Questo metodo che m'era sembrato abbastanza esatto per studiare la fatica dell'occhio in pianura, m'accorsi quando fui al colle dell'Olen, che non valeva egualmente bene per le montagne; perchè in alto la luce è assai più viva, così che già al Colle dell'Olen vedevo, alla distanza di due metri, più distinte tutte le gradazioni dei colori che non in basso; e quando fui sulla vetta della piramide Vincent la luce era così intensa che, malgrado il forte abbarbagliamento, distinguevo ancora meglio i colori.
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