Vocabolario dinamico dell'Italiano Moderno

UNICT

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La freccia d'argento

212216
Reding, Josef 2 occorrenze
  • 1956
  • Fabbri Editori
  • Milano
  • paraletteratura-ragazzi
  • UNICT
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La sua voce si abbassa di tono, ma si fa più imperiosa e cattiva. - Dunque, il primo argomento sono i miei pugni, che ti pianto subito nel mostaccio, e l'altro è una parolina in un orecchio alla polizia, a cui interesserà sapere chi è quel ragazzo che di notte ha trafugato la bandiera del Municipio, che poi non si è più ritrovata. - Maledetto! - geme Jörg. - Ma sei stato tu a esigere da me quella prova di coraggio prima di ammettermi nella banda! - Hai delle prove? Hai testimoni? Lo vedi, dunque! Jörg stringe i pugni furibondo, ma è completamente disarmato. Ede li tiene tutti in suo potere. Dopo quel facile trionfo, Ede, che sa di aver ottenuto l'effetto desiderato, impartisce i suoi ordini senza che nessuno fiati. - Allora dopodomani, di notte!... Alla medesima ora dell'altra volta. Però prenderemo le chiatte e dal canale punteremo dritti sul capannone. Ma attenti? I mocciosi hanno messo le sentinelle. Saranno sopraffatte senz'altro. Portate anche i vostri randelli, intesi?... E ora filate! Ede armeggia ancora un poco nel locale. Anche questa volta è lui che se ne va per ultimo. Apre la porta: uno scialbo raggio di luna si insinua nella cantina e va a cadere sul teschio Guarda, guarda! Sotto il teschio ora c'è un solo pugnale!

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Ora Ede si accosta alla Freccia d'argento e lentamente abbassa la fiaccola: oh, poter prolungare all'infinito questo istante di trionfo!... Con un'imprecazione soffocata Ede dà un balzo indietro... L'alta fiamma guizzante, che già lambiva la Freccia d'argento, si spegne friggendo fumosa in un mastello pieno d'acqua, ed Ede- mastica-gomma si acquatta dietro l'armadio degli attrezzi. Se lo scoprissero! Se si venisse a sapere chi ha tradito la parola data! La sua stessa banda lo rinnegherebbe e gli sputerebbe in faccia! Egli però teme ancor più i pugni di coloro che in questo momento armeggiano alla porta: vigliacco com'è, se ne sta là, dietro l'armadio, tremando come una foglia. - Alo è un disgraziato! Un vero «svitato»! Due serrature ha montato sulla porta! - bofonchia Mikro dal di fuori. La porta si spalanca. - Ehi, babbuino, dove hai cacciato il pane? - Puah! Ma qui c'è puzzo di bruciaticcio?... Il pane è lassù sulla mia cuccetta. Io però... allungami il faro, svelto! Crac! Bum! Burumbumbum! Una lunga ombra misteriosa li sfiora e con fracasso si precipita fuori. La porta vien richiusa di e già le serrature stridono. Ma Mikro e Makro afferrano al volo la situazione e come un sol uomo si buttano a catapulta contro la porta. Il timore di dover star rinchiusi tutta la notte centuplica le loro forze. Non che abbiano paura di passare una nottata qui soli, tutt'altro! Sarebbe anzi quel che fa per loro: un'avventura emozionante! Ma se domattina papà Kroppke dovesse andare al lavoro senza le sue solite pagnotte, che gragnuola di colpi pioverebbe sulle retrovie! Quando papà Kroppke comincia a menar le mani... Dio ce ne scampi e liberi! Dunque Mikro e Makro si buttano con tutta la loro forza contro la porta, e così svelti che Ede non ha nemmeno il tempo di dare un giro di chiave. Uno strattone... e di fuori risuona un urlo selvaggio. - L'amico si è pizzicato le zampe! - esclama Makro. - E ora, dietro! Quando riescono a spalancare la porta, quell'ombra che a gran balzi si allontana nella notte non si distingue ormai più. - Che affare sporco! - sbuffa Mikro, aspirando l'aria tra i denti per il dolore: nel buttarsi contro la porta si è ammaccato una spalla. - Razza di mascalzone! Chi sarà stato quel vigliacco? Ora Mikro e Makro sono ben contenti che il babbo li abbia costretti a fare quella maratona per via del pane, e in fretta e furia tirano a sorte chi debba rimanere qui la notte a far la guardia. Chissà che a quell'individuo non venga in mente di calarsi di nuovo dal foro del tetto! - Ambarabàm ciccì coccò, tre civette sul comò... Ambarabàm ciccì coccò! Tocca a Makro. Mikro allora afferra la rete con le pagnotte e a gambe levate corre verso casa.

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