Vocabolario dinamico dell'Italiano Moderno

ITTIG

Risultati per: abbia

Numero di risultati: 55 in 2 pagine

  • Pagina 1 di 2

Decreto legislativo 22 gennaio 2004, n. 42 - Codice dei beni culturali e del paesaggio, ai sensi dell'articolo 10 della legge 6 luglio 2002, n. 137.

39161
Stato 17 occorrenze

Nessun premio spetta allo scopritore che si sia introdotto e abbia ricercato nel fondo altrui senza il consenso del proprietario o del possessore.

Il soggetto che abbia acquisito il possesso del bene per donazione, eredità o legato non può beneficiare di una posizione più favorevole di quella del proprio dante causa.

Il proprietario dell'immobile che abbia ottenuto la concessione prevista dall'articolo 89 ovvero sia scopritore della cosa, ha diritto ad un premio non superiore alla metà del valore delle cose ritrovate.

La pena è della reclusione da uno a sei anni e della multa da euro 103 a euro 1.033 se il fatto è commesso da chi abbia ottenuto la concessione di ricerca prevista dall'articolo 89.

Il Ministero e le regioni vigilano, nell'ambito delle rispettive competenze, affinché siano rispettati i diritti di uso e godimento che il pubblico abbia acquisito sulle cose e i beni soggetti alle disposizioni della presente Parte.

Il contributo di cui al comma 1 può essere concesso anche per interventi conservativi su opere di architettura contemporanea di cui il soprintendente abbia riconosciuto, su richiesta del proprietario, il particolare valore artistico.

È vietata altresì l'uscita: a) delle cose mobili appartenenti ai soggetti indicati all'articolo 10, comma 1, che siano opera di autore non più vivente e la cui esecuzione risalga ad oltre cinquanta anni, fino a quando non sia stata effettuata la verifica prevista dall'articolo 12. b) dei beni, a chiunque appartenenti, che rientrino nelle categorie indicate all'articolo 10, comma 3, e che il Ministero, sentito il competente organo consultivo, abbia preventivamente individuato e, per periodi temporali definiti, abbia escluso dall'uscita, perché dannosa per il patrimonio culturale in relazione alle caratteristiche oggettive, alla provenienza o all'appartenenza dei beni medesimi.

Quando non sia conosciuto chi abbia diritto alla consegna del bene, il Ministero dà notizia del provvedimento di restituzione mediante avviso pubblicato nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana e con altra forma di pubblicità.

L'autorizzazione paesaggistica è impugnabile con ricorso al tribunale amministrativo regionale o con ricorso straordinario al Presidente della Repubblica, dalle associazioni ambientaliste portatrici di interessi diffusi individuate ai sensi dell'articolo 13 della legge 8 luglio 1986, n. 349 e da qualsiasi altro soggetto pubblico o privato che ne abbia interesse. Il ricorso è deciso anche se, dopo la sua proposizione ovvero in grado di appello, il ricorrente dichiari di rinunciare o di non avervi più interesse. Le sentenze e le ordinanze del Tribunale amministrativo regionale possono essere impugnate da chi sia legittimato a ricorrere avverso l'autorizzazione paesaggistica, anche se non abbia proposto il ricorso di primo grado.

Qualora il titolare di dati personali abbia esercitato i diritti a lui riconosciuti dalla normativa che ne disciplina il trattamento, i documenti degli archivi storici sono conservati e consultabili unitamente alla documentazione relativa all'esercizio degli stessi diritti.

Qualora l'autorizzazione abbia ad oggetto beni appartenenti allo Stato o sottoposti a tutela statale, la richiesta è presentata al Ministero almeno quattro mesi prima dell'inizio della manifestazione ed indica il responsabile della custodia delle opere in prestito.

Nel rispetto dei principi richiamati al comma 1, la legislazione regionale disciplina la fruizione dei beni presenti negli istituti e nei luoghi della cultura non appartenenti allo Stato o dei quali lo Stato abbia trasferito la disponibilità sulla base della normativa vigente.

Nel rispetto dei principi richiamati al comma 1, la legislazione regionale disciplina la valorizzazione dei beni presenti negli istituti e nei luoghi della cultura non appartenenti allo Stato o dei quali lo Stato abbia trasferito la disponibilità sulla base della normativa vigente.

Qualora la concessione abbia ad oggetto la riproduzione di beni culturali per fini di raccolta e catalogo di immagini fotografiche e di riprese in genere, il provvedimento concessorio prescrive: a) il deposito del doppio originale di ogni ripresa o fotografia; b) la restituzione, dopo l'uso, del fotocolor originale con relativo codice.

Il comodato non può avere durata inferiore a cinque anni e si intende prorogato tacitamente per un periodo pari a quello convenuto, qualora una delle parti contraenti non abbia comunicato all'altra la disdetta almeno due mesi prima della scadenza del termine. Anche prima della scadenza le parti possono risolvere consensualmente il comodato.

Il provvedimento di inibizione o sospensione dei lavori incidenti su di un bene paesaggistico per il quale la pianificazione paesaggistica preveda misure di recupero o di riqualificazione cessa di avere efficacia se entro il termine di novanta giorni la regione non abbia comunicato agli interessati le prescrizioni alle quali attenersi, nella esecuzione dei lavori, per non compromettere l'attuazione della pianificazione.

Laddove la regione non abbia affidato agli enti locali la competenza al rilascio dell'autorizzazione paesaggistica, la richiesta di rilascio in via sostitutiva è presentata alla competente soprintendenza.

Lo scambio di partecipazioni: aspetti economico-aziendali, contabili e fiscali - abstract in versione elettronica

86441
Savioli, Giuseppe 1 occorrenze
  • 2004
  • DoGi - Dottrina Giuridica
  • diritto
  • ITTIG
  • w
  • Scarica XML

Per corroborare le conclusioni raggiunte a livello deduttivo, lo scritto è arricchito da una ricerca concernente l'esame di alcune operazioni di notevole rilevanza, che permettono di apprezzare come, nei casi concreti, l'istituto abbia permesso la realizzazione di operazioni di concentrazione difficilmente attuabile con altri strumenti, quali, ad esempio, l'acquisto di azioni il conferimento d'azienda o la fusione della società.

La nuova disciplina del reato di falsità nelle relazioni o nelle comunicazioni delle società di revisione: contraddizioni e incongruenze con la disciplina dei reati di false comunicazioni sociali (Parte II) - abstract in versione elettronica

86499
Ponti, Giovanni 1 occorrenze
  • 2004
  • DoGi - Dottrina Giuridica
  • diritto
  • ITTIG
  • w
  • Scarica XML

L'A. esamina la nuova disciplina del reato di falsità nelle relazioni o nelle comunicazioni della società di revisione di cui all'art. 2624 c.c. introdotta dal d.lg. 61/2002 evidenziandone le principali novità e sottolineando come il legislatore abbia introdotto delle differenze, difficilmente giustificabili, rispetto alla disciplina del reato di false comunicazioni sociali. Differenze, che potrebbero portare alla paradossale conseguenza che - in relazione al medesimo bilancio supposto non veritiero - potrà risultare non punibile l'amministratore che lo ha redatto e punibile il revisore che lo ha revisionato.

Sistema sanzionatorio, ordinanze e regolamenti comunali - abstract in versione elettronica

86557
Fontana, Giovanni 1 occorrenze
  • 2004
  • DoGi - Dottrina Giuridica
  • diritto
  • ITTIG
  • w
  • Scarica XML

Per quanto, finalmente, il Parlamento abbia messo mano al t.u. delle leggi sull'ordinamento degli Enti locali c'è da rilevare che ciò è avvenuto con la creazione di un testo che non è indenne da critiche e commenti. Vero è che l'esigenza di emanare testi legislativi che tengano conto delle continue e repentine modificazioni, non solo delle leggi complementari ma della stessa Costituzione e, non da meno, delle direttive e regolamenti comunitari, pone il legislatore nella non facile condizione di dover fare un grosso sforzo di coordinamento normativo. Ciò che semmai stupisce è la posizione assunta dall'ANCI, rispetto ad una novella giuridica effettivamente poco felice, sì da far cadere la spada di Damocle sulla testa, già malconcia, degli operatori degli Enti locali. Per essere più chiaro, questa posizione isola dal contesto nel quale è collocato il nuovo art. 7 bis d.lg. 267/2000 arrivando così ad affermare che due anni di accertamenti e, ciò che più conta, di introiti sanzionatori, sono destinati a disperdersi nell'oblio amministrativo. Senza nulla togliere al valore di una simile interpretazione, vorrei proporne un'altra, personale, che tende a recuperare quante più risorse possibili, tenendo peraltro conto di un principio giuridico importante, qual è quello della conservazione dell'atto amministrativo.

La riforma della pubblica amministrazione in Albania - abstract in versione elettronica

86571
Cepiku, Denita 1 occorrenze
  • 2004
  • DoGi - Dottrina Giuridica
  • diritto
  • ITTIG
  • w
  • Scarica XML

Nonostante l'Albani post-comunista abbia realizzato con discreto successo un programma di stabilizzazione macroeconomica, l'assenza d un impegno altrettanto forte sul lato della riforma della p.a. ha determinato l'indebolimento del sistema di governance e fenomeni di corruzione diffusa. La crisi istituzionale del 1997 ha fatto emergere la necessità di una profonda riforma amministrativa dello Stato e delle sue logiche operative. La richiesta di una p.a. più trasparente e più efficiente, tipicamente formulata dai cittadini e dalle imprese, ha avuto nel contesto albanese un ulteriore e decisivo protagonista, le istituzioni internazionali. Esse hanno fortemente contribuito all'implementazione di logiche manageriali secondo il paradigma del new public management. Più recentemente, invece, gli sforzi di riforma sembrano indirizzarsi verso il rafforzamento del sistema di governance e, di conseguenza, verso una p.a. maggiormente orientata all'esterno.

Concentrazioni. Le tre sconfitte della Commissione in Tribunale - abstract in versione elettronica

86605
Sabbatini, Pierluigi 1 occorrenze
  • 2004
  • DoGi - Dottrina Giuridica
  • diritto
  • ITTIG
  • w
  • Scarica XML

Non sembra dunque un caso che la Commissione abbia recentemente proposto di modificare tale standard allineandosi sostanzialmente al modello americano (substantial lessening of competition).

Il giudice e l'Antitrust. Quanto "self restraint"? - abstract in versione elettronica

86609
Pomelli, Alessandro 1 occorrenze
  • 2004
  • DoGi - Dottrina Giuridica
  • diritto
  • ITTIG
  • w
  • Scarica XML

Il giudice amministrativo, stando a quanto è possibile ricavare dall'esame del materiale giurisprudenziale, pare abbia maturato il fermo convincimento secondo cui egli ha il poteri di sindacare gli atti dell'Autorità garante della concorrenza e del mercato solamente per vizi di legittimità (compreso fra questi il vizio di eccesso di potere in tute le sue forme) e non anche per vizi di merito. In pratica, le corti amministrative ritengono di non poter sostituire le valutazioni economico-giuridiche effettuate dall'Autorità con valutazioni proprie. Nell'articolo si riflette sulla correttezza, ragionevolezza ed opportunità di questo orientamento, alla luce del ruolo centrale che il sistema di tutela della concorrenza riconosce all'Autorità antitrust.

La valutazione delle aree edificabili può prescindere dal prezzo di aggiudicazione - abstract in versione elettronica

86741
Mariotti, Luca 1 occorrenze
  • 2004
  • DoGi - Dottrina Giuridica
  • diritto
  • ITTIG
  • w
  • Scarica XML

Nel caso il contribuente abbia acquisito l'area edificabile da una procedura concorsuale si pone il problema se il prezzo di aggiudicazione sia o meno idoneo a identificare tale valore venale, soprattutto se si registra notevole sproporzione tra la valutazione fatta dal perito nominato dal giudice delegato e l'effettivo prezzo spuntato nel pubblico incanto. Tale linea logico-interpretativa, seppure originale, non sembra del tutto convincente.

Alcuni interrogativi sul d.lgs. n. 70/2003 di recepimento della direttiva sul commercio elettronico - abstract in versione elettronica

86881
Tripodi, Enzo Maria 1 occorrenze
  • 2004
  • DoGi - Dottrina Giuridica
  • diritto
  • ITTIG
  • w
  • Scarica XML

L'A. mette in evidenza come il decreto legislativo n. 70/2003 abbia dato attuazione alla direttiva "ricopiando" il testo della direttiva stessa senza inserire dei "contenuti nazionali", dando origine a perplessità e problemi applicativi.

La detrazione per le società anche in assenza di operazioni attive - abstract in versione elettronica

86893
Logozzo, Maurizio 1 occorrenze
  • 2004
  • DoGi - Dottrina Giuridica
  • diritto
  • ITTIG
  • w
  • Scarica XML

In riferimento alla detraibilità dell'IVA relativa all'acquisto di beni e servizi in assenza di operazioni attive, qualora il soggetto passivo abbia proceduto a rilevanti acquisti destinati soltanto all'esercizio dell'impresa, occorre verificare, ai fini della detraibilità dell'imposta, che essi siano realmente inerenti all'attività programmata. Se questa condizione ricorre, non è richiesto il concreto esercizio dell'impresa, con la conseguenza che la detrazione dell'imposta spetta anche nel caso di assenza di operazioni attive.

Sanatoria dei tardivi versamenti e dichiarazione di condono - abstract in versione elettronica

86939
Pino, Carlo 1 occorrenze
  • 2004
  • DoGi - Dottrina Giuridica
  • diritto
  • ITTIG
  • w
  • Scarica XML

In caso di tardivo versamento delle imposte, la corretta interpretazione dell'art. 62-bis della legge n. 413/1991 esclude l'esistenza di un obbligo specifico del contribuente di chiedere l'annullamento delle sanzioni con separato atto, quando questi si sia avvalso del condono, presentando (già ad altro titolo) una dichiarazione integrativa semplice, ed abbia provveduto al versamento, seppur tardivo, delle imposte dovute, prima della data del 29 aprile 1992.

La rideterminazione del reddito della società partecipata nel regime di trasparenza - abstract in versione elettronica

86943
Izzo, Bruno; Miele, Luca 1 occorrenze
  • 2004
  • DoGi - Dottrina Giuridica
  • diritto
  • ITTIG
  • w
  • Scarica XML

Nel caso in cui il socio abbia, per effetto di rettifiche di valore e accantonamenti contabilizzati dalla società partecipata e non dedotti fiscalmente, svalutato con rilevanza fiscale la partecipazione in tale società nei dieci periodi d'imposta che precedono quello di inizio della tassazione per trasparenza e la svalutazione dedotta dal socio non sia stata interamente «riassorbita» da eventuali rivalutazioni della medesima partecipazione assoggettate a tassazione, lo stesso deve rideterminare il reddito imponibile della società partecipata allo stesso imputato, rettificando i valori patrimoniali di tale società.

Natura e ritrattazione della dichiarazione dei redditi - abstract in versione elettronica

86965
Procopio, Massimo 1 occorrenze
  • 2004
  • DoGi - Dottrina Giuridica
  • diritto
  • ITTIG
  • w
  • Scarica XML

Perplessità suscita, tuttavia, la circostanza che la Corte non abbia sufficientemente motivato la sentenza con riferimento ai principi della capacità contributiva.

Rimborso a soggetti non residenti con stabile organizzazione nel territorio dello Stato - abstract in versione elettronica

86977
Lodi, Lorenzo 1 occorrenze
  • 2004
  • DoGi - Dottrina Giuridica
  • diritto
  • ITTIG
  • w
  • Scarica XML

Alla luce dell'VIII direttiva CEE, l'esistenza di una stabile organizzazione in Italia non preclude al soggetto passivo straniero il rimborso dell'imposta a norma dell'art. 38-ter del d.p.r. n. 6331972, essendo a tal fine necessario che proprio attraverso la stessa il soggetto non residente abbia effettuato le operazioni cui l'imposta a monte si riferisce.

Campo di applicazione dell'IVA pre le cessioni di beni nella proposta di rifusione - abstract in versione elettronica

87061
Sirri, Massimo; Zavatta, Riccardo 1 occorrenze
  • 2004
  • DoGi - Dottrina Giuridica
  • diritto
  • ITTIG
  • w
  • Scarica XML

Per quel che riguarda, in particolare, le cessioni di beni, emerge con chiarezza come il legislatore comunitario, da un lato, ne abbia formulato una nozione estremamente ampia, e, dall'altro lato, abbia operato una «chiusura» del sistema, con conseguente tendenziale assoggettamento ad imposta di tutte le operazioni, attraverso una definizione «in negativo» delle prestazioni di servizi, considerandosi tali quelle che non costituiscono una cessione di beni.

Note in tema di tutela cautelare nel nuovo rito societario - abstract in versione elettronica

87203
Marinelli, Marino 1 occorrenze
  • 2004
  • DoGi - Dottrina Giuridica
  • diritto
  • ITTIG
  • w
  • Scarica XML

L'A. esamina le disposizioni riguardanti il processo cautelare nel rito societario (artt. 23-24 d.lg. 17 gennaio 2003, n. 5) evidenziando come il legislatore della riforma abbia attenuato il vincolo di strumentalità: la misura cautelare d'urgenza o comunque idonea ad anticipare gli effetti della decisione di merito - adottata ante causam o in corso di causa - , sopravvive anche all'eventuale estinzione del giudizio di merito.

Residenza fiscale della società partecipata e rapporti tra interpelli - abstract in versione elettronica

87333
Dodero, Annibale 1 occorrenze
  • 2004
  • DoGi - Dottrina Giuridica
  • diritto
  • ITTIG
  • w
  • Scarica XML

Tra i requisiti necessari per l'applicazione del regime di "participation exemption" è previsto che la società partecipata abbia la residenza fiscale in uno Stato o territorio diverso da quelli a regime fiscale privilegiato indicati nella "black list" o, alternativamente, la dimostrazione, a seguito dell'esercizio dell'interpello, che dalle partecipazioni non sia stato conseguito, sin dall'inizio del periodo di possesso, l'effetto di localizzare i redditi in Stati o territori in cui sono sottoposti a regimi fiscali privilegiati.

L'ICI è dovuta anche prima della stipula del contratto di compravendita - abstract in versione elettronica

87477
Carrasi, Elio 1 occorrenze
  • 2004
  • DoGi - Dottrina Giuridica
  • diritto
  • ITTIG
  • w
  • Scarica XML

Il futuro acquirente che abbia il possesso dell'immobile è obbligato al pagamento dell'ICI fin dalla sottoscrizione del contratto preliminare di compravendita. Tale principio affermato dalla Suprema Corte stravolge completamente l'orientamento della giurisprudenza di merito e della dottrina, che ha sempre inteso rilevante ai fini ICI solo il possesso coincidente con la titolarità di un diritto reale sugli immobili assoggettati ad imposta. In effetti, la scelta del legislatore è stata quella di individuare come soggetti passivi dell'ICI solo quelli tassativamente elencati nell'art. 3 del d.lg. n. 504/1992, che sono coloro i quali possiedono immobili a titolo di proprietà o di un diritto reale di godimento, nonché i locatari finanziari ed i concessionari di aree demaniali.

Allegazione e prova dell'inerenza di costi detraibili per spese di impianto - abstract in versione elettronica

87481
Marcheselli, Alberto 1 occorrenze
  • 2004
  • DoGi - Dottrina Giuridica
  • diritto
  • ITTIG
  • w
  • Scarica XML

In particolare, nel caso in cui l'attività non abbia poi avuto attuazione, è ragionevole ipotizzare che sia onere del contribuente dimostrare che ciò è stato determinato da ragioni intrinseche alla logica comunque imprenditoriale (ad es., esito negativo di valutazioni di redditività e simili).

Decide la Corte UE sull'ammissibilità della detrazione per le cessioni a soggetti esenti - abstract in versione elettronica

87491
Lodi, Lorenzo 1 occorrenze
  • 2004
  • DoGi - Dottrina Giuridica
  • diritto
  • ITTIG
  • w
  • Scarica XML

L'art. 13 della VI direttiva CEE non consente l'esenzione delle cessioni di beni effettuate ad un soggetto esente da altro soggetto che operi detraendo l'IVA a monte, bensì prevede che debba essere esente la cessione di beni effettuata da chiunque non abbia potuto detrarre l'imposta assolta a monte in forza dell'esenzione della sua attività, quando il bene ceduto sia destinato esclusivamente ad un'attività esentata.

Il giudice competente sull'ottemperanza delle decisioni della Commissione centrale - abstract in versione elettronica

87493
Pace, Fabio 1 occorrenze
  • 2004
  • DoGi - Dottrina Giuridica
  • diritto
  • ITTIG
  • w
  • Scarica XML

L'art. 13 della VI direttiva CEE non consente l'esenzione delle cessioni di beni effettuate ad un soggetto esente da altro soggetto che operi detraendo l'IVA a monte, bensì prevede che debba essere esente la cessione di beni effettuata da chiunque non abbia potuto detrarre l'imposta assoluta a monte in forza dell'esenzione della sua attività, quando il bene ceduto sia destinato esclusivamente ad un'attività esentata.

Qualificabile come borsa di studio il compenso del praticante commercialista - abstract in versione elettronica

87497
Serao, Francesco; Vairano, Luca 1 occorrenze
  • 2004
  • DoGi - Dottrina Giuridica
  • diritto
  • ITTIG
  • w
  • Scarica XML

Tale nuovo indirizzo adottato dal Consiglio nazionale dei Dottori commercialisti deriva dalla diretta modificazione del codice deontologico; in particolare, il codice deontologico prevede sempre che il tirocinio abbia natura gratuita, ma disciplina anche espressamente che, laddove il dominus corrisponda una somma al tirocinante, questa assume natura di borsa di studio. La conseguenza di natura fiscale è che la somma corrisposta al tirocinante sia qualificata come reddito assimilato a quelli di lavoro dipendente, mentre sotto il profilo previdenziale non sussiste alcun obbligo, in quanto la borsa di studio non si caratterizza quale vero rapporto di lavoro tra dominus e praticante.

Infrazioni gravi e reiterate nelle operazioni doganali - abstract in versione elettronica

87499
Sirri, Massimo; Zavatta, Riccardo 1 occorrenze
  • 2004
  • DoGi - Dottrina Giuridica
  • diritto
  • ITTIG
  • w
  • Scarica XML

Tale nuovo indirizzo adottato dal Consiglio nazionale dei Dottori commercialisti deriva dalla diretta modificazione del codice deontologico; in particolare, il codice deontologico prevede sempre che il tirocinio abbia natura gratuita, ma disciplina anche espressamente che, laddove il dominus corrisponda una somma al tirocinante, questa assume natura di borsa di studio. La conseguenza di natura fiscale è che la somma corrisposta al tirocinante sia qualificata come reddito assimilato a quelli di lavoro dipendente, mentre sotto il profilo previdenziale non sussiste alcun obbligo, in quanto la borsa di studio non si caratterizza quale vero rapporto di lavoro tra dominus e praticante.

Decadenza dai benefici "prima casa" - abstract in versione elettronica

87523
Bellini, Luigi; Forte, Nicola 1 occorrenze
  • 2004
  • DoGi - Dottrina Giuridica
  • diritto
  • ITTIG
  • w
  • Scarica XML

Con le modifiche apportate, dalla legge n. 326/2003, alla disciplina prevista in caso di decadenza dalle agevolazioni "prima casa" il legislatore ha inteso prevedere le stesse conseguenze ai fini dell'imposta di registro e ai fini IVA, laddove il contribuente abbia fruito indebitamente delle agevolazioni previste per l'acquisto della prima casa. Infatti, prima della modifica introdotta con la legge n. 326/2003, le violazioni commesse in tema di imposta di registro potevano essere definite ad un costo maggiore rispetto ai casi in cui le medesime violazioni fossero state commesse in relazione all'acquisto di un immobile soggetto ad IVA.

Le Sezioni Unite si pronunciano sulla sanatoria dei vizi di notifica degli atti impugnati nel processo - abstract in versione elettronica

87529
Glendi, Cesare 1 occorrenze
  • 2004
  • DoGi - Dottrina Giuridica
  • diritto
  • ITTIG
  • w
  • Scarica XML

Resta, infine, problematica l'adombrata distinzione tra giuridica inesistenza e nullità di notificazione dell'atto, mentre appare difficilmente spiegabile l'asserita inoperatività della sanatoria ex tunc del vizio di notifica dell'atto laddove la proposizione del ricorso abbia luogo decorso il termine previsto a pena di decadenza per la notifica dell'atto da parte dell'ente impositore e nel ricorso sia stata specificamente dedotta l'intervenuta decadenza.

L'indennità per la perdita di avviamento commerciale - abstract in versione elettronica

87549
Sorignani, Pier Roberto; Rocchi, Alberto 1 occorrenze
  • 2004
  • DoGi - Dottrina Giuridica
  • diritto
  • ITTIG
  • w
  • Scarica XML

Ed invero, nonostante la dottrina principale abbia liquidato la questione nel senso di escludere la tassazione per carenza assoluta del presupposto oggettivo, esistono fondati motivi per incanalare la discussione in una più ampia prospettiva, con l'autorevole supporto della Corte di giustizia CE.

L'applicabilità del "favor rei" ai procedimenti pendenti - abstract in versione elettronica

87555
Fanelli, Roberto 1 occorrenze
  • 2004
  • DoGi - Dottrina Giuridica
  • diritto
  • ITTIG
  • w
  • Scarica XML

In particolare, nelle ipotesi di sanzioni irrogate per dichiarazione infedele e per irregolarità nella tenuta delle scritture contabili, laddove il giudice tributario non abbia tenuto conto delle nuove disposizioni, la sentenza deve essere cassata e rinviata al giudice di merito, per la rideterminazione in concreto delle sanzioni applicabili, facendo ricorso alle nuove disposizioni se più favorevoli.

Dieci anni di Testo Unico bancario - abstract in versione elettronica

87671
Castaldi, Giovanni 1 occorrenze
  • 2004
  • DoGi - Dottrina Giuridica
  • diritto
  • ITTIG
  • w
  • Scarica XML

., il Testo Unico bancario "non ha più lo smalto del provvedimento modello che fu enfaticamente promulgato a fine 1993... però può ritenersi che abbia retto bene all'usura del tempo, ha assimilato le modifiche, ha assorbito le novità, è rimasto integro nella sua struttura portante, è pronto ad affrontare a piè fermo il suo secondo decennio".

L'adozione del figlio maggiorenne del coniuge nel sistema delineato dalla giurisprudenza costituzionale - abstract in versione elettronica

87721
Attenni, Celeste 1 occorrenze
  • 2004
  • DoGi - Dottrina Giuridica
  • diritto
  • ITTIG
  • w
  • Scarica XML

La questione si riferisce, in particolare, al divieto di adozione del figlio maggiorenne del coniuge laddove l'aspirante adottante abbia dei figli legittimi. Si prendono brevemente in considerazione le funzioni dell'adozione e la loro evoluzione nel sentire sociale, nonché alcuni elementi della normativa e della giurisprudenza costituzionale in materia. Ci si interroga sulla costituzionalità della norma sottoposta all'attenzione della Corte sotto i profili del principio di uguaglianza, del principio di razionalità-equità e del principio di tutela dell'interesse superiore all'armonia familiare. Si conclude auspicando un intervento del legislatore.

L'adeguamento dell'atto costitutivo della s.r.l - abstract in versione elettronica

87801
Bartalena, Andrea 1 occorrenze
  • 2004
  • DoGi - Dottrina Giuridica
  • diritto
  • ITTIG
  • w
  • Scarica XML

Alla luce delle nuove prescrizioni relative alle s.r.l. si può ragionevolmente ritenere che il legislatore abbia voluto porre l'accento sulla rilevanza che in tale tipo societario riveste il nesso contrattuale tra i soci, privilegiando i criteri soggettivi di interpretazione dell'atto costitutivo e riproponendo in maniera urgente la problematica della dialettica interna tra i soci e delle misure di tutela che devono essere assicurate al socio di minoranza a fronte di mutamenti degli equilibri interni della società. L'analisi proposta affronta inoltre il nodo dei numerosi problemi applicativi non completamente risolti neppure a seguito dell'entrata in vigore del decreto correttivo della riforma.

Competenze di soci e amministratori nelle s.r.l.: dall'assemblea fantasma all'anarchia? - abstract in versione elettronica

87817
Benazzo, Paolo 1 occorrenze
  • 2004
  • DoGi - Dottrina Giuridica
  • diritto
  • ITTIG
  • w
  • Scarica XML

Con la riforma del diritto societario, relativamente alle società a responsabilità limitata, si è passati da un modello organizzativo espresso in termini rigidamente capitalistico-corporativi, caratterizzato dalla presenza di organi distinti, con una precisa ripartizione delle competenze e con una corrispondente attribuzione di responsabilità, ad un sistema notevolmente mutato in cui pare che il legislatore abbia voluto enfatizzare la compenetrazione tra qualità di socio e funzione amministrativa.

Note di presentazione del condono edilizio e impianto generale - abstract in versione elettronica

87963
Bassani, Mario 1 occorrenze
  • 2004
  • DoGi - Dottrina Giuridica
  • diritto
  • ITTIG
  • w
  • Scarica XML

Vi è dunque il dichiarato proposito, che si spera si concretizzi, di dare una veste organica e definitiva ai rimedi contro l'abusivismo edilizio affinché, chiusa questa fase, il territorio non abbia più a subire devastazioni.

La Corte non dissolve i dubbi sul voto degli italiani all'estero ma li aumenta - abstract in versione elettronica

88081
Vizioli, Nicola 1 occorrenze
  • 2004
  • DoGi - Dottrina Giuridica
  • diritto
  • ITTIG
  • w
  • Scarica XML

In particolare l'A. esprime i suoi dubbi su alcune delle ragioni addotte dalla Corte per dichiarare l'inammissibilità del ricorso ritenendo che il giudice delle leggi, non solo abbia perso un'occasione importante per chiarire i dubbi di legittimità che circondano la disciplina sul tema, ma anzi li abbia, in un certo senso, accresciuti con una decisione che potrebbe essere letta come il via libera ad una riduzione delle garanzie poste dall'art. 48, comma 2, Cost. a tutela della genuinità del voto.

Ancora sui rimedi civili conseguenti a violazioni di norme antitrust - abstract in versione elettronica

88123
Libertini, Mario 1 occorrenze
  • 2004
  • DoGi - Dottrina Giuridica
  • diritto
  • ITTIG
  • w
  • Scarica XML

In critica alla sentenza n. 17475/2002 della Corte di Cassazione e ai successivi interventi dottrinali che ne hanno condiviso la linea di pensiero, l'A. sostiene che qualsiasi soggetto, anche consumatore finale, che abbia subito un danno patrimoniale per effetto di un comportamento imprenditoriale posto in essere in esecuzione di un'intesa anticoncorrenziale, ha diritto al risarcimento del danno ex art. 2043 c.c. nei confronti dei responsabili dell'illecito antitrust, purché possa dimostrare un nesso di causalità diretto. E' invece criticata la tesi della nullità derivata dei contratti "a valle", stipulati dai partecipanti all'intesa con soggetti terzi, anche quando contengono elementi predeterminati nell'intesa illecita.

Cerca

Modifica ricerca

Categorie