Vocabolario dinamico dell'Italiano Moderno

UNICT

Risultati per: abbia

Numero di risultati: 1 in 1 pagine

  • Pagina 1 di 1

C'era una volta...

218885
Luigi Capuana 1 occorrenze
  • 1910
  • R. Bemporad e figli
  • Firenze
  • paraletteratura-ragazzi
  • UNICT
  • w
  • Scarica XML

— Maestà, — disse il Ministro che aveva suggerito di far divorare Topolino dai gatti — si costruisca una gran trappola, che abbia l'aspetto della camera della Reginotta, e cerchisi un Mago capace di fare una bambola grande al naturale, somigliantissima a lei, con un congegno da poter chiamare: Topolino! Topolino! con lo stesso tono della voce di lei. Sono sicuro che Topolino cascherà nell' inganno. Quando avremo in mano, penseremo al da farsi. L'idea parve eccellente. Senza che ne trapelasse nulla, i magnani di corte costruirono una trappola, che simulava la camera della Reginotta; e un famoso Mago fece una bambola grande al naturale, da scambiarsi colla Reginotta in carne e ossa, e che diceva: Topolino! Topolino! con lo stesso tono della voce di questa. Collocarono la trappola nel giardino reale, ed aspettarono fino alla dimane. Tutta la notte, il congegno della bambola chiamò: Topolino! Topolino! Ma chi sa dove lucevano gli occhi di Topolino in quel punto? Per sei notti l'inganno non giovò. Alla settima, il povero Topolino, lusingato dalla somiglianza, era accorso alla trappola e c' era rimasto. Figuriamoci il tripudio del Re e dei Ministri, la mattina, quando lo trovarono acquattato in un cantuccio presso la bambola! — Rosicchia, Topolino! Sposa la Reginotta, Topolino! — Lo beffeggiavano senza pietà; e Topolino, acquattato nel suo cantuccio, li guardava e non rispondeva nulla. Giusto in quel giorno, la sua mamma, avendo bisogno d' un servigio, aveva detto: — Codina, codina, Servi la tua mammina! — Ma la codina non si era mossa. — Ah, codina, codina! — esclamò quella mamma desolata — Topolino è in pericolo; andiamo a soccorrerlo, presto! — E si avviarono, la codina avanti, e lei dietro, finché non giunsero alla capitale del regno e non entrarono nel giardino reale, mischiati alla folla che accorreva per la curiosità di osservare Topolino dentro la trappola. Quel giorno Topolino doveva esser bruciato. La trappola era stata unta tutta d'olio e di grasso; s'aspettava il Re e la Corte per appiccargli fuoco. La codina spiccò un salto e andò ad appiccicarsi al codione di Topolino. — Topolino ha la coda! Lascia veder la coda, Topolino! — E Topolino, che si era subito ringalluzzato, si voltava compiacente e dimenava la coda, come se non avesse capito la condanna che gli stava sul capo. La gente rideva e batteva le mani. Ora che Topolino era cascato in disgrazia, nessuno più si rammentava del bene ch'egli aveva fatto, quando si chiamava Niente-con-Nulla: il mondo è così! Al suono delle trombe, ecco il Re, i Ministri e la Corte, tutti vestiti in gran gala, preceduti dal carnefice, con una torcia accesa in pugno. La Reginotta era rimasta al palazzo. Il Re, per scherno, allora disse: — Topolino, prima di morire, che grazia chiedi? — E Topolino, senza scomporsi, rispose: — Maestà: Topolino non vuol ricotta; Vuol sposare la Reginotta: E se il Re non gliela dà, Topolino lo ammazzerà. — E si lisciava la coda. — Date fuoco! — ordinò il Re inviperito. Ma non appena il carnefice ebbe accostata la torcia alla trappola, ecco che insieme con la trappola scoppia in fiamme il trono reale. Le vampe avvolsero il Re e i Ministri, che non trovarono scampo. La gente fuggiva, atterita; ma Topolino, trasformato in bellissimo giovane, usciva fuori sano e salvo. Agli urli, alle strida, accorse subito la Reginotta; e, visto il disastro, si mise a piangere:

Pagina 294

Cerca

Modifica ricerca