Vocabolario dinamico dell'Italiano Moderno

UNITUSCIA

Risultati per: abbastanza

Numero di risultati: 24 in 1 pagine

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XIII Legislatura – Tornata del 9 maggio 1877

560816
Crispi 7 occorrenze
  • 1877
  • politica - sedute parlamentari del Regno d'Italia
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quei viaggi non si crede mai abbastanza applicala la massima: il tempo è moneta.

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Il porto di Siracusa era chiamato dal non mai abbastanza compianto Nino Bixio, uno dei primi porti del mondo. Egli, prima che avesse fatto quel viaggio, in cui sventuratamente perdè la vita, fu in Siracusa, vi restò vari giorni, e prese i primi accordi per la costituzione di una società che avrebbe dovuto avere per iscopo la esportazione dei prodotti della provincia nell'Indo-China.

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La ragione di questa variazione non ho mestieri di dimostrarla; i proponenti la intendono abbastanza.

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Quantunque la forma di questi emendamenti non sia abbastanza legislativa, domando alla Commissione se li accetta.

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Un'altra ragione che potrebbe consigliare la formula della Commissione, quella si è che nella medesima è disposto che a Bombay si vada toccando Ancona, Bari, Brindisi, Porto Said ed Aden, il che mi pare abbastanza importante di esprimere, perchè così implicitamente si esclude che debbasi andare nel viaggio per Bombay ad Alessandria d'Egitto; nel qual ultimo caso si allungherebbe la via non tenendosi un percorso diretto. All'opposto esprimendo che da Brindisi si debba andare a Porto Said elimineremmo il giro per Alessandria, il qual porto dista 50 leghe da Porto Said. Pertanto, anche perchè la locuzione è più in armonia con quella degli altri capitolatami sembra preferibile la formula della Commissione.

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Su questi particolari mi pare di averne detto abbastanza.

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E così gli importanti interessi metallurgici che hanno il loro centro in Iglesias sono abbastanza provveduti.

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XIII Legislatura – Tornata del 6 giugno 1877

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Crispi 8 occorrenze
  • 1877
  • politica - sedute parlamentari del Regno d'Italia
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Dal Ministero di agricoltura e commercio si passò al Ministero dei lavori pubblici, e sono fortunato di vedere qui presente l'onorevole ministro, perchè egli gentilmente corrispose al desiderio di venire a visitare personalmente Noto, onde conoscere principalmente come riusciva agevole la ferrovia da Siracusa a Noto, e di quanta utilità fosse stato costruire un riparo nella piccola rada di Calabennardo, e tutto con una spesa abbastanza modica, con una spesa, direi quasi minima per le spese che sono state fatte dal Governo.

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Imperocchè devo notare che è una posizione abbastanza grave quella che è fatta al Ministero in codesta questione.

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Ed è appunto quello che ho fatto; io ho cercato d'informarmi abbastanza perchè non mi si facesse il rimprovero che avventurassi delle cose meno che appurate, meno che esatte.

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Ciò dico tanto più volentieri perchè credo che quella linea possa essere abbastanza produttiva, agevolando ai moltissimi forestieri che accorrono in Roma il movimento dalla capitale alle varie regioni italiane. Per esempio, non è cosa quasi direi anticivile agli occhi degli stranieri, che da Roma non siavi una strada ferrata al classico Tivoli, ove sono sì numerose e sì vive nella mente d'ogni colta persona le inobbliabili memorie dell'antichità? Lo stesso dico riguardo a Viterbo, la abbandonata Viterbo, come diceva l'onorevole Baccarini. Ed ha ragione l'onorevole Baccarini, poichè in alcun altro dei grandi Stati d'Europa non troverete una città che è la più importante della provincia, una città popolosa, una città colta, civile, ricca di grandi rimembranze storiche, e che sia a breve distanza dalla capitale, la quale rimanga in pari tempo non congiunta alla capitale medesima dalla ferrovia.

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Io spero di avere per tal modo abbastanza risposto alla interrogazione dell'onorevole Rega.

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Rispondo così all'interruzione dell'onorevole Cavalletto; il Ministero attuale trovò questa posizione: una linea decretata, appaltata, la quale si dovette sospendere perchè non era abbastanza studiata; da tre anni è stato sospeso il lavoro di questa linea per non essere…

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In tutte le questioni di proprietà, in tutto ciò dove entra il mio ed il tuo, non si è mai solleciti abbastanza per provvedere; in questa poi tutt'altro che sollecitudine, vi è abbandono, e le cose corrono come Dio vuole. Alcuni proprietari edificano all'impazzata; guerreggiano tra loro per contrastarsi pochi metri di ghiaia fluviale a carissimo prezzo.

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Io non ho perduta la speranza che ciò si farà in appresso, anzi ritengo che, dovendosi rivedere gli organici, si penserà e seriamente a compiere un atto di umanità e di giustizia verso una classe di laboriosi impiegati, provvisti di un assegno annuo di lire 800, coll'obbligo per soprammercato, di prestare una cauzione, piccola sì, ma spesso per essi abbastanza gravosa.

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XIII Legislatura – Tornata del 21 febbraio 1877

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Spantigati 3 occorrenze
  • 1877
  • politica - sedute parlamentari del Regno d'Italia
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Lo ripeto, è una condizione abbastanza strana quella che è fatta a taluni membri del Governo, cioè che tutte le loro intenzioni siano prese nel senso opposto al vero. È un nuovo genere d'opposizione questa. Io mi spiego l'opposizione nelle grandi questioni, ma non la trovo giusta nè ragionevole in tutte le piccole cose.

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Ora la questione più grave che si presenta è quella di stabilire il modo della seconda lettura, che nel progetto della Commissione consisterebbe nel Comitato generale a cui potrebbe assistere l'intera Camera, ma che per la validità delle deliberazioni potrebbe anche ridurre a soli 50 membri: lo che non mi sembrerebbe abbastanza cauto, allorchè si trattasse di una legge di qualche importanza.

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Ora io credo che questo non possa ammettersi, perchè ciascun deputato, quando si tratta di una sospensiva o di una pregiudiziale, ha benissimo il diritto di prendervi parte, e l'unico limite è quello della chiusura; quando la Camera crede di essere illuminata abbastanza nelle questioni può dire: basta. Ma, oltre questo limite, il quale fa presumere che la luce sia fatta intieramente sopra quella data questione che si dibatte dinanzi alla Camera, io penso che non ce ne possa essere altro; perchè, se la discussione si vuole limitare, è lo stesso che dire al deputato: io vi concedo il diritto di entrare nell'Aula di Monte Citorio, ma vi condanno al silenzio. Questo non si può in modo alcuno sostenere. Nel Comitato generale si ammette che il numero di cinquanta sia sufficiente a costituirlo legalmente, ma si stabilisce che non vi debbano intervenire gli stenografi.

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XIII Legislatura – Tornata del 19 marzo 1877

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Crispi 6 occorrenze
  • 1877
  • politica - sedute parlamentari del Regno d'Italia
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a) Che nella sezione principale di Teano erroneamente non furono negate al signor Broccoli nove schede nelle quali abbastanza chiaramente si legge Angelo Broccoli;

Pagina 2106

Considerando che i fatti specifici allegati non sono che due, uno attribuito ad un certo barone Zona, che dicesi parente al candidato, il quale vuolsi che avesse minacciati alcuni elettori di fare espellere dal manicomio di Aversa un loro stretto congiunto colà ricoverato a mezza pensione, ciò che, oltre di essere abbastanza inverosimile, non può nemmeno considerarsi come pressione tale da infirmare il voto; ed un altro fatto attribuito all'autorità governativa che dicesi avesse promesso una decorazione al sindaco di Roccamonfina per indurlo a trasformarsi in agente elettorale di Zarone, assertiva d'impossibile dimostrazione, perchè la decorazione non è stata mai conferita.

Pagina 2107

Ora abbiamo visto che cosa abbia fatto la Russia in questi ultimi tempi; la Russia ha fatto da parecchi mesi delle note altere, la Russia ha fatto dei memorandum minacciosi; ma proprio a guerra finora non c'è ancora giunta; ed io sarei per credere che la Russia non abbia profittato dell'inverno e delle circostanze favorevolissime in cui si trovava, solo perchè veramente non ha creduto il suo esercito abbastanza forte. Essa ha l'armamento misto.

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Questo dimostra la differenza enorme che passa fra quanto paghiamo noi e quanto paga la Francia, ma il calcolo non è ancora abbastanza preciso, poichè non si può paragonare la Francia, con la sua coltura intensiva, all'Italia mezzo incolta o semi-incolta.

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Quanto alla campagna del 1870-1871 non abbiamo ancora dati abbastanza sicuri; pur tuttavia consta da notizie abbastanza fondate, che la consumazione delle cartucce fatta dalla Germania, durante quella guerra, non supera il numero di 100 cartucce per armato di fucile, presente in guerra.

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Sul finire del 1875 noi avevamo ottenuto un risultato abbastanza favorevole, cioè di valerci dei bossoli di metallo delle cartucce già sparate per ricaricarli, ed avere così delle nuove cartucce, risparmiando la spesa dei bossoli nuovi. Questo risultato peraltro non si otteneva che nei laboratori! di Torino; in quelli di Bologna e di Capua questo ricaricamento dei bossoli lasciava molti dubbi, e ciò dipendeva essenzialmente dalla diversa abilità degli operai. Infatti in Torino gli operai erano da lungo tempo abituati a consimili lavorazioni, e la fabbricazione naturalmente ivi procedeva con maggior precisione e regolarità. A Capua e a Bologna, ripeto, si incontrarono delle difficoltà, le quali si sarebbero certo superate, mandando colà degli abili capi-officina.

Pagina 2128

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