Vocabolario dinamico dell'Italiano Moderno

UNICT

Risultati per: abbattersi

Numero di risultati: 1 in 1 pagine

  • Pagina 1 di 1

Eva Regina

204384
Jolanda (Marchesa Plattis Maiocchi) 1 occorrenze
  • 1912
  • Milano
  • Luigi Perrella
  • paraletteratura-galateo
  • UNICT
  • w
  • Scarica XML

Se poi non ha peccato, e la casa, la famiglia, la sua dolce sovranità si sono disgregate e distrutte per l' abbattersi crudele della falce della Morte, o per la comparsa dello squallido spettro della povertà : la donna si rivolge al chiuso paradiso dei suoi anni belli, che furono così pochi e così brevi, con un accorato addio. Ma la sua coscienza pura mette nel rimpianto un elemento poetico e sacro che gli fa chiudere il ricordo di quello che fu, come una religione nel suo cuore, e accarezzare il passato con tenerezza mesta, e spesso vi attinge forza ed energia. E sogna : sogna che quando il turbine della sventura sarà passato, che qualche bimbo caro vicino a lei si sarà fatto uomo, e che con l' economia paziente, il provvido risparmio, l' indefesso lavoro, avrà potuto crearsi di nuovo una posizione indipendente, sogna di rifarsi un nido novello e più saldo, di vedere ancora spalancarsi prima della vecchiaia la porta del paradiso da cui nessuno la scacciò, ma dal quale dovette esiliarsi da sè per ricorrere al soccorso dei buoni. E piangendo sorride alla sua patria lontana. Qualche volta il paradiso che si perdette s'intravide appena, fu appena una promessa. Ma a lei affidavamo già tutti i sogni del futuro. Già conoscevamo i più bei recessi dell'incantato giardino, e non mancava che di prenderne possesso. Poi.... la unione vagheggiata con l'uomo prediletto non potè effettuarsi, e il compagno dei nostri sogni non fu quello della nostra vita. Quasi sempre il destino dispone di noi in modo diverso da quello che avremmo desiderato, che ci ostinammo a volere fino al brusco scioglimento che ad un tratto rimetteva nel suo corso normale voluto dalla Potenza misteriosa, arbitra del nostro destino, la corrente della nostra esistenza. Forse questo destino era quello di una triste solitudine, di un difficile apostolato, dell'assunzione ad una più alta sfera : ma da qualunque luogo, dall'ombra, dalle aspre roccie, dal sole, la donna rivolge gli occhi al lontano paradiso sognato, intraveduto appena, e in qualche ora gli tende le braccia con una nostalgia. Forse, nella sua realtà, il bel giardino di rose non avrebbe avverato tutti i sogni, soddisfatto tutti i desideri, ma poichè è lontano, perduto per sempre, irraggiungibile, appare ancora circonfuso di tutta la luce dell'ideale intatto.

Pagina 652

Cerca

Modifica ricerca