Vocabolario dinamico dell'Italiano Moderno

UNIFI

Risultati per: abbattere

Numero di risultati: 2 in 1 pagine

  • Pagina 1 di 1

Taluni scritti di architettura pratica

267011
Pietrocola, Nicola Maria 2 occorrenze
  • 1869
  • Stamperia del Fibreno
  • Napoli
  • arte
  • UNIFI
  • w
  • Scarica XML

E per soddisfare in fine pienamente il mio intendimento di riacquistare l’equilibrio perduto, dal piano del presbitero in giù feci abbattere tutta la risega internamente lasciatavi alla seconda ripiantatura, ciò che mi eccitò contra l'insolenza della ignorante marmaglia la quale in fine si acquetò, vistone il felice risultato. Il qual cicaleccio se non tumulto mi tolse l’animo di abbattere come si doveva ai piloni tutta quella risega interna non solo inutile ma dannosa.

Pagina 45

Crederei infine che la pianta di qualunque ponte a molte arcate non dovrebbe essere rettilinea, ma insensibilmente curva secondo un segmento di circolo cui sia di sottesa il lato di un dodecagono regolare o poligono multilatero; perchè in tal modo il convesso della curva offrirebbe una resistenza alla corrente delle acque, stantechè queste spingendo i piloni così disposti in curva, non li potrebbe abbattere, stante la fabbrica superiore del piano del ponte che formerebbe un arco sdraiato tutto insieme contro la corrente istessa. Così penso io che furono costruiti quei molti ponti di legno sul Reno dall’ Imperatore Cesare, il quale ne’ suoi Comentarii racconta che tai ponti non potevano abbattersi dalle correnti le quali sempre più li stringevano: ciò che spiega chiaro che egli quel gran condottiero di armate e grande Architetto del pari faceva tai ponti ricurvi e non rettilinei. Se si dubitasse che le arcate di lai ponti venissero supine nella loro testa contro la corrente; o che tale curvatura sarebbe incomoda al passaggio delle vetture specialmente di una ferrovia, allora la pianta del ponte potrebbe essere rettilinea sopra-corrente, e curva soltanto sotto-corrente. E se in fine fosse cosa ingrata il vedersi un ponte di tal pianta rettilinea da un lato e curvilinea dall’altro, in quest’ultimo caso la pianta potrebbe stabilirsi a due curvo opposte l'una all’altra, tanto sopra, che sotto-corrente: così si avrebbe un ponte simmetrico che nel mezzo avrebbe un andito più stretto il quale man mano poi si andrebbe ad allargare alle due teste del ponte. Ed in questi due ultimi casi della pianta del ponte pria mistilinea e poi curvilinea, in tai due casi non vi sarebbe bisogno di fare le arcate più strette o di minor diametro alle teste del ponte, ma le arcate potrebbero essere del medesimo diametro, perchè le arcate alle teste del ponte essendo più lunghe, le acque vi correrebbero più lente, e lascerebbero il loro deposito in esse e non nelle arcate di mezzo più brevi, cioè di minore lunghezza, ove le acque correrebbero sempre più speditamente, e per la maggiore velocità non vi lascerebbero deposito, ed in conseguenza l’interrimento o deposito alluvionico succederebbe sempre sulle sponde del lume e non nel mezzo dell’ alveo. In qualunque modo però per risparmio di spesa, si potrebbe restringere verso il mezzo l’andito del ponte, allargandolo man mano verso le due estremità; ed alla parte media di restrizione surrogarvi un parapetto di ferro a quello di fabbrica per riguadagnare la larghezza dell’andito perduta col sopprimervi il parapetto a fabbrica. Insomma il lato sotto-corrente del ponte esser dovrebbe a curva rientrante; perchè vediamo che i muri così curvi resistono più de’ rettilinei contra l’urto de’ terrapieni.

Pagina 68

Cerca

Modifica ricerca

Categorie