Vocabolario dinamico dell'Italiano Moderno

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I PREDONI DEL SAHARA

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Salgari, Emilio 1 occorrenze

Mentre Rocco, El-Haggar ed i beduini partivano pel campo della morte, il marchese, Esther e Ben abbeveravano gli animali per rianimarli, poi caricarono sul cammello coperto dalla tenda il supposto algerino, senza che quel disgraziato avesse riaperto gli occhi. "Partiamo," disse il marchese. "Ben, Esther, i fucili in mano, non si sa mai quello che può accadere." Radunarono i cammelli, girarono al largo dal campo della morte e si diressero verso il sud-ovest, passando fra due altissime file di dune, le quali serpeggiavano capricciosamente attraverso il deserto. Avendo scorto, parecchie miglia più a mezzodì, una specie di bastione roccioso, volevano raggiungerlo e stabilire colà il loro accampamento, onde poter dominare un vasto tratto del Sahara e quindi evitare una sorpresa da parte dei feroci predoni. Una mezz'ora più tardi Rocco, i beduini ed El-Haggar li raggiungevano coi quattro cammelli. Avevano raccolto quattordici otri quasi tutti pieni d'acqua, provvista sufficiente per permettere di raggiungere Marabuti senza correre il pericolo di dover provare ancora le atroci torture della sete. Alle due del mattino la carovana giungeva finalmente dinanzi all'ammasso di rocce che aveva scorto in lontananza. Era una collinetta isolata, formata da rupi addossate le une alle altre, con spaccature e piccole caverne, che poteva servire da cittadella nel caso d'un attacco da parte dei predoni. "Riposiamoci qui qualche giorno," disse il marchese. "Ora che l'acqua non ci fa difetto, possiamo permetterci questo lusso." Scaricarono i cammelli, rizzarono le tende, circondandole colle casse e si accamparono. L'algerino fu levato di peso e portato sotto una piccola tenda che era stata addossata alla rupe. Non si era ancora risvegliato; però il suo sonno era tranquillo e la sua respirazione era diventata regolare. "Domani questo diavolo d'uomo sarà in piedi," disse il marchese. Mentre Rocco ed El-Haggar preparavano la cena ed i beduini raccoglievano alcune bracciate di sterpi, che crescevano tra le fessure delle rupi, il marchese, Ben ed Esther salirono la collinetta dalla cui cima potevano abbracciare una vasta estensione di deserto. Essendo la notte chiara e l'orizzonte limpidissimo, era facile scoprire un uomo od un cammello ad una distanza straordinaria. "Non si scorge nessun essere vivente," disse Ben, il quale aveva raggiunto pel primo la cima. "Non vedo che dune di sabbia e laggiù delle bande di uccelli di rapina che si dirigono verso il campo della strage." "Che i Tuareg abbiano i loro duar molto lontani?" chiese il marchese. "Vi ripeterò ciò che vi ha detto il vecchio Hassan: le distanze non si calcolano nel deserto ed i Tuareg non si spaventano a scorrazzare anche a cinque o seicento miglia dalle loro oasi." "Dove saranno andati? A levante, ad occidente o al sud? Temo di trovarli sulla nostra via." "Dio ci guardi da un tale incontro, marchese. Quei ladroni non ci risparmierebbero, soprattutto voi e Rocco che siete per loro degli infedeli." Accertatisi che pel momento nessun pericolo li minacciava, ridiscesero la collinetta e rientrarono nel campo dove li attendeva la cena. Mezz'ora dopo tutti dormivano sotto la guardia di El-Haggar a cui spettava il primo quarto.

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