Vocabolario dinamico dell'Italiano Moderno

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XIII legislatura – Tornata del 27 aprile 1880

570834
Coppino 6 occorrenze
  • 1880
  • politica - sedute parlamentari del Regno d'Italia
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Io credo che quando trattasi di servizi urgentissimi, di servizi che dobbiamo avere pronti, non dobbiamo più far questione di industrie interne o di industrie estere; che dobbiamo commettere le nostre forniture a quelle case, siano nazionali, od estere, che ci danno le macchine e i mezzi più pronti e più perfetti, e credo che ricorrendo all'estero si abbia anche più economia: è questione di averli in tempo utile e di averli perfetti e pronti. Dalla relazione dell'onorevole Bertolè-Viale si rileva che in parte queste forniture furono ritardate dallo studio dei modelli.

Pagina 1675

Quindi, io ripeto, giacchè è presente l'onorevole ministro Depretis, la mia raccomandazione particolarmente a lui, spiacente che l'onorevole ministro della guerra non mi abbia dato, su questo grave argomento, risposta.

Pagina 1684

È bensì vero che l'onorevole Depretis avvertì che fino a quando il Senato non abbia approvate le tabelle inserite nel bilancio dei lavori pubblici non si può dare un serio sviluppo alle opere di costruzione. Io credo però che per queste ferrovie, fra cui è da annoverarsi la Legnago-Monselice, si possa per lo meno accelerare l'allestimento di tutti quegli atti

Pagina 1686

«Il sottoscritto chiede d'interrogare il ministro dell'istruzione pubblica, se intende di eseguire il suo decreto del 25 marzo 1880 sulla istituzione di una sezione di archeologia nelle scuole di magistero delle Facoltà di filosofia e di lettere prima che la Camera abbia discusso il bilancio di pubblica istruzione.

Pagina 1688

Nel caso della difesa del nostro confine orientale avendo noi mezzi di trasporto e di comunicazioni ferroviarie, pel movimento delle nostre truppe, molto inferiori a quelli di cui l'Austria può disporre, c'interessa che il nemico venga da una via soltanto, e non abbia più vie aperte alla rapida invasione del nostro territorio, e che le sua marcie siano al più possibile rese difficili e ritardate. Ma se agli Austriaci, o al nemico qualunque che venisse d'oriente, lasciamo aperte le tre principali vie per le quali, adunate previamente al confine le sue truppe, può con forti colonne invadere il nostro territorio ed entrarvi contemporaneamente per le valli del Fella, del Natisone e dell'Isonzo, noi ci troveremo in tanto svantaggio, da non potere impedire la quasi totale invasione delle provincie venete oltre Adige, e non saremmo in tempo e in grado di opporgli un esercito equivalente di forze per respingerne nei suoi primordi l'aggressione; e quindi ci sarà necessario abbandonare in gran parte quelle provincie venete e ridurci alla difesa dell'Adige e del Po. Non mi pare che questa sia buona previdenza. Quindi vorrei che, come si provvede allo sbarramento dei passi

Pagina 1689

Quando vi sia l'artiglieria occorrente e si abbia un piano concreto e approvato, la difesa di Venezia sulla linea di Mestre e Campalto si potrà fare in poco tempo. E si può inoltre non solo proteggere la città di Venezia, ma renderla anche base di operazioni quando sia congiunta colla linea del Po verso le foci, provvedimenti pure compresi nel piano del sullodato generale che nel 1877 trovavasi in Venezia.

Pagina 1691

XIII legislatura – Tornata dell’11 marzo 1880

601063
Farini 16 occorrenze
  • 1880
  • politica - sedute parlamentari del Regno d'Italia
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Io non so se nei lavori del Gottardo la diplomazia italiana abbia provveduto, abbia vigilato, abbia pensato alla condizione dei nostri operai.

Pagina 705

Si tratta della vita e della salute dei nostri operai, e parlare per essi, per chi abbia, più che il vano linguaggio, il sentimento e la coscienza della vera democrazia, è certamente parlare di uno degli argomenti degni di maggiore sollecitudine, di uno dei soggetti più interessanti che si possano trattare in quest'Aula.

Pagina 705

«Il sottoscritto chiede interrogare l'onorevole ministro dell'interno se abbia dato istruzioni relativamente allo svilupparsi dell'anchilostoma duodenale fra gli operai italiani addetti ai lavori del Gottardo e se siano stati presi provvedimenti per soccorrere efficacemente i malati.»

Pagina 706

Non istarò a ricercare questa parte in quanto che l'onorevole Boselli mi potrebbe rispondere che per quello che riguarda la salute ed il buon trattamento dei nostri operai provvedono le leggi internazionali; ma io credo che ogni Ministero abbia sempre richiamato l'attenzione della nostra diplomazia in Svizzera e che essa abbia, come ha potuto e saputo, adempiuto al suo dovere.

Pagina 706

I nostri poveri operai che lavorarono e lavorano nel Gottardo non sono molto informati del modo con cui possono far valere le loro ragioni, appunto per le condizioni di troppo scarsa istruzione in cui si trovano abbandonati ed indifesi; e non sarà inutile che oggi il ministro abbia così opportunamente e solennemente dichiarato come egli già abbia preso ed intenda prendere speciale cura per essi.

Pagina 709

Ricordo anzi come in altra luttuosa circostanza il Governo italiano, malgrado la deficienza del trattato, abbia premurosamente adempiuto gli obblighi suoi.

Pagina 709

L'onorevole Boselli ha domandato, se abbiamo potuto verificare che il Governo federale abbia adempiuti gli obblighi suoi. Io credo di poterlo affermare, nonostante la malattia che l'onorevole Boselli non crede improvvisa, aggiungendo anzi che fu tenuta occulta per molto tempo. Da quanto ha detto l'onorevole ministro dei lavori pubblici risulterebbe invece il contrario; e d'altra parte non possiamo credere che in quel paese potessero essere così trascurati i principi di umanità e d'igiene, da tenere nascosta una tal malattia.

Pagina 709

Io chiedo se la nostra diplomazia pensi e provveda quanto basti alla difesa, alla tutela degli operai che lavorano all'estero; se abbia pensato e provveduto quanto occorreva agli operai italiani che lavorarono nel traforo del Gottardo.

Pagina 710

Io rammento con quanta pressione il Ministero d'allora, l'onorevole Sella in particolare, abbia fatto approvare la convenzione che ci obbligava a quel concorso e domando: il Governo italiano non aveva l'obbligo davanti al paese di vegliare all'esecuzione di quell'opera? Non aveva questo dovere, questa responsabilità a tutela degli interessi degli operai italiani?

Pagina 710

S'ella crede, onorevole presidente che io esca dai termini del regolamento, mi basta la sua autorevole parola per tacere immediatamente, ma io la prego di considerare che avendo avuto tre ministri la cortesia di rispondermi, mancherei al dovere di cortesia se non replicassi a ciascuno di essi e se non dicessi per qual parte delle loro risposte sia soddisfatto e per quale altra abbia per avventura qualche cosa ancora a desiderare. Spero che la Camera mi concederà di usare questa reciproca cortesia.

Pagina 710

Io non ho inteso, ma credo che le intenzioni dell'onorevole ministro dei lavori pubblici, concordino colle opinioni mie, io non ho inteso dichiarare che il Governo si adopererà perchè la impresa eseguisca realmente tutti gli obblighi che ha verso questi operai e le loro famiglie ed abbia il peso della responsabilità nella quale è incorsa in conseguenza del modo con cui furono eseguiti i lavori del Gottardo. Ma dal complesso delle cose dette dal banco dei ministri ritengo che i propositi del Governo corrispondano ai miei eccitamenti e perciò affine di non prolungare una discussione che, la Camera desidera finire, io non aggiungo per oggi altre osservazioni.

Pagina 710

Son cose che si sanno; basta leggere i giornali che da alcuni giorni han pubblicato accurate relazioni di distintissimi professori, quali il Concato, il Perroncito, il Bozzolo, il Pagliani; … si tennero conferenze in proposito; se ne occupò la regia Accademia di medicina, ed anzi credo che essa per mezzo del suo presidente abbia inviato al Ministero un memoriale sollecitando studi, ispezioni e provvedimenti.

Pagina 711

Abbia pazienza…

Pagina 712

Può darsi benissimo che l'onorevole Compans non mi abbia parlato di questi argomenti. Se mi sono sbagliato ho la mia scusa e consiste in questo che parecchi onorevoli colleghi, unicamente per un omaggio alla giustizia verso i loro elettori possono parlare e parlano o scrivono al ministro di questi argomenti. Del resto quello che ho detto in proposito sia per non detto.

Pagina 712

Ora, basta codesta possibilità perchè uno Stato che voglia essere rispettato abbia l'obbligo di essere così forte e preparato da potere assicurare la sua integrità, e tutelare l'indipendenza del suo volere. L'Italia ha interesse alla conservazione della pace; deve sforzarsi con ogni opera per mantenerla e per farla mantenere; può inclinare alla neutralità, ma non potrebbe rimanere indifferente alle guerre che rumoreggiassero ai suoi confini, o alterassero profondamente l'equilibrio generale d'Europa.

Pagina 718

Non è adunque impossibile che una vera lotta per l'esistenza si abbia a combattere nella penisola balcanica fra i due imperi rivali, e che alle nazioni più conservatrici dell'Europa possa apparire come soluzione meno pericolosa la trasformazione dell'impero austro-ungarico, la costituzione cioè di un grande impero danubiano, a base slava, da contrapporre a quello settentrionale, e servire così di protezione all'Europa.

Pagina 720

XIV legislatura - Tornata del 18 novembre 1880

605151
Farini 4 occorrenze
  • 1880
  • politica - sedute parlamentari del Regno d'Italia
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L'onorevole Luchini non si associa al concetto dell'onorevole Panattoni, od almeno egli vorrebbe, senza fare alcune eccezioni per le provincie toscane, stabilire almeno che quella generale rinnovazione che dove farsi a termini dell'articolo 41 abbia un termine di più lunga durata e sia fatta col solo pagamento di un diritto fisso.

Pagina 1735

Creda, onorevole ministro, che non c'è nessuno che abbia pagato tasse, che fossero, a meno di commettere ingiustizie, da restituire; o saranno ben pochi.

Pagina 1739

Quanto a me ho esaminato ed ho visto come fosse chiaramente dal compianto Bartalini la questione proposta, ma per quanta diligenza io abbia messa in rileggere il verbale, non vi ho trovato nè una ragione, nè una conclusione che mi facesse capire per quali considerazioni si scendesse a formulare un articolo come l'articolo 41; che qual è, e com' è, farebbe piuttosto ritenere la proposta del Bartalini adottata.

Pagina 1739

La prudenza, per cosa da fare, o pel contegno da tenere a tutela di propri o degli altri interessi troncar deve ogni perplessità, e farvi accendere l'iscrizione, abbia pur da rimanere in discussione, se ricorra o non ricorra quest'obbligo. Resoci facile l'esecuzione di questa forma, tutti rinnoveranno le iscrizioni, e non saranno i privati soltanto a giovarsene. Le amministrazioni pubbliche, i luoghi pii, le congregazioni, quel benedetto Fondo per il culto, col suo mezzo milione di nomi di debitori, la più parte per prestazioni ipotecarie, che non si sa a carico di quali persone vadano a colpire, e su quali beni; e poi i privati o con loro i privati a tutti diamo e deremo il consiglio di mettersi sul sicuro e di rinnovare queste iscrizioni e tutti le rinnoveranno.

Pagina 1740

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