cittadini di avere pazienza. Sono tentativi, dureranno pochi giorni. Diventeranno soluzioni definitive soltanto se la risposta sarà positiva».

Spiega il tecnico dell'ente, Tullio Gaidu: «Non è il primo intervento di questo tipo, quattro anni fa ne abbiamo completati altri sette. Riteniamo, però, che l'energia elettrica sia un bene ormai insostituibile, di importanza assolutamente primaria rispetto agli altri servizi».

Dice sempre Francesco Avella: «Abbiamo costanti contatti con maestre e direttrice didattica. C'è da parte loro grande sensibilità e questo facilita le cose. Noi prendiamo nota delle segnalazioni sia delle assenze che delle eventuali necessità di visite mediche quando si verificano problemi di ordine sanitario. In questi casi accompagniamo i bambini dai medici preposti».

Prosegue il sindaco di Dogliani: «Finora non abbiamo avuto garanzie precise. Le preoccupazioni rimangono tuttora soprattutto in ordine allo smaltimento dei liquami che non sappiano dove andranno a finire. Per quanto ci risulta la discarica è stata messa in funzione già da alcuni mesi, in assenza di collaudo ufficiale e prima che fossero realizzate tutte le opere richieste dalle normative in materia. Inoltre, ci risulta che la discarica non serve solo i comuni della Comunità montana ma anche diversi centri del Monregalese».

Risponde il direttore del Tg2 Antonio Ghirelli: «Abbiamo due dirigenti illuminati e quello che decidono loro sarà certo fatto bene. Quanto a noi, cercheremo di fare un buon telegiornale. Laico, in modo che tutti gli ascoltatori laici d'Italia — mi pare siano 14 milioni — lo vedano».

«Era ormai l'ora — esclama lo studioso — che si cominciasse a spalare nei giacimenti degli archivi ed a spalancare, il più possibile, le porte a quella letteratura che per tanto tempo abbiamo considerato lettera morta».

«Abbiamo interrogato decine di amici della ragazza, i suoi colleghi di lavoro, i famigliari — afferma ancora il dottor Caria — il quadro che ne è emerso ha reso ancora più intricato il nostro lavoro. Giuseppina era una ragazza tranquilla, lavorava all'Usl e frequentava fuori corso la facoltà di lettere all'università di Genova, viveva con i genitori, non rincasava mai dopo mezzanotte, nessuna particolare storia d'amore nascosta».

«Pur mantenendo vivo il ricordo della teatralità — ha spiegato Proietti — abbiamo adattato il tipo di recitazione alle esigenze televisive: gli attori non «gridano» la loro parte, ma usano toni intimi, adatti ai primi piani e a rendere più stringati i ritmi del racconto. Anche il linguaggio, senza perdere le suggestioni da melò romantico, è divenuto più quotidiano, più adatto a riflettere le implicazioni psicologiche dei personaggi». «Sono sicuro — ha detto ancora Proietti — che, se la gente comincerà a seguire le vicende del celebre e sfortunato spadaccino, ne resterà avvinta fino alla fine».

La sconfitta di Loano è stata ben assorbita e durante la pausa di campionato abbiamo lavorato intensamente per prepararci all'incontro di domenica. La partita può dare una svolta solo in caso di affermazione del S. Bartolomeo» .

«Posso solo dire che noi finora abbiamo compiuto il nostro dovere portando a termine i lavori nei tempi previsti. Entro dodici mesi dovrebbe essere conclusa la prima parte del progetto; sulla seconda, sospesa, non so. Bisognerà attendere le decisioni politiche». Della Marca aggiunge che in Etiopia l'azienda non aveva mai avuto minacce né difficoltà. «È vero, il lavoro era controllato e protetto dai militari armati del governo, che però svolgevano soltanto funzioni logistiche e di collegamento».

La settimana scorsa si era diffusa la notizia che questa località fosse caduta nelle mani dell'esercito di Tripoli ma il governo ciadiano non ha mai confermato: «Non abbiamo mai ammesso la perdita di Zouar. È stata minacciata, incendiata, attaccata dal cielo».

«Abbiamo fatto eseguire due rilevamenti dall'Usl-51 di Novara — dice l'assessore ceranese all'ecologia Carlo Roccio — uno porta la data dell'81, l'altro è dell'anno scorso. C'era stato effettivamente un calo del fenomeno ma recentemente, come segnalato da moltissimi cittadini, c'è stata una massiccia ricomparsa del nerofumo. I dati in nostro possesso indicano che il problema dell'inquinamento a Cerano è tutt'altro che risolto e la conferma viene anche dalle conclusioni dell'ultima relazione dell'Usl che denuncia il netto aumento delle polveri nell'aria (addirittura 38,4 per cento) e dei metalli da esse trasportati che sono tossici».

«Dalla nostra abbiamo il fatto di aver raccolto 14 punti: rappresentano un tesoro non indifferente, ma non per questo però affronteremo il Milan senza precisi obiettivi — osserva Centi, capitano della truppa lariana —. In campo scendiamo più che motivati. Innanzitutto per iniziare bene l'anno. Inoltre, per cancellare, con un risultato utile, le sconfitte di Verona e Napoli.

Noi ci fermiamo soprattutto perché abbiamo paura del ladri. L'energia elettrica? È una benedizione di Dio, ormai manca poco al duemila e noi viviamo ancora come mezzo secolo fa».

L'uomo pensa al viaggio che Giuseppina aveva effettuato l'anno scorso in Brasile: «Abbiamo dei parenti, era stata loro ospite per tutto il periodo delle ferie. Una vacanza meravigliosa». Mario Sola osserva le foto della figlia: la ritraggono in costume su una splendida spiaggia sudamericana. È sorridente, allegra, spensierata. «Era piena di gioia di vivere», singhiozza la sorella maggiore Angela, sposata con un maresciallo dei carabinieri. «L'hanno ammazzata senza una ragione».

«È uno scafo su cui possiamo lavorare ancora in vista della prossima Coppa; abbiamo due ulteriori progetti per aumentare la velocità e le performances della barca» ha poi detto lo skipper, di U.S.A. durante la conferenza stampa. Blackaller ha poi confermato la sua disponibilità ad aiutare Conner.

Da uno studio che Dogliani e Bonvicino hanno fatto eseguire da un geologo albese (dottor Carlino Belloni) sono emersi gravi motivi di preoccupazione e, pertanto, già a novembre, abbiamo chiesto la temporanea sospensione dell'attività della discarica in attesa di ulteriori provvedimenti, al fine di evitare danni alla salute e alle risorse ambientali» (la lettera in questione inviata alla Comunità montana, alla Regione, all'Usl, al pretore era firmata dal sindaco di Dogliani e dal vicesindaco di Bonvicino, Fiorella Annucci).

Il Verona ha scelto una strada, altri club hanno lavorato in maniera diversa, come noi del Torino, ad esempio, che abbiamo agito in profondità e senza traumi ottenendo ottimi risultati».

Ma del resto, di questo abbiamo già parlato con la Fiat a metà dicembre, e siamo già d'accordo di ritrovarci a metà gennaio presso l’Associazione lombarda, una sede di trattativa scelta dalla Fiat, per iniziare il negoziato. Si metteranno allora sul tavolo le diverse situazioni esistenti in Lancia e Alfa alla ricerca di un punto di incontro, per riuscire a trasportare dentro la normativa privata certi diritti acquisiti. Ma, ripeto, se la lettera è un fatto formale e legittimo, il passaggio da una normativa all'altra non è cosa meccanica».

Possibile che abbiamo intenzione di rinnovare completamente la squadra che con merito lotta in testa alla classifica?». «Stimare un calciatore — ha concluso Marino — non significa acquistarlo. Nel ruolo di portiere siamo coperti benissimo da Garella».

Noi abbiamo preparato le schede di oltre 70 mila persone, quando organizziamo una trasferta vogliamo vedere la carta d'identità, prima di accettare qualcuno. E c'è un responsabile per ogni pullman». Come per i tifosi bianconeri, peraltro: ma resta il fatto che, mica tanti anni fa, quando la Juve andava in trasferta, ad esempio, si organizzavano addirittura treni speciali e adesso solo 3-4 pullman. La paura, la nemica del calcio: Verona ha riproposto il problema, a tutte le altre società il compito di riprendere e rilanciare il messaggio.

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