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Il Corriere della Sera

370109
AA. VV. 13 occorrenze

A nord-ovest di Kimpolung il nemico ha preso vigorosamente l'offensiva, che ogni volta abbiamo respinto.

Continuando i nostri successi di ieri sera ad est di La Boisselle, abbiamo avanzato la nostra linea oltre un labirinto di trincee tedesche, su una frante di circa 2000 metri ed una profondità di 500 metri.

Tra il bottino fatto abbiamo contato finora 29 mitragliatrici, 6 lanciabombe, 3 lanciamine, più di 5000 fucili, palloni e liquido infiammabile.

Ieri, nei pressi di Gommecourt, abbiamo bombardato le trincee nemiche con artiglieria da campagna e mortai.

Abbiamo fatto numerosi prigionieri, fra cui un comandante di reggimento col suo aiutante di campo. La nostra cavalleria inseguendo il nemico lo ha caricato nella regione di Volczek ed ha preso una batteria Krupp di sei pezzi, che non aveva tirato che pochi colpi. Più tardi, dopo un combattimento accanito, abbiamo preso i villaggi di Komarovo e di Grady. Sono segnalate anche l'occupazione da parte della nostra valorosa cavalleria della stazione di Manievicze e la cattura durante l'inseguimento dell' avversario di un'altra batteria di quattro bocche da fuoco e di tre pezzi pesanti.

Abbiamo fatto prigionieri tedeschi.

Abbiamo progredito a colpi di granata nei camminamenti tedeschi ad est di Estrées, catturando una cinquantina di prigionieri tedeschi.

A sud-est del lago di Narocz, dopo accanito combattimento alla baionetta, abbiamo preso una parte delle trincee tedesche. Il nemico continua qui i suoi accaniti contrattacchi. Nel settore della fronte ad est di Baranowiczi il nemico ha fatto alcuni sterili attacchi.

A nordest di Hulluch abbiamo fatto esplodere una mina per distruggere una galleria al nemico.

A sud di Thiepval, dopo un bombardamento preliminare dei più energici, abbiamo espugnato un'altra porzione dell'opera straordinariamente forte, denominata «Ridotta Lipsia». Questa ridotta è situata in un saliente della linea tedesca e durante questi ultimi venti mesi il nemico consacrò tutta la sua ingegnosità a fortificarla. Più a sud una nostra brigata, attaccando da ovest, si aprì un passaggio attraverso 500 metri della linea delle trincee avanzate tedesche e penetrò nelle difese tedesche di Ovillers.

A nord di Fricourt, in relazione con l'attacco indicato, abbiamo cacciato i tedeschi da due boschi e da tre linee di trincee. Verso le 10 del mattino la Guardia Prussiana è stata lanciata nella battaglia ad est di Contalmaison per fare uno sforzo disperato allo scopo di ricacciarci. Ma il nostro fuoco ha schiacciato quest'attacco. Il nemico ha poi ripiegato verso nord, abbandonandoci 700 prigionieri provenienti da diversi reggimenti. Verso mezzogiorno la nostra fanteria ha preso d'assalto il villaggio di Contalmaison, ma è stata poi costretta ad abbandonarlo in seguito ad un vigoroso contrattacco tedesco.

A ovest di Kolomea essi lanciano di continuo nuove masse contro il settore di Sadzawka dove noi, per un breve tratto, abbiamo ritirate le nostre posizioni. La battaglia infuria giorno e notte. Con potenti ondate di attacchi il nemico fece impeto anche nella regione del gomito del Dniester, su ambo le sponde del fiume. Nel settore tra Barysz ed il Dniester la fronte è stata perciò portata, più indietro sulla linea montagnosa al di qua del torrente Koropiec.»

Una analoga resistenza, come abbiamo visto, comprimeva i russi tra la Lipa e la regione di Tarnopol, sicché l'esercito di Brussilow era venuto a sua volta a formare un saliente, un cuneo a occidente di Luzk. Codesto cuneo non poteva continuare il suo movimento di penetrazione, d'avanzata, finché i suoi fianchi incontravano una resistenza efficace degli austro-tedeschi. Liberato un poco il fianco sinistro con l'azione recente sulla Lipa, alla quale è seguito ora un nuovo tentativo di contrattacco da parte dei tedeschi, i russi son riusciti in questi ultimi pochi giorni a scuotere la pressione del nemico sul fianco destro del loro cuneo nella regione di Czartorysk. E il successo si sviluppa e s'allarga. Il nemico perde i suoi trinceramenti e i suoi punti di appoggio, perde un villaggio dopo l'altro, abbandona ai russi vittoriosi altre batterie, altri prigionieri.

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