Io fo osservare all'onorevole Cimati una cosa che dimostra come la Commissione abbia considerato quell'ordine di idee cui egli ha accennato. Io prego l'onorevole Cimati di tener presente che mentre nel sistema attuale il rapporto nel sistema di tassazione di questi esplodenti destinati a queste due industrie è da 0,60, per le polveri da mina povere, a 1,10 che è la tassa per gli esplodenti dell'industria perforatrice ricca, questo rapporto da 0,60 a 1,10 ora è da 0,50 a 1,25. Dunque vede che l'attuale riforma, che la Commissione caldeggia, è venuta nel suo ordine d'idee, perchè la differenza attuale viene aggravata in senso peggiore per l'industria perforatrice ricca. Il che è tanto vero che ad un collega (non è l'onorevole Cimati) che mi faceva la stessa obiezione ed io dava questa risposta: la conclusione è che questa polvere da mina povera non paga nulla, perchè è tutta di contrabbando. Il che sarà vero, ma non si può su questo elemento fondare un criterio di riforma. E del resto dirò quello (che non dovrei dire da relatore, e nemmeno da deputato) che i contribuenti come finora l'han fatto potranno anche continuare a farlo.
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Per queste due ragioni, gli industriali non soltanto sono sosdisfatti della proposta contenuta nel disegno di legge, ma sollecitano ogni giorno coi loro voti che il Parlamento abbia a darvi sanzione.
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presidente Ma no, abbia pazienza: se fosse stato attento, avrebbe inteso che si è letto tutto l'articolo primo.
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Ora ho chiesto di parlare sull'articolo 2, e dirò brevi parole, motivate dall'intento di togliere alcune incoerenze, inesattezze e improprietà, dal punto di vista delle sanzioni penali, e lo farò in modo che, sebbene io non abbia potuto proporre emendamenti agli articoli 23 e 24 della legge del 1891, che sono modificati nell'articolo 1° del presente disegno di legge, si potrà tuttavia tener conto delle mie osservazioni anche nei riguardi di quegli articoli, valendosi della facoltà di coordinamento data al Governo col seguente articolo 6.
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Lo prego, cioè, di volermi dire se egli non intenda di venire più efficacemente in soccorso della piccola proprietà e dei piccoli affari, meglio che non abbia fatto col presente disegno di legge; e specialmente se intenda di provvedere ad una più giusta e doverosa tutela della piccola proprietà, della piccola industria e del piccolo commercio, mediante un rimaneggiamento delle tasse di bollo, introducendovi il principio non dico della progressività, ma almeno della proporzionalità o della gradualità. L'onorevole ministro non vorrà disconoscere che l'omnibus finanziario dell'onorevole Chimirri, a tutela dei trapassi della piccola proprietà faceva un passo molto più innanzi del presente disegno di legge, e che la diminuzione di tassa di registro per gli atti e contratti contenenti trasferimento di beni immobili, disposto dall'articolo 1° del presente disegno di legge, non toglie le enormi sperequazioni che esistono nelle spese di trapasso delle piccole proprietà, in confronto delle grandi. Cosicché noi avremo ancora questo stridente contrasto, che le spese per i trapassi delle piccole proprietà saliranno al 20, 25, 30 per cento ed anche più, in confronto del 6 per cento in media delle spese di trapasso delle grandi proprietà.
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L'onorevole Gallini ha detto acutamente che nel disegno Chimirri tali proposte erano comprese e non si spiega perchè l'onorevole Carcano, (che, dico io, non era presidente di quella Commissione, perchè era ministro dell'agricoltura allora) le abbia abbandonate, mentre prima vi consentiva. Su questo punto veramente non toccherebbe a me di rispondere, osservo solo che mentre allora si era preferita questa via di sgravi finanziari, ora invece si vuole cominciare dagli sgravi sui consumi; e ciò dopo che la Camera e i più autorevoli parlamentari hanno unanimamente deciso in tal senso. È quindi naturale che se il bilancio perde parecchi milioni con un sistema non ne possa concedere
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In ogni modo, questo ho detto unicamente perchè sia chiarito come io non abbia potuto attribuire eccessiva importanza all'esattezza tanto dei dati proposti dal Governo quanto di quelli che propongo io.
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«Saranno ammessi in deduzione dell'asse ereditario i debiti certi e liquidi legalmente esistenti nel momento della aperta successione e resultanti da atto pubblico o da sentenza passata in giudicato, o da scrittura privata che abbia acquistato data certa anteriormente all'apertura della successione, ai termini dell'articolo 1327 del Codice civile.»
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passata in giudicato o da scrittura privata che abbia acquistato data certa anteriormente all'apertura della successione ai termini dell'articolo 1327 del Codice civile.
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A quest'articolo l'onorevole Frascara Giacinto aveva presentato due emendamenti, ma, non essendo presente, s'intende che vi abbia rinunziato.
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E a grado a grado, come io spero e desidero che abbia ad applicarsi presto il catasto nuovo in tutte le provincie del Regno, così potremo dare
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Questo atto rivela tutto l'uomo, ne dice il coraggio sereno, la profondità delle convinzioni, la civica virtù; ed è bene che in tempi di tanto praticismo si abbia di quando in quando la nota elevata e confortante, la prova che per certe anime elette la morte non è nulla quando sopravvivono gli ideali nel nome dei quali si è combattuto, ed ai quali si vuole siano assicurati i migliori combattenti.
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Se non vi sono altre osservazioni, s'intenderà che la Camera, col suo voto, abbia deferito al presidente la nomina dei membri mancanti.
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E intendo solo parlare delle operazioni che si svolsero dal novembre 1899 al marzo 1900, perchè la citazione abbia valore di analogia.
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Non è il caso di fare qui un esame per conoscere le ragioni per cui l'esercito inglese nel Sud-Africa, malgrado il predominio potente di forze e il largo sussidio di tutto quanto concorre a dar valore alle grandi unità, non abbia fatto buona prova; quello che è certo si è che il suo avversario, deficentissimo di armi ausiliarie, ha dimostrato quanta potenza, quanta forza si possa esplicare con la fucileria.
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L'onorevole mio amico Pistoja ha creduto di provare che le armi di artiglieria e di cavalleria sono eccedenti alle esigenze della guerra e ha fatto a suo modo calcoli, confronti e deduzioni che non hanno sostanziale fondamento ed hanno per base un errore: quello cioè che l'esercito italiano abbia il precipuo carattere di un esercito difensivo, carattere che mai ebbe ed avrà alcun esercito, e che non possa manovrare se non in terreni montuosi, rotti e frastagliati.
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Credo che l'onorevole Pais, nella sua improvvisazione, abbia seguito un concetto che non risponde punto a quello vero della difesa del paese. Ogni nazione non deve fare confronti teorici; non deve, come purtroppo si è fatto per molto tempo, limitarsi alla copiatura servile di quello che si fa nelle altre nazioni; ma deve dal proprio genio, dalle proprie attitudini, studiando il paese, le sue finanze, le qualità dei suoi soldati, e via dicendo, trarre quegli argomenti di forza che sono necessari per vincere
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In quella discussione è venuto in chiaro che l'artiglieria avrà sul campo di battaglia molto maggiore efficacia di quella che abbia avuta per il passato, che avrà una gittata molto più lunga, ed avrà il modo di sparare maggior numero di colpi nello stesso spazio di tempo. Tutto ciò mostra che sarà più facile impiegarla per l'avvenire di quello che non fosse stato per il passato; perchè in avvenire, quando avrà trovato una buona posizione, avendo una grande gittata, potrà sempre influire efficacemente sopra tutto il campo di battaglia, senza bisogno di cambiare posizione.
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Aspetti un momento, abbia la bontà, onorevole Lucchini!
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E noti la Camera: Questo tribunale supremo di guerra e marina che vogliamo abolito non giudica mica se Dreyfus abbia commesso tradimento, o se il tal caporale abbia fatto atto di ribellione al suo sergente.
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Dopo questo l'onorevole ministro di grazia e giustizia, che sa quanta amicizia personale e quanta stima io abbia per lui, oggi ci dichiara che la questione è sub judice e sarà risoluta quando sarà presentato alla Camera il nuovo Codice di procedura penale militare.
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Ora questo mi fa credere che l'onorevole Pellegrini non mi abbia fatto l'onore di seguire il mio discorso, perchè io ho detto molto francamente, suscitando un poco anche l'ilarità fra i colleghi, che nella Corte di cassazione del lavoro non ce n'è di troppo, e gli soggiungerò anzi che ci sarebbe posto non per uno, ma per due tribunali supremi, senza incomodarci affatto.
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Abbia la bontà di accennare il suo fatto personale.
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Io non ho mai detto questo; ho detto solamente che era da deplorare come, dopo un voto della Camera, il ministro guardasigilli abbia creduto di interpellare corpi che non sono legislativi.
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Quando la Giunta non abbia riferito entro quel termine, la discussione si aprirà sul disegno di legge presentato dal Governo e la discussione sarà sostenuta dal presidente della Sotto-giunta competente.»
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Ma l'articolo 73 consta di due parti: una è la prescrizione alla Giunta di presentare le relazioni entro un termine stabilito, l'altra è la sanzione, ossia la difesa, che fa la Camera di se stessa, ove la Giunta non osservi questa prescrizione, e consiste nel procedere senz'altro all'esame dei bilanci su cui la Giunta non abbia ancora riferito, discutendo sul testo ministeriale.
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Accademia della crusca
