Vocabolario dinamico dell'Italiano Moderno

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XI Legislatura – Tornata dell'11 maggio 1871

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Biancheri 7 occorrenze
  • 1871
  • politica - sedute parlamentari del Regno d'Italia
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Studi se ne erano già fatti abbastanza; erano già cinque o sei anni che si studiava.

Pagina 2056

Signori, io non credo necessario di dilungarmi ad intrattenere la Camera per dimostrare tutto l'interesse speciale che ha l'Italia di proteggere la marina e quindi la necessaria cura dei legnami che a quella possono servire; e in vista di queste ragioni abbastanza per se stesse evidenti, io propongo che nel prospetto unito alla legge sia compreso anche questo bosco.

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Pochi infatti son coloro che vogliono comperare un bosco i cui alberi hanno un valore considerevole per essere atti alle costruzioni navali, mentre non si potranno vendere che in un tempo abbastanza remoto, e quando diminuisce la vendita dei beni demaniali di facile coltura che si possono avere a buon mercato e danno frutti immediati. Lo Stato adunque, non può trovare un gran tornaconto nella vendita di questo bosco, tanto più che è decretata una ferrovia, la quale credo non importi che una spesa di sole 300,000 lire, e che da Candela protraendosi sino al porto Santa Venere, giunge a toccare le pendici del Vulture, quasi appunto dove comincia il bosco di Monticchio.

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Ora, le osservazioni fatte dagli onorevoli Del Zio e Lovito relativamente al bosco di Monticchio, cioè che si guardi un po' a quello che qui si fa per la prospettiva di una ferrovia che potrebbe mutare le condizioni di quel bosco, e forse anche la condizione di coltivabilità di quelle terre, che potrebbero diventare lavorabili, quando qualche parte del bosco si atterrasse, sono ragioni abbastanza gravi che m'inducono ad andare a rilento prima di procedere ad una alienazione. Imperocchè se vi è la probabilità che fra breve sia fatta una ferrovia, la quale possa servire a quel bosco sotto qualsiasi punto di vista, con ciò quelle proprietà verrebbero ad acquistare un tal valore, che non converrebbe certo procedere precipitosamente alla loro vendita.

Pagina 2063

Ora, detto ciò, io non posso far altro che confermare che si esaminerà seriamente questa faccenda del bosco di Monticchio, perchè mi pare che sotto ogni punto di vista siano state fatte delle considerazioni abbastanza importanti da indurre l'amministrazione finanziaria a prenderle in serio esame.

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Io adesso non ho presente la data, ma credo che occorra un tempo abbastanza ragguardevole per compiere un'operazione di questo genere, perchè i danni erano abbastanza cospicui; infatti i soli interessi delle somme corrispondenti a tali danni formano qualche milione, malgrado quanto le opere pie hanno contribuito in questo decennio.

Pagina 2067

Io me ne ricordo ancora abbastanza, perchè me ne sono molto occupato personalmente, debbo dichiararlo, trattandosi di una questione spinosa, che aveva praticamente moltissima gravità e che finanziariamente non si sapeva come accomodare.

Pagina 2067

XI Legislatura – Tornata del 27 marzo 1871

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Biancheri 2 occorrenze
  • 1871
  • politica - sedute parlamentari del Regno d'Italia
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Non ci può essere dubbio che, quando l'asta sia aperta sulla misura massima dell'aggio determinato dalla Giunta, si comincia a prendere nota delle offerte che vengono presentate nei termini stabiliti, termini che noi abbiamo appunto voluto lasciare abbastanza lati onde fossero evitate le possibili sorprese. Se la Giunta aveva respinto l'altro emendamento dell'onorevole Pellatis, era appunto per evitare anche le sorprese troppo facili, quando non si fosse stabilito un termine abbastanza largo. Aperta l'asta, si conoscono le offerte, e sulla migliore offerta addivenire a quella che chiamasi gara fra i concorrenti. D'altronde le modalità speciali, alle quali si riferisce l'onorevole Pellatis,sono dalla Commissione considerate come cose secondarie e regolamentari. Quindi è che non abbiamo creduto opportuno d'introdurle nella legge e preghiamo l'onorevole Pellatis a non insistere nella sua proposta.

Pagina 1388

Ora, la Commissione s'indusse a ciò nel riflettere che colla legge di contabilità, che è la legge generale che regola tutti i contratti nell'interesse dello Stato, contratti che sogliono essere per lo più di ben maggiore importanza, che non quelli relativi all'appalto della riscossione delle imposte, di cui ora ci occupiamo, viene stabilito che gli incanti si considerano come regolari quando vi sia stata gara di due soli concorrenti: non sembrò pertanto alla Commissione che vi fosse ragione di derogare da una legge generale in una legge parziale; ed anzi, non solo ritenne che pei contratti, dei quali è parola nell'articolo, la concorrenza di due eoli offerenti fosse sufficiente, visto che la legge di contabilità dello Stato la trova sufficiente per incanti di ben altra importanza ; ma considerò inoltre che nei piccoli comuni, dove dovranno pure avere luogo la maggior parte di questi incanti affine di trovare a buoni patti un esattore delle imposte, è abbastanza grave la difficoltà di trovare due soli concorrenti, e non converrebbe accrescerla, pretendendo che fossero tre quelli che entrassero in gara.

Pagina 1389

XI Legislatura – Tornata del 24 gennaio 1871

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Biancheri 4 occorrenze
  • 1871
  • politica - sedute parlamentari del Regno d'Italia
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E siccome il partito moderato non perdeva occasione di affermare e riaffermare dinanzi al paese il concetto di Roma capitale e il partito radicale non ne perdeva alcuna di lamentare che non si affermasse abbastanza, venne un giorno nel quale gli eventi si incaricarono di spazzare le difficoltà. Ed allora non fu più una marcia, fu una corsa; allora i due partiti si disputarono il possesso della cosa come per tanti anni si erano disputato il possesso del nome. La lotta divenne di mesi e di giorni; parve quasi che l'almanacco fosse diventato il misuratore del patriottismo.

Pagina 310

Noi vediamo in Roma il Santo Padre che dichiara di essere caduto nelle mani dei suoi nemici, e non si ritiene di essere abbastanza libero nei disimpegno dell'altissimo suo magistero, e vediamo un Governo il quale, negando, pretende di smentire la sacra parola del venerando Veglio.

Pagina 315

«Prigioniero (permettetemi che io vi ricordi le parole di un illustre e celebre oratore, il conte di Montalembert, nella lettera del 12 aprile 1861, al non mai abbastanza compianto conte di Cavour), prigioniero, sarà per voi il più crudele impaccio, il più spietato castigo. Esule, sarà contro di voi, contro l'Italia, ii più terribile accusatore che mai alcun regno nascente abbia trovato sulla terra.»

Pagina 316

«Io non credo (diceva Prevost-Paradol, scrittore che certo non era troppo deferente al cattolicismo), io non credo che un Pontefice possedendo un palazzo, fosse pure un intiero rione, nella capitale del Re d'Italia, potrebbe parere abbastanza indipendente nei suoi atti e nelle sue elezioni, cosicchè le Chiese dell'Austria, della Francia, della Spagna, del Portogallo, di Baviera ne accettassero le decisioni.» E ne dà tosto la ragione che, a senso mio, è di un'evidenza intuitiva.

Pagina 317

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