Vocabolario dinamico dell'Italiano Moderno

UNITUSCIA

Risultati per: abbiamo

Numero di risultati: 74 in 2 pagine

  • Pagina 1 di 2

XVII Legislatura – Tornata del 12 marzo 1892

588468
Biancheri 27 occorrenze
  • 1892
  • politica - sedute parlamentari del Regno d'Italia
  • UNITUSCIA
  • s
  • Scarica XML

Ora a tutto febbraio noi non abbiamo avuto che un aumento di 2,600,000 lire in confronto della riscossione dell'anno scorso, ed anche ammettendo (ciò che non è possibile per la ragione che dirò fra poco) che gli altri quattro mesi abbiano a dare lo stesso aumento che si è verificato nei mesi trascorsi, avremo tuttavia un introito inferiore al preventivato. Ma non è possibile, come, dicevo,

Pagina 6865

A tutto febbraio, o signori, vale a dire dopo otto mesi di esercizio, abbiamo una diminuzione di dodici milioni di lire, non già sui 245 preventivati ma sui 236 riscossi nell'esercizio passato.

Pagina 6866

Ma, signori, noi abbiamo votata lo scorso anno una legge che ha allargato notevolmente il limite massimo della nostra circolazione, e sappiamo come a tutt'oggi non sia stato superato quel massimo di una sola lira; sicchè è strano che si continui a mantenere per questo titolo un'entrata di 700 mila lire; molto più che voi stessi proponete di toglierla dal bilancio di previsione del prossimo anno.

Pagina 6866

L'esperienza che noi abbiamo fatto delle imposte che abbiamo applicate in questi ultimi anni, deve persuaderci che abbiamo battuta una falsa via. Io prego la Camera di considerare che, anche prima che il programma delle imposte spuntasse oggi sull'orizzonte, noi abbiamo alla chetichella votato parecchie diecine di milioni d'imposte; abbiamo votato la legge sugli olî minerali, la legge di aumento sugli spiriti, la legge sul dazio dello zucchero e tutti quegli altri ritocchi parziali di altre leggi che voi come me ricordate. Ebbene, che cosa vi hanno prodotto, o signori? Non che arrestare, non hanno potuto nemmeno diminuire la depressione delle entrate. Non è ad un paese in cui le entrate decrescono ogni giorno che si possa parlare, onorevole Sonnino, di mettere così tranquillamente 50 milioni d'imposte nuove.

Pagina 6869

Noi abbiamo rincarato in quest'ultimo ventennio tutte le necessità della vita, e le abbiamo rincarate a rovescio; l'unica imposta che esiste in Francia e che non esiste in Italia, è il 12 e 1/2 per cento sulle entrate dei teatri, mentre invece in Italia abbiamo rincarato il costo della vita per la povera gente. E da questo banco mi piace di poter condannare un indirizzo tributario, che è la negazione di una vera politica conservatrice, un indirizzo che opprime le classi povere e diseredate.

Pagina 6869

Ma, signori miei, non facciamoci delle illusioni, noi abbiamo aliquote d'imposta, che sono superiori a quelle di tutti i paesi civili.

Pagina 6869

Noi abbiamo un bilancio tre volte superiore a quello della Francia se teniamo conto che il bilancio francese, tra Governo, Provincie e Comuni, è di circa 4 miliardi ed il nostro più di 2, e che tutti gli economisti si accordano nel ritenere, che la ricchezza francese è per lo meno sei volte quella dell'Italia.

Pagina 6869

E non è a maravigliarsi se, non avendo voi pensato nè provveduto, abbiamo ora il cambio ad un tasso al quale non è salito mai in nessun paese dove sia dichiarato libero il cambio dei biglietti.

Pagina 6871

Come volete che non venga meno la fiducia dell'estero, quella fiducia della quale abbiamo tanto bisogno, quando voi non provvedete a rinnovare, a restaurare questo primo istrumento della vita economica del paese?

Pagina 6871

Rifare il cammino che abbiamo fatto, ritornare su questi errori e ripararli.

Pagina 6874

Noi abbiamo ridotto in due anni il bilancio dei lavori pubblici di un terzo della sua spesa. Ebbene, una sola cosa non ha subito diminuzione, ed è il personale. In qualunque impresa tanto privata quanto pubblica, le spese del personale sono proporzionate all'entità del lavoro che si deve compiere. Una sola grande azienda si sottrae a questa regola generale: ed è l'azienda dello Stato italiano.

Pagina 6874

Ebbene, noi italiani abbiamo trovato il modo di deplorare anche il buon raccolto, perchè non abbiamo avuto il provento delle dogane migliore degli altri anni.

Pagina 6878

Noi, l'anno scorso, abbiamo avuto un raccolto eccezionalmente abbondante. Questo è un fatto che da che mondo è mondo è stato sempre salutato come una grande fortuna.

Pagina 6878

Cominciamo da saldare il disavanzo come impone la legge di contabilità, che, disgraziatamente, abbiamo interpretata, negli ultimi tempi, con troppe licenze poetiche, consolidando sempre disavanzo su disavanzo.

Pagina 6878

Ad ogni modo il disavanzo, in gran parte, scaturisce da un fatto, di cui dopo tutto non abbiamo alcuna ragione di dolerci.

Pagina 6878

Queste sono le promesse che abbiamo fatto, voi dal banco del Governo, e noi deputati ai nostri elettori; e ne abbiamo preso impegno formale davanti all'opinione pubblica.

Pagina 6879

L'onorevole ministro delle finanze ebbe un momento di energia, che gli valse un'accoglienza veramente simpatica e cordiale da tutta l'assemblea; ci parlò della necessità di questa indipendenza dallo straniero in fatto di finanza; e tutti d'accordo abbiamo detto: non faremo più debiti, faremo fronte ai nostri impegni, pareggieremo le nostre finanze.

Pagina 6879

discorso, diceva l'onorevole Luzzatti, abbiamo potuto in pochi giorni di studi (erano veramente pochi, meno di un mese) raccogliere 36 milioni di economie nette nelle spese effettive, abbiamo accresciuta l'entrata di oltre 10 milioni; nella costruzione delle ferrovie si alleggerisce la spesa di 19 milioni; nell'insieme, con le economie di 9 milioni, già prima introdotte negli stati di previsione, si ottengono 74 milioni di miglioramento della situazione finanziaria.

Pagina 6881

Vero è che, per dissimulare la domanda di nuove imposte, si dichiarava: noi vogliamo spingere più oltre le nostre conquiste, poichè vi abbiamo promesso il pareggio fra le entrate e le spese effettive, e nel movimento dei capitali. Ora intendiamo di sopprimere la categoria delle costruzioni ferroviarie, e di provvedere a quelle costruzioni ferroviarie cui pensa direttamente lo Stato, con le forze ordinarie del bilancio. Ecco perchè noi veniamo a proporvi altre lire 3,800,000 di risparmi ed altre lire 22,720,000 di maggiori entrate. Non è per risolvere quel problema, avvertiva il ministro, che abbiamo condotto in porto fino dalla scorsa primavera, che noi chiediamo questa nuova forza di bilancio, è per andare più oltre, è per dare al paese il lieto annuncio che anche alle costruzioni ferroviarie si provvederà con le entrate ordinarie del bilancio.

Pagina 6881

Però da qualche anno noi abbiamo trasformato il bilancio della spesa in un conto di cassa. Quest'anno poi lo abbiamo taglieggiato e tosato (io non so che altro verbo adoprare) in modo veramente disumano. Onde le speranze, le quali si fondassero sopra una larga messe di economie nel conto consuntivo, sarebbero assolutamente smentite dai fatti. Poteva il ministro del tesoro, nella tornata dell'altro ieri, accennare alle fonti a cui attingerebbe i mezzi necessari per supplire alla deficienza dello stanziamento per i pagamenti all'estero; ed erano fonti di diversa natura,

Pagina 6882

E noi, dopo qualche tempo, abbiamo approvato parecchi progetti d'ordine fiscale, alcuni di non grande importanza, come quelli sulle rivendite, sugli oli pesanti, sul contrabbando, sul lotto, sulle polveri, e poi altre gravezze più ragguardevoli, come quelle comprese nella legge del catenaccio, che hanno una influenza, se non in tutto l'esercizio, sopra gran parte di esso. Taccio della legge bancaria, che ha aumentato notevolmente la tassa di circolazione.

Pagina 6882

E non ci sarebbe da stupirne; questa cifra riuscirebbe sempre inferiore al complesso delle previsioni; perchè noi abbiamo voluto aumentare il prodotto delle polveri, abbiamo raddoppiato addirittura la tassa di fabbricazione della birra, abbiamo cresciuto di venti lire col catenaccio l'aliquota degli spiriti. Quindi, se si l'accogliessero tutti questi elementi, e si sommassero con le previsioni del bilancio, e si tenesse conto del tempo in cui hanno potuto esercitare la loro azione, si dovrebbero trovare più di 3 milioni; ma, purtroppo, non si troveranno. Ed ecco perchè.

Pagina 6884

A tutto febbraio, trascorse, cioè, 35 settimane, abbiamo riscosso 50,750,000 lire; con gli altri quattro mesi che abbiamo davanti a noi non supereremo, se le cose non cambiano, la somma di 74,984,000 lire, più 200,000 lire di prodotti diversi. Ci sarà quindi una differenza di poco meno di un milione.

Pagina 6885

Pagina 6886

Ora che l'espediente è svanito, perchè abbiamo mangiato tutto, non sarebbe mestieri di riprendere in esame il soggetto e di fare opera per sollevare i posteri da questo peso così grave, da questo vero incubo delle pensioni? Ma, se noi non provvediamo, non so dove si finirà. Lasceremo tanti debiti consolidati; lasceremo tante imposte; tante spese intangibili; vediamo, almeno, se, per l'avvenire, si può ottenere qualche sgravio rispetto alle pensioni.

Pagina 6891

Abbiamo la legge dell'avanzamento degli ufficiali che, come diceva l'onorevole Sani, porterà certamente qualche aggravio al bilancio.

Pagina 6892

Un'altra spesa si è introdotta nelle partite di giro: quella per l'Agro romano, di cui abbiamo parlato non è gran tempo. Il ministro di agricoltura, invece di pagare con denaro tratto dal bilancio i beni che deve espropriare per la bonificazione dell'Agro romano, si fa dare i denari dalla Cassa depositi e prestiti e poi li mette nelle partite di giro. Si dice che questo è un investimento di capitali, ma gli esempi che abbiamo avuto a questo riguardo, ci dimostrano che i prezzi a cui si debbono espropriare i fondi dell'Agro romano non sono tali che il Demanio possa aver fiducia di ricuperarli.

Pagina 6892

XVII Legislatura – Tornata del 15 gennaio 1892

622758
Biancheri 23 occorrenze
  • 1892
  • politica - sedute parlamentari del Regno d'Italia
  • UNITUSCIA
  • s
  • Scarica XML

Egli è perciò che noi abbiamo creduto di proporre che il vincolo dei terreni boschivi e saldivi abbia ad avere un compenso nel condono del tributo, e che il vincolo dei terreni coltivi abbia ad avere un compenso nel pagamento di somma in denaro.

Pagina 5097

Se taluno dei colleghi si spaventasse, e dicesse che, esonerando dal tributo i terreni vincolati boschivi e saldivi, si arrecherebbe un colpo alla finanza dello Stato, io risponderei che no; perchè noi non abbiamo proposto che sia concesso il condono dei tributi a tutti i proprietari, ma ai proprietari soltanto dei terreni dalle leggi preesistenti abbandonati alla libera coltura.

Pagina 5097

Quindi è che abbiamo proposto che, in prima istanza, debban decidere le Amministrazioni forestali, in seconda istanza i Comitati, in terza istanza il Consiglio di Stato.

Pagina 5098

Egli è per questo che abbiamo proposto che si addossi questa spesa alla Provincia, la quale è l'ente che rappresenta tutti i Comuni in cui questa influenza si svolge beneficamente ausiliatrice.

Pagina 5098

Non abbiamo proposto che il pagamento della spesa sia sopportato dai Comuni in cui esistono zone vincolate, perchè non è certamente in montagna che si sviluppano le inondazioni, non è certamente in montagna che si sprigionano le emanazioni miasmatiche.

Pagina 5098

In una materia in cui l'interesse privato trovasi continuamente in urto con quello pubblico, abbiamo creduto savio consiglio consentire l'azione popolare; la quale permetterà che il cittadino, edotto delle condizioni del suo Comune, soccorra, tuttavolta che sia necessario, alla tutela dell'interesse pubblico minacciato dai dissodamenti e dai disboscamenti.

Pagina 5098

Due non mai abbastanza lamentati inconvenienti abbiamo voluto allontanare. Non dovevamo e non potevamo tollerare che reati lievi fossero puniti con pena grave, che reati gravi con pena lieve e che reati della stessa qualità e quantità fossero puniti in modo diverso secondo i luoghi, i tempi, i modi di valutazione

Pagina 5098

Per allontanare questo pericolo abbiamo reputato conveniente demandare ai Comitati la facoltà di nominare gli agenti, ai Consigli provinciali quella di approvare, al ministro quella di dire l'ultima parola al riguardo in caso di dissenso. Questo per impedire che come prima potevano peccare per difetto i Consigli provinciali, potessero poi peccare per eccesso i Comitati.

Pagina 5098

Per essere meno logici, ma più pratici, abbiamo creduto conveniente addossare le spese di custodia alle Provincie.

Pagina 5098

Per raggiungere questo intento abbiamo eliminato il criterio di punire, accolto illogicamente dalla legge che si basa sulla valutazione del danno e del valore delle piante tagliate; illogicamente perchè soggetto alle apprezzazioni degli agenti e alle oscillazioni dei mercati.

Pagina 5099

Scrivono, per esempio: abbiamo speso tanto; ed allora noi dobbiamo rispondere: no, bisogna specificare le spese.

Pagina 5100

Abbiamo recentemente dovuto rimandare quattro volte i conti p, un professore, perchè la Corte dei conti domandava se egli si era servito o no del libretto di riduzione, ed il professore non rispondeva mai alla domanda e continuava a strepitare, perchè non si pagava.

Pagina 5100

Qui non è il caso di chiedere se con le nuove pattuizioni abbiamo guadagnato, o perduto terreno; giacche per confessione generale noi non abbiamo fatto, rinnovando quasi letteralmente l'antica convenzione, che mantenere lo statu quo. Le piccole novazioni intorno al lino e alla canapa non hanno grande importanza per quanto si riferisce agli scambi fra l'Austria e noi, essendo argomento che più specialmente riguarda le nostre relazioni col Belgio.

Pagina 5106

Noi abbiamo stipulato tre trattati coll'Austria-Ungheria: quello dell'agosto 1867, quello del dicembre 1878, ed infine quello del dicembre 1887.

Pagina 5108

Abbiamo noi la più lontana possibilità di fare altrettanto? Io comprendo che la Commissione spagnuola per le nuove tariffe abbia potuto suggerire a quel Governo l'inclusione di un simile patto, nei nuovi trattati, perchè la Spagna tiene l'occhio costantemente fisso al vecchio suo sogno dell'Unione iberica, e vi si prepara. Comprenderei che facessero lo stesso la Svezia, la Norvegia, la Danimarca, aspiranti con legittima ambizione ad una forte unione scandinava.

Pagina 5112

Essi per altro non sono, come Governo, responsabili del passato; imperciocchè come semplici deputati qui tutti abbiamo la nostra parte di responsabilità diretta o indiretta nello indirizzo della politica economica italiana.

Pagina 5117

Noi abbiamo sentito pronunciare testè dall'onorevole Pantano il giudizio intorno alla inopportunità della conclusione di questi trattati,

Pagina 5118

Fra questi paesi quello in cui noi abbiamo importato del vino è la Germania, e la nostra importazione in quell'Impero è ascesa:

Pagina 5121

Le industrie tessili ebbero uno sviluppo lo ebbero le industrie del ferro, le industrie meccaniche e via discorrendo; e abbiamo visto, in questi ultimi tempi, alcuni nostri industriali Conquistare dei mercati all'estero di fronte alla concorrenza di potenti industriali di altri paesi.

Pagina 5122

Ma si dice: abbiamo ottenuto una grande concessione sull'uva: l'uva per mosto è stata assoggettata a pagare il dazio di quattro marchi per quintale.

Pagina 5123

Se le potenze centrali non potevano dare a noi quei vantaggi che noi chiedevamo, dei quali noi avevamo bisogno, noi non dovevamo concedere ad essi tutto ciò che abbiamo concesso, a costo anco di non conchiudere i trattati.

Pagina 5128

Dopo i disastri del 1870 la politica economica francese cambiò di nuovo, ed oggi abbiamo nella vicina repubblica una reazione a quel breve periodo di più mite difesa e quasi un ritorno al passato indirizzo.

Pagina 5129

Dunque abbiamo un movimento commerciale in Inghilterra di circa 25 miliardi, di fronte ad 1 miliardo in Italia, e una marina mercantile della potenza di 10 milioni di tonnellate, quando noi arriviamo appena a 700,000 tonnellate.

Pagina 5130

Cerca

Modifica ricerca