Se tutto quanto ci circonda non è che leggi, limiti, costrizioni morali a ben fare (per usar questo termine), parrà strano che un istituto di credito abbia anch'esso la missione di costringer moralmente al bene? Voi dite che così d'ogni uomo ne facciamo un bigotto; peggio per chi s'infinge, o Signori, ma la finzione non dura a lungo; dai frutti si capisce l'albero. Pur, questi sono i casi rari: il nostro popolano sarà scaduto dall'avita bontà ma tuttavia è credente. Ma se alcuno che frequentava la bettola o la bisca, che lavorava la domenica o che bestemmiava, per usufruire della Cassa Rurale, si corregge e si emenda, noi avremo fatto un gran bene all'individuo e alla società. Leggevo in un giornale, non è molto, che un gabellotto si trovava nella brutta condizione di doversi ridurre alla miseria; il padrone gli aveva detto chiaro, o paghi o ti mando via. Soleva costui ubbriacarsi spesso, onde non era stato ammesso alla Cassa rurale del villaggio: in quelle strette andò dal Parroco, pregandolo di intercedere per lui presso la Presidenza. Il parroco rispose: se per tre mesi non andrai alla bettola, né ti ubbriacherai, io ti farò iscrivere socio alla Cassa; ma frattanto, se lo prometti da vero, pregherò il padrone a lasciarti ancora per tre mesi la gabella del fondo. Il contadino tenne la promessa, ebbe i danari dalla Cassa, restò ai servigi di quel signore, né più si ubbriacò mai; e tutta la sua famiglia con lui benedice alla istituzione che ha per base la così detta costrizione morale.Via adunque le lustre di argomenti falsi, coi quali si vorrebbe tirar noi cattolici dalla parte viziata, e sfruttarci e gettarci via come limoni spremuti.
Pagina 43
Pagina 4