Vocabolario dinamico dell'Italiano Moderno

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Risultati per: abbellire

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Il sistema periodico

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Levi, Primo 1 occorrenze

Che poi l' allossana, destinata ad abbellire le labbra delle dame, scaturisse dagli escrementi delle galline o dei pitoni, era un pensiero che non mi turbava neanche un poco. Il mestiere di chimico (fortificato, nel mio caso, dall' esperienza di Auschwitz) insegna a superare, anzi ad ignorare, certi ribrezzi, che non hanno nulla di necessario né di congenito: la materia è materia, né nobile né vile, infinitamente trasformabile, e non importa affatto quale sia la sua origine prossima. L' azoto è azoto, passa mirabilmente dall' aria alle piante, da queste agli animali, e dagli animali a noi; quando nel nostro corpo la sua funzione è esaurita, lo eliminiamo, ma sempre azoto resta, asettico, innocente. Noi, intendo dire noi mammiferi, che in generale non abbiamo problemi di approvvigionamento d' acqua, abbiamo imparato ad incastrarlo nella molecola dell' urea, che è solubile in acqua, e come urea ce ne liberiamo; altri animali, per cui l' acqua è preziosa (o tale era per i loro lontani progenitori), hanno fatto l' ingegnosa invenzione di impacchettare il loro azoto sotto forma di acido urico, che è insolubile in acqua, e di eliminare questo allo stato solido, senza bisogno di ricorrere all' acqua come veicolo. In modo analogo si pensa oggi di eliminare i detriti urbani facendone blocchetti compressi, che si possono portare alle discariche o interrare con poca spesa. Dirò di più: lungi dallo scandalizzarmi, l' idea di ricavare un cosmetico da un escremento, ossia aurum de stercore, mi divertiva e mi riscaldava il cuore come un ritorno alle origini, quando gli alchimisti ricavavano il fosforo dall' urina. Era un' avventura inedita e allegra, e inoltre nobile, perché nobilitava, restaurava e ristabiliva. Così fa la natura: trae la grazia della felce dalla putredine del sottobosco, e il pascolo dal letame; e "laetamen" non vuol forse dire "allietamento"? così mi avevano insegnato in liceo, così era stato per Virgilio, e così ritornava ad essere per me. Tornai a casa a sera, spiegai alla recentissima moglie il fatto dell' allossana e dell' acido urico, e le annunciai che l' indomani sarei partito per un viaggio d' affari: che cioè avrei preso la bicicletta, e fatto un giro per le cascine della periferia (a quel tempo c' erano ancora) in cerca di sterco di gallina. Non esitò: la campagna le piace, e la moglie deve seguire il marito; sarebbe venuta anche lei. Era una specie di supplemento del nostro viaggio di nozze, che per ragioni di economia era stato frugale e frettoloso. Ma mi ammonì di non farmi troppe illusioni: trovare sterco di gallina allo stato puro non doveva poi essere così facile. Infatti risultò difficile. In primo luogo, la pollina (si chiama così: noi inurbati non lo sapevamo, né sapevamo che, sempre per via dell' azoto, è apprezzatissima come concime per gli orti) non si regala, anzi si vende a caro prezzo. In secondo luogo, chi la compra se la va a raccattare, entrando a quattro zampe nei pollai e spigolando per le aie. In terzo luogo, ciò che effettivamente si raccoglie può essere direttamente usato come fertilizzante, ma si presta male ad ulteriori lavorazioni: è un miscuglio di sterco, terra, sassi, becchime, piume e pe5rpôjìn (sono i pidocchietti delle galline, che si annidano sotto le ali: non so come si chiamino in italiano). Ad ogni modo, pagando non poco, faticando ed insudiciandoci parecchio, la moglie impavida ed io ce ne ritornammo a sera per Corso Francia, con un chilo di sudata pollina nel portapacchi della bicicletta. L' indomani esaminai il materiale: la "ganga" era molta, tuttavia qualcosa forse se ne sarebbe potuto cavare. Ma simultaneamente mi venne un' idea: proprio in quei giorni, nella galleria della Metropolitana (che esiste a Torino da quarant' anni, mentre la Metropolitana non esiste ancora) era stata inaugurata una mostra di serpenti. Perché non andare a vedere? I serpenti sono una razza pulita, non hanno piume né pidocchi e non razzolano fra la polvere; poi, un pitone è ben più grosso di una gallina. Forse i loro escrementi, al 90 per cento di acido urico, si potevano ottenere in abbondanza, in pezzatura non troppo minuta e in condizioni di purezza ragionevole. Questa volta andai solo: mia moglie è figlia d' Eva, e i serpenti non le piacciono. Il direttore e gli inservienti della mostra mi ricevettero con disprezzo stupito. Quali erano le mie credenziali? Da dove venivo? Chi mi credevo di essere, per presentarmi a loro così, come se niente fosse, a chiedere sterco di pitoni? Ma neanche parlarne, neanche un grammo; i pitoni sono sobrii, mangiano due volte al mese e viceversa: specie quando fanno poco esercizio. Il loro scarsissimo sterco si vende a peso d' oro: del resto, loro, e tutti gli espositori e possessori di serpenti, hanno contratti permanenti di esclusività con le grandi industrie farmaceutiche. Che mi togliessi solo di torno, e non gli facessi perdere altro tempo. Dedicai un giorno a selezionare grossolanamente la pollina, ed altri due a cercare di ossidare ad allossana l' acido che vi era contenuto. La virtù e la pazienza dei chimici antichi dovevano essere sovrumane, o forse era soltanto smisurata la mia inesperienza di preparazioni organiche. Non ottenni che vapori immondi, noia, umiliazione, ed un liquido nero e torbido che intoppava irrimediabilmente i filtri, e non mostrava alcuna tendenza a cristallizzare, come secondo il testo avrebbe dovuto. Lo sterco rimase sterco, e l' allossana dal nome sonante un nome sonante. Non era quella la via per uscire dalla palude: per quale via ne sarei dunque uscito, io autore sfiduciato di un libro che a me sembrava bello, ma che nessuno leggeva? Meglio ritornare fra gli schemi scoloriti ma sicuri della chimica inorganica.

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