Qui basti ricordare i Philosophiae naturalis principia mathematica editi la prima volta in Londra nel 1687, dove sono esposti (nella, forma divenuta subito classica) i fondamenti della Meccanica razionale e della Fisica matematica e alcune loro conseguenze grandiose. Per poterle ricavare, Newton si creò da sé lo strumento adatto, cioè in sostanza il Calcolo infinitesimale. Egli divide quindi con Bonaventura Cavalieri e col Leibniz anche il merito della scoperta del Calcolo, spettando però al Leibniz l’espressivo simbolismo dei differenziali, tuttora in uso. Newton si considera come il maggior genio scientifico che sia esistito mai. Sulla sua tomba, nell’Abbazia di Westminster a Londra, sta scritto: Sibi gratulantur Mortales tale tantumque extitisse Humani Generis Decus.
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Qui basti ricordare i Philosophiae naturalis principia mathematica editi la prima volta in Londra nel 1687, dove sono esposti (nella, forma divenuta subito classica) i fondamenti della Meccanica razionale e della Fisica matematica e alcune loro conseguenze grandiose. Per poterle ricavare, Newton si creò da sé lo strumento adatto, cioè in sostanza il Calcolo infinitesimale. Egli divide quindi con Bonaventura Cavalieri e col Leibniz anche il merito della scoperta del Calcolo, spettando però al Leibniz l’espressivo simbolismo dei differenziali, tuttora in uso. Newton si considera come il maggior genio scientifico che sia esistito mai. Sulla sua tomba, nell’Abbazia di Westminster a Londra, sta scritto: Sibi gratulantur Mortales tale tantumque extitisse Humani Generis Decus. .
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