Vocabolario dinamico dell'Italiano Moderno

UNITUSCIA

Risultati per: abbastanza

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X legislatura – Tornata del 26 novembre 1868

567857
Pisanelli; Mari 4 occorrenze
  • 1868
  • politica - sedute parlamentari del Regno d'Italia
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Gl'inconvenienti poi che ne potrebbero derivare mi sembrano abbastanza evidenti. Io credo che nelle Assemblee legislative esisteranno sempre dei partiti. Il Bentham ha detto che, se in una Camera legislativa non esistesse un'Opposizione, bisognerebbe crearla. E questo è giusto, e se ne vede facilmente la ragione.

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Così io credo di avere abbastanza chiarita la mia opinione relativamente all'articolo 19.

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Se vi era qualche difficoltà nell'antico sistema era appunto quella che derivava dal non darsi abbastanza unità alla ricerca ed all'esame delle elezioni. Quest'unità si avrà colla nomina della Giunta affidata al presidente, poichè non dubito che il presidente cercherà sempre di comporre la Giunta in modo che gli elementi più importanti per una buona istruttoria sieno radunati. E sarà poi tolto alla Giunta quel peso che la Commissione stessa ha dovuto pensare di rimuovere, l'odiosità cioè del giudizio.

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La maggioranza dell'attuale Giunta appartiene in gran parte all'attuale maggioranza, e sarebbe un grave sospetto anche per l'attuale maggioranza quando credesse di imporre, nelle condizioni attuali, col suo voto una variazione così grave, la quale, come notava l'onorevole Plutino, non è stata abbastanza conosciuta nè dal paese, nè dai deputati medesimi.

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X Legislatura – Tornata del 27 maggio 1868

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Restelli 7 occorrenze
  • 1868
  • politica - sedute parlamentari del Regno d'Italia
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Credo di essermi spiegato chiaro abbastanza; e però posso assicurare l'onorevole Sineo che le osservazioni da me svolte rispondono compiutamente alle sue deduzioni.

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Con maggiore facilità, ritornando nella vita sociale, può egli aprirsi un'altra carriera, e mi pare che, quando gli si dà una pensione come quella che si dà ad un laico, sia per lui abbastanza provveduto. Vorrei pure essere più generoso; ma in una siffatta legge bisogna anche preoccuparsi della condizione delle finanze. E se io, perchè in questa legge vedeva una questione di umanità, sono stato contrario all'opinione di alcuni dei miei amici di Sinistra, i quali volevano assolutamente negare ogni sussidio, per altra parte credo non possa largheggiarsi poi tanto da rendere la legge, per volere troppo estenderla, una legge inapplicabile.

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Mi pare che quest'articolo non determina in modo abbastanza chiaro i diritti di coloro a cui potrà essere applicata questa legge.

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Io non mi soddisferò di una cifra complessiva; io lo pregherei di darci dei dati un poco particolareggiati, perchè altrimenti noi non potremo, naturalmente, abbastanza aver fede nella precisione e attendibilità dei suoi calcoli e quindi apprezzare e valutale la portata di questa legge.

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Il deputato Massari mi conosce abbastanza, e mi ha dato in privato ed in pubblico sufficienti testimonianze di affetto e di stima, delle quali io lo ringrazio, per poter concepire un simile sospetto contro di me; e mi spiace che altrettanto io non possa dire di lui; mi spiace, imperocchè egli ha ricordato un fatto suo, che cioè ha votato in favore dell'emendamento Luzi, mentre si professa ora sì apertamente nemico della legge per la soppressione delle corporazioni religiose. Lo dico, perchè è un fatto notorio e pubblico, ma se non fosse, ne sarei ben lieto per rispetto al suo carattere. E non aggiungo altro.

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Una delle due: o vogliamo ammettere il principio umanitario che informa l'articolo 3, e allora bisogna eliminare l'assurda distinzione che si propone dal relatore; oppure avete timore che si allarghi troppo l'applicazione del nuovo provvedimento, e allora abbandonate la vostra disposizione generale, ed invitate piuttosto il Ministero a presentare ogni anno la domanda di un congruo fondo per sopperire alle petizioni abbastanza giustificate da quelli che avranno ricorso a lui. In tutti i casi io prego la Camera di osservare che altro è la formale disposizione dell'articolo, ed altro la dichiarazione del relatore della Commissione; e qualunque sia il provvedimento che si voglia adottare, questo deve esser chiaramente espresso, Se avrà da prevalere la sentenza che il favore concesso dall'articolo 3 debba appartenere soltanto a quelli che già sin d'ora presentarono una petizione, allora l'articolo va redatto in ben diversi termini, ed è per questo che io chiedeva il rinvio alla Commissione.

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Gl'interessi dello Stato, almeno per ciò che riguarda l'esecuzione pratica della legge, non furono abbastanza considerati dalla Commissione. No, mi correggo: essi furono considerati, ed è appunto per limitare il soverchio numero dei petenti che potrebbero sbucare fuori dopo la promulgazione della presente legge, con documenti tutt'altro che rassicuranti, che la Commissione aveva concepita l'idea, da lei ora abbandonata, di restringere la concessione a quelli che avevano già proposta la domanda e contro i quali non si era opposto il difetto di documenti, ma si era solamente opposto il difetto dell'età, oppure la diversità di luogo.

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X Legislatura – Tornata del 3 luglio 1868

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Lanza 2 occorrenze
  • 1868
  • politica - sedute parlamentari del Regno d'Italia
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Se non che io non fui sorpreso della sua meraviglia, la quale realmente dipende da ciò, che allorquando si discusse l'articolo 3 si presentò un principio, cui la Camera ripugnava, velandolo ed avviluppandolo per guisa che, non inteso abbastanza, fosse votato. Un equivoco perciò è cagione che ora uno si meravigli dell'altro; il relatore della Commissione si meravigli di me, ed io, e con me altri ancora, si meraviglino di lui.

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Da qualche tempo a questa parte confesso di non intendere abbastanza il significato della parola economia, Parrebbe che fossero i signori ministri i gravati che reclamassero la esonerazione di molte spese, che pur s'impongono ai comuni. Infatti, osservate: si presenta il guardasigilli con un progetto e vi propone gli stipendi delle preture a carico dei comuni; si presenta il ministro dei lavori pubblici, e propone a carico dei comuni la costruzione di strade, di porti e che so io; viene innanzi il ministro di finanze e vuole che la riscossione delle imposte sia a carico dei comuni, e tutte queste proposte si fanno in nome dell'economia. Poveri comuni! Questa volta daranno prova di forza erculea se non cadono sotto l'enorme peso di tanto aggravio! Intanto lo Stato aumenta le imposte, esige assai più di quello che esigeva, e si svincola dall'obbligo di molti servizi che si mantengono, facendone sopportare le spese ai comuni. Invero, codesto genere di economia è confortante! A dirla schietta, come la penso, è un'economia che schiaccierà i contribuenti e che farà cadere sui municipi tutta la odiosità del sistema.

Pagina 7095

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