Vocabolario dinamico dell'Italiano Moderno

UNICT

Risultati per: abbassarono

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Il marito dell'amica

245176
Neera 1 occorrenze
  • 1885
  • Giuseppe Galli, Libraio-Editore
  • Milano
  • Verismo
  • UNICT
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Le signore abbassarono il mento fra i nastri dei loro cappellini, con tacita e pudica approvazione. Il maggiore esclamò, pieno di fuoco: - Sicuro! Sicuro! Maria pensava che tutte le donne celebri per bellezza, per ingegno, per coltura, per cuore, tutte le donne cantate dai poeti, idealizzate dagli artisti, avevano amato fortemente; come si ama in questo mondo vivo, in mezzo alla natura palpitante; come l'uomo vuole e deve amare, come pretende di essere amato. Guardò Emanuele, rapidamente, con una vampa sul volto, e chiuse, le palpebre. Le passarono in un baleno davanti agli occhi i loro incontri sulla scala buia, e tornò a guardarlo, alla sfuggita, aprendo le palpebre adagio adagio. - Che bella campagna, non è vero? disse il maggiore. - Sì, rispose Maria, appoggiando il fazzoletto alla fronte che le si imperlava di sudore. La Guidobelli rivolse qualche parola al professore, ed Emanuele parlò per cinque minuti, colla sua voce dolce e fredda, di una gentilezza convenzionale. Maria non ne perdette un suono, colla testa voltata al finestrino del vagone, intenta a guardare i salici che fuggivano rapidamente come ombre grigie nel verde grasso dei campi; ripetendo fra sè: Lo amo, lo amo, lo amo. Certe meditazioni che una volta, alle Stancias, l'avevano turbata sotto la forma mite di uno scrupolo, l'assalivano addesso brutalmente. Tornava a chiedere a sè stessa se la sua virtù non fosse stata piuttosto egoismo e ipocrisia; e che cosa era infine la virtù, se non una maschera per gl'ignoranti? Non accade lo stesso colla religione? Ai bambini si fa recitare meccanicamente il pater noster e si dà a baciare un pezzo di legno o un foglio di carta, ma qual'è la persona intelligente che si arresta alla forma esterna? Non era essa stata troppo bambina? Il treno si fermò in una piccola stazione; una casa di mattoni rossi fiancheggiata da uno steccato di legno, al quale faceva ressa una folla di contadini. Un po' più in là, verso un campo di trifoglio, un gruppo attrasse l'attenzione di Maria; era una donna, bella, ritta e appoggiata con un braccio al collo di una giovenca che si piegava docile allargando in uno sguardo mansueto i suoi grandi occhi a fior di testa. Guardando meglio, Maria si accorse che un vincolo simpatico univa la giovane contadina all'animale; erano gravide tutte e due, placidamente serene nel benessere completo della maturanza, mostrando alla piena luce del giorno l'orgoglio del loro sesso - e subito tutto ciò che era intorno, la folla dei contadini, la folla dei viaggiatori, le grida, i rumori, il movimento della piccola stazione tutto le parve mettesse capo a quelle due creature, quasi sintesi unica dell'armonia universale. E ancora, quando la locomotiva correva, nel rimpicciolimento del paesaggio, Maria vide disegnarsi netto il contorno vigoroso della donna e giganteggiare colle sue forme arrotondate; mentre la giovenca mugghiava sommesso, aspirando le tentazioni del trifoglio. Tutto è amore; concluse Maria mettendo fuori del finestrino le braccia perchè si sentiva soffocare e le pareva che le vesti diventassero strette ai larghi aneliti del suo petto. Provava una dolcezza straordinaria a pensare che Emanuele l'amava, l'amava al punto di morirne. Essa non lo aveva compreso subito; sospettava un volgare capriccio ed era invece una vera passione. Come poteva dubitarne ora? Ora che lo aveva veduto sull'orlo di quell'abisso, e che nello sguardo disperato di lui le si era rivelato un abisso ancor più profondo? Quale tenerezza la spingeva verso l'uomo timido e onesto, che non sapeva fingere, che non sapeva vestirsi di orpello teatrale, che non aveva il coraggio della lotta, ma che sapeva guardare in faccia la morte colla sua freddezza di filosofo antico! Quel crescendo di un amore che era cominciato colla placidezza dell'affetto, per giungere alla più violenta passione, non la meravigliava più. Non aveva ella stessa subita una eguale metamorfosi? Perchè prima non si era data a lui liberamente, passando sopra a tutti i pregiudizi della società, mostrando che lo amava al di sopra del mondo intero? Ah! come era stata vile, allora. L'aria frizzante del tramonto le sferzava le braccia e il volto, ma Maria non se ne accorgeva, assorbendola avidamente cogli ultimi raggi del sole, forte di una vita nuova che era entrata in lei, come se un vincolo misterioso avesse legato i suoi sensi ai sensi della natura tutta, ed ella ne sentisse la potente energia recarle torrenti di sangue al cuore. La voce di Emanuele, quella voce che solo per lei aveva note vellutate, quasi calde, le mormorò: - Maria... Si volse. Il treno era fermo, il vagone vuoto. Tutti erano scesi, già perduti nel brulichio della stazione, dalle cui porte spalancate si intravedeva un altro brulichio di persone aspettanti. Ella non disse nulla. Lo guardò negli occhi, seguendolo nel breve spazio del vagone, e prima di metter i piedi sul predellino gli si strinse contro, nell'angolo semibuio, e lo baciò sulla bocca.

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