L'exploit dei grandi formati, unito all'attrazione crescente dei contesti urbani e aduna maggiore facilità degli spostamenti privati, si è abbattuto sul piccolo commercio di bottega provocandone una sensibile contrazione, che è durata fino a quando, nei primi anni 2000, lo stesso commercio di vicinato ha cercato di trasformarsi ed evolvere. Ma gli effetti negativi delle nuove abitudini di acquisto si sono fatte sentire maggiormente nelle piccole frazioni, in cui esercizi come latterie, panetterie o alimentari, spesso unici punti vendita per tutto l'abitato, non sono riusciti a sopravvivere o si sono trovati in grande difficoltà, anche a fronte del progressivo calo demografico e di flussi turistici. A farne le spese più di tutti sono le "fasce deboli" della popolazione, rappresentate da anziani o invalidi, spesso impossibilitati a raggiungere i supermarket lontani chilometri da casa.