Vocabolario dinamico dell'Italiano Moderno

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Problemi della scienza

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Federigo Enriques 45 occorrenze

Nella Scienza, abbia pure carattere ipotetico ed analitico, questa mancanza di determinazione dei dati fondamentali non può essere tollerata, o almeno non può esserlo al di là di un certo segno, che dà la misura del rigore pratico, da fissarsi, con cauto giudizio, in relazione agli errori dell'osservazione e dell'esperienza.

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3) del rapporto tra il proprietario e la cosa (se questi ne abbia il possesso, ecc.).

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Si abbia un certo sistema di concetti, tra cui intercedano alcuni rapporti logici; supponendo che i concetti stessi possano venir costruiti con operazioni logiche, a partire da certi elementi, essi si presentarlo come serie, classi, corrispondenze, ecc.

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1) ogni oggetto abbia un successivo determinato;

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2) ogni oggetto, all'infuori di uno (il primo), che non succede ad altri, abbia un determinato precedente;

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Siamo quindi indotti a modificarla, ricercando in questi fenomeni un qualche elemento che, nelle trasformazioni termiche o dinamiche, abbia un rappresentante quantitativo invariabile. Il principio dell'energetica adempie così in una seconda fase del suo sviluppo un ufficio paragonabile a quello di una condizione definitrice. Ma esso acquista effettivamente un senso soltanto in una terza fase, quando sia fissato che cosa

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Allora se si prende a caso sull'asse delle x un punto A (OA = a) quale probabilità c'è che l'ordinata AP = f (a) abbia il valore assegnatoa: 427?

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Pertanto se si ritiene l'esperienza come esatta, ci sono infinite probabilità, ossia c'è la certezza pratica che la curva continua y = f (x) coincida colla retta di coefficiente angolare 1: 427, o abbia comune con questa un tratto finito.

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È noto come questa abbia creato con ADAMO SMITH il tipo dell'homo oeconomicus, col quale si vengono a fissare in modo invariante i motivi agenti sulla volontà dell'uomo individuo, considerato nei rapporti di scambio della ricchezza e del lavoro.

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Mentre il singolo produttore non può aumentare il suo profitto se non aumentando la quantità del prodotto, la società che abbia accaparrato una parte dei mezzi di produzione può ottenere più utilmente il suo scopo diminuendo il prodotto in guisa da diminuire l'offerta della merce sul mercato, poichè essa ha interesse a mettere in opera soltanto i mezzi meno costosi, se riesce in compenso ad innalzare il profitto della rendita differenziale che da questi ricava; inoltre la società può farsi arbitra del mercato impedendo la produzione di merce per opera di estranei, colla minaccia di offrire i suoi prodotti ad un prezzo minore, in guisa da cagionare la rovina dei suoi avversarii, e ciò- sia pure a costo di sacrifizii temporanei.

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Ora, comunque l'organo stesso abbia acquisito tale «modo d'operare», si domanda se sia possibile formarsi di questo una rappresentazione, che metta in luce l'anzidetto riscontro.

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Ora si abbia p. es. una palla sferica, capace di divenire sempre più grande. Si dice che quando essa sia divenuta infinita, avrà riempito tutto lo spazio.

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Abbiamo già avuto luogo di ricordare, come PLUECHER abbia insegnato a trar profitto da questa indeterminazione, che si lascia all'oggetto denotato colla parola «punto», per studiare, sotto il nome di spazio, forme geometriche molto diverse.

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Ma tali conclusioni non possono essere giustamente interpretate da chi non abbia acquistato certe nozioni fondamentali della Geometria moderna! E appunto a questa ignoranza si devono le deduzioni bizzarre, intorno a cui taluni filosofi si affaticano ancora.

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Si abbia una piccola scatola di cubi, di quelle che (secondo il sistema freobeliano) vengono date come giuoco ai bambini. Il fondo della scatola è diviso da due righe nere in quattro quadrati, uguali alle faccie dei nostri cubi. Il bambino apprende quindi che «per coprire il fondo della scatola occorrono quattro cubi».

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Ma qualunque veduta si abbia intorno a ciò, resta sempre che «mediante una serie di movimenti ripetuti, accompagnati da suoni, possiamo stabilire una misura del tempo, nella quale gli uomini si accordano in limiti ristretti ma abbastanza precisamente, come dinanzi ad un oggetto di sensazione propria della durata».

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La domanda stessa deve apparire assurda a chi abbia compreso il significato della astrazione compiuta Essa ci ha permesso di spezzare il problema in due parti: l'una ipoteticamente semplice, l'altra illimitatamente complicata, ma i cui elementi esercitano sulla previsione effettiva una più piccola influenza. Resta pertanto al teorico piena libertà di rimaneggiare le premesse ipotetiche ai suoi scopi di trattazione matematica, ma deve essere lungi da lui la pretesa di conferire con ciò alla teoria un senso fisico più rigoroso.

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Infatti un'osservazione elementare ci rivela tutti i giorni che se un punto è tirato da più fili, occorre esercitare sopra di esso una trazione in un senso determinato affinchè si abbia l'equilibrio, esattamente come se il punto fosse tratto, nel senso opposto, da un filo unico. Ora si ha qui un esperimento semplicissimo, che può essere riguardato in un certo senso come qualitativo relativamente alla determinazione quantitativa della resultante, e a cui si è disposti per conseguenza ad attribuire un più forte valore prova.

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l) abbia lo stesso valore per corpi riducibili colle trasformazioni del gruppo C;

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2) goda della proprietà addittiva o distributiva rispetto alla somma di due corpi, per modo che «riunendo insieme due corpi si abbia un nuovo corpo la cui massa sia la somma di quella dei componenti».

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1) Si abbia un campo di forze note; sia p. es. un campo di forze costanti come quello della gravità sulla terra ecc.

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La nostra critica vuole mettere in luce altri aspetti della distinzione fra «quantità» e «qualità», una delle più delicate di cui il filosofo abbia ad occuparsi.

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Tuttavia la rappresentazione quantitativa così ottenuta rimane una convenzione arbitraria, fino a che non si determini un gruppo di associazioni notevoli, rispetto a cui la convenzione stessa abbia carattere invariante.

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Discendendo all'esame dei particolari vedremo ancor meglio come la costruzione di un modello stia sempre a rappresentare un parallelismo stabilito fra due serie fenomeniche, ed abbia quindi necessariamente un valore di riduzione relativo e limitato, in quanto nessuna serie può essere presa come assolutamente isolata da tutte le altre.

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E PICARD sviluppa considerazioni interessanti sopra una Meccanica dove si abbia al contrario da tener conto della eredità: certe equazioni funzionali vi prenderebbero il posto delleequazioni differenziali classiche.

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Si abbia un sistema di corpi che, dopo un ciclo chiuso di trasformazioni reversibili, ritorni allo stato iniziale: si calcolino, lungo la linea di trasformazione s, la quantità di calore Q e la temperatura (assoluta) T del sistema, si ha allora

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Che la condanna di Comte sia giustificata in quanto a siffatte costruzioni e teorie si vuoi dare il senso di conoscenze obiettive, chiunque abbia spirito positivo sarà disposto ad accordare; ma che codeste teorie (diciamo pur metafisiche) non abbiano proprio alcun valore, come rappresentazioni psicologiche, nel processo genetico della Scienza, è una tesi che non può essere accolta senza uno studio critico più approfondito di codesto processo.

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In secondo luogo, se i fenomeni si propagano entro mezzi diversi che si muovano l'uno rispetto all'altro, si può supporre una indipendenza relativa di questi, cioè ritenere che in ognuno si abbia un campo elettro-magnetico proprio, definito dalle medesime equazioni hertziane prese come relative al mezzo stesso.

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diversi abbia condotto a ridurre ad un unico tipo le tre specie di correnti elettriche, cioè:

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Almeno il principio non è soddisfatto se si vuole intendere nel solo modo che abbia un significato positivo, cioè come relativo alla materia.

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Quest'artificio potrà sembrar comodo agli effetti della trattazione matematica, ma non si può negare che esso abbia anche un lato pericoloso, dappoichè ha potuto giustificare per qualche tempo dei dubbii che non avevano alcun fondamento di credibilità. Tuttavia non ci rammaricheremo troppo di questi dubbii che, affrontati apertamente, e prima di tutti dal fondatore della teoria, hanno dato origine ad un tentativo di unificazione delle forze, che si presenta come una seducente promessa per l'avvenire.

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Le recenti teorie elettro-magnetiche vorrebbero anzi determinare l'ipotesi complementare della nuova Dinamica; ma a prescindere da questa determinazione vi è luogo a ritenere che il principio d'inerzia generalizzato abbia una validità approssimata tanto più precisa quanto più piccola è la velocità del movimento rispetto alla velocità della luce.

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Ora per chi abbia penetrato lo spirito di un tal modo di comprendere, riesce evidente che il punto centrale è una veduta sintetica dei rapporti generali attraverso uno schema semplificato, dove si faccia astrazione dai particolari tecnici delle esperienze e dagli sviluppi di calcolo.

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Vogliamo ricordarne uno solo altamente istruttivo, citando il resultato degli studii sulla malaria (LAVERAN, MARCHIAFAVA, GOLGI, ROSS, GRASSI, DIONISI, BIGNAMI e BASTIANELLI); il quale reca una confortante promessa che l'etiologia delle malattie abbia ad uscire da quella vaga oscurità di spiegazioni onde si è reso celebre il medico di MOLIÈRE.

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Essi bastano certo, per chi abbia eliminato dalla sua mente ogni prevenzione d'ordine morale, a costituire nel loro insieme una prova induttiva del determinismo psicologico, o se si preferisce a giustificare anche in questo campo la fiducia in una possibile scienza, non diversa da quella che si riferisce a tutti gli altri ordini di fatti, da noi compresi come rapporti invariabili di coesistenza e di successione. Se il determinismo psicologico solleva difficoltà, queste non provengono da ragioni di ordine scientifico.

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Poichè noi vediamo nel procedere di Abou Hassan, il modo che generalmente viene tenuto da ogni uomo, il quale voglia chiarirsi intorno ad un'impressione qualunque, se abbia ragione di dubitare che essa corrisponda veramente a qualcosa di reale.

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Che un tale quadrato esista, ragioni di continuità facilmente lo dimostrano, poiché il lato del quadrato stesso può venire agevolmente costruito, quando si abbia un segmento uguale alla lunghezza della circonferenza.

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Con questa spiegazione veniamo a dire che la scoperta di un astro nuovo è veramente un resultato importante per l'Astronomia, ma non costituisce ancora una vera conoscenza scientifica (per quanto ciò abbia soltanto un valore di «grado»); che il suo interesse consiste nell'avere allargato il campo dei fatti bruti, i cui rapporti formeranno più propriamente oggetto della Scienza.

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., che cosa HERSCHELL ci abbia insegnato colla scoperta di Urano.

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Sorvolando sopra la Geografia, che non ci suggerisce osservazioni diverse dalle precedenti, vediamo quale significato abbia per la Chimica l'aggiunta di un corpo nuovo al catalogo dei suoi elementi.

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Può dunque sembrare che si abbia così un intero ramo della Scienza, ove non venga proposto in alcuna guisa di andare oltre il riconoscimento di fatti bruti.

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Ma essa è chiusa ormai per chi abbia compreso il posto che occupano i diversi metodi dell'investigazione nella Scienza moderna. Ed è notevole come ad uno stesso resultato sieno venuti per vie diverse, spiriti diversamente educati. Felice particolarmente ci sembra il modo come CLAUDE BERNARD tratta la questione, nella sua classica «Introduction à la Médécine expérimentale».

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Ma da un altro lato si scorge come ogni osservazione ed ogni esperienza abbia valore scientifico solo in quanto si appoggi ad un ragionamento; altrimenti ci si riduce ad attendere che la natura sia così gentile da istruirci, rispondendo per caso a domande che non sappiamo rivolgere nè interpretare.

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Il cilindro b si solleverà, in parte, al di sopra della comune superficie di livello dell'acqua nei vasi A e B, ed il peso della parte emersaci darà la pressione esercitata dalla soluzione su s, tostochè si abbia una condizione d'equilibrio.

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E vi si avvicinano infatti, grossolanamente, come una linea retta, tirata fra due punti, può avvicinarsi ad una linea, di natura più complicata, che abbia in essi gli estremi.

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