Vocabolario dinamico dell'Italiano Moderno

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Le macchine invisibili: scienza e tecnica in tre camere e cucina

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Piero Bianucci 13 occorrenze

È bene che l’acqua abbia un prezzo: solo così è possibile porre un freno agli sprechi. Ma il prezzo non può essere, in un mondo a misura d’uomo, quello del mercato. Altrimenti si arriva all'assurdo che un litro d'acqua nel deserto del Sahara dovrebbe costare milioni, mentre non costerebbe nulla vicino alla sorgente di un fiume sulle Alpi. Come l’aria che respiriamo, l’acqua è indispensabile alla vita: dovrebbe bastare questo fatto per sottrarla alla legge economica della domanda e dell’offerta.

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La comunicazione olfattiva è una delle più antiche che l’evoluzione biologica abbia sviluppato ed è tuttora fondamentale nel mondo degli animali e delle piante, che usano gli aromi per attrarre o respingere gli insetti. Ma l’evoluzione culturale all’olfatto e al gusto, i nostri due sensi chimici, ha riservato destini opposti: il gusto coltivato ed esibito con la complicità di gastronomi ed enologi, l’olfatto rimosso; il gusto vissuto come elegante strumento di piacere, l’olfatto come residuato animalesco, eredità quasi imbarazzante per un Homo sapiens.

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È sempre bene diffidare degli aneddoti, ma che Ferraris abbia concepito il campo magnetico rotante osservando luci e ombre alternate dalle colonne dei portici è verosimile se si considera il suo modo di ragionare per associazioni. A metterlo in evidenza è stato Carlo Emilio Gadda, un grande scrittore che, incidentalmente, era anche ingegnere. “La mente di Galileo Ferraris operava secondo categorie analogiche, trasferendo concetti e gruppi di concetti da uno ad altro campo scientifico ed applicativo”. Sono parole tratte da un testo che Gadda scrisse per il Terzo Programma, la rete radiofonica della Rai dedicata alla cultura. Nelle stesse pagine ricordava i contributi di Galileo Ferraris allo sviluppo del telefono, allo studio dei fenomeni ottici e, naturalmente, alle applicazioni di quella linfa vitale del nostro tempo che è l’elettricità.

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La tradizione racconta che un contadino-maggiordomo di casa Marconi, tale Mignani, di guardia al di là della collina, abbia sparato un colpo di fucile per avvertire che l’esperimento era riuscito: la lettera S, corrispondente in alfabeto Morse a tre puntini e quindi a tre impulsi radio, per la prima volta era arrivata a destinazione senza bisogno di cavi, quasi come in un fenomeno di telepatia.

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Grazie a un finanziamento di Watt, nel 1806 sorge a Londra la National Light and Heat Company, la prima azienda che abbia fornito ai propri clienti luce e riscaldamento a gas. I lampioni a gas resisteranno per un secolo, fino all’illuminazione elettrica, e lasceranno una traccia romantica in uno dei più bei film di Charlie Chaplin.

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È comprensibile che negli ultimi anni abbia avuto un discreto successo il telecomando unico: offre meno funzioni ma semplifica la vita.

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La lampadina rimase accesa per 40 ore, durante le quali si dice che Edison non abbia mai staccato lo sguardo dal filamento. Peccato che dopo qualche decina di ore anche i filamenti di bambù andassero in fumo. Edison era testardo. “Non ho fallito – disse una volta – ho solo trovato 1600 soluzioni che non funzionano”.

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Perché ciò accada occorre però che ogni dispositivo – ogni microcomputer incorporato in qualche oggetto – abbia un suo indirizzo. Fino al 2008 il numero degli indirizzi Internet è stato relativamente limitato: l’IPv4 concede “solo” 4 miliardi di indirizzi. Ma il nuovo sistema che sarà adottato (IPv6) renderà disponibili 340 miliardi di miliardi di miliardi di miliardi di indirizzi (2 elevato alla 128). Praticamente non ci sarà centimetro quadrato della Terra né uno solo degli oggetti esistenti che non possa avere il suo indirizzo Internet, e quindi entrare in dialogo con ogni altro indirizzo.

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E un dubbio: queste informazioni vengono usate solo per questo già discutibile fine o possono essere rivendute a chiunque abbia interesse ad acquistarle? D’altra parte, se l’acquirente fosse il ministero della Difesa Usa e l’obiettivo la lotta al terrorismo, come si potrebbe dire di no? La legge italiana del 31 dicembre 1996 n.675 sulla tutela dei dati personali (o privacy), con tutte le scartoffie che ci ha costretti a firmare incomincia ad apparire provinciale e patetica, non solo scomoda e inefficace.

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Se consulti Wikipedia, la conoscenza circola tra pari: i wikipediani sono una moltitudine, spesso l’utente di conoscenze ne è anche produttore, qualcuno sbaglia ma altri correggono: pare che un errore in Wikipedia abbia una vita media di 5 minuti, studi seri dicono che l’affidabilità di Wiki è paragonabile a quella della leggendaria Enciclopedia Britannica.

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Chissà che Bossi non abbia in programma un tempo medio padano.

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L’accensione per sfregamento di legnetti secchi o con scintille prodotte dalla pietra focaia era indubbiamente laboriosa, come sa chiunque abbia giocato al naufrago nell’isola deserta. Il fiammifero (dal latino flammiferum, letteralmente "portatore di fiamma") liberò l’uomo dalla capricciosa precarietà della fiamma.

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Ideatore di questa materia plastica particolarmente versatile fu Giulio Natta, straordinario architetto delle molecole, l’unico italiano che abbia ricevuto un premio Nobel per la chimica. Lo condivise nel 1963 con Karl Waldemar Ziegler (1898-1973). L’italiano aveva avuto l’intuizione originale e aveva sviluppato la teoria dei polimeri. Il tedesco era riuscito a trovare i catalizzatori che, accelerando e semplificando la polimerizzazione, permisero di giungere alla molteplicità di materie plastiche che, nel bene e nel male, sono un simbolo del nostro tempo. Tra i due, peraltro, all’epoca del loro viaggio a Stoccolma per ritirare il premio, non correva già più buon sangue in seguito alle tensioni createsi nello sfruttamento commerciale della loro scoperta.

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