Si teme che l'acqua, abbassandosi di livello, abbia ad accelerare di velocità, causando la rottura dell'argine. Molti cascinali sono già stati sgombrati. Sono sul luogo soldati del 4° artiglieria i quali adattano sacchetti a terra e abbattono lunghe file di gelsi che collocano saldamente contro l'argine per impedirne l'erosione. Anche a Crotta d'Adda e a Pizzighettone si nutre ancora qualche apprensione, poiché l'argine in qualche punto minaccia di franare. Soldati, militi ed operai reclutati sul luogo lavorano ininterrottamente ad allontanare il pericolo.