Vocabolario dinamico dell'Italiano Moderno

UNIPIEMONTE

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Scritti

531214
Guglielmo Marconi 29 occorrenze
  • 1941
  • Reale Accademia d'Italia
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Con qualsiasi altro tipo di trasmettitore e di ricevitore hertziano mi è stato impossibile ottenere risultati pratici se colline, montagne o grandi oggetti metallici si trovavano fra le due stazioni; nè mi risulta che altri abbia ottenuto risultati soddisfacenti nel caso di ostacoli simili a quelli sopra citati. Ma, quando si ricorre al sistema del conduttore verticale, diventa facile il trasmettere telegrammi fra stazioni, schermate l'una dall'altra da colline o dalla curvatura della terra. In questi casi si ottiene un notevole vantaggio se il conduttore aereo è di un certo spessore o se alla sua sommità viene inserita una superficie capacitativa.

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Debbo aggiungere tuttavia che non mi sento attualmente di confermare questa ipotesi benchè, d'altra parte, non abbia ancora trovato un'altra spiegazione del fenomeno, assolutamente ed interamente convincente.

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È a tutti noto come nello studio delle forze e delle leggi fisiche da me applicate io abbia avuto molti precursori; ma credo pure che quando in Bologna nel 1895 pensai di utilizzare le oscillazioni elettriche trasmesse attraverso l'etere dello spazio per ottenere un nuovo sistema di telegrafia, nessuno era ancora riuscito a trasmettere senza fili, mediante i raggi di Hertz, a vantaggiosa distanza, un segnale telegrafico qualsiasi regolarmente registrabile. Ed a prova di ciò è noto come la notizia della riuscita delle mie prime esperienze venne accolta, specialmente all'estero, con quasi generale diffidenza.

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Ricorderò solo come la grande affermazione sperimentale data da Hertz nel 1887 alla teoria di Maxwell abbia dimostrato che se due corpi metallici vengono caricati elettricamente in senso opposto e poi scaricati l'uno sull'altro mediante una scintilla, in certe condizioni possono irradiarsi nello spazio onde, di cui è possibile misurare la lunghezza, come pure di osservare i fenomeni di riflessione, di rifrazione e di polarizzazione. È stato inoltre riconosciuto come la lunghezza di tali onde sia assai grande in confronto di quella delle onde luminose e come esse abbiano il vantaggio di non essere assorbite da nebbia e da molti corpi, che agiscono come ostacolo alla propagazione delle onde luminose.

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Vi è però una condizione essenziale che ritrovai dover essere soddisfatta per ottenere il desiderato risultato, ed è precisamente che il circuito del condensatore abbia un periodo di oscillazione uguale al periodo del filo aereo, poichè se tale condizione non è soddisfatta il differente periodo dei due conduttori crea oscillazioni di differente frequenza e fase in ciascun circuito, col risultato che l'effetto ottenuto è debole e non soddisfacente nel ricevitore corrispondente.

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Braun ha suggerito anche egli l'uso di un condensatore associato al filo aereo; ma non mi consta che prima della data dei miei brevetti egli abbia riconosciuto l'assoluta necessità dell'accordo dei due circuiti, condizione senza la quale non è possibile trasmettere a considerevoli distanze.

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Nel tracciare brevemente la storia del mio contributo alla realizzazione della radiotelegrafia, debbo dire che non ho mai studiato in modo regolare la Fisica e l'Elettrotecnica, per quanto fin da ragazzo abbia nutrito il più vivo interesse per questi argomenti.

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Ritengo quindi che abbia un qualche fondamento il principio, così spesso criticato, che esposi nel mio primo brevetto inglese del 2 giugno 1896, in base al quale per effettuare trasmissioni attraverso la terra o l'acqua io collegavo un'estremità del trasmettitore ed una del ricevitore alla terra.

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Il trasmettitore a cui mi son riferito nella figura 1, sebbene abbia straordinaria efficienza per quanto riguarda la radiazione dell'energia elettrica, ha molteplici inconvenienti. La capacità elettrica del sistema è molto piccola, col risultato che la piccola somma di energia sull'aereo è irradiata nello spazio in un brevissimo periodo di tempo. In altre parole, l'energia, invece di dar luogo a un treno d'onde, si dissipa tutta dopo sole poche oscillazioni, e, di conseguenza, non è possibile ottenere in pratica un buon accordo fra trasmettitore e ricevitore.

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È importantissimo prendere in considerazione l'unica condizione essenziale perchè si abbia un accordo perfetto o una risonanza elettrica. La risonanza elettrica, come quella meccanica, dipende esclusivamente dagli effetti accumulati di un gran numero di piccoli impulsi opportunamente distribuiti nel tempo. L'accordo si può ottenere soltanto se un numero sufficiente di questi impulsi elettrici raggiunge il ricevitore. Infatti per mettere in vibrazione un pendolo con piccoli colpi noi dobbiamo, non solo ritmare esattamente questi colpi, ma continuare a darli per un periodo di tempo considerevole. È perciò chiaro che un radiatore smorzato, cioè, che non dà un treno o lunga successione di oscillazioni elettriche, non è adatto per la telegrafia accordata o sintonica.

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Egli mi ha chiesto di dire poche parole, perchè ritiene che io abbia molte idee sane intorno alla radiotelegrafia. Ciò dimostra che egli non è soltanto un gentile come italiano, ma anche un irlandese con alcune delle caratteristiche nazionali e che io sono uno slavo facilmente sensibile alle adulazioni; e così sono qui.

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La spiegazione non è accessibile a chi non abbia costruito una macchina per produrre oscillazioni rapide.

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Egli è ansioso perchè colui che ha investito il suo denaro nella telegrafia senza fili abbia il suo compenso. Immaginate un inventore che si preoccupa del tornaconto dell'uomo che ha investito il suo denaro!

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Nessuno che non abbia lavorato con dischi rotanti e condensatori e circuiti oscillanti, può avere un'idea del lavoro fatto da Marconi per passare dall'«S» del 1902 alla trasmissione di migliaia di parole giornaliere del 1912. È cosa quasi incredibile.

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Lupin ci ha detto come Marconi lo abbia attaccato non a una stella ma alla terra.

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Ma quando Marconi congiunse nave a nave e costa a costa egli fece all'umanità il più grande dono che mai alcun ingegnere elettrico abbia fatto. (Applausi).

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Soltanto pochi giorni fa il mondo intero è rimasto terrorizzato alla notizia che il più moderno e il più importante esemplare della marina moderna era affondato dopo una collisione con un iceberg; ogni uomo che abbia sangue nelle vene e ogni donna che abbia un cuore ha sentito il suo sangue gelarsi e il suo cuore arrestarsi; e domani notte quando 700 o 800 persone sbarcheranno in questa città dal Carpathia, potranno guardare a voi Marconi, come al loro salvatore. (Applausi).

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Ma temo che, per quanto grande sia la mia ammirazione per la telegrafia senza fili, io non le abbia reso sufficiente giustizia nella mia scala di confronto; sono contento perciò di vedere questa sera che le mie idee sono state messe in evidenza dalla conferenza di Marconi e dalla profonda esposizione del dott. Pupin sui principi fondamentali su cui essa si basa. La mia scala di confronto e di ammirazione, per quanto già grande è stata ancora ingrandita.

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Fin da quelle prime esperienze di oltre venti anni or sono e per un lungo successivo periodo di anni, per quanto io abbia potuto indagare, nessuna pratica ricerca fu effettuata, o almeno pubblicata, in merito all'applicazione di onde cortissime nelle radiocomunicazioni.

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Una società che abbia pochi uomini che lavorano e molti che non lavorano e che, destinati ad un abbrutimento progressivo, vivano a spese degli altri, è una società viziata e i popoli in queste condizioni non crescono ma deperiscono, mentre la legge etica impone alla società di aumentare e di migliorarsi.

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Noi vogliamo che la macchina aiuti l'uomo, ma non lo sostituisca; noi non possiamo trascurare le qualità più belle della nostra razza, la genialità e lo spirito di iniziativa, che l'impiego esagerato della macchina tende a comprimere, mentre noi tutti vogliamo che abbia sempre più a svilupparsi perchè sarà la fortuna della nostra gente che ci auguriamo sempre migliore. Non è il solo lato economico del problema che noi dobbiamo considerare, ma anche il lato sociale.

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Le ragioni che dimostrano come un circuito chiuso, come quello impiegato da Slaby, debba essere un debole radiatore appaiono ovvie a chi abbia studiato e letto i lavori classici pubblicati sin dall'epoca degli esperimenti di Hertz. Tuttavia il dott. Slaby afferma che l'induttanza all'estremità del suo cappio limita le oscillazioni alla parte verticale di A C. Se è così, la frequenza di tali oscillazioni locali non può essere eguale a quella dell'intero circuito A C D E che, se le traduzioni del lavoro di Slaby alle quali mi riferisco sono esatte, si afferma sia molto facile da calcolare.

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Malgrado le numerose rivendicazioni di priorità in materia egli ha la più profonda convinzione che Marconi sia la prima persona che abbia ottenuta oggigiorno una vera telegrafia sintonica con onde elettriche. Egli ha compiuto ciò grazie all'aver seguìto, fino alla loro logica conclusione, i principî scientifici fondamentali del soggetto che ha così chiaramente affermato e, fra questi, quello circa la distinzione tra circuito irradiante e non irradiante.

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Nessun treno d'onde agisce sul suo ricevitore sintonico se non abbia un particolare periodo. Si può trovare un'analogia con un sughero galleggiante sull'acqua il quale viene spinto in alto e in basso dalle onde che lo sorpassano, mentre un pesante trave di legno galleggiante sull'acqua e fissato al fondo del mare da una molla a spirale, verrebbe spinto in alto e in basso soltanto dalle onde aventi una determinata periodicità. Il primo corrisponde a un semplice coesore e il secondo a un ricevitore sintonico del tipo descritto qui. Egli è interamente d'accordo con Marconi quando afferma che i giorni della telegrafia non sintonica sono contati, poichè nessuno vorrebbe scegliere un ricevitore capace di venire eccitato da qualsiasi onda vagante allorchè si può usare un apparecchio come l'ultimo tipo di ricevitore Marconi. Tra le possibilità relative all'invenzione vi è quella che sarebbe possibile provvedere immediatamente l'Ammiragliato e l'Amministrazione Postale di apparecchi aventi la frequenza dell'Ammiragliato e dell'Amministrazione Postale e far registrare la frequenza così come vien fatto registrare un indirizzo telegrafico, cosicchè nessun altro possa adoperare quella medesima frequenza. Egli ebbe il privilegio di viaggiare sull'autocarro descritto dal conferenziere allorchè, lontano molte miglia dalla loro sede, avevano potuto comunicare coll'albergo e ordinare la colazione. Concludendo, egli fa le sue più vive congratulazioni a G.Marconi per gli innumerevoli progressi compiuti nel perfezionamento della sua prima invenzione.

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Il PRESIDENTE, proponendo un voto di ringraziamento aG.Marconi per il suo ammirevole discorso, dice che, dopo aver ascoltato quanto la radiotelegrafia ha già compiuto pel salvataggio di vite e di navi ci si rende conto perchè l'oratore, sebbene così giovane, abbia acquistato fama, perchè abbia guadagnato quel più tangibile successo che si accompagna talvolta alla fama ma spesso anche non si accompagna ad essa, e si capisce anche come egli abbia acquistato ciò che deve essergli più caro della fama e della ricchezza; la gratitudine di tutti i popoli per aver così coraggiosamente sviluppato un nuovo senso universale. Egli ritiene che, pur essendone tuttora lontani, si vada gradualmente avvicinandosi a distanza sensibile alla realizzazione di una profezia che egli osò fare quattro anni addietro, di un tempo in cui chi desiderasse chiamare un amico ma non sapesse dove, chiamerebbe con forte voce elettromagnetica, udita da chi avesse l'orecchio elettromagnetico, ma non udibile da chi non lo avesse: «Dove sei?». E verrebbe una debole risposta: «Sono nel fondo di una miniera di carbone, sto attraversando le Ande, sono nel mezzo del Pacifico. O, forse, malgrado ogni richiamo, nessuna risposta verrebbe e la persona saprebbe così che l'amico è morto. Si pensi a cosa ciò significhi, si pensi ai richiami che vanno ogni giorno da una stanza all'altra di una casa, e poi si pensi al richiamo che va da un polo all'altro; e non un balbettio ma un richiamo udibile da colui che deve udire ed affatto muto per gli altri; è qualche cosa di simile al mondo dei sogni e degli spiriti, non il paese degli spiriti da immaginazioni eccitate quali le coltiva la Società di Ricerche Psichiche, ma una reale comunicazione a distanza basata su reali leggi fisiche. Vedendo i giovani volti di tanti fra i presenti egli si sente pieno d'invidia perchè essi, e non lui, potranno assai probabilmente vivere sino a vedere adempiuta la sua profezia.

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Chiunque abbia vissuto in colonia può valutare quanto sia penoso dover aspettare forse quattro o cinque settimane prima di ricevere una risposta ad una lettera inviata a casa. Le tariffe dei cavi sono attualmente proibitive alla vasta maggioranza delle persone. Non sarà forse mediante la radiotelegrafia che si potrà ovviare all'inconveniente?

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.); a Steinmetz che, nello stesso ricevimento, dichiara essere uno dei fatti più straordinari che l'ideatore di quella cosa meravigliosa che è la radiotelegrafia abbia continuato a vivere intensamente con essa e a farla progredire(Ved. pag. 266 del presente volume); ad altri ed altri ancora, è tutto un inno all'inesauribile fecondità d'uno dei geni più largamente benefici all'umanità.

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La lettura degli scritti marconiani mostra inoltre quale posto predominante abbia avuto, nelle scoperte di Lui, l'intuizione e l'energia sintetica ond'era potentemente armato il Suo genio: un'intuizione galileiana, cioè italiana, eccitata spesso alle astrazioni divinatrici dalle imagini più comuni, come il moto delle grandi campane d'una cattedrale italiana, che prelude al principio della radiotelegrafia sintonica(Ved. pag. 43.) o la similitudine della teiera vuota riscaldata o ripiena d'acqua bollente, rispettivamente ravvicinata a un oscillatore, che si scarichi rapido con poche oscillazioni o con un seguito di oscillazioni lentamente smorzate(Ved. pag. 84).

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Rincresce il ricordare che mentre AUGUSTO RIGHI si era professato grande ammiratore dell'opera marconiana, abbia poi collaborato col DESSAU nel comporre quel libro ove quasi per frenare l'entusiasmo generale si enumeravano pazientemente tutte le singole combinazioni, già preesistenti, che negli impianti MARCONI sono state utilizzate. Quel libro sarà giustificato in quanto mette in evidenza le belle e grandi realizzazioni compiute durante le esperienze di RIGHI, realizzazioni che potevasi temere restassero dimenticate; ed erano realizzazioni dirette ad altri scopi.

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