Vocabolario dinamico dell'Italiano Moderno

UNITUSCIA

Risultati per: abbia

Numero di risultati: 43 in 1 pagine

  • Pagina 1 di 1

X legislatura – Tornata del 26 novembre 1868

567936
Pisanelli; Mari 14 occorrenze
  • 1868
  • politica - sedute parlamentari del Regno d'Italia
  • UNITUSCIA
  • s
  • Scarica XML

Sarebbe risultato infatti che il commercio dei calendari nelle provincie venete non abbia quell'importanza che vi si vorrebbe attribuire nell'attuale petizione, perchè non avvi colà chi si dedichi esclusivamente alla stampa ed alla vendita degli almanacchi, e d'altra parte venne constatato che la temuta concorrenza per l'introduzione dei calendari mancanti di bollo dalle altre parti del regno, non sussisterebbe neppure, mentre per espressa disposizione del § 4 della legge 6 settembre 1850 non possono essere introdotti e smerciati in quelle provincie i calendari, ove prima non siasi soddisfatta l'imposta dalla legge stabilita.

Pagina 8104

Sembra che certe nubi si sieno dileguate, e che la rivoluzione spagnuola abbia distolto gli animi dal pensiero e dal timore di una guerra europea. Vi sarà più di uno Stato che ci desideri amici ed alleati; niuno che pensi ad offenderci. Tutti hanno da pensare, o più o meno, ai casi loro. Dedichiamoci adunque tranquilli allo studio delle riforme amministrative, che, da tanto tempo promesse, sono oggimai diventate, più che un esperimento da tentare, un debito di onore da compiere.

Pagina 8105

Se adunque questa è la posizione della questione, io credo che la Camera non vorrà per ora ammettere che questa Giunta abbia a pronunziare in guisa che il suo giudizio debba risultare come definitivo. Il principio a cui s'informa il regolamento è di sottrarre alle discussioni ed alle decisioni della Camera, e così della maggioranza della Camera medesima, il giudizio intorno alla validità dei titoli d'ammissioni dei deputati.

Pagina 8106

Io vi ho dunque proposto, o signori, che il votò della Giunta sia comunicato alla Camera; che la Camera abbia a pronunziare, ed ho aggiunto, senza alcuna discussione.

Pagina 8107

dell'onorevole Ferraris, proporrò una distinzione, ed è questa che, se il voto della Giunta sia per l'approvazione, essa profferisca un giudizio definitivo, nel quale la Camera non abbia nè obbligo nè interesse di entrare; ma se la deliberazione della Giunta invece propenda per l'annullamento, allora essa debba farne proposta, sempre motivata, alla Camera; ed il presidente comunicando questa proposta deva invitare la Camera al voto definitivo e solenne.

Pagina 8109

Non so davvero come si possa andare innanzi, finchè si abbia ancora il dubbio se sia la Camera, proprio l'intera Camera, la quale veramente abbia il dovere, appunto in pubblica assemblea, di dare il suo giudizio sulle elezioni, fino a che non siasi chiarito se la Camera non possa esercitare altrimenti questa sua attribuzione.

Pagina 8109

Ma chi considera come sia nato e come abbia preso posto nelle odierne Costituzioni questo articolo, per verità vi darà un'importanza molto maggiore di quella che ho sentito darci nell'attuale discussione. Ora si era il potere regio il quale invadeva le attribuzioni del Parlamento, stabiliva norme per le elezioni e voleva che, non dal Parlamento, ma da autorità dipendenti dal potere esecutivo si giudicassero i titoli dell'eletto; ora si era un'altra Camera la quale si arrogava un sindacato sopra la Camera dei deputati, e non lasciala che questo giudizio, il giudizio della Camera dei deputati, fosse libero e indipendente; ora si era l'autorità giudiziaria la quale poneva, se non altro, degl'incagli alla piena effettuazione della volontà del Parlamento.

Pagina 8110

Va bene che anche la Giunta abbia una seduta pubblica, ma non sarà certamente una seduta pubblica come quelle che si tengono in quest'Aula, non saranno tanti i giudici quanti ci troviamo qui ora, non sarà l'intero regno spettatore dei nostri giudizi, ma saranno pochi, saranno cinque che decideranno della sorte di un deputato, di molti deputati, che sono arbitri della sorte della nazione.

Pagina 8112

Una delle più grandi garanzie che abbia la Camera elettiva, e l'ha anche il Senato, è quella di decidere sulla elezione dei suoi membri; quindi noi non dobbiamo mai fare quest'atto che ci toglierebbe quasi tutta quella importanza ed autorità che noi abbiamo. Io protesto altissimamente contro questo desiderio di restringere le nostre facoltà, e mi troncherei piuttosto un braccio che recidere col mio voto una soltanto delle nostre libertà.

Pagina 8112

Mi pare strano, per non dir peggio, che, dopochè la nostra Assemblea siede da tanti anni, non abbia potuto fermare la sua attenzione su ciò che veramente richiedeva delle riforme, e che ci voglia fare una prova ancora di tre mesi. Ciò fu fatto in alcuni paesi per alcune leggi, per esempio, per il Codice di procedura e per altre, ma qui non è il caso; noi sappiamo già tutto quello che è avvenuto, tutto ciò che dobbiamo fare per l'avvenire, perchè voler applicare per tre mesi questo regolamento in via provvisoria, mentre potremmo essere persuasi della necessità di mutarlo domani e non aspettare tre mesi?

Pagina 8112

L'onorevole Michelini ha supposto, non voglio dire che abbia insinuato, perchè sono persuaso che le insinuazioni non sono nel suo sistema e nella sua indole, ha supposto che i componenti la Commissione, ed il relatore in ispecie, nel dettare il nuovo progetto di regolamento fossero stati mossi da un intendimento politico, e segnatamente dall'intendimento di volere far prevalere a qualunque costo la maggioranza sulla minoranza.

Pagina 8113

Io non ho veduto mai che il popolo inglese abbia tollerato che il Parlamento inglese abbia tentato di introdurre delle grandi modificazioni politiche, senza che ci sia stata prima una lunga e speciale discussione, senza che in tutti i giornali di buona fede si siano proclamate ai quattro venti le innovazioni politiche innanzi di stabilirle e sanzionarle.

Pagina 8115

A questa ragione, pare a me che abbia, brevemente sì, ma molto conclusivamente risposto l'onorevole Plutino.

Pagina 8115

Nelle ordinazioni politiche della Gran Bretagna vediamo che tutte le innovazioni politiche furono precedute da convegni politici e da discussioni inserite in tutti i giornali; vi sono state delle grandi proteste, delle grandi riunioni popolari, e noi per sorpresa oggi, senza che nessuno dei nostri elettori ce ne abbia dato il diritto, noi veniamo a conculcare quel sacro deposito che i nostri elettori ci hanno conferito, vale a dire il deposito elettorale, la sovranità elettorale mercè cui tutta l'Assemblea complessivamente poteva decidere sulla validità o no delle elezioni dei deputati.

Pagina 8115

X Legislatura – Tornata del 27 maggio 1868

591956
Restelli 19 occorrenze
  • 1868
  • politica - sedute parlamentari del Regno d'Italia
  • UNITUSCIA
  • s
  • Scarica XML

Io quindi credo che l'onorevole guardasigilli dovrebbe innanzi tutto dirci se, ed in quale misura, l'amministrazione del fondo pel culto abbia potuto provvedere alle spese che per la legge del 7 luglio 1866 era obbligato a sostenere; se, ed in quale misura, il fondo pel culto abbia dovuto contrarre un prestito per adempire agli oneri addossatigli dai due primi paragrafi dell'articolo 28; se da ultimo resti o no un margine pelle nuove pensioni che noi veniamo ad addossare alle spese pel fondo del culto.

Pagina 6270

A tale proposito io stimo utile il por mente come la stessa Commissione, la quale pure si mostrava molto benevola al progetto di legge che discutiamo, abbia prima di tutto constatato che questi monaci non potevano a loro sostegno accampare diritti positivi, ma soltanto invocare sentimenti di umanità e considerazioni di ordine pubblico.

Pagina 6270

Io però debbo dichiarare che ciò che ha detto l'onorevole Catucci può esser vero; ma, per quanto consta all'amministrazione del fondo del culto, nessun giudicato esiste, il quale abbia dato ragione a questi frati, ai quali ora noi intendiamo di dare un assegnamento alimentario, nel senso d'interpretare l'articolo 3 come se essi abbiano fatta una professione regolare che dia loro il diritto all'intera pensione. Io spero che queste dichiarazioni soddisferanno gli onorevoli Farmi e Cadolini.

Pagina 6272

Dopo le dichiarazioni fatte opportunamente dall'onorevole guardasigilli, dirò poche parole tanto perchè porto opinione che il linguaggio laconico, e direi anzi telegrafico, se questo fosse possibile, sia il più utile in un'Assemblea, perchè si farebbero meno parole e più fatti; quanto perchè credo che il presente disegno di legge non abbia bisogno di una lunga difesa, essendone evidente la giustizia, ed essendo stati al medesimo tutti, meno due, favorevoli gli oratori che hanno in proposito ieri l'altro parlato.

Pagina 6273

«Il temperamento, se sia lecito suggerirne alcunchè, potrebbe anche consistere nell'abilitare l'amministrazione a concedere, in somma determinatamente minore della pensione normale, un qualche assegno ai detti religiosi a modo di sussidio, durevole per un triennio ai religiosi che abbiano meno di 60 anni, e perpetuo per quelli che fossero di età maggiore; limitando ancora la concessione del sussidio al caso, in cui il religioso non abbia altronde, o per censo privato, o per impiego qualunque, o per esercizio del proprio ministero i mezzi di sussistenza.»

Pagina 6273

Dico importante, perchè se da un lato le diocesi in Italia potrebbero essere ridotte ad una per provincia, dall'altro sembra che lo Stato non abbia cotale diritto, perchè facendolo verrebbe a violare la giurisdizione spirituale, che non è in potestà dello Stato di poter toccare se vuolsi la separazione della Chiesa dallo Stato.

Pagina 6274

Infatti egli è questione controversa nella Camera se, allorquando si discutano i bilanci, si abbia diritto o no di introdurre nei medesimi modificazioni che tocchino le leggi organiche. Ma quello che è certo si è che i ministri tutti che si sono succeduti, se in occasione del bilancio si propone un'innovazione la quale tocchi le leggi organiche, vi oppongono sempre la questione pregiudiziale non potersi in consimili occasioni mutare le leggi organiche.

Pagina 6274

Io debbo fare osservare alla Camera come l'onorevole guardasigilli testè abbia dichiarato che egli intende che questo progetto di legge sia considerato isolatamente da qualunque altra considerazione d'ordine generale.

Pagina 6275

Io perciò prego la Camera a respingere questo progetto di legge, oppure a volerlo differire finchè sia compreso in un progetto di legge generale, il quale abbia per intento di risolvere tutte quante le questioni che ancora sono insolute in questa materia.

Pagina 6276

Il ministro non vuole assumere impegno in questo riguardo; dunque io credo che convenga respingere senz'altro il progetto di legge o almeno differirne la votazione fino all'epoca in cui si abbia a prendere un provvedimento generale il quale raccolga sotto di sè e risolva ad un tratto tutte le questioni ecclesiastiche rimaste insolute, questioni che si intrecciano le une colle altre e, dirò, si completano a vicenda in modo che gl'invocati provvedimenti potendo fornire i mezzi onde sostenere l'onere delle nuove pensioni, farebbero cessare ogni opposizione al progetto che ci sta dinanzi, progetto che insieme a quei provvedimenti voterei io stesso, perocchè credo che tutto quanto appartiene alla Chiesa, alla Chiesa si debba lasciare, mentre nulla di quello che alla Chiesa interessa, deve gravare sul bilancio dello Stato.

Pagina 6276

Intendo adunque, e spero che la Camera accetterà questa risoluzione, che la presente legge abbia, ove d'uopo, un carattere interpretativo. Invano l'onorevole ministro per le finanze verrebbe a dirci che ha fatto i suoi calcoli sulla portata di questa legge, se si lasciasse ai tribunali il decidere chi può essere favorito da questa legge, o da una legge precedente. Tutti i calcoli diventerebbero illusorii, perchè si sa quale incertezza regni negli umani giudizi. Spero che la Commissione avrà l'intendimento di provocare colle sue proposte la sanzione di una legge interpretativa. In questo modo soltanto eviteremo pericoli, ai quali credo che la Camera non debba in questo momento esporsi.

Pagina 6278

La professione è quella che fa il monaco; sia ordinato, abbia gli ordini minori o non li abbia, abbia gli ordini sacri o non li abbia, la professione è quella che obbliga il monaco.

Pagina 6279

Ora, non vi pare egli sufficiente che questo chierico, per la condizione in cui ordinariamente si trovava, non abbia maggior diritto a pensione di quello che può avervi un laico, sia che si abbia riguardo alle sue abitudini anteriori, sia che si abbia riguardo alla sua età? Con maggiore facilità, ritornando nella vita sociale, può egli aprirsi un'altra carriera, e mi pare che, quando gli si dà una pensione come quella che si dà ad un laico, sia per lui abbastanza provveduto. Vorrei pure essere più generoso; ma in una siffatta legge bisogna anche preoccuparsi della condizione delle finanze. E se io, perchè in questa legge vedeva una questione di umanità, sono stato contrario all'opinione di alcuni dei miei amici di Sinistra, i quali volevano assolutamente negare ogni sussidio, per altra parte credo non possa largheggiarsi poi tanto da rendere la legge, per volere troppo estenderla, una legge inapplicabile.

Pagina 6280

Io ho dovuto fare una dichiarazione la quale credo abbia una grandissima importanza sulle disposizioni che si contengono nell'articolo 3.

Pagina 6284

A questa gente noi non dobbiamo, non possiamo avere riguardo alcuno; a meno che lo Stato abbia in qualsiasi occasione conceduta una sanatoria a queste professioni.

Pagina 6284

Ma, mio Dio, le leggi che il Parlamento ha fatto hanno abolito le corporazioni religiose, hanno abolito la personalità giuridica delle corporazioni, hanno abolito quell'ente morale, che si chiamava associazione fratesca, convento, monastero, come più vi piace, ma non vedo che la legge abbia avuto in mente di sopprimere il frate. Questo del resto non l'avrebbe potuto fare, prima di tutto perchè il frate è un individuo, e un individuo non si sopprime con un articolo di legge. È una cosa questa talmente chiara, che, a dir vero, mi trovo quasi umiliato a dover contraddire un emendamento di questo genere.

Pagina 6286

Io credo che questa discussione non possa essere chiusa, senzachè il ministro guardasigilli ci abbia spiegato come creda possibile di accettare un progetto di legge contenente un articolo che a molti è sembrato, e sembra con ragione, fare un po' troppo buon mercato dell'autorità della legge civile; egli certo avrà delle buone ragioni per tranquillarci su questo riguardo; ma se le cose stessero nei termini in cui le ha poste l'attuale discussione, io certo non potrei che votare contro quest'articolo, tanto più quando le stesse parole in sua difesa dell'onorevole Cortese non mi sembrano per nulla avere distrutto quanto risultò nella discussione dalle eloquenti parole dell'onorevole Puccioni; quindi sarebbe opportuno che la discussione fosse protratta, quanto basti a dar tempo all'onorevole guardasigilli di spiegarsi sopra un argomento cotanto grave e solenne quanto si è quello dell'autorità e del rispetto della legge civile.

Pagina 6290

Se essa acconsente, non ho nessuna difficoltà ad accordarle la parola; ma finchè non abbia deliberato, io debbo far rispettare il regolamento.

Pagina 6291

5° La dichiarazione del superiore della casa comprovante che il religioso (e qui viene precisamente il caso nostro), il quale fece nello Stato regolare professione di voti solenni e temporanei prima del 18 gennaio 1864, abbia continuato e, nei momento della pubblicazione della legge, continui ad appartenere a casa religiosa esistente nel regno.»

Pagina 6294

X Legislatura – Tornata del 3 luglio 1868

594559
Lanza 10 occorrenze
  • 1868
  • politica - sedute parlamentari del Regno d'Italia
  • UNITUSCIA
  • s
  • Scarica XML

Parmi però che il concetto dell'articolo 4, quale è formulato dalla Commissione, soddisfi a tutte quelle libertà che vuole l'onorevole Casati, e che non abbia forse gli inconvenienti che possono venire dalla sua formula.

Pagina 7087

Non posso negare che l'obbiezione fatta a codesto articolo abbia un fondamento di verità; la Commissione però crede di insistere nell'articolo come è redatto, e ne dirò brevemente le ragioni.

Pagina 7089

Se realmente si vuole che il consorzio si costituisca; se la Camera crede che sia necessario un agglomeramento di vari comuni affinchè l'esazione non abbia a sminuzzarsi in tante particelle, e, quasi direi, a sfuggire, è necessario che il consorzio sia stabilito. Come volete voi che il consorzio si ritenga stabilito se lo lasciate facoltativo ai comuni? Pur troppo sappiamo che questi consorzi difficilmente si formano quando sono facoltativi.

Pagina 7091

L'onorevole Salaris mi pare che abbia supposto che il comune pagherà molto, e pagherà forse più dello Stato per il servizio dell'esazione.

Pagina 7092

Egli è sotto questo punto di vista che io non ho fatto opposizione a che la parola fosse eliminata dall'articolo 3; ma non per questo io credo che la Camera abbia rinunziato a quelle disposizioni del rimanente della legge.

Pagina 7093

Quindi il mio emendamento è riferibile nel caso in cui la Camera abbia inteso di votare l'esattore comunale nel senso di colui che esige pel comune, ma non nominato dal comune.

Pagina 7099

Lo ripeto, questo mio emendamento è stato messo innanzi perchè sono tratto dalla persuasione, forse erronea, che ieri la Camera, nel votare il terzo articolo, abbia escluso completamente la garanzia del comune, e per conseguenza abbia escluso, come ho ripetutamente detto, la nomina dell'esattore fatta dal comune Ma se poi la Camera ha inteso di votare un principio diverso da quello che è stato inteso da me, che, cioè, la nomina debba spettare al comune, in questo caso io, ritirando il mio emendamento, accetterei tutte le proposte le quali mettono sul comune non solo le garanzie che chiede la Commissione, ma tutte quelle responsabilità che ha proposto l'onorevole ministro, ed inviterò l'onorevole ministro, che ha fatto l'elogio del sistema lombardo, ad accettare completamente questo sistema senza tagliargli le gambe, perchè altrimenti non funzionerebbero più con buon frutto queste percezioni

Pagina 7099

Ma dichiaro che, qualora la Camera abbia inteso che per agente comunale s'intenda l'agente nominato dal comune, io che ho l'abitudine di rispettare i voti della Camera, e che, prima di ogni cosa, voglio che lo Stato sia bene amministrato, io che ho sostenuto di sottrarre da sì gran peso il comune, ora, pel desiderio di vedere in ogni modo ordinata la riscossione delle imposte, sosterrò che il comune deve avere tutta la responsabilità possibile nell'esercizio di cotesto uffizio affidatogli dallo Stato. Io non comprendo che possa esservi un esattore nominato dal comune senza la garanzia, senza la responsabilità del comune medesimo.

Pagina 7099

Il non essere stato appoggiato l'emendamento del deputato Nisco, mi dispensa dall'entrare in merito del medesimo; solamente debbo fare osservare all'onorevole Nisco, il quale parmi abbia fatto appunto al relatore di disattenzione, che la colpa non è già del relatore, ma sua, in quantochè la Camera forse era poco soddisfatta di sentir tratta nuovamente in campo una questione già stata lungamente ventilata e ieri e l'altro ieri; dunque alla Camera non a me volga accusa di distrazione; chè, in quanto da me dipende, io ho procurato di raccogliere meglio che potessi le sue parole, e vi avrei risposto se il suo emendamento fosse stato appoggiato.

Pagina 7100

E mi meraviglio come l'onorevole relatore abbia anche tante volte ripetuto il contrario.

Pagina 7101

Cerca

Modifica ricerca