Vocabolario dinamico dell'Italiano Moderno

UNICT

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Il tesoro

182008
Vanna Piccini 3 occorrenze
  • 1951
  • Cavallotti editori
  • Milano
  • paraletteratura-galateo
  • UNICT
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La riservatezza in treno non è mai abbastanza raccomandabile. La prudenza e la distinzione, consiglierebbero anzi di non attaccare discorso con persone sconosciute, accontentandosi di rispondere brevemente qualora venga rivolta la parola. Lo spirito moderno è però da contemplarsi, e se tra i compagni di scompartimento si sarà avviata una garbata conversazione, nulla vieta di prendervi parte, usando le stesse norme che sono in uso una conversazione di salotto. Inutile dire che non si nega ad alcuno il diritto di fumare, quando lo scompartimento è per fumatori; in ogni caso un po' di moderazione non guasta. Così pure sarà bene limitare l'uso dei profumi che non sempre possono riuscire graditi. L'andare alla conquista dei posti con l'espediente del cuscino, della borsa, del libro, è cosa ormai condannata. Non si può più essere invadenti in treno, ripetiamo, e accaparrare un sedile non è consentito dai regolamenti. Così non ci si collocherà, ad esempio, davanti ai finestrini, togliendo a chi ha parità di diritti, la veduta dei luoghi, nè si reclamerà aria e sole a scapito degli altri viaggiatori. Se qualcuno mangia, si apra un libro e si guardi altrove, togliendo da ogni imbarazzo chi ha bisogno di rifocillarsi. Se un compagno improvvisato offre un dolce o una sigaretta, si dovrebbe per principio rifiutare. E a proposito di rifocillarsi, chi ne ha l'intenzione porti con sè un bicchiere, una posata tascabile e i cibi siano preparati possibilmente a panini imbottiti. Quando si ha bisogno di un facchino pel trasporto delle valigie, lo si chiami dal finestrino allorchè il treno si ferma, si faccia la consegna, trattando l'uomo con urbanità e con fiducia, essendo egli responsabile dei colli ricevuti. Si remuneri l'uomo secondo le tariffe che prescrivono un tasso per ogni collo, senza lesinare, come quando il compenso si chiamava « mancia ». Questo all'arrivo. Nella partenza, si suggerisca alla persona che effettua il trasporto della valigie quale posto si desidera e in che classe e come si vuol che sia disposto il bagaglio. Per i treni di lusso, poco c'è da dire che gli interessati a questi viaggi non sappiano. La prenotazione pel vagone-letto va fatta in precedenza, come è noto. Due persone che non si conoscono, viaggiando in vagone-letto, siano cortesi fra loro, ma senza entrare in confidenza; non ingombrino la cabina, nè si disturbino reciprocamente nel fare la loro toeletta.

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Perchè a nulla varrebbe conoscersi, se insieme non si fosse animati dalla volontà di correggere le proprie manchevolezze, di vincere la propria natura, di sfuggire anche le tristi occasioni, se non ci si sente ancora fortificati abbastanza per superarle vittoriosamente. Anche ciò fa parte del saper vivere, e abbiamo voluto concludere la nostra riassuntiva esposizione riguardante l'individuo nei suoi contatti col mondo, invitando i lettori all'esame esteriore e interiore di se stessi; perchè non basta sapersi ben comportare verso gli altri, ma è importantissimo essere a posto con sè medesimi, per procedere sicuri e consapevoli nel cammino che dobbiamo percorrere.

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Non si riflette per solito abbastanza alla responsabilità che tocca ai genitori e specialmente alla madre, nella riuscita morale dei figlioli. Voi siete convinta, signora, che il colore dei vostri capelli, che il vostro timbro di voce possono benissimo riprodursi in quel bimbo che è carne della vostra carne e sangue del vostro sangue, e non pensate che anche i vostri difetti di carattere, la vostra leggerezza, le vostre collere possono imprimere un marchio indelebile, una tendenza forse decisiva al suo carattere futuro. Vi fu chi raccomandò alle donne che sono « in speranza» di circondarsi di begli oggetti, di colori gai, di suoni dolcissimi, pensando che tutto ciò potrebbe influire sulle forme, sulle tendenze, sui gusti della creaturina futura; e non si dovrà piuttosto raccomandar loro di vivere in un'atmosfera satura di bontà e di gentilezza, non si dovrà indurle ad allontanare ogni pensiero men che generoso, ogni sentimento che non sia buono e puro? Ma sì, l'educazione del nostro nato comincia prima ancora che esso abbia visto la luce; comincia, ripetiamo, dal giorno in cui lo sentite sussultare entro di voi; in cui per la prima volta vi balena la speranza dolcissima del suo giungere. Pensateci, mamme di domani, e occupatevene fin da quel momento, chè, da quello appunto, cominciano per voi i doveri e le responsabilità di madre.

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