Vocabolario dinamico dell'Italiano Moderno

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IX Legislatura – Tornata del 22 novembre 1865

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Zaccheroni 9 occorrenze
  • 1865
  • politica - sedute parlamentari del Regno d'Italia
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Prima adunque che si abbia a votare, desidererei che l'onorevole relatore ci desse qualche schiarimento in proposito.

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Mi pare che l'onorevole relatore abbia riferito sull'elezione di Sorrento, intorno alla quale avrei qualche osservazione da fare.

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Qualunque deputato può fare delle osservazioni sopra un'elezione, quantunque non vi siano richiami, nè l'ufficio abbia rilevato alcun inconveniente, perchè l'ufficio può proporre, ma sta alla Camera il decidere, ed ognuno ha diritto di parlare, quando crede dover dire cosa che ad infirmare 1'elezione possa essere conducente. Quello però che non istimo regolare si è che appena un deputato chiegga di parlare sopra un'elezione, subito se ne debba sospendere l'approvazione, e mandare in appresso la discussione, perchè allora sapete che cosa ne può avvenire? Che rimandando tutte le elezioni fra le contestate, tutte rimarranno in sospeso.

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Io osservo innanzitutto che l'esservene stata una soltanto fino a questo momento non significa punto che sempre ve ne abbia ad essere questa sola; è possibile che anche altre elezioni che gli uffici abbiano all'unanimità approvate trovino in questo recinto qualche contraddittore.

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Voi certo vi aspetterete d'udire che nella seconda votazione il presidente dell'ufficio centrale non abbia voluto ammettere gli analfabeti come fece la prima volta; ma così non avvenne. Il presidente della sezione centrale nella votazione di ballottaggio ammetteva gli analfabeti, e giusta tre reclami arrivati stamane, firmati, uno da 180 elettori e legalizzato, un altro da 87 elettori, egualmente legalizzato, ed un altro ancora firmato da 83 elettori pure legalizzato, gli analfabeti che furono ammessi alla votazione di ballottaggio non furono quelli stessi esclusi nella prima votazione.

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Si discusse nell'ufficio se vi fossero in quel collegio altri che portassero il nome dell'Alberotanza, e pare sia risultato che per lo meno nelle liste elettorali di quel collegio non fossero iscritti altri di quel nome; onde sembra che forse quell'ufficio abbia proceduto con soverchio rigore dichiarando nulle quelle schede.

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Perciò io insisto nel chiedere che sia sospesa ogni deliberazione intorno a questa elezione, perchè si abbia a fare un esame tecnico delle schede che sono unite al verbale.

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Io ho proposto che si abbia a sospendere ogni deliberazione su questa elezione, per far esaminare da persone tecniche le schede da me prese in esame. Questa è la proposta che io feci.

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Ad ogni modo, quantunque la maggioranza dell'ufficio mi abbia incaricato di fare presente alla Camera questa circostanza, fu però unanime nel proporne la convalidazione.

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VIII Legislatura – Tornata del 6 aprile 1865

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Cassinis 21 occorrenze
  • 1865
  • politica - sedute parlamentari del Regno d'Italia
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La Commissione ha creduto, nelle sue previsioni, a 218, e l'onorevole Valerio ha creduto a 200; se la legge passerà, l'evento dimostrerà chi dei due abbia meglio il dono di profezia. Ma se questo non è un errore, rimane sempre l'altro divario di 68 milioni, il quale, io confesso, sarà forse per la brevità del tempo che io ho avuto da rinvergare codesta matassa di calcoli; ma a me par proprio un errore, e un errore, il quale ha prodotto, come credo aver dimostrato, le sue grosse conseguenze.

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Parlando con un uomo così esperto di materie parlamentari e di diritto costituzionale non solleverò neppure la questione che il Parlamento non abbia diritto di cambiare le leggi e di sopprimere o abbandonare una strada decretata…

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Questo è un vantaggio immenso per Salerno, e Salerno, mercè questa via, primeggierà su Napoli, seppure vogliamo credere che abbia questo ticchio, per tutte le provenienze di Taranto e della Basilicata e di tutte le Calabrie. Dunque le è concesso fin questo, di poter primeggiare in qualche modo sul commercio napoletano.

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Vorremo noi credere possibile che il valico di Celano abbia a costar meno del valico di Fabriano, cioè meno di 450 mila lire, che risponderebbero a 200 mila lire di più al chilometro a carico del Governo? Ma io credo che basti per dar da pensare.

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Io non faccio una proposizione formale: non è che un'idea abbozzata, sebbene quest'idea abbia ottenuto l'assentimento della Commissione e sia stata messa innanzi nella relazione.

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Desidero che si faccia il più prontamente possibile questa discussione, ma desidero pure che la Camera abbia sott'occhì tutti i documenti atti ad illuminarla.

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I petizionari non chiedono leggi di protezione, di eccezione, di monopolio o di favore; essi non temono la concorrenza dell'industria e del lavoro straniero; i nostri operai vi domandano solamente che in parità di condizioni, in parità di prezzo e di qualità l'imprenditore acquirente le ferrovie dello Stato abbia l'obbligo di preferire i prodotti dell'industria e il lavoro nazionale.

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Io ricordo a lui come a tutti gli altri che hanno proposto ordini del giorno, di non entrare più in alcun argomento che abbia tratto alla discussione generale, e di limitarsi al soggetto specifico della loro proposta.

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Laonde mi pare che anche per questo motivo io abbia diritto alla benigna indulgenza di tutti i miei colleghi,

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Queste parole dell'onorevole Michelini mi fan credere ch'egli non abbia viaggiato molto nel nostro bel paese, e che non sia andato più lontano di Moncalieri o di Fossano.

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In quanto al primo capo, che è la vendita delle ferrovie dello Stato, dopo quello che sì dottamente ne hanno discorso gli onorevoli Valerio e Depretis, io credo non abbia ad esserci alcuno che non debba reputarla dannosa non che infruttifera alle nostre finanze.

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Io non vedo che relazione abbia questa argomentazione col suo ordine del giorno; non mi pare sia ora il caso di tornare sulla questione dell'Hambro.

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E non è senza pena dell'animo mio il vederli adottati dalla nostra Commissione, nella relazione della quale ho anzi letto con grande meraviglia quel tratto ove è detto: «Che sebbene qualche espressione della legge del 26 giugno 1851 abbia potuto dare origine alla persuasione in cui erano i reclamanti (cioè i prestatori dell'Hambro), ecc.» il vero significato della contrattazione era quello espresso nel suddetto parere.

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può trar partito non piccolo, ben s'intende, gradatamente e man mano che quel traffico abbia miglior modo di estendersi.

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Manifesto soltanto la mia opinione, e, continuando nel mio argomento, dico come la città di Massa, penetratissima del bisogno di questa strada, abbia fatto al Governo offerta assai ampia per conseguire questa via, e perciò prego il Governo a voler accogliere la domanda della città di Massa, ed a fare il possibile perchè, non solo il braccio di strada per Serravezza, ma anche questo per le cave massesi, possa aver compimento.

Pagina 9291

Sembrami che si sia limitato a trovar favolosa la cifra dei 45 miliardi che io preconizzava, ma che non abbia risposto agli altri argomenti che restano in tutta la loro forza, perchè certo non può reputarsi argomento il dire che quei che ne profittano possono farla costruire. È appunto la garanzia del Governo che si chiede e nulla più, per trovare i capitali, poichè dalle ragioni da me addotte resterebbe una garanzia nominale. Noti la Camera che io ho solamente accennato ai diritti del concessionario e non ho voluto trattare la quistione legale, poichè sta ai tribunali a decidere tali questioni, e perchè rifuggo di starmi nella Camera sostenitore dei diritti di privati.

Pagina 9291

Se poi si vuol fare soltanto per un piccolo tratto, io non vedo quale scopo si abbia.

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«Il Governo è autorizzato a fare le concessioni ed a stipulare i contratti contemplati nel progetto di legge unito alla relazione della Commissione della Camera dei deputati, in data 17 dicembre 1864, con quelle più favorevoli condizioni che potrà ottenere dietro miglior assesto delle finanze dello Stato, purchè l'erario nazionale non abbia da sottostare in nessuna parte a pesi maggiori di quelli indicati in detto progetto.»

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Mi è spiaciuto che la sua conclusione non abbia corrisposto a questo bell'esordio.

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non abbia da sottostare in nessuna parte a pesi maggiori di quelli indicati nel progetto medesimo.

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VIII Legislatura – Tornata del 16 febbraio 1865

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Cassinis 19 occorrenze
  • 1865
  • politica - sedute parlamentari del Regno d'Italia
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Essi domandano al Parlamento l'intiera abolizione di tutte le corporazioni reli[gi]ose e l'incameramento dei beni ecclesiastici, dai quali provvedimenti credono che abbia a tornare gran benefizio alla nazione.

Pagina 8270

Chiedo del pari che l'altra petizione n. 10488, colla quale il municipio di Brescia, la Camera di commercio della città stessa ed il municipio di Gardone domandano che sia approvato il progetto di legge col quale il ministro della guerra propone l'acquisto di una officina situata nel comune di Gardone, e ciò per il migliore sviluppo delle fabbriche d'armi regie stabilite nella provincia bresciana, chiedo, diceva, che tale petizione sia mandata alla Commissione, la quale ha l'incarico dell'esame del suindicato progetto di legge, affinchè quella Commissione ne abbia a tener conto nella sua relazione.

Pagina 8270

Invece di dire: «qualora la dichiarazione di pubblica utilità siasi fatta per legge,» si direbbe: «qualora la legge abbia fissato il termine per l'esecuzione di un'opera» ecc.

Pagina 8273

Non credo che l'articolo dello Statuto, a cui accennava l'onorevole Tecchio, abbia il significato che egli gli attribuiva. Esso esprime un concetto politico; tutti debbono essere uguali dinanzi alla legge; ma da ciò non segue che le leggi in tutti i luoghi debbano essere uniformi.

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Noi abbiamo perequate le imposte; ora si tratta di unificare le leggi; mi fa quindi meraviglia che il Ministero non abbia pensato che nel 1862 esso aveva presentata una legge per l'estensione a tutta Italia della legge sulle servitù militari; questa forse ha dormito nel seno di qualche Commissione, nè piacque al Ministero di risvegliarla.

Pagina 8279

Se non che la Commissione si astenne dal portare i suoi studi sul medesimo ed io credo che abbia fatto bene, giacchè veramente quel lavoro non si presentava ancora interamente compito e maturo per formare oggetto d'una discussione.

Pagina 8279

E mi pare che eziandio l'onorevole Ninchi abbia formulato una opinione identica a questa mia, il che mi rassicura interamente sul pericolo che io correva di mostrarmi ingiusto verso la più bella metà del genere umano.

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Ma se ora s'introduce nel Codice civile una disposizione, in virtù della quale il coniuge non separato legalmente abbia pur sempre diritto ad una legittima nella successione dell'altro coniuge, malgrado costui non ne avesse tenuto conto nelle disposizioni testamentarie, ne avverrà pur troppo che il coniuge, il quale creda di aver giuste ragioni di risentimento verso l'altro coniuge, anzichè vedere passata in lui alla propria morte una parte del suo patrimonio, si appiglierà al solo mezzo che gli rimanga, a quello, cioè di adire i tribunali, di provocare un giudizio di separazione, che avrà per conseguenza di mettere a nudo gli scandali, le piaghe della famiglia.

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In verità, io qui debbo domandarvi che cosa mai abbia di comune la condizione di chi è arrestato per una dimostrazione in piazza con quella di colui che è arrestato per un articolo di giornale!

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In primo luogo non mi meraviglio del perchè il deputato Mari abbia creduto d'insistere ancora sul suo emendamento, il quale ha principalmente per iscopo di dare l'ostracismo al Codice civile e a quello di procedura civile.

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L'onorevole Mari pare che abbia voluto fare altresì il processo al Ministero Pubblico, quest'istituzione che onora tanto i tempi moderni; ha creduto per lo meno di dover invocare un restringimento dei poteri del Pubblico Ministero e della sua ingerenza rispetto alle cause civili.

Pagina 8287

Questo è il primo accenno d'attenzione che la nuova Italia legislatrice concede 1 all'ingegno ed alle sue opere; e duolmi assai che, gettando la prima base in una materia tanto importante, non si abbia potuto discutere la legge nè da noi, nè dal Senato. Il progetto ci viene da una Commissione del Senato, ed in generale è certamente un progresso, in quanto che le opere dell'ingegno saranno tutelate per tutta Italia da una medesima legge.

Pagina 8287

sembra disposta a prevenire; ma nell'argomento cui ho accennato in ultimo luogo mi sembra che il rimedio possa facilmente essere accettato, perchè non veggo che il Governo abbia alcun interesse a contrastare alla mia proposta soppressiva.

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Noi dobbiamo considerare il caso d'un individuo il quale abbia uno stabile sopraccarico d'ipoteche, e che non abbia che questo stabile, talchè sappia che non ha più nient'altro al mondo: egli potrebbe fare il contratto coll'espropriante, e per ignoranza, o per mal a fede accettare anche un prezzo minore del giusto e del dovuto. In questo caso egli avrebbe danneggiato ai diritti di coloro i quali, avendo diritti od ipoteca su questo stabile, calcolavano sopra un più adeguato ed alto valore. Ora, io non trovo che sia stabilito il modo con cui essi possano reclamare, non solo, ma far valere e conseguire il maggior valore dello stabile ceduto, sembrandomi esagerato lo spirito di favore verso gli esproprianti a cui è informato tutto questo, ch'io mi permetto chiamare indigesto progetto di legge. E sotto il punto di vista del rispetto tanto ai diritti del proprietario nominale, come a quelli dei terzi che vi

Pagina 8291

L'onorevole Lualdi pare abbia dubitato come i creditori ipotecari ed altri interessati potessero esercitare i loro diritti per l'indennità; ma la legge sull'espropriazione pubblica non è una legge di procedura, il modo di esperimentare i diritti è segnato nelle leggi di procedura.

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Chiunque abbia appartenuto al foro non può dubitare quali siano i danni e gli inconvenienti prodotti dalla notificazione delle sentenze fatta alle parti.

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Sovente accade che taluno abbia litigato in prima istanza, e poi giunto in appello abbia conteso sull'appellabilità della prima sentenza, e così da capo in cassazione; insomma si sciupano molte spese, si agita un lungo giudizio per sapere se si poteva o non si poteva appellare.

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È stabilito nei nuovi Codici che non si possa agire, se non si abbia un interesse presunto o diretto. Il giudizio di iattanza, a fronte di questo principio non può sussistere.

Pagina 8297

Questa regola non manca nel nuovo Codice; ma chi l'annunzia come solo e supremo principio di questa materia fa supporre che abbia la mente preoccupata dal diritto feudale: spesso coloro che credono di procedere innanzi, restano indietro.

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IX legislatura – Tornata del 23 dicembre 1865

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Mari 1 occorrenze
  • 1865
  • politica - sedute parlamentari del Regno d'Italia
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Insomma, l'ufficio, a cui nome ho l'onore di riferire, è venuto nell'intima convinzione che pressione non ci sia stata, che abuso di potere per parte dei sacerdoti di quel collegio non abbia avuto luogo; che essi non si adoperarono con quelle armi che facilmente possono adoperare a intimidire le deboli coscienze. Soltanto è provato che i preti si adoperarono a manifestare la loro opinione favorevole per il Conti, poichè attribuivano a lui opinioni conformi a quelle da loro professate.

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