Vocabolario dinamico dell'Italiano Moderno

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Manuale di Microscopia Clinica

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Giulio Bizzozero 13 occorrenze

Si troveranno, quindi, nelle materie vomitate gli elementi microscopici che abbiamo già studiati in questi diversi liquidi (specialmente gli elementi del leptothrix e le cellule epitaliali pavimentose della bocca) ed, oltracciò, gli svariati elementi provenienti dallo stomaco.

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Vediamo invece come siano costituiti gli altri due nematodi di cui abbiamo tenuto parola.

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Tra i parassiti d’infima classe che si possono trovare nelle feci abbiamo anche degli infusori: 1.o il paramaecium coli (tav. 4, fìg. 41.) trovato da MALMSTENMALMSTEN, Virch. Arch. 1857, p. 302. in due casi di diarrea cronica e riveduto più tardi da STIEDA L. STIEDA, Virch. Arch. Vol. 30, p. 285. e da altri in casi di tifoide e di diarree croniche. Esso venne trovato recentemente anche in Italia da GRAZIADEIGRAZIADEI, Archivio per le Sc. med. Vol. IV. 1880. e da PERRONCITOPERRONCITO, Annali della R. Accademia d’Agricoltura di Torino. Vol. XXIII. 1880. in individui affetti da anchilostomiasi.

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Ora essi vi si trovano ben conservati, coi caratteri che abbiamo già descritti altrove (§ 15,40 e 57), ora, invece, già in via di disaggregazione, cioè, o granulosi, con contorni irregolari, deformati, a nuclei assai palesi, ovvero ridotti a soli nuclei, circondati da pochi granuli. Ciò ha luogo specialmente quando essi hanno soggiornato a lungo nelle vie respiratorie; ed in questo caso sono circondati da immensa quantità di granuli, in parte grassi, ed in parte (la maggiore) albuminoidi, derivanti da leucociti già disaggregati.

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Woch. 1881, p. 360. ritiene che queste cellule che abbiamo descritto come epitelio polmonare possano provenire anche dagli strati profondi dell’epitelio bronchiale. È superfluo ch’io aggiunga che ciò non può essere, prima perchè le due specie di cellule in discorso (contro l’asserzione di SENATOR) sono diverse fra loro, poi perchè, se fosse quanto sostiene SENATOR, dovremmo osservare cellule simili a quelle dell’epitelio polmonare anche in altre mucose, p. es., nella mucosa nasale che ha, come i bronchi, epitelio vibratile stratificato; e invece, come dissi più sopra, ciò non si avvera. L’esempio addotto da SENATOR dell’epitelio delle vie orinarie non vale, essendo troppa la differenza fra questo epitelio e quello della mucosa bronchiale.

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Di filamenti vegetali abbiamo: i fili di lino (fig. 1.a c) cilindrici, a contorno regolare, e presentanti tratto tratto delle strie trasversali, in corrispondenza delle quali il filamento è, il più delle volte, leggermente ingrossato; i fili di canapa (fig. 1.a e), più grossi, uniti fra loro a fasci, meno regolari; e i fili di cotone (fig. 1.a d), appiattiti, piuttosto irregolari, torti generalmente su se stessi.

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Hanno la stessa costituzione chimica di quei cristalli ottaedrici (così detti cristalli di CHARCOT) che abbiamo già trovato nello sputo e nelle feci. Sono solubili negli acidi vegetali e minerali, nell’ammoniaca, negli alcali caustici e nei carbonati alcalini; insolubili nell’alcool, etere e cloroformio; resistono notevolmente all’acqua fredda, meno alla calda. La loro costituzione chimica e la causa della loro precipitazione furono soggetto di molte controversie. Mentre alcuni li consideravano come di fosfato di calce, di fosfato di magnesia, o di fosfato ammonico-magnesiaco, BOETTCHER li ritenne di natura albuminoide. Recentemente, invece, SCHRElNER SCHREINER, Liebig’s Ann. Vol. 194, pag. 68-84. 1878. dimostrò che constano di un fosfato la cui base è una sostanza organica rappresentata dalla formola C2H5N. Questa base è inodora; un suo derivato non determinato, invece, ha l’odore caratteristico dello sperma fresco.

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. - Già più addietro abbiamo veduto come gli ammassi di globuli rossi, di cellule epiteliche, ecc. che provengono dal rene possano mantenere la forma del lume del canalicolo orinifero entro cui stavano, e costituiscano così dei cilindri di globuli rossi, dei cilindri epitaliali e via dicendo. Anche i sali dell’orina possono formare degli aggregati a forma cilindrica, e dar luogo, così, a cilindri constanti o di granuli di urati, o di cristallini di acido urico o di ossalato di calce. Nei primi giorni della vita estrauterina sono frequenti nelle urine dei cilindri di urati, dipendenti da un infarto urico dei reni. Constano di aggregati di granuli e di corpi irregolarmente poliedrici o globosi, brunastri o rossigni; all’aggiunta di acido acetico concentrato o d’acido cloridrico queste masse si sciolgono, precipitando, invece, i caratteristici cristalli di acido urico.

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., ed a questo modo abbiano origine i vari cilindri granulosi, i cilindri contenenti cellule epitaliali, insomma tutte quelle varietà di cilindri che già abbiamo descritto.

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Abbiamo veduto che i cilindri possono contenere cellule epiteliche renali in degenerazione grassa e ammassi di granuli adiposi. La significazione di tali cilindri è palese. Danno indizio di degenerazione grassa del parenchima renale, dovuta, sia all’influenza di veleni (per esempio, fosforo) o di sostanze infettive sia ad una nefrite diffusa cronica; ed acquistano, per ciò, molta importanza diagnostica.

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Abbiamo veduto come, lasciando a sè le orine di individui sani, vi si sviluppino varie forme vegetali (Tav. 6a, fig. 69). Le più frequenti sono i vibrioni ed i bacterî (fig. 69 a) rappresentati da sottili bastoncini, ora cortissimi cosicchè paiono ovali o tondeggianti, ora man mano più lunghi, fino a superare i 6-8 µ, ed ora isolati, ora riuniti a catenule di 2-8-10 articoli. I bacterî di frequente sono riuniti in lunghi ordini filiformi. Quando sono isolati presentano spesso vivi movimenti di locomozione; che però si notino talora, benchè assai meno vivi, anche nelle catenule constanti di pochi articoli. - I vibrioni ed i bacterî cominciano a comparire quando l'orina è ancora acida, e si moltiplicano enormemente durante la fermentazione alcalina. Essi, però, si possono trovare anche nell’orina raccolta nella vescica, nei casi in cui, come spesso nel catarro vescicale, essa soggiace alla fermentazione alcalina nell’interno dell’organismo. Probabilmente in tali casi i primi vibrioni sono portati nella vescica dalle siringhe sudicie adoperate per lo svuotamento di essa, i quali favoriscono, o, secondo alcuni, determinano col loro moltiplicarsi la fermentazione alcalina dell’orma. È superfluo il notare, che il rapido apparire o moltiplicarsi dei vibrioni e bacterî è favorito dalla stagione calda e dal sudiciume dei vasi in cui si raccoglie l’orina.

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Questa opinione è erronea, poichè globuli nucleati possono trovarsi anche nella milza, ed io e SALVIOLI BIZZOZERO e SALVIOLI, Centralblatt, 1879. abbiamo dimostrato come questa ne possa contenere gran copia nell’anemia. La loro presenza nel sangue, quindi, può riferirsi anche a malattia splenica. Per accertare la loro provenienza dal midollo è necessario qualche altro criterio; quale sarebbe forse, ad es., la presenza contemporanea nel sangue di grandi cellule a grossi granuli, come si disse più sopra.

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Riassumendo, se noi facciamo una sezione trasversa del pelo e del suo follicolo nel punto in cui tutti i loro strati sono rappresentati, abbiamo, incominciando dall'esterno, gli strati seguenti: Longitudinale esterna Membrane del follicolo Circolare media Anista Guaina esterna della radice Strato di Henle Guaina interna Strato di Huxley Epidermide Epidermide Pelo Strato corticale Sostanza midollare

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