Vocabolario dinamico dell'Italiano Moderno

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MILANO IN PERCORSA IN OMNIBUS COMPILATA DA GAETANO BRIGOLA ED ILLUSTRATA DA NOTIZIE STORICHE ED ARTISTICHE DA FELICE VENOSTA

683097
Brigola, Gaetano 1 occorrenze
  • 1871
  • Editore Librajo -PRESSO GAETANO BRIGOLA
  • prosa letteraria
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. _ La città crebbe, e, già aggregato di meschini casolari di legno, si andò abbellendo di edifici di pietra. _ Gli imperatori romani vi ebbero lunga stanza, per la sua collocazione opportuna ad operazioni militari contro i popoli del Settentrione, i quali erano una minaccia perenne per la Gallia Cisalpina. Massimiano Erculeo abbattè la siepe che serviva di prima cerchia alla città celtica, che ci viene ricordata dal nome della Via Andegari, AndeGar che corrisponde al nostro idioma a siepe di biancospini ed eresse solide mura che giravano per due miglia con nove porte. La porta Romana aprivasi a S. Vittorello, presso la Via Unione; l'Erculea alla Maddalena, presso Sant' Eufemia; la Giovia a San Vicenzino, presso il Foro Bonaparte; la Ticinese, o Marzia, al Carrobbio; la Comasina a San Marcellino; la Nuova alla Croce Rossa; la Tosa a San Zeno; l'Argentea od Orientale, presso San Babila, e la Vercellina presso la chiesa di Santa Maria alla Porta. Sotto Costantino, Milano toccò l'apice del suo splendore; avvegnachè avendo quell'imperatore divisa l'Italia in due regioni, Milano fu dichiarata metropoli della settentrionale, che comprendeva sette provincie dalle Alpi fino alla Istria, e destinata a residenza di un governatore col titolo di Vicario dell'Italia. Le mura romane durarono fino al nono secolo, allorchè l'arcivescovo Ansperto ne operò il ristauro e l'ampliamento, fra le porte Ticinese e Vercellina, costruendo un nuovo muro che dal Carrobbio seguiva le Vie del Circo e del Cappuccio, e girava poi a destra per ricongiungersi all'antica cerchia in vicinanza della Porta Vercellina. _ Per tre secoli rimasero ognora come le aveva ampliate Ansperto; quando il Comune di Milano entrò in lotta con Federico Barbarossa. A premunire la città contro quell'imperatore, i Milanesi pensarono, fin dal 1156, di cingerla di un valido fossato, e precisamente quello per cui ora scorre il Naviglio. Della terra cavata nel fare la fossa, se ne formarono nel 1167 i bastioni nel luogo che fino ai nostri giorni conservò il nome di Terraggio. _ Nella prima metà del secolo XIV (1330_38), Azzone Visconti rafforzò i Terraggi con un muro, mantenendo però inalterato il circuito della città, che continuò dove si trova il Naviglio interno, ed aveva gli ingressi ai ponti, che descrissero fino all'anno 1866, colla denominazione di Borghi la parte di città al di là del fossato. Allorchè nel secolo XV fu costruito il Naviglio della Martesana, il fossato fu ristretto, e la metà interna di esso fu convertita poi ad uso di magazzeni di pietre o di legnami, chiamati col nome di sciostra o claustra perchè rinchiusi fra il muro di Azzone e la fossa. _ L'antica larghezza di questa fossa può facilmente anch'oggi comprendersi nel sito degli Archi di Porta Nuova, misurando Io spazio che è fra le torri e la riva esterna del canale rimasta inalterata. _ Il terzo ed ultimo ingrandimento fu decretato da Ferrante Gonzaga; governatore del bucato di Milano per l'imperatore Carlo V. Le mura spagnuole, oggi accessibili alle carrozze, e convertite ad uso di pubblico passeggio, furono incominciate nell'anno 1546, presso la distrutta chiesa di S. Dionigi. Milano, dopo i Romani, venne mano mano governata dai Goti, dai Longobardi, dai Franchi, dai Re d' Italia e dagli Imperatori di Germania. Dopo la guerra dei Valvassori, si costituì in Repubblica (1044). Soccombuta questa forma di governo, ebbe a signori i Torriani, i Visconti; indi si formò di nuovo in Repubblica, detta di Sant' Ambrogio. Si diede poscia agli Sforza; indi cadde in potere dei Francesi, degli Spagnuoli, degli Austriaci, dei Gallo_Sardi e di nuovo degli Austriaci. _ Nello scorcio del secolo passato, 1797, fu centro della Repubblica Cisalpina, che nel 1802 si tramutò in Repubblica Italiana. _ Nel 1805, creato il Regno d'Italia, ne divenne la metropoli. _ Nel 1815 Milano, ritornata sotto l'austriaca dominazione, fu sede del regno Lombardo_Veneto. _ Nel marzo 1848, cacciati gli Austriaci, si formò dai cittadini un governo provvisorio; ma nell'agosto di quello stesso anno ricadde in possesso degli Austriaci, che la governarono fino al 4 giugno 1859. Fu allora unita aI regno sabaudo, e nel 1861 divenne parte del nuovo Regno d'Italia. Nel volgere di secoli e di mutamenti di dominazioni, di guerre e di morie, ebbe Milano a subire molte vicende, e giorni di ristrettezze e di sciagure; ma la ricchezza del suolo e la industria de' suoi abitatori sempre la fecero risorgere, e ne tennero alta la rinomanza. Ora essa è riputata la seconda metropoli della gran madre, l'Italia. Marzo 1371. FELICE VENOSTA.

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