sarebbe un vino mezzo innacquato. Se dessi troppa tempera | abbi | che di subito scoppierà il colore e creperà dal muro. Sia |
La tecnica della pittura -
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(che è il più dolce e il più vago lavorare che sia), prima | abbi | calcina e sabbione, tamigiata bene l’una e l’altra. E se la |
La tecnica della pittura -
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piano lo ’ntonaco sopra il muro. Poi quando vuoi lavorare | abbi | prima a mente di far questo smalto bene arricciato, e un |
La tecnica della pittura -
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li piedi a mmollo drento un callarèllo d’acqua calla che | abbi | bbullito assieme a due o ttre ppalettate de cennere. Fa |
USI,COSTUMI E PREGIUDIZI DEL POPOLO DI ROMA -
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ripeti sempre questa maniera di distribuzione, finchè | abbi | consumato così il vitello come i pomi di terra, e |
Squisitissime vivande preparate dalla cuciniera viennese italiana e francese -
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troppo) e ben piano bagnando prima lo ’ntonaco vecchio. Poi | abbi | il tuo pennello di setole grosse in mano, intingilo |
La tecnica della pittura -
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prima fatto allo ’ntonaco di sotto. E facciamo ragione che | abbi | a fare per dì solo una testa di santa o di santo giovane, |
La tecnica della pittura -
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santissima. Come hai pulita così la calcina del tuo smalto, | abbi | uno vasellino invetriato, chè tutti i vaselli vogliono |
La tecnica della pittura -
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che fame avevo quel giorno! Una fame da lupi! ... | Abbi | pazienza, Leoncino, se te lo dico: ma quella celia fu una |
STORIE ALLEGRE -
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Giacinta con la voce raddolcita. - Non me lo merito. | Abbi | il coraggio di dirmi che non m'ami piú, se mai fosse vero |
GIACINTA -
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che non m'ami piú, se mai fosse vero che tu non m'ami piú; | abbi | il coraggio di dirmelo! Preferisco questa spaventevole |
GIACINTA -
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Gli s'era gettata al collo, ripetendo le stesse parole: - | Abbi | il coraggio di dirmelo! Tu sei tutto per me! - ma con |
GIACINTA -
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antri divarii. Quarcun’antro poi pretenne, e ccredo che | abbi | ppiù raggione de tutti, che la Passatella ne vienghi da |
USI,COSTUMI E PREGIUDIZI DEL POPOLO DI ROMA -
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Attilio, con modo gentile: «Fratello, - disse ad Orazio, - | abbi | pazienza, lasciamolo parlare». Veramente spacciato Cencio, |
Clelia: il governo dei preti: romanzo storico politico -
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detto: - Cerca di divertire Maria, mentre siamo fuori, e | abbi | giudizio. - Io, dunque, dopo aver fatto con lei da cucina e |
IL GIORNALINO DI GIANBURRASCA -
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però. - E di quella dell'Assam. - Che mistero è questo? - | Abbi | pazienza, signore. Forse si spiegherà meglio. - Surama si |
ALLA CONQUISTA DI UN IMPERO -
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che tu debba attingerla alle sorgenti della filosofia. | Abbi | dunque in istima quest' arte: essa farà di te un ministro |
Lilit -
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piangi, idiota? Dovevi pensarci prima: ora è inutile. | Abbi | pazienza. Iddio Signore non abbandona gli uccelli del |
CENERE -
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urlo che stava per sfuggirgli dalle labbra. - Siva, Siva, | abbi | pietà di lei! mormorò. Poi, dominando la sua commozione, |
I MISTERI DELLA GIUNGLA NERA -
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Spagna. Lui solo ti può far rendere giustizia. Figlio mio, | abbi | dunque pazienza, costanza e fermezza ! - La voce tacque, |
Al tempo dei tempi. Fiabe e leggende delle Città di Sicilia -
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pronunziò lentamente queste parole : - Figlio mio, | abbi | pazienza, costanza e fermezza. Io pregherò per te. - E |
Al tempo dei tempi. Fiabe e leggende delle Città di Sicilia -
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questo dolore ... E in quanto a te, Arabella, | abbi | pazienza. Vedrai che ti troverai bene alle Cascine. Paolino |
Demetrio Pianelli -
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e figliuola avrete tagliata la testa! - Ah, Farfallino! | Abbi | pietà di noi! Alla preghiera della ragazza, Farfallino |
LE ULTIME FIABE -
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per me di mandarmi spesso tue notizie. Prega l'Addolorata e | abbi | davanti che nelle nostre afflizioni Dio è presente: anzi, |
Giacomo l'idealista -
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quando sentono di parlare in nome di una forza superiore - | abbi | pazienza, povero Giacomo; per lei forse è meglio cosí. Non |
Giacomo l'idealista -
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un calcio il triste regalo che mi è stato fatto!» «No, no, | abbi | pazienza, il diritto no ... In ogni caso ... Si fanno tante |
Racconti 3 -
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Fulvia ha carta bianca per tutto ciò che posso fare per te; | abbi | confidenza in lei e lasciati guidare, mio caro Orlando |
Giacomo l'idealista -
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- Queste sono brutte parole, Giacinto, che ti fanno torto. | Abbi | pazienza. Oggi scriverò a mammà e domani concerteremo |
Giacomo l'idealista -
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po' di pace, le permetterò di far colazione con suo zio. - | Abbi | pazienza, nipote mio: la patria anzi tutto. - E mio zio |
VECCHIE STORIE -
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all'uomo una qualche superiorità, il mio cane abbaia. Ma | abbi | pazienza, Blitz: ancora una cartella e poi ho finito. |
Giacomo l'idealista -
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la voce sommessa: "Non mi vuoi niente bene! - Hm! Hm! - | Abbi | pietà, parliamo un poco! - Hm! Hm!" Noemi sospirò nella sua |
IL Santo -
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mise sotto l'ombrello, bestemmiando fra i denti, ancora. - | Abbi | pazienza, abbi pazienza, - diceva lei, allungando il passo |
IL PAESE DI CUCCAGNA -
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bestemmiando fra i denti, ancora. - Abbi pazienza, | abbi | pazienza, - diceva lei, allungando il passo sul selciato, |
IL PAESE DI CUCCAGNA -
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che lo vengono a prendere, alla scuola. Mi secco! - | Abbi | pazienza, non ho potuto resistere, - mormorò lei, bevendo |
IL PAESE DI CUCCAGNA -
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deas. - Basta, son nelle tue mani, e sai quel che valgo. - | Abbi | pazienza, ora siamo alle Fornaci. Non aspettarti un |
Giacomo l'idealista -
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come la rugiada rinfresca le pietre arse dal sole. Figlio, | abbi | pazienza! Siamo nati per soffrire: e cosa è mai questo tuo |
CENERE -
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sulle spalle di Olì. «Finiscila, figlia. Fatti coraggio, | abbi | pazienza. È inutile piangere; egli non ti divorerà, poi; è |
CENERE -
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... Margherita, Margherita, la mia vita è nelle tue mani! | Abbi | pietà di me ed anche di te. Sii buona come io ti ho sempre |
CENERE -
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vuoi essere generoso verso chi ti ha odiato e rovinato. | Abbi | pietà ... vedi ... io piango, io ti imploro, anche per te, |
CENERE -
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cenere; fa che io non muoia di dolore; fa che tu stesso non | abbi | a pentirti del tuo pazzo procedere. Se non vuoi dar retta |
CENERE -
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conosce tutta Cagliari: anche un marchese conosce. Ebbene, | abbi | pazienza. Santa Caterina mia! Andrai, andrai anche là, |
CENERE -
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ancora, guarda dove deve andare, vede la via da percorrere. | Abbi | pazienza. Pensa che siamo vicini, pensa che potrai tornare |
CENERE -
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d'impeto, d'istinto: il male sta nel doverci pensare. - | Abbi | pazienza, caro. Quando vuoi ch'io giuri sulla tua vita io |
Senso -
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malvagio. Provami ancora una volta che io ho avuto ragione, | abbi | fede in te stesso!… No; non mi dar retta! Ho avuto torto di |
La morte dell'amore -
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quando Belzebù gli suggerirà di giuocare: credi in Dio, | abbi | fede in Dio, spera in Dio! Tremando, provando alla bocca |
IL PAESE DI CUCCAGNA -
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gli farà consumare il cuore di amore per te. Credi in Dio; | abbi | fede in Dio; spera in Dio! - Non è veleno, non è vero? - |
IL PAESE DI CUCCAGNA -
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corte io. Toujours de l'audace. Ma è impossibile che non ci | abbi | anche la tua. Cosa si viene a far qui se non si viene a |
Malombra -
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una miniera: so che ti trovi in seri imbarazzi, Santa. | Abbi | confidenza con un amico. È vero quel che si dice di te? - |
Il cappello del prete -
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sangue alla testa. Essi erano ciechi di rabbia e dissero: - | Abbi | giudizio, borioso maledetto, perché se tu ci minacci, ti |
LE NOVELLE DELLA NONNA. Fiabe fantastiche -
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angioli ad allietare col canto le lunghe ore di prigionia; | abbi | dunque fiducia in me. - In te solo, angiolo bello! - |
LE NOVELLE DELLA NONNA. Fiabe fantastiche -
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ciotola col rimanente e gli disse: - Prendi: lo fo perché | abbi | la collezione completa. Disgustato della trista compagnia, |
Racconti, leggende e ricordi della vita italiana (1856-1857) -
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La giovanetta comprese che quell'uomo era irremovibile. - | Abbi | pietà di me! - diss'ella con angoscia. - Essi vengono. - |
I MISTERI DELLA GIUNGLA NERA -
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passeggiata fatta il giorno innanzi, dicendole: - | Abbi | pazienza e alzati subito, perchè il Direttore dell'Igeia mi |
L'ANNO 3000 -
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bene; ma appunto perché Vezzosa è superiore alle cognate, | abbi | riguardo di non offenderle, e cerca di non cambiare in |
LE NOVELLE DELLA NONNA. Fiabe fantastiche -
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fra tre domeniche è Pasqua; ci hai poco più da tribolare, | abbi | pazienza! Ella gli rivolse uno sguardo pieno di gratitudine |
LE NOVELLE DELLA NONNA. Fiabe fantastiche -
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Tiburon e là ci ritroveremo. Guardati dalle cinquantine, e | abbi | cura dei miei cani. Addio! Chiamò con un fischio stridente |
IL FIGLIO DEL CORSARO ROSSO -
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senza aver, fino allora, preso parte alla conversazione. - | Abbi | un po' di pazienza, fratellino - disse Yanez. - Ditemi ora |
ALLA CONQUISTA DI UN IMPERO -
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Margherita, che credi di esaltare. - Dove debbo andarmene? | Abbi | pietà di un povero poeta! - Tu non m'ispiri pietà alcuna. |
LE NOVELLE DELLA NONNA. Fiabe fantastiche -
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